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Autore: sawadee    17/03/2011    2 recensioni
"Humpty Dumpty sedeva su un muro./Humpty Dumpty fece un gran capitombolo."
Una città misteriosa, due protagonisti affascinanti, un amore contrastato. Insomma, la solita roba. E si spera di non offendere gli amanti dell'ornitorinco.
Genere: Demenziale, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marcel/Mary Sue, una donna (forse) e il suo ornitorinco. '
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L'aperitivo sul Bosforo.

 

A Sunny Fortune, perché Lei sa il perché (e non ha a che fare con le pellicine intorno alle unghie).

Ad Artemia89, con un goccio di assenzio insieme.

A Serenella, perché si è sciroppata le prime righe e ha capito al volo di che si trattava.

Alla Lady, perché sta a sopportarmi in notturna quando smatto sull'analisi dei parametri.

E non le cito a una a una, ma a tante autrici meravigliose che mi sopportano.

 

Attenzione, Achtung, Achtung!

 

Avvisi al lettore:

 

Codesta fanfiction non ha senso né vuole averlo.

Non vogliamo offendere nessuno, nemmeno gli amanti dell'ornitorinco, nobile e meraviglioso animale che dimostra il sense of humour dell'autore di fanfiction per eccellenza, un certo Dio.  Si tratta in codesta storia di materia giammai trattata in precedenza, un amore torbido, tempestoso, tra due esponenti di due famiglie in lotta (ehm, scusate, ci siamo fatti prendere la mano), volevamo dire, tra due giovani studenti universitari in una scuola di eccellenza. Non si vogliono dare giudizi sulla possibilità di una storia d'amore in alcun luogo, non nostro è tale compito (e nemmeno dei recensori... Scherziamo!).

La storia si articolerà in tre brevi (si spera) capitoli.

 

                a) Nel primo si presenteranno i nostri avvenenti protagonisti;

                b) nel secondo  la storia verrà narrata.

                c) nel terzo verrà  sciolto l'intrigo, svelato il mistero, narrato l'epilogo e data la soluzione per la fame nel mondo.

 

Il narratore è onnisciente e si chiama Marcel. Il fatto è che ci sentivamo poco letti e troppo citati dopo aver narrato la "ricerca del tempo perduto" (che alcuni ancora confondono con "alla ricerca dell'arca perduta", O tempora, o more non mature!).

 

Ricordate tutti, i dolci causano diabete, il che può avere inaspettati risultati positivi (tipo rimanere eredi di una fortuna dello zio d'America. Ma io non ho lo zio d'America); il colesterolo è causato dalla conoscenza dell'inglese;  lavatevi i denti prima di andare a letto; non ci sono più le mezze stagioni; piove sempre sul bagnato; non c'è niente da aggiungere,  e, come disse un grande linguista a 95 anni " a una certa età l'aterosclerosi prende tutti e o prende la testa o prende le gambe. Io cammino benissimo..."

 

 P. s.  Ornitorinco, che stupido animale!

 

 

 

 

I personaggi della nostra vicenda:

 

Era sempre stata una che tra un aperitivo sul Bosforo offerto da uno sconosciuto e un thea con un amico fidato sarebbe corsa sul Bosforo a vedere cosa l'aspettava. In tutto questo, non era irrazionale, o pazza, o altro. 

Era, anzi, piuttosto pragmatica e riflessiva; dal punto di vista studio era la persona più affidabile del mondo e, per quanto scegliere lettere classiche non denotasse senso pratico, aveva fatto in modo di entrare in una scuola di eccellenza, per avere tutto pagato, ed era in anticipo sui tempi. 

Era una creatura affascinante (insomma), piena di vita, innamorata dell'imprevisto e dell'eterno divenire dell'attimo (non sappiamo cosa significhi, ma fa fico dirlo).  Il lettore avrà notato che ancora non le abbiamo dato un nome, ma a breve lo scopriremo, è il primo segreto che sarà rivelato, dei tre della fanfiction.

Era ossessionata da un oscuro segreto.

Lo aveva conosciuto all'esame di ammissione.

Affascinante come il peccato, sexy  come un vampiro, e irrimediabilmente inadatto a lei.

Era un vampiro, infatti, ed ella era solo un'umana. Ok, noi, Marcel, l'autore, lo ammettiamo, siamo nella pura parodia del romanzo romantico-avventuroso e ci siamo lasciati leggermente prendere la mano, diciamo che non era un vampiro, era un bennato giovane, vincitore del concorso nella medesima scuola. Ora torniamo alla storia.

La nostra eroina, la chiameremo Mary Sue, finalmente ci siamo decisi, era dotata di una splendida chioma corvina, che ne esaltava il pallido colorito, degno di una mozzarella di Caserta, mozzarella piuttosto vecchia, in verità.

Il nostro eroe si chiamava Gary Stu. Lo ammettiamo, l'amore per il nome "Edward" avrebbe voluto portarci a chiamarlo così, ma, di fatto, ci è sembrato alquanto irrispettoso nei confronti di quel capolavoro per la letteratura di adolescenza, che è "Twilight".

Ovviamente, Gary Stu, con i suoi occhi blu (in realtà erano marroncino cacarella, ma questo non conta), era del tutto alieno al fascino di Mary Sue e la considerava semplicemente la propria migliore amica.

E' vero, passavano le loro notti facendo appassionato sesso perverso (cioè, tirandosi sui malleoli l'opera completa di Platone in greco con traduzione in ostrogoto arcaico, atto che denota una lussuria davvero fuori dal comune), ma questo non implicava "niente", niente, come si ripeteva Mary Sue quando lo vedeva con l'ennesima amante, bellissima (in verità erano cessi stratosferici, ma questo non avrebbe osato ammetterlo mai con se stessa). 

Le veniva il dubbio che con loro facesse quello che non osava fare con lei (la sua mente limitata non andava oltre il carezzare il dorso del Kamasutra, ma questo è un altro paio di maniche).

Mary Sue aveva il panico da esame, lo sfogava con attacchi isterici in cui spaccava i timpani dei vicini piangendo e solo Gary riusciva a calmarla.

Si manteneva, nonostante il dormitorio gratuito, con le ripetizioni date a delle povere vittime; la sua prediletta si chiamava Serena (stato d'animo che non aveva durante le ripetizioni, in cui quella pazza passava dallo spiegare il sistema verbale greco e sfogarsi sulla sua complicatissima vita sentimentale, tanto che ormai la poveretta rispondeva sempre sì).

Quei soldi li investiva in attività di grande interesse: danza del ventre metodo Graham, balletto tradizionale olandese con gli zoccoli (da fare rigorosamente in casa sopra la stanza de letto delle persone che stanno antipatici alle tre ora antelucana), aperitivi a base di Daisy ad Edinburgh e altre piccole amene sciocchezze a cui nessuna donna sana di mente potrebbe rinunciare.

Gary si occupava di politica, bastò questo per portarla a divenire un'amante del Manhattan, bevuto con la giustificazione:- Lo ha inventato la madre di Churchill.- Il suo vizio più grande, oltre al tabacco, la cocaina, il sesso a tre, le orge, lo stupro, la pornopedofilia, l'omicidio, era il thea, soprattutto il Long Island Ice Tea, con cui pasteggiava allegramente. Se non era disponibile il Long Island si attaccava a qualunque derivato contenente alcol, fosse anche l'aceto della mensa universitaria. Nonostante queste ehm abitudini, la sua media scolastica rimaneva invariata. Gary, invece, preferiva farsi frustare da baldi giovanotti, in quanto doveva fortificare il carattere e prepararsi alla gogna che è la vita politica nel suo bellissimo paese.

Il loro era un grande amore, un amore di occhiate, un amore dolce, un amore puro. Un amore grande, un amore senza pace, un amore infinito, un amore disperato.

Si amavano da morire, nel senso che certi giorni si sarebbero uccisi volentieri e non lo facevano solo perché consapevoli della rispettiva imbranataggine; si amavano pazzamente, anzi, come due pazzi, ma da rinchiudere...

Crediamo di aver adempiuto al compito di ogni autore e procederemo secondo il Canone di Apollonio, che dispone le parti della fanfiction par eccellence: dapprima si presente la materia trattata, i protagonisti, poi la meravigliosa storia. Ecco, qui è stata presentata la materia trattata.

 

 

P. s. Ma che animale inutile sarà mai l'ornitorinco!?!

 

Della battuta sull'Ornitorinco detiene il copyright quel genio di Kevin Smith. Se mi presentasse Ben Affleck, lo ringrazierei.

   
 
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