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Autore: Silviettinax91    18/12/2010    0 recensioni
L'Oscuro Signore è tornato, presto la Guerra devaserà nuovamente il mondo magico. In Harry Potter l'unica speranza di salvezza, e se qualcosa andasse storto? Piton propone all'Ordine un'idea da tutti vista come folle, ma sostenuta da Silente, forse Harry potrebbe dare origine ad una nuova speranza che superi anche lui. Tra gli amori appena nati, una gran voglia di normalità e la preparazione per la guerra, i ragazzi dell'Esercito di Silente si troveranno a dover diventare adulti, forse troppo in fretta.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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RIUNIONE ALLA TANA

 

Calmi, signori, restiamo calmi … per favore! Capisco che la questione possa non esservi gradita, ma vi prego, interveniamo con un po’ di ordine!”
Albus Silente seduto solennemente su una sedia in paglia a capotavola sovrastava la sala da pranzo di casa Weasley, non c’era la solita cena sulla tavola, solo alcune bacchette sudate e pezzetti di pane mangiucchiati. L’Ordine della Fenice aveva trasferito alla Tana il suo quartier generale e quella era la prima riunione che si svolgeva là, era stata indetta in piena notte, per non destare sospetti, o, come pensavano i più, per dare il giusto clima a qualche sinistra proposta di  Piton. Non si sbagliavano del tutto.
Il mago canuto portava negli occhi i segni di una comprensibile stanchezza, Voldemort era tornato, e lui, Albus Silente, sentiva di non avere più nelle ossa quel vigore che lo aveva sostenuto durante la prima guerra magica, questa volta aveva paura,una sensazione che non ricordava di aver mai provato tanto vividamente, una sensazione che comunque doveva celare, non poteva e non doveva permettere che qualcuno cogliesse il suo timore, lui era la forza,lui era la roccia di coloro che rifiutavano l’oscuro, lui era la guida, lui non poteva e non doveva avere paura, mai, o per tutto il mondo magico sarebbe stata la fine.
Piton era arrivato da lui in una nottata piovosa, aveva usato la metro polvere ed era apparso nel suo ufficio ad Hogwarts come se gli avesse dato appuntamento proprio lì a quell’ora.
“Preside, penso sia necessario che lei mi ascolti…”
Quell’idea non lo convinceva ancora del tutto, tuttavia aveva deciso di provare a discuterne con l’Ordine, aveva dovuto considerarla anche se non gli piaceva, si sarebbe potuto rivelare, forse,  l’unica fonte di speranza,quasi necessaria, visti i risvolti che stava ormai prendendo il lento e terribile ritorno alla vita del Signore Oscuro.
Nella stanza di casa Weasley si diffuse in breve un inusuale silenzio. Molly lanciò  uno sguardo d’odio verso Severus prima di intervenire con veemenza:
“è una follia Harry è solo un ragazzino!”
Il professore si sentì in dovere di risponderle, terribilmente seccato per la leggerezza con cui la mamma Weasley aveva ragionato su quell’insano parto della sua mente.
“ Questo ragazzino porta comunque sulle spalle grandi responsabilità! Se per qualsiasi ragione dovesse succedergli qualcosa, qualunque cosa, tutto il nostro mondo sarebbe spacciato, voi non sapete … “
“ Siamo alle strette cara Molly, purtroppo non abbiamo certezze e non possiamo lasciare nulla di intentato”
Silente rientrò nel discorso di nuovo, si sentì in dovere di farlo,così di nuovo nella sala calò il gelo.
Remus scuoteva il capo, stringendo forte a sé la mano di Tonks, come per volerne assorbire il calore.
“Non sarebbe affatto semplice e assolutamente molto pericoloso, troppo! Se i mangiamorte sapessero … gli obiettivi da eliminare sarebbero due”
Molly continuava a non darsi pace, agitando il corpo paffuto e tenendosi la testa tra le mani; come potevano gettare su Harry anche questo peso? Chi altro avrebbero coinvolto? Sicuramente qualcuno a lei molto vicino e questo non poteva accettarlo!
Arthur le mise la mano destra sulla spalla, sapeva cosa sconvolgeva sua moglie, e, quel pensiero faceva trasalire nel profondo anche lui, però, la  pazzia di Piton poteva davvero costituire l’ultima spiaggia in un momento disperato nella lotta a Voldemort ,il pensiero dominante doveva essere questo.
“Molly cara, dobbiamo pensare al bene comune prima di pensare al nostro”
Disse alla moglie dolcemente.
La donna scoppiò in lacrime.
Tutti i presenti si guardavano negli occhi, perplessi, preoccupati, straniti.
“Se Harry sarà d’accordo dunque faremo in modo che accada?”
Piton sgranò gli occhi. Lily non avrebbe di certo permesso che suo figlio fosse coinvolto in un piano del genere , ma lei era morta, e forse, proprio grazie a quel folle parto della sua mente, altre donne come la sua bella Evans si sarebbero salvate e altri uomini come lui avrebbero potuto amare un corpo vivo, avrebbero potuto avere la loro amata accanto, vedendone gli occhi senza immaginarli, sentendone il profumo senza doverlo ricordare.
Arthur annuì, accarezzava ancora Molly sulla schiena, la donna alzò la testa e tremando fece anch’ella un cenno di assenso. Tonks stringeva di rimando la mano del suo uomo con dolcezza ferma, appoggiò la testa sulla sua spalla, Remus alzò gli occhi al cielo prima di pronunciare il suo sì poco convinto.
Silente parlò ai membri dell’Ordine della Fenice con lo stesso cipiglio solenne che impiegava in piedi sul suo pulpito nella Sala Grande di Hogwarts, ai volti sconcertati che lo fissavano, forse per la prima volta davvero consapevoli di quanto fosse grave ciò che stavano vivendo.
“ Se e solo se Harry sarà disposto ad accettare ciò che gli chiederemo, lui avrà il diritto di scegliere la ragazza con la quale vorrà dare alla luce il suo erede, ovviamente sotto nostri consigli, ma la decisione spetterà a lui. Tutto dovrà essere tenuto in gran segreto, la nascita del bambino e la sua identità soprattutto. Ciascuno di noi si dovrà impegnare nella protezione del bambino esattamente quanto lo facciamo nella protezione di Harry, con la speranza che il suo intervento non sia necessario. Mai. E, ricordiamo, il ragazzo ha solo sedici anni, gli stiamo chiedendo molto, ma un suo erede potrebbe costituire per tutti noi la salvezza anche se qualcosa andasse storto”
Il corpo del Preside fu scosso da un brivido a queste parole. Nessuno, però, se ne accorse.
Molly non aveva ancora smesso di piangere.

“ È solo un bambino! E noi gli chiediamo di avere un bambino, un bambino che rischierà la vita sin dal suo primo vagito”

Questa long fiction l'ho iniziata un po' di tempo fa, poi arrivata al sesto capitolo( essendo in difficoltà col settimo) mi sono resa conto di quanto fosse necessaria una bella revisione! Questo è il primo capitolo, diciamo un po' il prologo, riveduto e corretto. Se leggete per la prima volta sappiate che ci tengo tanto ad avere un parere, anche se negativo, se qualcuno di voi aveva,per caso, letto pirma e ha riletto ora magari mi dica se i cambiamenti hanno migliorato il capitolo. 

Grazie a tutti della lettura.

Silvia
   
 
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