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Autore: Good Old Charlie Brown    02/04/2011    2 recensioni
Non c'è dolore più grande che rischiare di perdere una persona che si ama.
"Già. “Mendekouse”-Seccatura quante volte l’aveva chiamata con quello stupido nomignolo. Lo divertiva immensamente farla arrabbiare, ne valeva la pena anche se rischiava di passare diversi giorni all’ospedale della foglia.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre le Nuvole'
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Non morire mendkouse


Non morire, Mendekouse….

CAPITOLO  TERZO

IL TEAM SHIKAMARU IN AZIONE!
   
 
  
    «Una missione che richiede tutta l’intelligenza e la sagacia del clan Nara» borbottò Shikamaru irritato mentre usciva dall’ufficio dell’Hokage, dopo essere stato informato sulle caratteristiche della nuova missione. «Un solo giorno di riposo ed ecco subito un’altra missione! Che seccatura!»
    Temari alzò gli occhi al cielo, irritata dalle continue lamentele del ragazzo oltre che dall’atteggiamento irriverente nei confronti del Kage. «Ti saresti potuto rifiutare! Se per te è una tale seccatura.» gli disse.
    «Si ma sarebbe stata una seccatura anche maggiore, perché mia madre lo sarebbe venuto a sapere».
    «Oh il piccolo genio ha paura della sua mammina?». Lo punzecchiò Temari sarcastica imitando una voce infantile.
    «Ti assicuro, Temari, che nessun uomo dotato di un minimo di cervello potrebbe non aver paura di mia madre quando è arrabbiata!. Comunque ormai è fatta! Andiamo ad incontrare i nostri compagni di missione.» rispose Shikamaru.
    Il luogo previsto per l’incontro era nei pressi dell’accademia Ninja. Quando vi giunsero trovarono Shino Aburame, Neji Hyuga e i tre Chunin della sabbia che avevano accompagnato Gaara. Dopo essersi scambiati qualche saluto. Neji, prese la parola.
    «Bene, Shikamaru. Credo che sia giunto il momento che tu ci esponga la missione che dobbiamo affrontare.»
    «Bene. Certamente avrete sentito di quel gruppo di Nukenin criminali che da molti mesi, ormai minaccia diverse città dei paesi del Fuoco e del Vento. Da qualche tempo i ninja di Suna e di Konoha sono impegnati a respingere o catturare questi briganti ma, fino ad ora senza molto successo. Si sono sempre dileguati prima che potessimo intervenire. La nostra missione consiste nell’affrontarli e nel fare di tutto per catturarli, badate bene. Dobbiamo catturarli, se possibile, non ucciderli. Almeno questi tre che sembrano essere i capi». Disse allungando ai nuovi compagni qualche foglio.
    «Dunque ora dovremmo catturarli noi? E perché noi dovremmo riuscire dove tanti hanno fallito?» Intervenne Shino.
   «Perché a quanto dicono le nostre spie, questo gruppo di ribelli si sta avvicinando al Villaggio della Foglia. L’Hokage crede che sia l’occasione buona per porre fine al problema una volta per tutte. Avremo anche la collaborazione di alcuni Ninja della sabbia: il Kazekage ha molto insistito perché partecipasse anche Temari-san. In ogni caso il loro arrivo non è previsto che prima di domani. Quindi direi che la riunione può definirsi aggiornata.»
    «Prendete questi rapporti e analizzateli bene.» aggiunse consegnando loro degli altri fogli che aveva ricevuto da Kakashi «Contengono tutte le informazione che si sono potute ottenere in questi mesi di ricerche».

    «Però. Devo dire che Mi sembra strano che si espongano in questo modo. È piuttosto pericoloso avvicinarsi in questo modo ad un villaggio Ninja che ti sta cercando»
    «Hai ragione, Shino, in effetti ci ho pensato anche io. Devono avere per forza un loro piano, ma non riesco ancora a capire quale possa essere. Comunque, è meglio non badare troppo a ciò che loro vogliono fare, per ora. Ci penseremo quando riusciremo a catturarli».
    «A questo punto credo che ci possiamo davvero lasciare per qualche tempo. Ci ritroveremo questa sera due ore dopo il tramonto appena fuori dal villaggio».
    Shino, Neji e i tre Chunin della Sabbia si allontanarono così Temari e Shikamaru rimasero di nuovo soli. Grattandosi la nuca Shikamaru gli disse «Beh Mendekouse, non te ne vai a fare un giro per Konoha? Credevo che ti seccasse passare il tempo con me!»
    «Si, è vero. Ma so che disturba molto di più te. E ammetto che la gioia di poterti disturbare per bene, supera grandemente il dispiacere di stare con te!»
    «Uffa! Perché mi tratti così! Guarda che a me, in fondo, non dispiace passare del tempo con te. Insomma, sei sempre una seccatura, come tutte le donne di questa terra, ma in fondo mi stai simpatica: se non altro non cerchi continuamente di manipolarmi e sfruttarmi. Che ne dici di passare da casa mia? Così ti faccio conoscere i miei genitori e mangiamo ancora qualcosa insieme!»
    «Vuoi farmi conoscere ai tuoi, Nara? Mi hai forse preso per la tua ragazza?»
    Shikamaru la osservò con attenzione per qualche istante, anche se la sua espressione era arrabbiata, sembrava che nel profondo fosse stranamente compiaciuta. «Ma no, dai! Non sei ancora la mia ragazza, e solo che mi fa piacere che tu conosca i miei vecchi: mia madre ti assomiglia molto: ha il tuo stesso carattere impossibile; però mio padre ti piacerà anche di più: è ancora più pigro e intelligente di me».
    Lei rispose. «Quando alla seconda non ho alcun dubbio, Shika-chan!».

    La cena, presso la casa dei Nara, fu piuttosto piacevole, Yoshino e Temari andarono subito molto d’accordo, unite, a loro dire, dalla sventura di dover sopportare quel “disgraziato scansafatiche” che rispondeva al nome di Shikamaru. Anche Shikaku cercò di mettere a sua agio la Kunoichi della sabbia (e a disagio il figlio) raccontandole alcuni tra i più divertenti ed umilianti aneddoti dell’infanzia di Shikamaru che, costretto a subire tutto ciò, cominciò a pentirsi seriamente della sua gentilezza nei confronti della ragazza. Naturalmente la cena fu piuttosto leggera dato che dovevano affrontare una missione, ma la cucina di Yoshino era davvero ottima. Dopo cena Shikamaru e Temari si congedarono, la Jonin della Sabbia ringraziò i suoi anfitrioni ed in particolare la “povera” Yoshino, che era costretta a sopportare quella “piaga del figlio”.
    Mentre i due si allontanavano Yoshino disse al marito. «Una ragazza davvero straordinaria: è l’unica che sembra smuovere quello scansafatiche di TUO figlio».
    «Certo» rispose Shikaku ridendo «mio figlio è lo scansafatiche che guarda le nuvole; tuo figlio è il genio con il più alto Q.I. del paese del fuoco. Comunque hai ragione. Una ragazza straordinaria, e ti somiglia molto!».
    «Ma che dici, Shikaku, lei è bionda e io sono bruna, siamo diversissime!».
    «Voglio dire che avete lo stesso terribile carattere….E lo stesso splendido sorriso!».
    Un’ora dopo cena Shikamaru, Temari e gli altri  quattro Ninja della squadra si ritrovarono nei pressi della porta a Nord del Villaggio. Shikamaru prese la parola e disse: «Allora, vi ho già informato sulle caratteristiche della missione. È inutile che vi ricordi la sua importanza per la sicurezza di questi territori, in particolare della gente delle città vicine. Quello che vi voglio dire e che sono io il capitano di questa missione. Dunque voi dovete obbedire a miei ordini». «Anche se siete più forti e più abili di me.» aggiunse con un cenno a Neji. «O se venite da altri villaggi! Ora cominciamo. Neji, per favore cerca di individuare la direzione in cui si trovano i nostri nemici.».
    Grazie al Byakugan fu facile per lo Hyuga individuare gli avversari. «Sono a circa 3km in direzione Nord-Nord-Ovest. Pazzi! Ma cosa credono di fare venendo così vicino a Konoha? Sembra che ci siano dieci Ninja che fanno la guardia lungo il perimetro esterno e altri sei Ninja più all’interno. Dobbiamo chiedere rinforzi?».
    «No, non possiamo!» rispose Shikamaru «e in ogni caso bastiamo noi. Shino, puoi mandare i tuoi insetti a spiare i nostri nemici e a raccogliere qualche informazione su di loro?».
    «Certo!» rispose Shino Aburame. Dopo circa mezz’ora Shino annunciò: «I dieci Ninja esterni sembrano essere poco più guardie, non sono particolarmente forti. Su di loro non abbiamo quasi informazioni. I sei Ninja più all’interno dovrebbero essere più forti. Tre in particolare sembrano essere i capi del gruppo dei Nukenin. Saranno loro quelli che dobbiamo catturare?».

    «Credo di sì, in effetti. Direi che gli altri possono essere eliminati se non è possibile evitarlo». rispose Shikamaru. «E dobbiamo stare attenti alle possibili trappole. Certamente ne avranno messa molte».
    «Ne ho già individuate diverse» interloquì Neji.
    «Molto bene: cercheremo di disattivarle mentre ci avvicineremo. Anche se questo ci rallenterà. Ora lasciatemi pensare un attimo.» dopo qualche secondo di riflessione riprese:  «Bene. Ho elaborato un piano di attacco. Ora ve lo spiegherò ma è inutile metterlo in azione adesso che è notte. Potrebbero sfuggirci.
».
    Dopo aver illustrato, in modo conciso ma molto efficace, il suo piano d'azione, Shikamaru aggiunse
«Domani mattina all’alba attaccheremo! Rammentatevi il piano! Ora possiamo riposare. Per sicurezza faremo dei turni di guardia. Io starò sveglio per primo. Se succede qualcosa svegliate tutti gli altri».

 All’alba si svegliarono tutti  Si avvicinarono lentamente alla radura in cui si erano riuniti i Ninja traditori, come avevano appreso la sera precedente c’erano una decina di guardie all’esterno e tre più interne che sembravano proteggere i tre uomini che erano chiaramente i capi. Quasi tutti i Ninja indossavano un coprifronte della Roccia, ma c’erano anche un paio di Ninja della Cascata e uno del Villaggio dell’erba. «Cominciamo con il nostro piano!» disse Shikamaru. Poco dopo alcune carte bomba esplosero a oriente. I banditi si riscossero all’improvviso e uno dei capi ordinò: «Voi tre! Andate a vedere cosa è successo.» tre delle guardie si allontanarono di corsa. Poco dopo, ad un gesto di Shikamaru, Temari e i suoi tre Chunin balzarono all’attacco. «Grandi Lame di Vento!». L’attacco non andò pienamente a buon fine a alcune delle Guardie balzarono verso gli attaccanti. Temari fuggì via proprio nella direzione in cui erano andate le prime tre guardie. Ma il capo ordinò di nuovo. «Inseguitela forza! Non deve fuggire!». Con sorpresa di Shikamaru tutte e sette le guardie rimaste si gettarono all’inseguimento dei Ninja della sabbia.
    Era Giunto il momento della Terza Fase dell’attacco: Shikamaru, Neji e Shino balzarono in avanti, pronti ad affrontare i nemici rimasti. Ma si ritrovarono bloccati!
    «Bene, miei piccoli, stupidi, Ninja di Konoha! Volevate sconfiggerci? Bah siete caduti nella nostra trappola come pivelli!» li irrise uno dei capi. «Abbiamo messo questa speciale trappola bloccante per evitare di essere disturbati e a quanto pare abbiamo avuto ragione!». Un altro Nukenin, ridendo sguaiatamente ordinò. «Forza voi tre! Uccideteli, tagliate loro la testa!». Tre Nukenin si avvicinarono lentamente ai giovani Ninja della Foglia, brandendo minacciosamente delle lunghe Katane. E li calarono su Neji, Shikamaru e Shino!
    Ma il colpo andò a vuoto! Non appena i tre colpirono si videro aggrediti da uno sciame di insetti devastatori! Questi li invasero completamente e succhiarono loro il Chakra fino a ridurli in fin di vita. Si trattava solo di cloni di insetti creati da Shino e mandati intenzionalmente in avanti a cadere nella trappola messa dai nemici. Finalmente Shikamaru, Neji e Shino si fecero avanti per affrontare i tre Shinobi nemici rimasti. «Complimenti! Siete caduti intenzionalmente nella trappola con quegli strani cloni! Ma ora è finita. Noi siamo immensamente più forti di quelle nullità!».
    Shikamaru restò solo con il capo dei Nukenin, mentre Shino e Neji conducevano abilmente lontano gli altri due Ninja per poterli affrontare separatamente. Il capo era un Ninja piuttosto alto e muscoloso, portava un coprifronte della Roccia, spezzato alla maniera dei vecchi membri di Akatsuki, indossava una casacca bruna, coperta da un’armatura nera. La parte inferiore del suo volto era coperta da una maschera.
      «Tu devi essere il capo, vero? Secondo le mie informazioni il tuo nome è Karuru e sei un Nukenin della Roccia. Il tuo villaggio ha dato a tutti l’autorizzazione ad ucciderti. Devi averne combinate di grosse! Qual è il vostro intento?» «Anche se te lo volessi dire, non ti servirebbe, visto che morirai proprio adesso!»
    Improvvisamente Karuru iniziò il suo attacco: Tecnica del Palmo Sismico. Shikamaru riuscì ad evitare, con un salto, la frattura che minacciava di inghiottirlo. Atterrando notò che essa era giunta fino all’albero vicino che venne sradicato dalla forza della tecnica e minacciò di cadergli addosso. Riuscì a spostarsi in tempo, ma Karuru rinnovò l’attacco, ripetendo la tecnica già usata e urla dogli. «Smettila di giocare, Ninja della foglia e affrontami se non vuoi essere schiacciato!». Un altro albero ne fu colpito e restò quasi del tutto sradicato.
    Shikamaru usò la tecnica del controllo dell’ombra: inutilmente. Il Ninja nemico fuggì, saltando  lontano, fuori portata dal suo attacco, e continuando a canzonarlo. «La tecnica del controllo dell’ombra! Ne ho sentito parlare! Credi davvero di potermi sconfiggere con questa tecnica ridicola, ragazzino? Anche uno sciocco capire come annullarla!». Di nuovo Karuro attaccò con la sua tecnica, più e più volte mentre Shikamaru balzava da una parta all’altra cercando di evitare i suoi attacchi oltre ai tronchi che a causa di questi crollavano sulla radura.
    «Complimenti, sei bravo a fuggire!» gli urlò il Nukenin. «Ma non sarà certo fuggendo che riuscirai a battermi!». Shikamaru si fermò e utilizzò di nuovo la Tecnica del controllo dell’ombra. «Ancora questa tecnica?» lo irrise il suo avversario. «Ma non capisci che non funziona?!..Oh no! Accidenti». L’ombra di Shikamaru uscì improvvisamente balzando a pochi centimetri da Karuru che però balzò via appena in tempo, riuscendo appena in tempo ad evitare di essere intrappolato. Shikamaru interruppe nuovamente il suo tentativo e fissò il suo avversario.
    «Sei più abile di quanto pensassi! Hai sfruttato le ombre degli alberi che ho abbattuto con la mia tecnica per poterti avvicinare e catturarmi. Bravo!».  Shikamaru sorrise e tentò un nuovo attacco. Ma il suo avversario sembrava molto abile e riuscì anche a lanciargli alcuni pericolosi Shuriken di Roccia che il Jonin respinse grazie alle Lame di Chakra che erano appartenute ad Asuma.
    «Ora basta con gli scherzi! Arte della Terra: Tecnica della Talpa!» Si tuffò nel terreno erboso come se fosse acqua ed iniziò a muoversi sotto terra. In questo modo non poteva essere raggiunto dalle ombre! Shikamaru iniziò a muoversi continuamente nella radura cercando di scoprire dove si trovasse il Ninja nemico usando l’udito.
    Ma all’improvviso questi sbucò dalla terra alle sue spalle cercando di catturarlo, Shikamaru però se ne era accorto in tempo ed era riuscito ad evitarlo. «Niente tecniche d’ombra vero, Ninja di Konoha?» ridacchiò il suo nemico prima di sparire di nuovo. La situazione era in effetti critica, fino a che  il nemico non fosse uscito allo scoperto di nuovo non era possibile usare le tecniche d’ombra ma c’era anche la possibilità di essere preso. Shikamaru si fermò nei pressi del limitare della radura (ormai coperta di molti tronchi) dove si svolgeva il combattimento. Ma non appena ebbe superato tronco Karuro uscì all'improvviso da sotto terra, prendendolo alle spalle e cominciò a stringere urlando nello stesso tempo esultante: «Preso! Ti ho preso piccolo Ninja! È finita ho vinto. Ho..»
    Il grido gli si smorzò in gola: era stato fregato. Da uno degli alberi più vicini si udì la voce di Shikamaru  che diceva: «Mi dispiace amico: scaccomatto! Sei tu che sei stato preso! Ti piace la mia nuova tecnica speciale? Si chiama Tecnica del clone d’ombra bloccante. Ritieniti fortunato sei tra i primi a vederla in azione». Il giovane scese dall’albero, mentre il clone che il Nukenin aveva creduto di attaccare si trasformava in un ombra e iniziava a stringere.
    «Tecnica dello strangolamento dell’ombra!». Ma il suo avversario sembrava molto forte e benché Shikamaru stesse a solo pochi passi da lui la tecnica sembrava non fare effetto.
    «Allora!» lo irrise nuovamente Kakuro, ritrovando la sua baldanza, benché fosse ancora bloccato. «Che c’è non riesci a finirmi? La tua tecnica ha un limite e allora ti ammazzerò!».

    «Zitto!» gli urlò di rimando Shikamaru che pure temeva questa eventualità. «Ora vedrai. Tecnica della cucitura d’ombra!». Fili di ombra solidificata come lunghi aghi neri si sollevarono dal terreno e puntarono dritto verso il corpo dell’avversario, mirando direttamente ai punti vitali. Ma non riuscirono a penetrare. «Accidenti. Hai un potere invidiabile!».
    «Si chiama Armatura della Terra. Mi protegge da tutti gli attacchi penetranti.». La tecnica della cucitura si ritirò, ma Shikamaru sorrise.
    «E' finita ragazzino! Hai perso!».
    «Si, è finita! Ma ti sbagli! Sei tu che hai perso!» gli rispose Shikamaru con un ghigno. «Devi capire che la prima mossa, è sempre anche una finta. È con la seconda che bisogna colpire!» Detto questo compose un sigillo e si sentì una serie di esplosioni. Gli alberi che già erano stati duramente colpiti dalle tecniche sismiche di Karuru si abbatterono quasi simultaneamente rovinando direttamente sul Nukenin e mettendolo finalmente fuori gioco, bloccato dal peso dei tronchi oltre che seriamente ferito. Con un filo di voce, tuttavia Karuru riuscì a trovare la forza di chiedergli come diavolo avesse fatto a riuscire a sconfiggerlo in quel modo.
    Shikamaru decise di soddisfare la sua curiosità anche se, per sicurezza continuava a tenerlo bloccato anche con il controllo dell’ombra. Disse che aveva fatto intenzionalmente in modo che la sua tecnica sradicasse quasi del tutto determinati alberi e che aveva cercato di attirarlo in un punto preciso dove, grazie alle carte-bomba messe dal suo clone tutti i tronchi sarebbero caduti. Gli altri attacchi erano solo delle finte, anche se avrebbero potuto comunque essere efficaci.     «Maledetto!» mormorò il Nukenin prima di perdere del tutto conoscenza.
    Qualche minuto dopo giunsero Shino e Nejj, recando con se i corpi privi di coscienza degli altri due Ninja nemici, strettamente legati «Siete riusciti a catturarli senza ucciderli, allora?».
    «Si, certo!Per chi mi hai preso?» rispose Neji, mentre Shino si limitò ad abbassare il capo in segno affermativo. «Certo che ci sei andato giù pesante, eh Shikamaru-kun?».
    «Bah, sapete com’è. A volte si perde un po’ la misura quando si attacca. Neji, di dispiacerebbe dargli un’occhiata, giusto per sicurezza.».
    Neji attivò il Byakugan e fissato il Ninja svenuto disse «Ha entrambe le braccia rotte e diverse costole fratturate. Certo non sta bene. Ma non è in pericolo immediato.»
«Bene.» rispose Shikamaru «Aspettiamo gli altri e poi torniamo al Villaggio a riportare questi idioti. Incredibile che non siano ancora riusciti a catturarli.». Non passò molto tempo che Neji, con il Byakugan sempre attivato per prevenire l’eventuale arrivo di nemici., esclamasse:
    «Arrivano!»
    «Nemici?» chiese Shino.
    «No, sono chiaramente tre Ninja della sabbia, sono i tre Chunin che dovevano supportare Temari. Ma lei…non la vedo».      Shikamaru si morse le labbra cercando di non tradire il suo nervosismo.
  «Non possiamo far altro che aspettare. Ci sapranno dire qualcosa». Poco dopo i tre Chunin atterrarono quasi contemporaneamente nei pressi della radura, proprio di fronte a Shikamaru che subito li aggredì. «Dove diamine è finta Temari?»
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    Shikamaru terminò la sua relazione all’Hokage riguardo alla missione appena svolta, promettendo di passare la più presto per sbrigare le ultime faccende burocratiche. Poi tornò a fissare la porta, in attesa.
«In quel momento, hai temuta di averla persa?» chiese improvvisamente Kakashi. «Intendo dire, quando Temari non è tornata».
    Il Jonin lo fissò, interdetto: L’Hokage sorrideva gentilmente ma il suo sguardo era come segnato da un’infinita tristezza e una grande malinconia. Sembrava ritornare con la mente a tristi eventi del suo passato.
    Shikamaru annuì stancamente, per poi sollevare lo sguardo al soffitto. «Non so, Hokage-sama. In quel momento sentivo solo che uno dei miei compagni era in grave pericolo e che dovevo fare di tutto per salvarlo. Soprattutto sentivo di dover essere io a farlo. Non avevo ancora compreso davvero quanto lei contasse per me. Forse qualcosa nel mio profondo lo avvertiva. Ma non l’avrei mai ammesso».
    «Ti auguro di non perdere mai le persone a cui tieni, Shikamaru. Io ho sempre fallito nel proteggerle.». disse Kakashi alzandosi e dirigendosi verso l’uscita. «Ora devo tornare nel mio ufficio: certo che essere Hokage è una vera seccatura!».
Shikamaru stette ancora seduto in attesa, sperando di potere porre fine al più presto a quella lenta e dolorosa sofferenza.   
    All’improvviso dalla sala operatoria uscì un Ninja medico. Shikamaru si volse verso di lui, fissandolo. «Shikamaru-kun, Sakura mi manda a dire che ci sono delle complicazioni.»

  Shikamaru atterrì, sentendosi venire meno. «Com..complicazioni?» balbettò con un filo di voce. «Che tipo di complicazioni?»
   «Sembra che alcune ferite fossero avvelenate. Le forti emorragie hanno dapprima fermato in parte il veleno ma ora è entrato del tutto in circolo.»
    «Si salverà?» chiese Shikamaru con un filo di voce.
    «Sakura-san ha estratto parte del veleno e ora sta lavorando all’antidoto. Ma non sembra un veleno molto complesso. Ma in queste situazioni non si può mai dire, quindi non è ancora del tutto fuori pericolo. Non posso dire altro. Mi dispiace.».    
    Mentre il ninja medico rientrava in sala, Shikamaru sprofondava nuovamente sulla sedia. Sentiva profondamente che quello che era successo era colpa sua, della sua incapacità e stupidità. Non aveva capito qual’era il vero intento dei Nukenin e l’aveva spedita incontro ad un grande pericolo. Ripensò a qual momento, quando per la prima volta sentì che poteva perderla e che questo gli avrebbe fatto male.




N.d.A.

Bene finalmente un po' d'azione. Non sono bravissimo in queste cose e perdipiù far combattere Shikamaru significa elaborare un piano più o meno intelligente. Non che ci sia riuscito perfettamente, ma qualcosa ho fatto.
Beh dai ditemi un po' cosa ne pensate.
Pochi secondi per una recensione, per far felice un povero autore....
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito. Vaius che ha recensito tutti i capitoli. E Telesette per avermi convinto a pubblicare.
Alla prossima con...
Prossimo capitolo:  Salvare un compagno,.
Atanvarno....

   
 
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