Titolo:
The Memory Remains
Personaggi:
Lavanda Brown, Minerva McGranitt, Aberforth Silente, Luna Lovegood, Draco Malfoy, Teddy Lupin, Lee Jordan, Amos Diggory, Harry Potter, Rita Skeeter, Narcissa Malfoy, Rose Weasley, Xenophilius Lovegood, Sibilla Cooman, Severus Piton (ritratto), Petunia Dursley, Pansy Parkinson, Mirtilla Malcontenta, Dudley Dursley
Rating:
Giallo
Genere:
Generale, Introspettivo, Romantico
Avvertimenti:
Drabble, Flashfiction, Het, Missing Moments, Raccolta
Introduzione:
Cosa è successo tra il 1998 e il 2017? Cosa è cambiato e cosa è
rimasto lo stesso?
Note:
La tematica ricorrente della raccolta è il ricordo. Non è trattata
in ogni drabble, ma si può dire che il titolo riassuma abbastanza
bene ciò che voglio raccontare in queste 19 “fotografie”
scattate ai personaggi. Ovviamente, mi sono mantenuta molto sul
canon, senza lasciarmi trasportare dalla mia vena fanon. Insomma, ho
rispettato ciò che l'Epilogo e le successive interviste della
Rowling ci hanno rivelato. Nelle drabble in cui la tematica del
ricordo non è affrontata in maniera “tradizionale” troverete
riferimenti al futuro, e non a ciò che è stato.
A
proposito, la diciassettesima drabble, dedicata a Pansy Parkinson, è
già stata pubblicata nella raccolta “Delicious Dissonance”, che
trovate nel mio profilo, ovviamente. Probabilmente, nel
diciassettesimo capitolo pubblicherò il link alla drabble e la
diciottesima e diciannovesima flashfiction, non sarebbe corretto
pubblicare una seconda volta la stessa fanfiction.
Buona
lettura,
AlexielFay.
P.S.: pubblicherò 2 o 3 flashfiction
alla volta.
The Memory Remains
II
Classificata al Contest Diciannove Anni dopo - Drabble e Flashfiction
Lavanda Brown
[One Year Later]
Chi
non aveva conosciuto Hogwarts in quell'anno di guerra e terrore non
poteva sapere.
Lavanda
scese dalla carrozza che l'aveva condotta direttamente davanti ai
cancelli di Hogwarts ed esitò, le mani a tormentare un ricciolo
castano e gli occhi puntati verso l'entrata. E se avesse sentito
l'odore del sangue? Se avesse sentito la risata sadica e malvagia di
Amycus Carrow e si fosse ritrovata prigioniera di un'ombra
terribilmente somigliante a quella di Alecto?
Un
tremito le scosse le spalle mentre l'urlo dei fratelli Carrow
emergeva nella sua testa (“Crucio! Crucio!”) e le membra
si contrassero come se fossero ancora sotto quella maledizione.
Chi
non aveva conosciuto Hogwarts in quell'anno di guerra e terrore non
poteva sapere che il calore ora rigenerato, una volta, era stato
macchiato di lacrime e sangue.
Ma
chi l'aveva fatto, ricordava anche ciò che Hogwarts era sempre stata
prima di quell'anno: una casa.
Lavanda
respirò profondamente, poi mise un passo dietro l'altro, e le ombre
delle mura si distesero come un tappeto.
Bentornata, Lavanda.
Minerva McGranitt
[Two Years Later]
Hogwarts
aveva resistito tra alti e bassi durante quell'anno di pace
ristabilita. Ora che era quasi terminato, accarezzato dalle mani miti
e calde dell'estate, sembrava uno scenario di quiete e bellezza.
Qua
e là era ancora possibile avere visioni degli eventi drammatici di
due anni prima, ma era come assistere alla fine dell'inverno e
ritrovarsi davanti a un fiore che cerca di sbucare coraggiosamente
dalla neve. C'erano ancora frammenti di ghiaccio che non riuscivano a
sciogliersi per scorrere come acqua pura tra gli interstizi della
pace. Eppure le mura del castello si ergevano fiere, protettrici e
immense, senza cedere terreno alle voci del passato.
Le
giornate iniziavano con gli sbadigli rumorosi di chi non riusciva
ancora ad adattarsi al ritmo della scuola e finivano nella risata
allegra di una studentessa con un biglietto tra le mani – chissà
cosa c'era scritto. Nel mezzo, forse, c'erano le rughe premature sul
volto di chi non riusciva a svegliarsi per via degli incubi e gli
occhi di chi aveva l'impressione di aver smesso di piangere solo il
giorno prima. Invece il tempo era trascorso.
Minerva
McGranitt accese la candela sulla scrivania e prese un biscotto allo
zenzero, cominciando a correggere gli esami scritti di
Trasfigurazione del terzo anno:
quei
piccoli piaceri, però, non sarebbero mai cambiati.
Aberforth Silente
[Three Years Later]
Aberforth Silente si sentiva tremendamente vecchio.
Si
era sentito vecchio tante volte durante la sua lunga vita, ma quella
sensazione sapeva più di “riassestamento”. Era come se, dopo
quei tre anni passati a guardare furtivamente fuori dal suo pub nel
sospetto di beccare alcuni Mangiamorte, le sue ossa e i suoi nervi
avessero semplicemente deciso di mettersi a posto. Così, come quando
nessuno si accorge che quel tavolino nell'angolo del salotto
sembra storto e poi qualcuno gli passa accanto e, toccandolo per
sbaglio, lo rimette a posto.
Anche
lui era stato toccato da qualcosa o qualcuno, di sfuggita, e adesso
poteva sedersi serenamente di fronte al ritratto di Ariana e mettersi
a parlare. Le raccontava che quel Neville Paciock era venuto di nuovo
a trovarlo per parlargli del fatto che avrebbe voluto tornare a
Hogwarts come insegnante e che si era fidanzato – oh, non gli
piaceva parlare di cose sentimentali – e allora Ariana gli
rivolgeva un sorriso dolcissimo, di quelli che gli stringevano sempre
il cuore, e Aberforth poco dopo si addormentava. Gli sarebbe piaciuto
morire così: con le ossa riassestate e il sorriso di Ariana dipinto
nel cuore.
Prossime 2 drabble/flashfiction: Luna Lovegood; Draco Malfoy.