Fanfic su attori > Coppia Downey.Jr/Law
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Autore: Scaramouche    24/03/2011    5 recensioni
Salve, mi chiamo Robert, il mio peggior difetto è che smetto di ragionare quando a cena mi viene posato davanti il dolce, il mio sogno, quello di assaggiare tutte le opere d’arte del gusto delle pasticcerie Londinesi.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Puff...d'ora in poi farò un pò di cardio la mattina..
La corsa disperata per le scale mi ha fatto quasi venire l'asma, e anche un po’ di appetito. 
A ben pensarci non ho ancora mangiato niente per colazione, e sembra che lo stomaco voglia farmelo presente, visto il brontolio sonoro proveniente dal mio stomaco che annuncia la mia presenza in ufficio. 
Ricevo lo sguardo torvo di Micelle, intenta a scorrazzare da una parte all’altra degli uffici sbuffando sotto il peso dei fogli da fotocopiare, che mi indica con aria seccata l’orologio.
-L’hai scampata per un pelo…-
Si, lo so, mamma chioccia, non c’è bisogno che mi fissi con astio come uno psicotico.
Le sorrido con tranquillità, sperando di farle cambiare espressione, e mi siedo davanti alla mia scrivania.
Dopo solo mezz'ora, entra tutto trafelato un corriere negli uffici. 
-Downey? Downey? C'è un pacco per il signor Downey!-
Cosa?
-Sono io..- dico, alzando la mano, intercettando lo sguardo meravigliato di Michelle. 
-Ho un pacco per lei, signor Downey, tenga..-
-Grazie..-
Mi sento come Harry Potter il giorno in cui aprì la busta per Hoghwarts. 
Nessuno mi spedisce pacchi o lettere in ufficio, eccetto forse per le bollette.
Lo fisso perplesso, indeciso se prenderlo in mano oppure no. Potrebbe essere un bomba, chissà…
Ma sono troppo curioso, e decido di aprirlo.
....
 Ommiodio.
...
E' un muffin! Un grosso, cremoso, zuccheroso muffin glassato! Chi mai è stato l'artefice, l'angelo custode che ha fatto questo piccolo miracolo? C'è un bigliettino nel sacchetto, lo prendo in preda all'emozione, e lo leggo tutto d'un fiato. 
"Spero che ti piaccia, buon appettito! Jude."
Mi.ha.lasciato.un.dolce.per.colazione. 
Un.dolce.per.colazione.
Un.dolce.
Sono senza parole, e inizio a masticare quasi meccanicamente il pasticcino.
Dio, che buono, è pieno di cioccolata! Ossignore, lasciatemi godere questo momento di estasi pura mentre mi gusto il sapore caldo e avvolgente della crema al cacao...
Devo ammetterlo, quel ragazzo mi sorprende sempre, ma stavolta ha superato sé stesso.
Che strano, e pensare che qualche giorno prima ero nel retrobottega a lavare piatti per pagare il conto, con quello sguardo severo puntato su di me, e ora mangiucchio un dolce gratis. Si, è buffo..
-DOWNEY!!-
Cazzo...la voce del capo mi riporta immediatamente alla realtà, mentre un brivido freddo mi sale sulla schiena, sentendo il ticchettare delle sue scarpe vicino alla mia scrivania.
Sandra Bullock, non c'è dubbio, è un ottima direttrice per il nostro giornale, ma cavolo, sa essere anche terribilmente stronza con chi non gli va a genio. E quel qualcuno, purtroppo, sono io.
Fossi anche un plurilaureato con il premio Nobel per la letteratura, per lei resterò sempre e solo un misero dipendente particolarmente insignificante e simpatico come un chewingum tra i capelli, il gradino più basso della scala degli esseri viventi, l'undicesima piaga d'Egitto. Si, credo che abbiate afferrato l'idea.
Non è brutta, anzi, è abbastanza affascinante, ma ha un carattere talmente irascibile da tenere tutti gli uomini a distanza. Una donna con le palle. Dirige la redazione in modo efficiente, da quando ha messo piede dentro, e sebbene le pubblicazioni non vadano a ruba, ci siamo fatti un nome nei quartieri più piccoli della city. Tuttavia, appena ne ha la possibilità, tenta sempre di insultarmi nei più svariati modi, portandomi a pensare a volte di essere veramente, come dice lei, un perdente nato. Appoggio con cautela il dolcetto sulla scrivania.
Sandra si para davanti alla mia sedia, lo sguardo incazzato peggio di un toro infuriato, e io sono la bandierina rossa. 
-Per l'amor di Dio, Downey, che cazzo fai?!-
Che fare?
Mi volto un attimo, giusto per vedere Michelle nascosta dietro il distributore del caffè che mi fissa con aria preoccupata. 
Niente da fare, stavolta dovrò cavarmela da solo.
A volte, infatti, Michelle viene in mio soccorso, cercando di placare l'ira funesta del capo.
Dopotutto è la sua ex. 
Lei e Sandra stavano assieme fino a qualche tempo fa, e sembra che Michelle sia l'unica ad andare d'accordo con quella donna. Non ho mai capito perchè sia sono lasciate, fatto sta che Sandra non ha avuto voglia di licenziarla per una cosa del genere. Così ora mi ritrovo con un'amica imbarazzata e un capo frustrato e, per mia somma sfortuna, ancor più violento.
-Io devo..hem..copiare le pratiche per..-
-Lo so cosa devi fare, Downey, perchè sono io che te le ho date. Quello che mi sto chiedendo è perchè non le vedo già pronte e corrette sulla mia scrivania. Allora, mi dici perchè?-
Non lo so, sarà la sua personalità ingombrante a schiacciarmi, ma non riesco a non balbettare davanti a lei. La mia virilità va a farsi fottere davanti a quella valchiria.
-Perchè..-
-Te lo dico io perchè, Downey, perchè sei imbranato! Un bradipo paralitico in preda ad un attacco epilettico è più rapido di te a svolgere i compiti che gli vengono dati!-
-Io..-
-E lasciatelo dire, ragazzo, non avresti nemmeno una possibilità a trovare un altro lavoro, perchè sei troppo stupido per fare qualsiasi cosa! Ringrazia che sono una fottuta samaritana disposta a lasciarti lavorare da me!-
Quasi non la sento, ormai i suoi discorsi sembrano sempre così ripetitivi, eccezion fatta per alcuni insulti fantasiosi concepiti dalla sua mente disturbata. Spero solo che non si sia accorta del dolce sulla scrivania. Ti prego, fa che non lo veda, fa che non lo veda...
Quasi leggendomi nel pensiero, il suo sguardo cade sul muffin mezzo mangiato, e la sua espressione ora è indecifrabile.
-E questo..CHE CAZZO E'?!?!-
Fregato. Chiudo gli occhi rassegnato, aspettando la valanga di cavolate che mi tirerà addosso. Non parla, sicuramente si sta concentrando su cosa dire, si sta preparando per benino il discorsetto.
-Downey...non solo non fai un cazzo dalla mattina alla sera in questo ufficio, ma ti rimpinzi pure di dolci e schifezze del genere?! Sei penoso, lasciatelo dire, e riguardo al tuo stipendio, faremo un lungo discorsetto a fine mese, visto il modo in cui tiri avanti il lavoro!! E inoltre..-
Giuro, se fosse possibile, mi seppellirei ora, ovunque, e ben in profondità per giunta.
Che vergogna, Sandra mi sta facendo fare una figura di merda davanti a tutti i miei colleghi, e nessuno se la dimenticherà per un bel pezzo.
Dio, se solo Micelle si staccasse dalla macchina del caffè per fare qualcosa sarebbe molto gradito, ma scommetto che ce l’ha ancora con me per ciò che sta succedendo in questi giorni. Beh, questa me la paga, accidenti a lei.
-Mi..mi dispiace…- mormoro imbarazzato.
Ma ti prego, piantala di umiliarmi così, femmina col mestruo!!
-Dispacerti?! DISPIACERTI?!? A me dispiace! Mi dispiace di avere nella mia redazione idioti ritardati come te, ma non posso farci niente! E per l’amor di Dio, sii uomo, cazzo, non balbettare così, sembri mia nonna con l’alzheimer, anzi, nemmeno mia nonna riesce a essere così impedita, e te lo dico con sincerità!..-
Ci credo, se hai preso da lei non ho dubbi al riguardo..
-…Non so più in che lingua dirtelo, Downey: cambia, per l’amor del cielo, cambia!!-
Non so, cioè, sei nata uomo e per errore durante la cerimonia ebraica ti hanno circonciso le palle più del necessario e sei diventata donna? E’ per questo che sei così arrabbiata? Qual è il tuo problema, Sandra?!
Se solo potesse sentire i miei pensieri…
Io e la mia maledetta boccaccia...
-Capo, io...-
-Non una parola di più, Downey, non posso perdere tutta la mattina a parlare con te, ma visto che ti sei dimostrato tanto "laborioso" ed "efficiente", vedrò di darti un lavoro adatto alla tua persona, e per il momento vedi almeno di compilare quelle fottute carte! Paltrow!!!-
In un attimo Gwyneth è al suo fianco, scodinzolando come un cagnolino ubbidiente.
-Si capo?-
-Seguimi!-
Sandra mi volta le spalle, e si avvia verso il suo ufficio, sempre con la Paltrow a seguito, ma non senza aver prima preso il dolce dalla mia scrivania. 
-E butta via questa porcheria..-

Finto, se n'è andata.
Sospiro, lasciandomi cadere sulle sedia, consapevole del fatto che tutti mi stanno guardando con compassione. Sento salire le lacrime che ormai, per abitudine, trattengo con forza, e che mi fanno sentire così infantile, come un bambino piccolo a cui rompono il suo giocattolo preferito. Passi che mi abbia insultato, ma il dolce...
Faccio un respiro profondo, ignorando il groppo in gola e gli sguardi di derisione di Rachel e Scarlett.
Non mi resta che aspettare la pausa caffè per fare i conti con Michelle.
 
-Perché non mi hai aiutato prima?!-
Sono davanti a lei, ancora intenta a scrivere un breve articolo per la stampa serale seduta alla sua scrivania.
Michelle alza la testa e mi fissa con astio.
-Prima quando?-
Ohoho, fa pure la spiritosa.
-Lo sai benissimo- sibilo a denti stretti, per paura di essere sentito da qualche assistente spione della Bullock (la Johansson, tanto per nominarne una, ma non è nei paraggi..)
-Quando la tua ex amante pseudomaniacale con un complesso di superiorità mi ha assalito come una vacca nevrastenica, ecco quando! Perché non sei venuta a darmi una mano?-
Apre la bocca per ribattere, ma si trattiene, continuando a scrivere.
-Sul serio, Michelle, perchè?-
Sbatte la penna sul tavolo, alzandosi e fissandomi negli occhi.
-Vuoi sapere perchè? Perchè ormai mi sembra che tu non abbia più bisogno di me, a quanto pare, tanto c'è il tuo nuovo amico ad occuparsi di te, o sbaglio? Ti ha pure portato la colazione nel sacchetto!-
E' una mia impressione, o Michelle è gelosa?
-Lascia che ti spieghi come..-
-No! Non voglio sapere un cavolo di quello che avete fatto ieri sera, per quel che mi riguarda potreste essere andati anche a letto assieme- e a questo punto sento la pressione salire alle stelle in preda all'imbarazzo totale- ma sappi che non me ne frega un cazzo di tutto questo! E io stupida a darti pure dei consigli, come se a te importasse qualcosa di quello che ti dico!-
-Michelle, per l'amor del cielo!-
Non mi dà nemmeno il tempo di ribattere che già riparte all'attacco.
-No, Robert, cazzo! Smettila! Sei solo un idiota che non ha il coraggio di ammettere che non ha nessuna voglia di essere amico di una come me, quando può permettersi il lusso di stare con gente molto più simpatica...-
-Ma non è vero! Noi siamo amici, è solo che..-
-Vai a farti fottere, Robert, e, tanto per la cronaca, d'ora in poi cavatela da solo con la Bullock!-
Mi scosta, superandomi e lasciandomi lì, da solo, davanti alla sua scrivania vuota. Non so se andarle dietro per parlarle o aspettare che le passi.
Alla fine decido di andarmene a casa, stufo di questa giornata stressante.
Solo in ascensore mi accorgo di avere un messaggio nel cellulare.
"hai impegni nel pomeriggio? Jude" Essì, gli ho lasciato il mio numero in caso di emergenza.

-E questo è quanto..-
Mi volto verso Jude, intento a finire il suo milkshake, seduti in una panchina a pochi passi dalla pasticceria.
Restiamo in silenzio per un po’.
Gli ho appena descritto tutti i particolari della mattinata e, cavolo, devo ammetterlo, ora mi sento molto meglio.
-Accidenti...-
-Già…spero che quel muffin non fosse molto costoso…-
-Bah, bazzecole...più che altro sono preoccupato per quella Michelle, doveva essere così arrabbiata..-
-Puoi dirlo forte, non capisco che cavolo le sia preso, insomma, improvvisamente è diventata così rabbiosa...-
-Io penso che ci tenga molto a te, probabilmente è gelosa e ha paura di perderti…-
Lo fisso un po’ confuso.
-Dici?-
-Certo, vorrei parlarle una volta...-
Possibile che sia sempre così pacifico e cordiale con tutti?
Persino ieri sera è sempre stato così gentile… e stamattina poi mi ha pure accompagnato in ufficio in bici con la mia borsa.
E qui mi fermo, perchè mi rendo improvvisamente conto di non ricordare qualcosa. 
La borsa.
L'avevo presa dall'appartamento di Jude. 
Ma era la mia borsa, non la sua.
Eppure non l'avevo portata alla festa.
-Jude..?-
Mi guarda interrogativamente.
-Come mai...la mia borsa...era a casa tua, quando l'ho presa stamattina?-
-Ma come, non te lo ricordi?-
Dovrei? Occazzo, cos'ho fatto ieri sera?
-A dir la verità, no...-
-Dai, ti avevo accompagnato a casa tua-
Il mio sguardo rasenta l'incredulità assoluta.
-Davvero?!-
-Certo che si, forse non te lo ricordi perchè eri troppo ubriaco...-
-E…cos'è successo dopo?-
Cavolo, cavolo, cavolo!!
-Ahh, dovevi vederti, io lì sulla porta pronto ad andarmene, e tu che mi strattonavi il cappotto pigolando come un bambino, eri troppo divertente...-
Io...cosa?!
-E…perchè lo avrei fatto?-
-Ah, non so, continuavi a dire che non volevi restare solo, e così alla fine ti ho portato a casa mia con la tua borsa del lavoro...ma davvero non ti ricordi nulla?-
-No....- mormoro confuso.
Jude si mette a ridere, cercando di tirami fuori da quella situazione d'imbarazzo.
-Su, Robert, non preoccuparti, non mi hai mica dato fastidio, anzi, spero di non essere stato troppo invadente ieri sera, non ti ho dato nemmeno il tempo di parlare come si deve…-
In effetti, ora che ci penso, mi torna in mente il terribile discorso che stavo per fare a Jude ieri sera, e che non avevo nemmeno concluso. Devo farlo adesso, devo togliermi questo dubbio dalla mente.
-Senti..Jude...so che sto continuando a farti domande continuamente, ma volevo chiederti…-
Come faccio, come faccio? Ieri sera sarebbe andato bene, con tutto quel casino, al massimo potevo scappare di nascosto, ma ora?
Cavolo.

Note

Informazioni di servizio: se per voi gli aggiornamenti sono lenti, prendetevela con la scuola (e i professori) delle autrici u_u...

Sandra Bullock è lei---> http://www.google.it/images?hl=it&q=sandra%20bullock&wrapid=tlif130099888670311&um=1&ie=UTF-8&source=og&sa=N&tab=wi&biw=1658&bih=825 (la odio -.-)

Gwyneth Paltrow è lei --->http://www.google.it/images?um=1&hl=it&biw=1658&bih=825&tbm=isch&sa=1&q=gwyneth+paltrow&aq=0&aqi=g10&aql=&oq=gwyn :D

Non ho altro da dirvi, ho appena finito di studiare e ho sonno :D 

Baci <3  

   
 
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