E mi dispiace annuncciare che questo è l'ultimo capitolo della mia storia, grazie a chi l'ha seguita, grazie veramente e perc hi corrà leggere altro, può passare dalla mia pagina, kiss =)
Capitolo 5
Dopo una settimana dall’inizio della mia punizione Jake litigò
con me. Mi disse cose che non mi sarei mai aspettata, cose che io non avevo
fatto.
-Bella che cosa pretendi? Pensi che
possa essere sempre felice, in ogni momento?.- mi urlò.
-Jake, perché mi rispondi cosi? Ti ho
solo chiesto perché eri triste.- dissi quasi piangendo.
-Perché è cosi Bella, da quando il
succhiasangue è morto sei cambiata, ti avevo chiesto di far parte della mia
vita, ma non l’hai fatto, sei rimasta nel tuo mondo. Scordandoti di me.- mi
sputò in faccia una verità che in realtà non lo era.
-Penso che ti sbagli, penso di averti
fatto capire che per me sei importante.- dissi non guardandolo negli occhi. Le
sue parole mi stavano lacerando l’animo. Stavo precipitando, la montagna era
ancora troppo ripida per salirla ed io avevo paura di precipitare.
-Non l’hai fatto ed è tutta colpa del
vampiro.- mi disse, guardandomi con occhi di odio puro.
Il mio cuore soffrì ancora di più per quelle parole e non ce la fece più a
tenere nascosto la verità su Volterra –Lo pensi davvero, Jake? La verità è che
Edward è morto per mano dei Volturi, ed io non sono arrivata in tempo a
fermarlo, l’hanno preso e trascinato dentro e massacrato!!. Ed io non ho potuto
fare niente per impedirlo.- dissi urlandogli addosso tutta la verità.
-E se tu fossi stato un minimo più
gentile, avresti capito che mi avrebbe fatto male parlarne, ma non perché ero
ancora innamorata di Edward, ma perché il non averlo salvato mi aveva
distrutto.- dissi piangendo.
Mi guardò con aria sorpresa, lui non
sapeva niente di quel girono tanto triste per me, mi ero limitata a dirgli solo
una parte di quella giornata, che Edward Cullen era morto, ma i momenti più
tristi ma soprattutto i più dolorosi, li avevo lasciati per me ed era stato
meglio cosi. Ma forse avevo sbagliato.
E dopo che gli dissi la verità, smisi di precipitare e mi
aggrappai forte al terreno, dovevo risalire.
-Io non sapevo…- disse abbassando il
tono della voce.
-Già tu non sapevi, e proprio questo
tuo non sapere doveva farti capire che non volevo ricordare, che preferivo
dimenticare, ma tu no, hai dovuto rovinare tutto!!.- gli urlai.
Lui indietreggiò di qualche passo e
poi scappò via, lontano da me.
Rimasi scioccata dalla sua mossa,
caddi a terra senza forze e continuai a piangere, ma non per avergli detto di
Edward, no, ma per non essere riuscita a tenere Jake accanto a me, per non
avergli fatto capire che lo amavo. Mi fermai, smisi di piangere e capì che
finalmente ero riuscita a definire quello che provavo per lui, era l’amore.
La mia forza aumentò, mi alzai
e vidi il percorso che avrei dovuto seguire.
Io lo amavo per questo soffrivo cosi
tanto, ma perché allora non ero riuscita a dirglielo?? Pensai stravolta dalla
mia scoperta, forse perché ero abituata con Edward, ma con lui è sempre stato
tutto diverso, lui è diverso e il non averlo capito prima lo aveva fatto
allontanare da me.
Il mio corpo si alzò, era stata una
sua decisone perché il mio cervello era troppo preso a organizzare i prossimi
eventi, entrai in casa di corsa e presi le chiavi della macchina, meno male che
non c’era mio padre perché sennò sarebbe stato un altro dolore per lui vedermi
scappare in quel modo, perché in realtà io lo stavo per fare di nuovo, ma stavolta non me ne sarei andata via dalla
città ma sarei finita solo ai suoi confini, a trovare il lupo che tanto amavo.
Corsi in macchina e l’accesi, partì in
quinta al massimo della velocità e mi diressi verso la Riserva, andavo veloce
ma avevo la sensazione che non fosse abbastanza, ad un certo punto ebbi lo
stesso presentimento di quando mi trovavo sull’aereo, ed era quello di aver
perso tempo, che per Jake e me non c’era abbastanza tempo, ma stavolta mi
dissi, che ce l’avrei fatta a realizzare il mio obiettivo.
Arrivai alla riserva dopo poco tempo,
lascia la macchina aperta e scesi di corsa per raggiungere la casa di Jacob, entrai
al suo interno, ma dopo aver gridato il suo nome capì che lui non c’era, cosi
uscì dalla casa e arrivai alla foresta, sentivo la sua presenza ma non lo
riuscivo a vedere da nessuna parte, cosi
correndo mi ritrovai a pochi passi dal burrone che sporgeva sul mare, ma di lui
non vi era nessuna traccia.
-Jake!.- urlai. Ma nessuno mi
rispondeva.
-Ti prego vieni qua.- ancora il nulla.
-Devo dirti una cosa importante!!.-
continuai ma….niente.
-Va bene.- dissi piano –Jake, o vieni
qua o mi butto.- stavolta sentì un piccolo rumore.
-Non vieni, bene allora lo farò.-
dissi, mi avvicinai ancora di più al burrone e stavolta il rumore fu più forte.
-Allora.- conclusi –Addio Jake.- presi
le distanze dal burrone e mi preparai al tuffo. Cosi corsi e saltai, verso il
mare.
Sapevo che era la cosa giusta da fare, ed il motivo era
semplice, ero vicina alla fine della salita.
E dopo che ebbi staccato i miei piedi da terra il tempo sembrò rallentare e io percepì la sua voce calda, che mi stava chiamando per nome.
Era cosi calda e seducente, che mi venne ad accarezzare
dolcemente la palle, ma la sensazione sparì subito, perché io stavo
precipitando verso il mare.
-Bella no!.- lo vidi buttarsi ma io
era più in basso di lui e non riuscì a prendermi al volo. E io potei solo sussurrare
in modo quasi impercettibile quelle due parole che mi stavano portando alla
morte –Ti amo…-
Non riuscì a comprendere se le mie
parole gli fossero arrivate, perché dopo che le ebbi pronunciate il vuoto mi
circondò, ed il motivo era uno solo, stavo affogando.
Dopo un tempo che mi parve
infinitamente lungo, mi svegliai sulla spiaggia di La Push, esattamente fra le
braccia di Jake, che mi tenevano al sicuro, in un abbraccio dolce ma al tempo
stesso protettivo.
I miei occhi appena si aprirono
trovarono subito quelli di Jake, che mi stavano fissando. I suoi occhi mi
volevano dire qualcosa, ma ero troppo frastornata per capirlo e cosi decisi di
parlare io, ma non con gli occhi, ma con la bocca -Jake…- iniziai.
-Bella.- si fermò a riflettere poi
continuò –Tu sei pazza perché ti sei buttata?! Mi hai fatto prendere un colpo
al cuore, non lo devi fare più, pensavo fossi morta!.- mi urlò.
-Io, morta? Ma no, era solo per
attirare la tua attenzione.- dissi piano.
-E perché la dovevi attirare proprio
in quel modo??.-
-Perché non avevi sentito che ti
chiamavo, ti ho cercato dappertutto ma non ti ho trovato e pensavo che
mettendomi in pericolo saresti venuto da me, ma non è andato tutto bene.-
conclusi.
-L’ho notato, ma cosa mi dovevi dire
di cosi importante, per mettere a repentaglio la tua stessa vita?.-
-Io…dovevo dirti, anzi devo dirti che
ti amo Jacob!.- gli urlai.
Lui dal canto suo rimase sorpreso da
quelle parole, come se stentasse a crederci, ma io le avevo dette veramente, e
con tutto il cuore. –Pensavo di aver sentito male prima.- mi disse.
-No hai sentito benissimo!.- risposi
–Mi dispiace di non averlo capito prima, ma tu non mi eri d’aiuto, eri sempre
freddo con me!.- dissi quasi piangendo.
-Freddo con te? Beh l’ho fatto solo
perché sapevo che tu non mi avresti mai amato.- mi rispose.
-E perché pensavi una cosa del
genere?.-
-Perché pensavo che amassi ancora
lui.-
-Io? No Jake, ho smesso di amarlo da
tempo, io amo solo te.- dissi guardandolo e accarezzandogli la guancia.
Lui mi sorrise dopo tanto tempo sentì il
suo cuore battere fortissimo nel suo petto e il mio cuore anche batteva, quanto
il suo, ed io non mi ero mai resa conto di amarlo cosi tanto.
-Tu mi ami?.- chiesi con curiosità.
-Se ti amo, Bella? Io ti amo da quando
ti ho conosciuto, senza pensarci due volte il mio cuore si è dedicato a te, e a
nessun’altra, si ti amo.- mi sorrise, si avvicinò al mio viso.
Potevo sentire il suo respiro sul mio
collo. Per la prima volta ero tranquilla, non dovevo temere di essere morsa da
delle zanne, ma potevo essere baciata normalmente, come del resto avevo sempre
sognato. Cosi la sua dolce bocca dal mio collo, salì fino ad arrivare alla mia
bocca.
I suoi baci erono dolci e lui era attento a ogni suo singolo movimento, pensava che mi potessi rompere, ma quella sensazione scaturì qualcosa in me, qualcosa che non avevo mai provato, ed ora era solo per lui. Avevo voglia di lui, come di nessuno in tutta la mia vita, neanche di Edward.
E cosi fui io a rompere quell’alone di castità e lo
trasformai nella mia insaziabile voglia. Che venne accettata volentieri da
Jake.
E in quell’istante di tempo io e Jake
diventammo un’unica persona e il nostro amore si unì, e si fuse in un unico
essere che mai si sarebbe separato.
Ed è cosi che io riuscì a superare la mia paura più grande, sono
riuscita a salire sulla montagna ed ora riesco a guardare il panorama da lassù,
riesco a godermi la felicità di amare e di essere amata. Perché solo rischiando
il tutto per tutto ero riuscita a conquistarlo, perché solo dopo essere caduta
non una, né due volte, ma molte altre ero riuscita a capire la strada giusta da
prendere.
E quella strada mi aveva finalmente portato alla libertà della
mia anima e quindi al suo cuore, perché solo dopo essermi liberata dal timore
di amare ero riuscita a capire che lo amavo.
Ma so che ci sarà sempre un’altra montagna da scalare, ma ora ho
capito che la salita è la parte più bella del viaggio.