Essere traditi… e saper perdonare.
A
tutte quelle persone
Che soffrono
Perché
sono state tradite… ur
Ci sono
dei momenti in cui vorrei addormentarmi per non svegliarmi più.
Chiudere
gli occhi e tirare un sospiro di sollievo mentre
sussurro “Ah, finalmente è finito tutto…”.
Tutte le sere
vorrei che i miei occhi non si riaprano, o se proprio dovessero farlo…
Allora lo
facessero in un altro mondo, in un altro tempo, o
più semplicemente che fossero gli occhi di un’altra persona e non
i miei.
Ma ogni
volta che apro i miei occhi, la mattina, maledico ogni cosa.
Impreco
contro Dio e, se per caso non esistesse, contro qualsiasi cosa abbia portato alla nascita dell’essere umano.
A volte
non sono così radicale e maledico solamente mio
padre e mia madre per avermi generato.
Oppure
tutte quelle persone che mi vogliono uccidere ma che non riescono a farlo.
E dire che mi farebbero un piacere.
Ci sono
momenti in cui vorrei materializzarmi completamente in un altro posto,
dall’altra parte del mondo, anche in Alaska, basta che sia un posto decisamente lontano da qui.
Ma
poi mi rendo conto che anche se fuggissi da questo luogo, l’unica cosa di
cui vorrei veramente liberarmi mi seguirebbe in ogni caso, anche se
sprofondassi sino al centro della terra.
Perché non posso allontanarmi da me stesso, e dalla mia vita, di
conseguenza.
Quando
la mattina non sono in vena di maledire qualcuno o qualcosa, semplicemente mi
chiedo perché io.
Perché a me.
Quanti siamo su questa maledetta terra?
6 milioni
di persone?
Bene.
Mi chiedo
perché mai debba succedere a me.
Perché deve accadere tutto ad una sola persona?
Oh,
bè, tutto no.
Ma
perché mi deve accadere quello che mi accade?!
Una volta
qualcuno ha detto che una bomba non cade sempre nello
stesso punto.
Io non
sono d’accordo.
Se
c’è qualcuno che si vuole accanire su quel posto, stai certo che
ogni singola bomba possibile cadrà lì sopra.
Ed allora
mi domando chi può avercela in questo modo
così ossessivo con me.
A volte,
quando i miei occhi si aprono nonostante io abbia pregato che non accadesse, mi
rispondo che probabilmente in un'altra vita dovevo essere un assassino.
O
anche peggio.
Forse ero
un Demone, che poi è stato mandato sulla terra per redimersi.
Bene, se
è così, non sto facendo progressi.
Perché
quando morirò, andrò dritto dritto
all’inferno.
Sono
ignavo, lussurioso, iracondo, seduttore, blasfemo… ipocrita, anche.
Sono
sicuro però che un peccato non mi abbia mai nemmeno sfiorato nella mia
vita: il tradimento.
Tradimento.
Ciò
che mi è stato più fatto nella mia vita.
Sono
anche stato derubato delle persone che amavo, ma su questo sono andato oltre.
Ma le persone che mi hanno tradito… preso in giro….
Si, devo
essere stato un demone, oppure sono all’inferno e non me ne sono reso
conto, ed ora sto scontando la mia pena secondo il contrappasso per
contrasto…
Così
da quante persone dovrò essere tradito, ancora una volta?
Perché io non ne posso già più.
Ho
solamente 17 anni, e sono già stanco della vita.
Delle sue
avversità.
Della
mancata libertà.
Dell’assenza
di un punto fermo di cui io mi possa fidare.
Certo, mi
aspettavo che Piton ci avrebbe tradito per tornare da Voldemort.
Mi potevo
anche aspettare che avrebbe ucciso Silente, dopotutto.
Potevo
aspettarmi che alcuni dei miei amici e compagni di casa, persino di camera,
andassero dalla parte dell’ Oscuro per paura, o
per pazzia.
Ma di essere tradito da una delle persone più importanti per
me…
Che
il mio migliore amico mi facesse questo…
Non lo
posso più sopportare.
Dalla
fine del mio quinto anno cerco ormai di farmi una ragione per ogni cosa che
accade perché, in teoria, se accade ha un
senso.
Magari la
maggior parte delle volte è difficile da capire.
Magari si
può non condividere il motivo della scelta che ha portato a quello che
è accaduto.
Ma,
alla fine, una ragione, logica o meno, si riesce ad estrapolare.
Questa volta ci ho messo tutto il mio impegno.
Ho
cercato anche il minimo barlume che potesse portare ad
una ragione, ad un motivo.
Ma
non ho trovato nulla.
Nemmeno
qualche maledizione, nemmeno una Imperius.
L’unica
cosa che ho compreso, dalla mia analisi su ciò che è successo,
è l’unica verità possibile: mi ha tradito.
Ha
tradito la persona che definiva come un fratello, come suo migliore amico,
addirittura come suo idolo.
Mi ha
tradito, e non lo ha nemmeno fatto davanti ai miei occhi.
Non
è nemmeno stato quel minimo coraggioso, no ma che dico coraggioso,
lì si trattava di avere solo un po’ di orgoglio.
-
Harry…
cosa ci fai qui? Da quanto tempo sei sotto la
pioggia?-
La mia
migliore amica… la mia migliore amica che non mi ha detto di stare con un
serpeverde figlio di Mangiamorte.
Ha paura
della mia reazione, credo.
Sia lei
che il mio migliore amico hanno paura ormai a parlare
con me da due anni, e mi nascondono le cose, fanno finta che non siano mai
accadute.
Ma
loro non sanno che io so.
Ogni
cosa.
Che
lui sta con Pansy Parkinson ed assieme hanno ricevuto il marchio solo quattro
mesi fa, a luglio.
Che
lei sta con Blaise Zabini da quest’estate di nascosto da tutti.
Loro due
almeno sono dalla parte di Silente, Zabini ha tradito la sua famiglia, non vuole morire per le mire suicide di un pazzo, così dice
lui.
E
loro non sanno più molte cose di me.
Perché
loro non parlano a me ed io non lo faccio con loro.
Così
non sanno che ho dei nuovi poteri.
Tra cui
un aumento stratosferico della Legilimanzia e
dell’Occulumanzia.
Regalo
involontario di Voldemort suppongo.
Ma cosa più importante, almeno secondo me, non sanno che
sto assieme ad una persona.
Una
persona che mi trattiene dall’andare direttamente dal mio nemico assoluto
e chiedergli gentilmente:
-
Scusa,
Voldy, non è che mi lanceresti
l’Avada, per piacere? E magari a questo giro falla funzionare come di
dovere…-
La
persona che mi da un motivo per non ammazzarmi ogni mattina, quando apro gli occhi anche se avrei preferito che non avessero avuto
più la forza di farlo.
La
persona per cui mi limito solamente a maledire e
odiare, senza fare nulla di avventato.
Mi volto
vero la mia migliore amica, Hermione Jane Granger.
-
Credo
da un’oretta, Herm. Perché?-
-
Come
perché?! Vuoi prenderti un malanno?-
-
Cosa
vuoi che sia… un incantesimo ed è tutto a posto…-
Ho
promesso alla persona che amo di chiarirmi con i miei migliori amici.
Dice
che sarà meglio per me.
Probabilmente
è così, forse starò meglio anche io, senza
più dover nascondere nulla.
Questo mi
sembra il momento migliore per chiarirmi con la mia migliore
amica.
-
Dai Harry, invece di dire queste assurdità alzati ed entra al
castello con me.-
-
No,
Herm. Siediti, dobbiamo parlare.-
Mi guarda
stralunata.
Creo con
un incantesimo una specie di ombrello invisibile che
ci protegge dalla pioggia, anche se a me non disturba.
-
E va bene, sembra una cosa seria…-
“
Oddio…ho paura…”.
Mpf…
E’ brutto avere la capacità di leggere nel pensiero della gente,
anche se non si vuole.
E’
triste sapere che la tua migliore amica ha paura di stare sola con te.
Ma
forse questa cosa si sistemerà tra poco.
Almeno lo
spero.
-
Non
c’è bisogno di avere paura, Herm. Non mi pare di aver mai avuto
manie omicide, specialmente contro di te. E ti assicuro che non le ho mai avute
nemmeno nei due anni passati.-
Ha gli occhi sbarrati, si chiede come io abbia fatto a capire.
-
Leggo
involontariamente nel pensiero, Herm. Da due anni.-
-
Ma…
ma… non ce lo avevi mai detto…-
-
Già…
tu non mi hai mai detto di stare con Blaise Zabini, ma non mi pare di avere
questa faccia sconvolta che hai tu.-
Si mette
una mano sulla bocca.
Mamma
mia, nemmeno fossi un killer pazzoide….
-
Parla
Herm, tanto anche se pensi è uguale. Cerca di
non farmi avere l’impressione di parlare da solo. Ci sono alcune cose che
ci dobbiamo dire, penso. La tua era quella di Zabini,
suppongo.-
-
Io…-
-
Ti
ripeto che non sono un assassino. Non ti giudico per il tuo ragazzo.
All’amor non si comanda, giusto?-
Sorrido
lievemente e mi chiedo cosa dirà quando le
svelerò che sono fidanzato.
-
Oh,
bè… scusa Harry, ma è… una cosa nuova… era
tanto tempo che non parlavamo più così…-
-
Non
per colpa mia… io non ho mai avuto paura di voi…-
-
Hai
ragione, ma sei cambiato dalla fine del quinto anno e noi non sapevamo
più come comportarci…-
-
Così
avete ben pensato di non comportarvi direttamente, così evitavate ogni
dubbio… non cercare di spiegare, so cosa pensi. Davvero. Ti chiedo solo
se vuoi ancora essermi amica o meno. E’ importante.-
-
Ma
cosa dici, Harry?! Che
domande sono? Certo che voglio esserti amica!-
-
Per
esserlo non devi più aver paura di parlarmi, di stare a
fianco a me o stare sola con me come adesso… non m’interessano le
parole. Voglio i fatti.-
-
Stanne
certo. Ho sbagliato in questi due anni, ma voglio rimediare! E per
cominciare… allora, Harry, cosa mi racconti di nuovo?-
Mi
sorride, sincera.
Ha
compreso.
Aveva
ragione la persona che amo, si è risolto tutto ed ora mi sento un po’ meglio.
-
Bè,
Herm. Anche io sono impegnato, non penserai di essere stata la sola ad
ammogliarti!-
-
Davvero?
E’ chi è?-
-
Dai Herm, che se vuoi ci arrivi… il tuo ragazzo non ti ha mai detto
nulla dei suoi compagni di casa?-
-
Cosa
c’entra?... Mi ha detto che è da un anno
che Malfoy sparisce tutte le sere ed ha paura che suo padre lo stia trascinando
dove lui non vuole… - sorrido divertito - ma… Harry… non
vorrai dirmi che…!-
-
Se
vuoi non te lo dico, ma i fatti sono quelli.-
-
Oh,
Harry!-
Mi butta
le braccia attorno al collo.
Non
pensavo la prendesse così bene.
Primo
perché era Malfoy, secondo perché era un ragazzo.
Ma a quanto pare Hermione non ha questi pregiudizi…
meglio per me.
-
Credo
che su per giù e approssimativamente siano queste le cose
più… importanti. In realtà ce n’è ancora una
che nemmeno tu sai ma non riguarda personalmente
me…-
-
Di
che si tratta? Perché ti sei rabbuiato?-
-
Lo
capirai, Herm. Ora rientriamo. Voglio sistemare tutto prima di cena.-
Non
fiata, mi prende solo per mano e si avvia con me verso l’entrata della
scuola.
Quando
entriamo nella nostra sala comune notiamo due studenti
con i capelli rosso fuoco che litigano animatamente.
-
Cosa sta succedendo, ragazzi?-
-
Succede
che mio fratello non mi vuole dire cos’ha al braccio sinistro che
è tutto fasciato, Hermione!-
Guardo
intensamente Ronald Bilius Weasley negli occhi azzurri, che fuggono al mio
sguardo intenso.
“Rompi
palle e guastafeste… la odio!”
Un lampo
indecifrabile passa per i miei occhi che lo portano a guardarmi fisso.
-
Si
è fatto solo un tatuaggio, Ginny. Non voleva dirvelo fino a quando non era a posto. Nulla di preoccupante!-
Ho detto
tutto ciò guardandolo calmo, osservando la pelle sbiancare, le pupille
dilatarsi per lo stupore, la bocca tremare leggermente per la paura.
-
Wow,
davvero?! E cosa ti sei fatto?!-
-
Segreto
di stato, Gin. Scusa ma ora devo rapire tuo fratello ,dobbiamo
parlare… a dopo!-
Mi segue senza
fiatare.
Pensa che
non è stato scoperto, è solo una
coincidenza, che non avrei ami potuto capirlo, che è al sicuro.
Un altro
lampo mi attraversa li occhi, questa volta lo vede
Hermione.
“ Cosa succede, Harry?”.
Furba la
mia migliore amica.
Le
stringo solo la mano.
“Va
bene. Aspetto.”
E’
davvero un genio, la migliore strega che Hogwarts sfornerà
quest’anno… se ci arriverà, questo
castello, alla fine dell’anno scolastico.
Siamo
nella mia stanza di Caposcuola, così nessuno ci disturberà.
“
Di che diavolo vorrà parlare?... cosa
avrà in testa?”
Visto che
ah funzionato credo che farò come ho fatto con
Hermione.
-
Vorrei
parlare degli ultimi due anni, Ron… ho in testa solamente una bella
chiacchierata tra il mitico trio… cosa che non succede più dalla
fine del nostro quinto anno…-
La sua
faccia forse è persino più sconvolta di quella che era uscita ad Herm, che ora sorride divertita.. peccato che
tre poco quel bel sorriso sparirà….
-
Tu…
leggi nel pensiero?-
-
No
Ron, ho solo dedotto quello che pensavi, perché?-
La mia
faccia è interrogativa, come quella di Hermione, ma lei è rivolta
verso di me.
Non
capisce.
-
Dunque…
perché non facciamo vedere ad Herm che bel
tatuaggio ti sei fatto, eh?-
-
Io…
non ho nessun tatuaggio!-
-
Allora
cos’hai lì al braccio, Ron?-
-
Niente che t’interessi, Hermione!-
-
Che
sgarbato il nostro amico, non trovi cara?-
Con la bacchetta faccio evanescere le bende e gli tiro il
braccio, lui fa resistenza, ma in questi due anni io sono cresciuto, mi sono
fortificato persino ad arrivare ad essere più forte di lui, che era
sempre stato più grosso di me.
Salve
gente!! Eccomi qui con una nuova storiella… in
teoria avrebbe tre capitoli, già scritti tutti per altro, ma potrebbero
essere solo il prologo di una vera e propria long
fic… ditemi voi….
Contate che
questo capitolo è un pochino di introduzione,
si capiscono i sentimenti di Harry, ma vi posso assicurare che gli altri due
sono ricchi di dialoghi e scene dinamiche…
Allora
è vero che mi fate saper che e ne pare?!
Grazie
care!! J BaX ek