Crossover
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Autore: nick nibbio    14/11/2010    3 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciak battaglia

Salve a tutti e ben ritrovati. 
Prima di qualsiasi cosa, ci tengo a dirvi che ho deciso di scartare i personaggi di Bey Blade dalla storia: ricoprirebbero un ruolo troppo marginale e quindi era come se non ci fossero.
Detto questo, vi presento questo capitolo, preannunciandovi che è un po' più lungo degli altri, ma pieno di elementi che spiegheranno gli eventi futuri della narrazione.
Buona lettura e non dimenticate di lasciare un piccolo commento.

Era passata circa una settimana dal ritorno di Nick nella sua dimensione, ma il putiferio causato dalla stampa che lo cercava non si era ancora sopito. Per questo il giovane aveva deciso di far perdere le sue tracce lasciando l’Italia per qualche tempo, tornandoci solo per raddrizzare i torti.
Su consiglio di Luce, si era recato in Scozia, nel Regno Unito e aveva trovato alloggio in un piccolo albergo di un paesello vicino ad un castello che: era stato scelto come set cinematografico di una delle serie di film che preferiva: Harry Potter.
Il giovane aveva saputo che alcune scene sarebbero state fatte nella piazzetta del paesello e non aveva la ben che minima intenzione di perdersela.

Il giorno delle riprese si era piazzato in prima fila, armato con tanto di fotocamera e quaderno degli autografi, in caso fosse riuscito ad avvicinare uno degli attori, in particolar modo le attrici e ottenere una loro firma.
Sperava di avere una dedica, ma sapeva essere impossibile. “A meno che..” rifletté Nick.
Il giovane aveva pensato di auto firmarsi come Millennium Falcon e, per non lasciare dubbi attaccò una sua piuma sul frontespizio dell’album.
“Vero! Questo vuol dire barare. Ma se sei un fan ed allo stesso tempo un super eroe, perché non approfittarne” disse tra se il giovane.

Ma la giornata non sarebbe andata come aveva previsto. Infatti nell’ombra qualcuno stava programmando una strage.                                                                             
“Ricordate” sussurrava una voce sibilante “Li voglio tutti morti!”
“Come desiderate generale!” risposero.

La scena che stavano per girare era una passeggiata per le strade della città magica ai piedi del castello. Tutto era pronto per la scena; mancava solo il via del regista .
L’ordine non venne: in quel momento apparvero sulla scena persone vestite in nero ed incappucciate.
Il regista, credendo che fossero degli attori, disse loro di andarsene perché non era il loro turno.
Nick, mentre assisteva alla scena, percepì delle aure negative venire da quel gruppo e capì che quelli non erano attori.
Voleva trasformarsi, ma il posto in cui si trovava era troppo in vista e quindi cercò di allontanarsi.

Non ebbe il tempo di farlo che vide una figura avanzare tra il gruppo di demoni con una gemma verde incastonata nel petto.
Il giovane capì subito la situazione. Si allontanò dalla folla e cercò un posto al buio dove, prima di trasformarsi, fece una telefonata.

Nel frattempo il generale infernale si avvicinò al regista e sollevò la mano sinistra lunga e pallida dicendo: “Silenzio piccolo verme.” E lanciò una sfera energetica verso la sedia.
Il pubblico fu raggelato dallo spettacolo: gli attori furono  presi e sollevati a mezz’aria da una forza invisibile. Tutti gridarono.
Il generale infernale si voltò e disse: “Ho detto silenzio!” e alzò la bacchetta.
La folla fu ammutolita dall’incantesimo.

“E così, vorreste fare un film eh!” disse gelido “Odio i film, in particolar modo questo. Siete solo spazzatura ambulante. È giunto il momento di fare pulizia da tutto quest’immondezzaio. Il film che sarà girato adesso si chiamerà “Massacro totale” e voi sarete le star, contenti.
Prima, però, consentitemi di presentarmi” ciò detto si tolse il cappuccio.
Un volto pallido come la morte, con occhi rossi, privi di qualsiasi compassione, si rivelò alla luce del sole che venne coperto dalle nuvole.
“Io sono Lord Voldemort” disse  con un sibilo.
Se prima le persone erano traumatizzate, ora erano terrorizzate oltre ogni limite: si trovavano davanti il cattivo della storia che stavano riprendendo, quale terrore peggiore poteva esserci.

“Immagino che stiate pensando di essere impazziti e di avere le travvecole.” Disse lo stregone “Ma credetemi, questa è la pura realtà. Adesso potete urlare” e alzò la bacchetta da cui stava uscendo una luce verde.
Un raggio luminoso fece volare via la bacchetta e davanti a tutti apparve Millennium Falcon in persona.
“Come va?” disse Nick ironico. “Deduco che tu sia il secondo generale infernale giusto?”.

Voldemort si voltò verso di lui: “Hai indovinato. È un piacere conoscere il guerriero che ha sconfitto il supremo generale infernale e il primo di noi. Ma che dico!? Già ti conosco e tu conosci me e ora farò quello che Venom non è riuscito a fare. Ma prima perché non far vedere la tua disfatta in mondo visione?” schioccò le dita e le tele camere si accesero.
“Capisco” disse Nick “Sei sicuro di vincere. Allora perché non liberi queste persone. Non c’entrano niente con noi due”.

“Lo so” disse lo stregone “Loro saranno gli spettatori della tua disfatta” e rise.
“Non credo che i miei amici siano d’accoro con te” disse Nick.
“Amici?” fece Voldemort e si voltò.
Tutti i mangia morte, cioè i seguaci di Voldemort erano stati eliminati dai guerrieri del Fantasy.
Voldemort li fissò con ferocia: “Voi. Come osate venire qui?”
“Siamo in un universo libero amico” disse ironica Jen.
“La pagherete per la vostra insolenza. Debonair!” urlò Voldemort.

Dal nulla apparve una donna alta magra, dal volto bianco e con unghie lunghe e nere che disse: “Mi hai chiamato mio generale e signore?”
La figura che era apparsa era una vecchia conoscenza di Luce: Debonair la strega oscura che tempo addietro aveva quasi distrutto  Sephìro e che era entrata nel gruppo dei Dark Warriors e unita in sinistre nozze proprio con Voldemort.
Una coppia proprio perfetta, si può dire, unita dall’odio e dalla sete insaziabile di potere.
“Si mia sposa e mio vice. Distruggi i guerrieri del Fantasy” le ordinò Voldemort “Ma lui è mio”.
“Vuoi batterti contro di me Voldi?” lo schernì Nick “Accomodati!”
“Ti farò rimpiangere la tua insolenza” disse Voldemort e si lanciò contro di lui.
Mentre Nick e Voldemort si allontanavano dal paese, Debonair sorrise malignamente, mentre pregustava la vittoria.

Fu distolta dai suoi pensieri da Luce che le si parò davanti: “A quanto sembra ci ritroviamo di nuovo faccia a faccia! Questa volta mi assicurerò di sconfiggerti”.
Il corpo della giovane donna fu avvolto dalle fiamme che, una volta estinte, rivelarono le sembianze soleaniche di Luce: aveva le sembianze di un rapace color rosso vivo, con macchie gialle che le ricoprivano le parti intime; la sua testa era incoronata dai lunghi capelli rossi sciolti e risplendeva come una stella.
Dopo la sua trasformazione si rivolse ai suoi compagni: “Di lei me ne occupo io. Voi pensate agli altri”.
“Ne sei sicura?” chiese Anemone.
“Sicura” rispose Luce.
“Falla arrosto mi raccomando” la incitò Marina.
“Preparate pure le posate. Non ci metterò molto” disse Luce.
“Non ci metterai molto?” disse Debonair ironica. La strega rise malignamente: “Ti farò ricongiungere col tuo defunto sposo molto presto”.
A queste parole, Luce esplose e si lanciò verso di lei.
Le due si affrontarono prima a distanza ravvicinata, con attacchi rapidi, poi si scontrarono con gli incantesimi.
Debonair lanciò verso luce una miriade di sfere nere; Luce le deviò verso l’alto, usando le fiamme e ricambiò con vere e proprie frecce di fuoco e saette rosse.
La strega oscura bloccò quegli attacchi con estrema facilità e, schernì Luce: “E’ tutto qui quello che sai fare? Sei davvero misera. Tuo marito e tuo fratello si staranno vergognando di te” e rise.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: “Non ti permetterò di offendere oltre i miei affetti!” tuonò Luce.

Le fiamme che l’avvolgevano esplosero come un vulcano in eruzione, mostrando una terribile luce negli occhi della guerriera. Con forza, le fiamme volarono veloci verso la strega che riuscì a stento a schivarle, riportando qualche lieve ustione. Ma non era finita: un cerchio di fuoco aveva circondato Debonair e si stava chiudendo intorno a lei.
La strega ululò e riuscì a salvarsi da morte certa. Almeno questo era quello che credeva: Luce si portò alle sue spalle con la spada in pugno.
La lama vibrò il fendente finale. La testa della strega, con incisa un’espressione di sgomento, rotolò a terra.

Le fiamme avvolsero il corpo di Debonair, carbonizzandolo completamente.
“Che ti serva da lezione Debonair” disse Luce “Mai colpire un cuore già ferito!”
“Lo terrò a mente” disse una voce dietro di lei.

Cinque lame affilate attraversarono lo stomaco di luce. Ma non erano lame: erano le enormi unghie di Debonaire rese affilate e taglienti come spade.
Un grumo di sangue uscì dalle labbra di Luce. La giovane donna fu gettata a terra a pancia in su.
Debonère rideva trionfante. “Ti stai chiedendo come sono sopravvissuta?” disse Debonair con sguardo folle “Era un’illusione. Povera stupida. Ci sei cascata  come un pollo”.

La strega avvicinò il volto a quello di Luce e le sussurrò nell‘orecchio: “Povera piccola Luce. Abbandonata al proprio destino senza nemmeno che ci sia qualcuno che ti aiuti. Se ti può consolare, una volta che ti avrò ucciso ti farò raggiungere dai tuoi compagni e dal tuo rinato Nick. Addio piccola sognatrice!”
La strega, con sorriso maligno, piantò le sue unghie nel suo petto.
Il corpo di Luce sparì, lasciando il posto ad un tronco di quercia che esplose.

La strega fu colpita in pieno dall’esplosione e scaraventata via. Riuscì a fermarsi a mezz’aria sollevando semplicemente le braccia. Il suo volto era stato colpito in pieno: era tutto sanguinante e un pezzo di legno le aveva colpito un occhio accecandola.
“Addio Vecchia megera” disse Luce, apparsale davanti. La spada di Luce tagliò in due il corpo della strega e carbonizzandolo.
La donna scese a terra e tornò normale: “Ti avevo avvertito che mi sarei assicurata della tua disfatta questa volta”.

 

Dall’altra parte del paese Nick e Voldemort si stavano affrontando in un combattimento aereo, che vedeva il giovane in vantaggio.
Quando Voldemort percepì la scomparsa della moglie gridò furioso, maledicendo Luce e Nick. Poi, attingendo al potere della sua pietra, si trasformò in un essere simile ad un velociraptor, nero come la pece e si scagliò di nuovo sul giovane.
Il giovane non riusciva a contenere tutta quella rabbia e sapeva che, se non avesse fatto qualcosa, avrebbe avuto la peggio.

Mentre pensava a questo, Voldemort lo colpì con i suoi artigli ricurvi all’altezza dello stomaco. Nick riuscì a ridurre il danno accompagnando il colpo, riportando solo una lieve ferita .
Lo stregone, all’improvviso, afferrò il braccio del giovane tenendolo stretto. La gemma che portava incastonata al petto brillò di un bagliore sinistro.

Nick non riusciva a muovere più un muscolo, anzi sentiva che il corposi stava intorpidendo.
“Ti senti male Nick?” sibilò lo stregone “Grazie al potere della gemma che porto ho il potere di far marcire tutto quello che tocco, facendolo invecchiare in modo esponenziale. Sei finito!”.
A quelle parole Nick capì che il suo braccio stava marcendo e lo stesso stava accadendo al suo corpo. Sentiva il soffio della morte che gli stava prosciugando la linfa vitale. Stava per morire.

 

“Aspetta Nick” disse una voce.
Nick spalancò gli occhi e si voltò verso la sua destra. Davanti a lui era apparsa una figura vestita di bianco, biondo e con occhi azzurri come il cielo.
“E tu chi sei?” chiese Nick.
“Io sono Alan il tuo angelo custode” rispose calmo.
“Il mio angelo custode?” ripeté Nick.
“Esatto!” disse “Perché ti stai arrendendo? Non è da te.
La morte per vecchiaia non può colpire un soleano, ricordi? Voi potete vivere miliardi di anni senza invecchiare. È vero potete morire, ma non di vecchiaia. Quindi smettila di tremare e vinci. Tu hai il potere” e sparì.

Nick si scosse dalla visione che aveva avuto: Voldemort lo teneva ancora stretto e lo guardava con lo stesso sguardo.
Nick sorrise: “Hai dimenticato una cosa, amico. I soleani non possono morire di vecchiaia” e colpì lo stregone con un poderoso pugno.
Voldemort fu costretto a lasciare la presa a causa del dolore. Il suo sguardo era cambiato: ora era pieno di sgomento.
“Sai ti devo ringraziare” disse Nick “Mi hai fatto aprire gli occhi e per ringraziarti ti distruggerò qui, seduta stante”.

Il giovane sguainò la spada. Da essa uscì un bagliore blu.
“FOLGORE BLU” gridò Nick.

“Non illuderti. AVADA KEDAVRA!” gridò lo stregone lanciando un bagliore verde dalla mano.

Nick non fece in tempo a lanciare il suo colpo e cercò di difendersi con la spada.
“E’ inutile!” disse Voldemort “Il mio incantesimo non può essere bloccato e tu non sei immune ai suoi effetti. Preparati ad andare nell’aldilà!” ed incrementò il potere del suo anatema assassino.

“Cavolo!” pensò Nick “Non avevo considerato il suo vero potere. Devo farmi venire in mente qualcosa o sono spacciato. Avanti pensa” e chiuse gli occhi.
La vita cominciò a scorrergli davanti e, mentre rievocava lo scontro con Abominon, ebbe la soluzione per uscire dai guai.
“Che stupido! mi sono dimenticato che sono più forte di così” disse ironicamente e si trasformò in Super Soleano, ottenendo la potenza necessaria per spazzare via l’incantesimo.

“C-Cosa!” disse Voldemort stupito.
“Uff!” sospirò Nick “Sai, certe volte mi stupisco di me stesso: mi dimentico dei miei punti di forza. Beh! rimedierò subito a questo battendoti”.

“Smettila di prenderti gioco di me!” disse lo stregone, lanciandosi verso di lui “Muori: ARTIGLIO FALCE ASSASSINA”.
Con un movimento rovesciato, lo stregone lanciò dall’artiglio a mezzaluna sul piede un fascio verdastro a forma di falce.

“Tre sferzate” disse Nick sollevando la spada “SFERZATA DEL CIELO!”
La spada si colorò di azzurro cielo, quasi come se si fosse fusa col cielo stesso e rilasciò un’ondata luminosa verso il colpo dell’avversario distruggendolo.

“Tks!” fece Voldemort “Giochi ancora con le tre sferzate del cielo, della terra e del mare? Non illuderti che quei colpi, da soli possano battermi”.
“Illudermi?” disse Nick con un sorriso “Dimentichi che le tre sferzate sono le basi della mia Folgore Blu. Il mio colpo è un evoluzione di quello noto come “Folgore di Avan” * risultato dell’unione di queste tre tecniche e della “Lama Blu”, attacco tipico del Sun’s Warrior Blu, padrone di questa spada”.
“Le leggendarie Sun’s Swords: le armi più antiche e potenti dell’universo, create con gli elementi della natura  stessi per distruggere il male” commentò lo stregone “Siete così legati a quelle armi che vi tramandate da un Sun’s Warrior ad un altro, che tenete a loro più della vostra vita. Mi fai ridere!”

“La cosa è quasi reciproca!” disse Nick.
“Che vuoi dire?” fece lo stregone.
“Ci sono diverse cose che non so di me stesso. Il motivo non so darlo. Ma non me ne preoccupo: quando sarà il momento colmerò questi vuoti.
In qualsiasi caso: è ora di finirla!”

“Ti accontento subito. Ti ucciderò seduta stante!” disse Voldemort e, attingendo dalla gemma, fuse il suo incantesimo con i suoi artigli “Dovresti sentirti onorato: salvo in allenamento, non ho mai provato questo mio attacco. In esso vi ho riversato tutta il mio potere: l’ho chiamato ARTIGLIO KEDAVRA ed è tutto per te” e lanciò un enorme fascio verde verso Nick.
Il Sun’s Warrior concentrò tutta la sua energia dentro la sua spada e, quando l’attacco dello stregone stava per colpirlo, vibrò un potente fendente.

“Sei davvero cocciuto moccioso” disse lo stregone “Non puoi battere un attacco come questo con la semplice forza bruta, visto che lo posso potenziare quanto voglio” e, con le mani tese, incrementò il potere del suo attacco.   
Con un sorriso sul becco,(considerando che è in parte rapace), Nick aumentò improvvisamente la forza e, con un grido, spezzò l’incantesimo.

“Cosa?” fece lo stregone senza fiato “Come diavolo hai fatto?”
“Non ti è mai venuto in mente che non stessi facendo sul serio?” disse Nick.
“Cosa?”
“E’ un principio base: mai combattere subito con tutta la forza. Bisogna sempre fare un piccolo riscaldamento e osservare l’avversario”.
“Vuoi dire che..” sibilò Voldemort.
“Esatto!” disse Nick trionfante “Finora ho osservato ogni tuo movimento, ho incassato tutti i tuoi attacchi e ti ho lasciato consumare le tue energie”.
Lo stregone spalancò gli occhi dallo sconcerto.

“Il tuo colpo era davvero forte: se lo avessi usato prima, con molta probabilità, mi avresti battuto.
Tuttavia hai commesso un errore più grave: hai consumato tutta la tua energia in esso e lo hai pure detto, senza pensare alle conseguenze”.

Voldemort si morse il labbro con le zanne: “Dannazione!”
“Già! In parole semplici significa che: HAI PERSO! Ora tocca a me. FOLGORE BLU!”

La luce che aveva distrutto il supremo generale infernale riapparve e spazzò via Voldemort, che non lasciò traccia di se se non la gemma.
Un altro generale infernale era stato sconfitto e Nick sapeva che ne sarebbero venuti altri a reclamare la sua testa, ma sapeva che avrebbe reso loro lo stesso trattamento.

 

Quando tutto finì, le persone cominciarono ad uscire e si trovarono davanti uno spettacolo unico: Millennium Falcon insieme a personaggi televisivi e dei video giochi, che avevano combattuto e sconfitto Lord Voldemort e i suoi seguaci.

 

“Ehi! Chi sono quelli?” disse Buffy avvicinandosi ai suoi compagni.
“Semplice!” disse Nick “Sono attori. Stavano girando una scena proprio in questo paese”.
“Ho capito!” disse Marina “E sono pronta a scommettere che eri nei paraggi e non hai resistito dalla voglia di avere un autografo da questi attori vero?” e gli scompigliò i capelli (che nella sua forma soleanica erano completamente assenti).
“Toglimi le tue manacce di dosso” disse Nick rosso in volto (cosa assai buffa visto che Nick è color blu scuro)  “Sono venuto qui perché me l’ha consigliato Luce. E comunque non sono affari tuoi”.
Marina lo guardò storto e lui fece lo stesso.
“Andiamo ragazzi!” disse Eric, frapponendosi tra i due “Non è il momento di comportarsi come dei bambini.”
“Sta zitto!” dissero insieme.
Eric fu zittito dai loro sguardi con le goccioline che gli cadevano dalla testa.
“Calma ragazzi.” Disse Luce “Abbiamo appena combattuto e inoltre siamo sotto i riflettori. Sono sicura che siamo stati tutti ripresi”.
Nick e Marina furono fulminati dal pensiero.
“In più” aggiunse Luce con tono più calmo “non mi va di dovervi curare le ferite che potreste procurarvi se continuate così”.
Quella fu la stoccata finale. I due si scusarono come al solito e, insieme agli altri si voltarono verso il pubblico, che si avvicinava curioso.

“Grandioso!” esultò il regista “Ho registrato le scene più belle della mia vita! Millennium Falcon e altri super eroi  contro Lord Voldemort e i suoi seguaci. Non riesco ad esprimere la mia gioia. Grazie infinitamente signori per averci salvato e dato la possibilità di assistere a questo scontro”.
“Prego. Di nulla” disse Nick confuso.

“Signori. Potrei chiedervi un grande favore?” chiese il regista “Vorreste partecipare al film?”
Nick  ebbe un brivido dietro la schiena. Recitare in un film era un suo sogno, ma dovette rinunciarvi.
“Credo di parlare a nome di tutti i miei compagni.
Mi dispiace, ma non possiamo proprio. Non è il nostro lavoro” disse.

“Lavoro?” ripeté il regista “Voi signor Millennium Falcon avete un lavoro?”
“Certo” disse Nick “distruggere i demoni come quelli. E credetemi: è davvero faticoso”.

Tutti dissero all’unisono “Quelli erano demoni?”

“Come altro li potreste chiamare?” intervenne Blade. “Ci battiamo contro di loro da molto tempo e credetemi quando vi dico che quelli non erano i più forti. Ce ne sono di peggiori”.
“Comunque non avete di che preoccuparvi!” intervenne Van Helsing “Finché ci saremo noi non avete niente da temere. Garantito”.
Il discorso sembrò calmare gli animi di tutti. Era solo la calma prima della tempesta. Infatti, pochi attimi dopo, tutti si accalcarono davanti a Nick e ai suoi compagni facendo domande e chiedendo autografi.

“Scusate gente, ma per oggi ne ho abbastanza di film.” Disse Nick “Andiamo ragazzi!” e volò via, seguito dagli altri.

 

Una volta allontanatosi, il gruppo scese su una collina e tutti caddero stonati a terra.
“Cavolo!” Commentò Jen “Questi fan sono più distruttivi di un esercito di demoni”.
“E’ vero!” disse il Principe di Persia “E’ più semplice eliminare un altro generale infernale che reggere tutto quel casino”.
“E’ il prezzo del successo” commentò Kaeleena  “La prossima volta me la filo subito senza dare spiegazioni e consiglio lo stesso a te Nick. Questi ti fanno diventare pazzo e sono molto maneschi. Uno di loro mi ha toccata”.
Tutti si voltarono verso di lei e chiesero: “Dove?”.
“Non sono affari vostri!” disse lei guardando, imbarazzata, da un’altra parte.
“Comunque Nick” chiese Marina “Come mai eri lì?”
“Come ho detto prima, ci sono andato perché mi è stato consigliato” rispose lui “Pensavo, poi, di prendermi qualche autografo ecco tutto” e tirò fuori il suo quaderno.

Un pugno lo colpì in faccia e il giovane fece un bel volo fino a che non finì dentro una buca.
Marina gli si avvicinò furiosa, lo sollevò da terra e lo prese per le spalle gridandogli in faccia: “Stupido! Ti rendi conto che questo non è un gioco? Tu sei un guerriero, non hai tempo da perdere con queste scemenze. Te ne saresti dovuto andare subito, per evitare di finire nell’occhio del mirino. Invece hai commesso un grave errore”.
“Marina smettila!” la riprese Blade “Ricordati che è pur sempre un umano”.
“Un umano eh?” ripeté Marina “Lui non è più un umano da quando è venuto nel Fantasy ed ha aperto gli occhi. Non devi cedere a debolezze come queste, potrebbero costarti la vita. Te ne rendi conto oppure no?”

Nick non rispose. Si limitò a fissare il quaderno che aveva in mano e poi Marina e i suoi compagni. Poi, con dispiacere, strappò il quaderno i mille pezzi e lo gettò in aria.

“Hai ragione Marina. Sono stato un egoista ed è giusto che riceva la giusta punizione per questo. Mi dispiace di non averci pensato prima” disse Nick.
“Lascia stare” disse Anemone “L’importante è che tu abbia imparato la lezione e che soprattutto tu sia riuscito a sconfiggere un altro generale infernale!”.
Tutti gli altri annuirono.
“E poi che gusto c’è ad avere una firma su un pezzo di carta che si consuma col tempo?” disse Buffy “L’importante è che hai incontrato personalmente gli attori. Il resto è irrilevante”.
“Già!” disse Blade.
“Per noi è giunto il momento di tornare a casa.” Disse Luce “Ricordati che puoi sempre chiamarci. Ma ricordati: non usare mai tuoi poteri per scopi personali”.
Nick annuì.

Luce sorrise raggiante e aprì un portale, poi si voltò verso Nick e gli disse: “Credo che adesso potrai tornare a casa tranquillamente. Ti faremo sapere nuovi sviluppi” e sparì nel vortice dimensionale.
Tutti se ne andarono uno ad uno salutando il loro amico finché non rimase solo Marina.

La ragazza si avvicinò a Nick e gli accarezzò il becco ricurvo, tipico dei rapaci. Il giovane riassunse le sembianze umane e la guardò fissa negli occhi: “Grazie per avermi dato questa ennesima lezione”.
Marina sorrise: “Alle volte ti comporti come un bambino, ma so che accetti i consigli con il cuore. Ed è questo quello che mi ha fatto innamorare di te”.
“Vorrei poter ricambiare allo stesso modo quello che provi verso di me. Ma non ci riesco ancora: ti vedo più come una guida, almeno per il momento” disse dolcemente il giovane

“Un giorno il tuo cuore si aprirà, ne sono sicura. E spero che avrò il posto che tu hai nel mio” disse Marina e lo abbracciò.

Dopo quel breve momento, i due si staccarono l’uno dall’altra e la ragazza scomparve nel portale.
Nick osservò il cielo e respirò l’aria a pieni polmoni, come se non lo facesse da tempo. Sapeva che avrebbe affrontato molti altri scontri e avventure e lui era pronto.

* mi sono ispirato ai cavalieri del drago per questo.

Dopo un breve periodo di riposo, Nick torna in azione ed affronta il terzo generale infernale. 
Riuscirà a batterlo? E Qual'è il vero ruolo di Alan?
Alla prossima.

  
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