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Autore: Heles90    26/03/2011    4 recensioni
Ciao a tutti, premetto che è la prima volta che pubblico la mia fanfic in questo sito, quello che chiedo è: NON FATEVI PROBLEMI A DARMO GUDIZI!!! Solo attraverso le vostre opinioni potrò migliorare.
Sfortunatamente dopo un anno di pace e tranquillità le nostre Sailor Uranus e Sailor Neptune tornano a combattere contro demoni e stregoni.
Buona lettura a tutti!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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Un rumore metallico, forte e continuo proveniva dall'ufficio del dottor Mishima.

La stanza era quasi completamente buia, solo la luce della lampada sopra il tavolo illuminava quel perimetro.

Era lui, che con una cartelletta batteva sulla superficie della macchina da caffè, mentre con la mano sinistra teneva la cornetta del telefono. Era nervoso, più del solito.

La ragazza ha 20 anni e alta 1.72.” Perché le interessa tanto l'altezza e l'età? Si chiese tra se e se Mishima, poi continuò “Si signora le prometto che la prossima volta non fallirò; ma come le ho spiegato prima, durante la seduta si è svegliata ed è scappata via.”

La conversazione continuò ancora a lungo, l'uomo si stava agitando e un segno che lo dimostrava erano le mani che sudavano. “No mia signora non credo si sia accorta di lei e tanto meno che sia io a farle avere gli incubi. La prossima seduta è dopodomani alle 18. Certo procederò come da lei stabilito.”

Naozumi Mishima ragazzo sui trent'anni, biondo con gli occhi azzurri come il mare, ma non tanto alto. Ha frequentato la prestigiosa università di Psicologia negli Stati Uniti, la “Harvard University”. Ama leggere ed ascoltare musica classica come la nostra amata Sailor Neptune.

L'aveva conosciuta in biblioteca anni prima stavano entrambi sulla corsia dei libri d'arte e di musica classica e lirica, Naozumi non si sarebbe mai dimenticato di quel bellissimo sguardo che si rivolse a lui dolcemente chiedendo chi fosse il suo musicista classico preferito. Si persero a parlare ore ed ore quel giorno, prima di salutarsi Milena lo invitò al suo concerto che si teneva alle 21 della sera dopo in piazza.

Il posto aveva iniziato ad affollarsi già da ore prima e tra tutta quella gente c'era anche Mishima in prima fila, con un mazzo di 10 rose rosse e una scatola di cioccolatini; non poteva perdersi l'esibizione della bellissima violinista.

Eccola in posizione insieme agli altri musicisti, il suo volto candido era illuminato dai riflettori, una luce così cristallina che la rendeva ancora di più angelica. Il mento era appoggiato al suo strumento, con un cenno del capo fece capire al direttore d'orchestra che era pronta ed iniziò a suonare la sua melodia.

Poche sedie più in là del dottore c'era Heles con le altre sailor che stavano ammirando la bellezza e la bravura della glauca.

Alla fine dello spettacolo la folla si alzò in piedi per applaudire l'orchestra ma soprattutto Milena; un elogio che durò quasi 10 minuti. Poi i musicisti si recarono dietro le quinte per cambiarsi e tornare a casa.

Heles, seguita da Bunny e le altre, si precipitò nel backstage per abbracciare e lodare la sua amata; ma si ritrovò davanti una spiacevole sorpresa: con lei un uomo biondo che le stava tenendo una mano dopo averle dato il mazzo di rose e i cioccolatini.

Nella guerriera di Urano crebbe una collera bestiale che la portò, con due balzi felini ad avvicinarsi ai due, riprese il controllo e, per far capire al tipo che Milena era la sua donna, la baciò dolcemente dicendole che la sua esibizione era stata celestiale.

Il ragazzo rimase di stucco “Cosaaaa?!? No la mia amata Milena è lesbica?” cominciò a farsi mille domande ma arrivò ad una conclusione “Se mi ha invitato al suo concerto e ieri abbiamo parlato per ore vorrà pur dire qualcosa!”

Mishima non si demoralizzò e pensò che poteva avere ancora qualche possibilità dato l'invito, bastava solo mettere fuori gioco la bionda o meglio ancora farle lasciare.

Il dottore si scostò dalla ragazza dai capelli verde-acqua e disse “Ora vado, domani mi spetta una giornata molto impegnativa. Grazie ancora per l'invito sei stata straordinaria.” proferendole quelle parole le baciò la mano e si avviò verso l'uscita.

Heles guardò negli occhi la sua amata ma non fece in tempo a chiederle chi cavolo fosse stato quel Dongiovanni che subito le Sailor la spostarono per saltare addosso a Milena per abbracciarla e congratularsi della stupenda esecuzione musicale.

Tornate a casa le due amanti dopo essersi sistemate, si distesero sul letto, la guerriera di Nettuno appoggiò la testa sul petto di Heles abbracciandola e incatenando le gambe a quelle della bionda. “Amore cos'hai? Ti sento leggermente freddolina eh!” l'altra rispose “Non mi avevi mica detto della tua nuova amicizia o dovrei dire fiamma?” “Suvvia Heles non fare la gelosa, è solamente un amico. L'ho conosciuto ieri in biblioteca e anche lui è un appassionato di arte e musica quanto me” le disse alzando il capo e cercando i suoi occhi.

La ragazza dai capelli dorati non era poi così preoccupata, infondo le aveva dato solo fastidio i fiori e i cioccolatini che questo sconosciuto le aveva portato. “Ok amore mi fido, ma.....” e continuò Milena “Non ti preoccupare dolcezza non mi farà niente di niente e poi era presente quando mi hai baciata, ergo avrà capito che sono già impegnata con una super bellissima donna” disse portando la sua mano sotto la camicetta della bionda.

Cosa vorrebbe fare signorina Kaioh?” chiese la bionda con aria maliziosa alzandosi leggermente portandosi così sotto della compagna.

Le consiglio vivamente di sdraiarsi e rilassarsi perché questa “giostra” potrebbe causare stati emotivi molto ma molto eccitanti” disse ridacchiando e cominciando a spogliare Heles per poi baciarla, passando così una fantastica notte d'amore.

Siamo già a metà dicembre, i giorni passavano velocemente e quasi sempre Mishima e Milena due volte alla settimana si trovavano in biblioteca come se avessero un appuntamento.

Parlavano del più e del meno, dei loro hobby, dei loro studi e dei loro amori passati e presenti. L'uomo un po' imbarazzato chiese che rapporto c'era tra le due, ma già da quella famosa sera del concerto di tre mesi prima, aveva capito che non c'era solo amicizia ma chiese ugualmente. La guerriera di Nettuno rispose che erano fidanzate da ben quattro anni e che il loro amore era vero e puro, raccontò anche che ne avevano passate di cotte e di crude all'inizio per il semplice fatto che i genitori di entrambe non accettavano la scelta fatta.

Mishima capì che per portarla via da Heles doveva essere più meschino di chiunque altro, “Sai io non sono Omofobo, ma tu sei sicura che è questo quello che vuoi? Cioè non vorresti farti una famiglia “normale”?.

Milena si era già posta quella domanda prima di allora, a dire il vero una volta solo ci aveva pensato, aveva immaginato una famiglia con lei, con la sua Heles. Una bella villa con giardino e tanto di piscina, un bellissimo cane, preferibilmente Dobermann, e un bellissimo pargoletto da cullare e accudire. Ma a quei tempi non poteva permettersi di pensare ad un futuro, perché avevano troppi conflitti: prima con l'esercito del silenzio e adesso con Galaxia. Pensando a ciò la guerriera di Nettuno arrossì “Sai Mishima la mia vita, diciamo, è abbastanza complicata e non ho mai avuto modo di pensare seriamente a questo. Però di una cosa sono certa la mia famiglia è Heles.”

Il dottore nuovamente rimase pietrificato a quelle parole ma non volle arrendersi e continuò “E se per caso un uomo dovesse farti perdere la testa?”.

La glauca si mise a ridere e tra se pensò che non c'era nessuno al livello della sua bellissima guerriera di Urano ma volle comunque rispondere e stare al gioco “Un uomo come te?”, in quel momento le squillò il cellulare un messaggio di Rea l'avvertì che c'era stato un attacco di un demone nel parco, salutò frettolosamente Mishima, che non ebbe il tempo di rispondere alla provocazione della giovane, e si diresse dalle ragazze.

Anche Natale e Capodanno sono passati e fortunatamente senza demoni tra i piedi, Milena si recò in libreria per prendere un libro ma con tutta sincerità anche per vedere se c'era Mishima, erano 15 giorni che non lo vedeva. Arrivò in sala lettura e con grande piacere vide che l'uomo era seduto al solito posto. Lui l'aveva già vista. “Ehilà chi si rivede, dov'eri sparita? Heles ti aveva reclusa in casa? Disse ridendo “Ma va non essere sciocco, ho avuto molto da fare tutto qui”. Il ragazzo si alzò e fece per avvicinarsi alla giovane con galanteria, le scostò i capelli e la invitò a cena. Michiru rimase sbalordita da tale richiesta e non seppe cosa rispondere “Suvvia non farti pregare è solo una cena tra amici, puoi dire ad Heles che prima di mezzanotte sarai a casa, come Cenerentola. Alle 19 ti passo a prendere.” dicendole così le baciò la mano e se ne andò.

La ragazza si incamminò verso casa e intanto pensava ad un modo per dire ciò alla sua amata, la paura più grande era quella che si fosse arrabbiata e come il solito avesse preso la moto per andarsi a sfogare. D'altronde però non aveva tutti i torti ma infondo lei e Mishima erano solo amici e non c'era nulla di cui preoccuparsi e continuando a ripeterselo arrivò finalmente nella sua abitazione.

Aprì l'uscio e ad aspettarla sul divano c'erano Sydia ed Heles “Amore ma quanti libri hai letto? Sei stata via così tanto” chiese con tono preoccupato “Ehm.. mi sono fermata a fare quattro chiacchiere con Naozumi, questa sera vado a cena con lui” le rispose mentre si dirigeva in camera sperando non l'avesse sentita ma non fu così. “Come scusa Milena? Con chi è che vai a cena?” la glauca capì dal tono dell'altra che era abbastanza irritata e quindi cercò di andarci con cautela, aveva imparato a sue spese: “MAI ANDARE CONTRO AD UN TORNADO”. “Amore tranquilla mi ha invitata a cena così come amici e ti ribadisco che sa che sono impegnata con te. Mi vado a fare una doccia, ti va di accompagnarmi?” le chiese maliziosa credendo anche di portare le cose alla normalità, ma la risposta secca “NO” la lasciò impietrita, soprattutto vedendo la bionda uscire dalla stanza.

Si cambiò e per la prima volta si vestì con un paio di jeans neri attillati e una maglietta blu zaffiro. “Io vado ragazze, ci vediamo più tardi” e proferendo quelle parole si chiuse la porta alle spalle; si girò per andare verso il cancello e vide Naozumi arrivare “Ehi mi stavi aspettando? Volevo dire ad Heles di stare tranquilla” “No non ti conviene proprio, non è del umore giusto. Su andiamo!” e dicendo così lo trascinò via per un braccio.

Arrivati al ristorante Mishima, come un gentiluomo, le tolse il cappotto e fece accomodare la ragazza al tavolo. “Cosa prendi? Questo ristorante è specializzato nel pesce.” “Siiiiiiiiiiiiiiiiiii che bello” pensò tra se e se la giovane; fece un sorriso che però si tramutò in smorfia senza volerlo, forse perché stava pensando ancora alla “litigata” con Heles. “Qualcosa non va Milena? Non ti piace il pesce?” “Ma cosa sta dicendo?” pensò, lei adorava il pesce, non per niente era la guerriera dei mari e replicò entusiasta “Per me un piatto di Sashimi e come contorno insalata. Scusami ma prima di venire via ho litigato con Heles, ma adesso è tutto ok”. Il cameriere annotò le pietanze scelte dai giovani.

I due cenarono e parlarono del più del meno come sempre; così tanto da non accorgersi che erano già le 23.30. “Oh mio Dio” esclamò Milena “Sono già le 23.30, dovremmo andare o Heles si preoccuperà ancora di più”. Il dottore a malincuore acconsentì con un cenno del capo, si alzò andò a pagare; poi aiutò la fanciulla a rimettersi il cappotto ed infine si avviarono all'uscita.

Arrivati a casa prima di scendere dalla macchina Milena ringraziò nuovamente Mishima per la cena e per la bellissima serata; il ragazzo dal canto suo aveva voglia di baciarla così la fermò per un braccio la portò a se e gli stampò un bacio in quelle morbide labbra. La sailor si spostò velocemente e disse “Cosa stai facendo? Sai che sono già impegnata!”. “Si lo so ma tu mi piaci molto e sono dell'idea che Heles non sia la persona giusta per te” disse il ragazzo con arroganza. “Non sei te che devi decidere chi sia giusto o meno per me, neanche i miei genitori ci hanno messo la bocca!” dicendo così scese dalla macchina di corsa e scappò dentro casa.

Cavolo ho sbagliato, non dovevo baciarla! Non è così che la conquisterò!” batté i pugni sul volante e ripartì verso la sua abitazione.

La ragazza entrò in camera sua cercando di fare meno rumore possibile, ma non servì perché Heles era sveglia “Allora com'è andata la serata piccola?” chiese la bionda abbracciandola da dietro e dandole piccoli baci sul collo che provocarono un brivido continuo lungo la schiena di Milena.

Tutto bene amore, mi ha portato in un ristorante dove fanno solo pesce”

Ah, allora diciamo che ti sei rimpinzata per bene eh?” e la glauca rispose “Esatto, quindi adesso vado a letto diretta, dato che la DOCCIA l'ho già fatta, sai non vorrei sudare ancora e poi mi sento così pesante.” e dicendo così si accasciò sul letto accoccolandosi tra le braccia di Heles.

Passò una settimana da quando Milena vide per l'ultima volta Mishima.

Stava camminando in direzione della biblioteca; era abbastanza preoccupata “Sarò stata troppo impulsiva quella sera? Si mah.. sapeva benissimo che sono impegnata, perché mi ha baciata?” e chiedendosi questo involontariamente si portò due dita alle labbra. “Ehi ciao cara, come stai?” la ragazza si voltò e vide Naozumi “Scusami se non mi sono più fatto vivo ma sono stato ammalato” disse il ragazzo portando la mano sinistra dietro la testa. Poi prendendole le mani “Scusami se ti ho baciata, non so davvero cosa mi sia preso quella sera”. Milena sentendo quelle parole si rasserenò e fece un sorriso inclinando la testa “Dai vieni Naozumi, ti offro un gelato” le disse lei facendo intendere che quello che era successo era già passato.

Quel pomeriggio passò velocemente, come del resto anche tutti gli altri giorni; siamo ai primi di Marzo e si sente che la primavera è alle porte: gli uccellini cantano, i fiori iniziano a sbocciare e i raggi del sole cominciano a scaldare la pelle.

Come di consueto la guerriera di Nettuno si era data appuntamento con il dottore perché voleva fargli sentire una melodia che aveva appena composto; così il ragazzo l'aveva invitata a cena da lui.

Heles con gelosia “contenuta” l'aveva accompagnata a casa di Mishima, ma questa volta rispetto alle altre sentiva che c'era qualcosa che non andava.

Chiamarla casa era un dispregiativo, l'abitazione era una villa a due piani, con un immenso giardino con vari gazebo e dietro c'era un enorme piscina di 50 metri.

Amore a mezzanotte sono qui, se ci sono problemi chiamami che in un battibaleno arrivo”, la glauca rispose “Si piccola, vuoi stare tranquilla una volta tanto?” e le diede un bacio.

La serata proseguì per il meglio, Milena aveva fatto sentire la sua nuova composizione che lasciò di stucco Naozumi e l'intero staff di camerieri. La cena venne servita, accompagnata da un pregiato vino rosso, che dava alla testa.

Quasi a fine serata i due si accomodarono sul divano; il ragazzo le mostrò i vari album della famiglia aristocratica che teneva nelle ginocchia, mentre la mano sinistra la fece passare dietro alla schiena di lei, che, essendo un po' brilla non se ne rese conto e quindi non si spostò.

Mishima credendo che la ragazza finalmente ricambiasse i sentimenti di lui le saltò letteralmente addosso iniziando a baciarla e a toccarla ovunque. Milena non sapeva come spostarlo, era troppo forte e avendo l'alcool in corpo non aveva abbastanza forze per svincolarsi. “No Naozumi lasciami, per favoreeeeee” “Come lasciami, non ti sei spostata al mio tocco. Lo so, lo sento che mi desideri ardentemente Milena”. “No ti stai sbagliando, io amo solamente Heles”. A quelle parole il ragazzo affondò ancora di più le mani su di lei, che fortunatamente riuscì a liberare un braccio e a dargli un forte schiaffo. Rimasero immobili entrambi. Lei stava piangendo, lui era rosso dalla vergogna ma con il cuore a pezzi.

E' meglio se te ne vai Milena, VATTENE!” la ragazza impaurita prese le sue cose e scappò via dalla villa, si incamminò verso casa percorrendo la strada iniziale, andando così incontro ad Heles che poco più avanti era ferma ad uno stop. Salì in macchina silenziosa, la bionda capì subito che qualcosa era andato storto.

Arrivate a casa Milena, dicendo che non era stata la prima volta, raccontò tutto alla bionda e alle altre due coinquiline, le quali dovettero trattenere con la forza Heles dal voler andare a spaccare la faccia a Mishima.

Il ragazzo il giorno dopo lasciò un lettera davanti alla casa della guerriera di Nettuno annunciando la sua partenza per gli Stati Uniti per un periodo indeterminato; se ne andava perché non voleva provocare altri guai; concluse chiedendole nuovamente scusa per il suo comportamento.

 

***PRESENTE***

Il dottore riattaccando la cornetta dopo quasi mezzora di telefonata disse ad alta voce con una risata malefica “Te la farò pagare Milena Kaioh per avermi respinto ben due volte” e pronunciando queste parole la luce della lampada si spense. 








 Eccomi con un nuovo capitolo!!! L'ho pubblicato prima del previsto scusatemi ma ero ispirata a scrivere il 4 capitolo (quasi pronto) e quindi ho deciso di rileggere questo e pubblicarlo finalmente.
Cosa ne pensate? Spero vi piaccia. PS Scusatemi per come si presenta ma ho provato a sistemare l'html mille volte ma non è migliorata niente uffa :( :(
  
  
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