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Autore: Jiji_Kat    06/03/2011    8 recensioni
Poemetto in rima senza pretese su un piccolo principe che, con l'aiuto di una spada magica e un'alga parlante, partirà per salvare la principessa portata su una stella.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chopper, Eustass Kidd, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Atto Secondo


ATTO SECONDO – Del salvataggio di Zorimo e della principessa rapita
 
 

Era da tempo ormai che si aspettava,
Fuori dal castello Zorimo più non tornava.
Solo in un modo poteva essere andata,
E urlò Chopperin a spada sguainata:
- L’avranno trovato, quell’incosciente!
Andiamo a salvarlo, rapidamente!
 
Così il principe di spada armato,
Lasciato il cavallo ad un tronco legato,
Entrò nel castello per portare soccorso:
Mai si aspettava di incontrare un orso!
Grosso, morbido e bianco era quell’affare
E aveva tutta l’aria di non lasciarlo passare.
 
- Ti prego, spostati caro orso!
Gli chiese schivando un suo morso.
Bepo Stallone
Alzò quindi un unghione,
Pronto a colpire il suo muso
Per portarlo al padrone tutto contuso.
 
Ma il principe con un balzo schivò il fendente:
Si sarebbe pentito di aver fatto il prepotente!
Con tutto il suo fiato la spada gonfiò,
E con gran potenza l’orso picchiò.
Il morbido Bepo venne sconfitto,
Cadendo a terra lungo e dritto.
 
Chopperin proseguì lungo l’androne,
Ma passate le scale, ecco un altro ladrone.
Portava in testa uno strano cappellino,
Il suo nome c’era scritto: era Pinguino.
- Sei un amico dell’alga, ci scommetto!
Sai, l’ho catturato io quel poveretto!
 
Quelle parole il principe non poté sopportare:
- Preparati, fetente! Te la farò pagare!
Si lanciò quindi ancora all’attacco,
Con Rufybur l’avrebbe messo nel sacco.
La spada si allungò al suo comando,
Afferrò il ladrone che stava sbraitando.
 
- Per Zorimo! – il principe urlò
E con un boato Pinguino schiattò.
Anche questo era stato sconfitto,
Ora bisognava arrivare al soffitto.
Lassù la stanza di Trafalgar si trovava,
Ma ancora un ladrone all’appello mancava.
 
Era Caschetto, un birbantone,
tra i più fedeli al suo padrone.
Si parò appunto fra egli e l’entrata:
contro di lui non l’avrebbe scampata.
- Se vi risparmio, perché siete due strambi,
Il capo avrà piacere a collezionarvi entrambi!
 
Chopperin in risposta ringhiò:
- Non contarci, ti sconfiggerò!
Balzò in aria armato di spada,
Avrebbe spedito Caschetto all’altra contrada.
In un sol colpo riuscì a colpire il nemico
Senza dargli il tempo di alzare un sol dito;
 
Fuori dal castello Caschetto volò,
E per diversi giorni lì più non tornò.
Ad ogni modo Chopperin riprese la corsa
La figura dell’amico l’aveva ormai scorsa.
Spalancò poi il portone con un grido:
- In nome del re, Trafalgar ti sfido!
 
Sentì la risata del pazzo alla scrivania,
Più inquietante anche della sua folle mania.
- Benvenuto, Chopperin! – disse voltandosi,
Poi sguainò la sua lunga spada, alzandosi.
Il principe intanto li aveva adocchiati:
La sfera e Zorimo, tutti legati.
 
Trafalgar fu il primo ad attaccare,
La sua distrazione voleva sfruttare,
Ma Rufybur prontamente
Parò e deviò il suo fendente.
Si allungò poi fino al soffitto:
- Preparati Trafalgar, sei fritto!
 
Ma in tanti pezzetti all’improvviso si trovò,
Così pure Chopperin, e Trafalgar ghignò:
- Siete caduti in trappola come due scemi,
Calmatevi, tra poco vi esporrò come premi!
Vedendo i due compagni fatti a pezzi così,
Zorimo si vergognò di star fermo lì.
 
Gonfiandosi tutto con grande impegno,
Mandò in pezzi le catene con sdegno.
Alla sprovvista il cattivo colse
Così la sua tecnica si dissolse.
Raggiunse alle spalle Trafalgar ladrone
E subito furente gli morse un tallone.
 
Ora Chopperin e Rufybur interi erano tornati,
Per modo di dire, erano ancora frastornati.
Purtroppo la spada magica era fuori uso,
L’aveva ben conciato, quel brutto muso!
Al principe Chopperin rimase l’ultima mossa,
Si preparò quindi per la riscossa.
 
Si mise a palletta per concentrarsi,
Poi si sentirono due parole levarsi:
- Kyuun Spark! – gridò il principe arrabbiato
Sapendo che Trafalgar sarebbe stato abbagliato.
Trafalgar era un sadico, ma nonostante tutto
Cascò nella trappola, e anche di brutto.
 
Presi biglia e cavallo, lasciato il bastione,
Gli eroi tornaron da Usoppy e il nasone.
Disse Chopperin all’amico - Eccoti la biglia!
Così Usuppy ben grato gli diede la bottiglia.
Da quel patto tutti ci avevano guadagnato,
E dopo i saluti il gruppo tornò dallo scienziato.
 
Frankistein non credé a quel che accadeva:
Era da tempo che la Cola più non beveva.
Mandò giù la bevanda in una sorsata,
Quindi scoprì che la forza era tornata.
Corse al laboratorio per darsi da fare,
Sulla stella gli amici doveva portare.
 
Costruì il razzo in un momento,
Forte e sicuro, rapido come il vento.
- Tutti a bordo, si decolla!
Era felice con la pancia satolla.
Partirono in fretta per il cielo stellato,
Rubunzel Chopperin avrebbe incontrato.
 
Navigavano fra gli astri sulla navicella
Il principe incredulo cercava la stella,
Quando ad un tratto vide un veliero:
Era la nave del Rosso, volava davvero!
L’astuto Frankistein, capito il pericolo,
Attivò subito l’invisibilità del veicolo.
 
- Possiamo seguirli senza paura.
Guardate, vanno verso l’altura.
Quella in verità era una torre su un astro brillante,
Era la stella! Robunzel non era distante!
Ma perché lì Kidd si stava recando?
E Robunzel sapeva che stava arrivando?
 
Chopperin allora si ricordò
Della prima volta che la incontrò.
Robunzel, seduta in un prato fra i fiori
Disse che era stata rapita da certi signori.
- Ma Kidd il pirata è il più cattivo,
Mi ha rinchiusa lui nella torre in cui vivo.
 
Dal manto invisibile ben celato,
Il gruppo osservò il vascello appena attraccato.
Scese Kidd per primo, poi il suo secondo,
I due uomini più crudeli del mondo.
Il capitano sotto la torre si fermò,
E con tono perentorio ordinò:
 
- Robunzel, cala le braccia!
Guarda che ti spacco la faccia!
Comparì quindi la dama dal fascino raggiante
Calando una scala di braccia giù al brigante.
Kidd si arrampicò fin dalla bella
Lasciando giù Killer da sentinella.
 
Chopperin afferrò Rufybur preoccupato,
Che si era ripreso, aveva mangiato.
Annunciò che da Robunzel sarebbe corso,
Per salvarla, per andarle in soccorso.
Zorimo disse che l’avrebbe aiutato,
Del vice col casco si sarebbe occupato.
 
Così dal missile di Frankistein scesero giù
Preparandosi ad uno scontro a tu per tu.
E mentre l’alga di Killer si occupava,
Il principe la torre per lungo scalava.
Giunse in cima che era sfinito,
Giusto un minuto dopo il bandito.
 
- Brutto farabutto, lasciala stare!
Robunzel non temere, ti sto per salvare!
La ragazza pianse felice e emozionata,
Non credeva che il suo principe l’avesse trovata.
Il pirata divenne blu per l’irritazione,
Ecco chi aveva la spada, maledizione!
 
Chopperin attaccò subito col suo sguardo suadente,
Ma niente da fare, Kidd era troppo potente!
Esclamò il capitano: - Povero, fesso!
Che cos’è quello sguardo da pesce lesso?
Il Kyuun Spark l’aveva mancato,
E Kidd il suo pugno aveva sferrato.
 
Purtroppo Chopperin non lo riuscì a schivare
E il pugno il suo nasino andò a schiacciare.
Trattenne una lacrima di dolore:
C’era Robunzel, doveva tener alto l’onore.
Impugnò poi Rufybur saldamente:
- Ti faccio vedere io, prepotente!
 
A Rufybur, Kidd non era mai piaciuto
Fin dal giorno che l’aveva conosciuto.
Non gli dava da mangiare
Né lo faceva giocare.
In continuazione lo sfruttava
Per ferire la gente che incontrava.
 
Per questo attaccò senza esitazione
Andandolo a colpire forte sul testone.
Il pirata barcollò stremato,
Oh accidenti! Era disarmato!
Robunzel, astuta quanto bella,
Gli aveva rubato la rivoltella.
 
Ordinò Chopperin: - Arrenditi, disgraziato!
Mentre la lama al collo gli aveva puntato.
Intanto da sotto un grido partì:
Zorimo allo stremo il suo vice colpì.
Kidd non ebbe altro da fare:
La resa dovette dichiarare.
 
- Oh, amor mio! - contenta Robunzel esclamò,
E sul naso di Chopperin un bel bacio schioccò.
Il piccolo principe arrossì imbarazzato:
Finalmente la sua dama aveva trovato,
La furia di Kidd aveva piegato
E il proprio onore aveva salvato.
 
- Aspetta - disse poi Chopperin ricordandosi
Del foglio che il padre gli diede congedandosi,
- Questo è per te
Te lo manda il re!
Robunzel stupita accettò il documento
- Lo apro adesso, in questo momento.
 
Una volta che la dama la lettera ebbe aperto,
Chopperin non credé a quel che venne scoperto.
Suo padre Sanjigon, quel maniaco ostinato,
Il suo numero di telefono le aveva inviato.
“Chiamami dolcezza” le aveva stilato,
Ma gliel’avrebbe pagata, lo scriteriato!
 
Ma non c’è tempo per la vendetta:
Chopperin, il matrimonio ti aspetta!
Lasciata la torre e Zorimo ripreso,
Salirono tutti sul razzo riacceso.
Dritti al castello i nostri eroi ora vanno:
Li aspetta la più grande festa dell’anno.
 
La canzone che qui vi ho cantato
Spero che un po’ vi abbia allietato.
È stato davvero un piacere per me
Narrarvi di Chopperin, futuro re.
Brook il cantore vi saluta, signorine,
Volete ora mostrarmi le mutandine?
 
 
 
                                                                                                                                                                             Fine.
 
 
 
 
 
 
Jijì dice…
 
Grazie infinite per aver seguito questo non-so-cosa fino alla fine, lo apprezzo davvero molto!!





  
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