In
realtà, si sentiva perfettamente uguale a com’era prima. Aveva
scoperto che avere un cervello non lo rendeva diverso; lo faceva soltanto
soffrire un po’ di più.
Da stupido non avrebbe
potuto capire il dolore che gli avrebbe portato il dire addio a Dorothy. Adesso che sapeva giudicare
razionalmente ogni sentimento, ogni emozione, ogni ricordo, pensare a lei
faceva più male che mai. Molto più dei corvi, delle Scimmie
Alate, persino del fuoco.
Ma in fondo,
già, lo Spaventapasseri non era cambiato: riusciva sempre a sperare, nonostante tutto.
Forse un giorno
sarebbe tornata.
Forse era lei, quella bambina che vedeva
dall’alto del suo vecchio palo sulla strada di mattoni gialli...
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Ambientazione: dopo il ritorno di Dorothy nel Kansas, nel
momento del suo ritorno al Paese di Oz. Perché
Dorothy torna ad Oz.
Non ho ancora letto, purtroppo, i successivi libri della saga di Baum, dunque non conosco le precise circostanze – ma
so benissimo che lei è tornata e ha rincontrato i suoi vecchi amici, e
anche che alla fine è rimasta per sempre con loro. Awww.
^__^
Con quest’ultima drabble si
chiude la raccolta. È stato interessante tentare di sintetizzare la
figura dello Spaventapasseri in tanti capitoletti che non potevano superare le
centodieci parole, soprattutto perché quando si tratta di lui io tendo
ad essere molto prolissa; mi auguro solo di essere riuscita a renderlo almeno
un po’, e soprattutto a rendere ciò che lo lega a Dorothy: perché
io ho supportato questo pairing persino prima di sapere
cosa fosse un pairing, perché li ho sempre
amati insieme e perché ho sempre amato lui, soprattutto, dapprima nella cinematografica e meravigliosa
figura di Ray Bolger e poi in quella del dolcissimo uomo
di paglia creato da Lyman Frank Baum
per i suoi romanzi (che leggerò, presto, perché quell’uomo
era un genio).
Un saluto e un ringraziamento a twisted-wind, di nuovo, per
essere la lettrice speciale quale è e per il suo apprezzare e sostenere le
mie storielle senza né capo né coda.
E un grazie anche a tutti voi lettori, naturalmente.
Sayonara minna!
Aya ~