Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: Ram_e_Lau    10/04/2011    10 recensioni
La dura vita di un angelo custode... dura soprattutto perchè i terreni di cui si deve occupare sono cinque ragazzi che di santo hanno ben poco... ce la farà Evelyn a fare un pò di luce in quel baratro buio che è la vita di cinque rockstar?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
23 novembre 2008. Il nuovo album, il sesto in studio per l'esattezza, era appena uscito fresco fresco nei negozi. Un successo, come sempre. Quei pezzi scritti e composti con un sound unico, il loro, quello dei Guns N' Roses. Chinese Democracy aveva promesso tanto, e si era fatto attendere molto... troppo. Vuoi le vicende personali di ognuno, i contrasti affrontati con spirito di amicizia e fortunatamente risolti anche grazie all'aiuto di 'chi sappiamo noi', avevano ritardato le cose, ma nessuno aveva mai perso le speranze. E ce l'avevano fatta, di nuovo. Axl si era deciso ad includere This I Love il brano che aveva scritto per Evy.
Nel frattempo nessuno di loro era rimasto fermo, ognuno con i suo progetti, e la propria vita.

Duff aveva pubblicato ufficialmente quel Believe in Me che Evy gli aveva donato quando era tornato dall'ospedale anni prima. Era seguito un'altro album Beatiful Desease, e un'altro ancora Darkdays, con i suoi Loaded, un progetto parallelo a cui Duff pensava da tempo. L'anno seguente avevano pronto un'altro album da pubblicare. Alcune delle canzoni da lui scritte erano dedicate a Susan, e da esse traspirava tutto l'amore e la graditudine che l'uomo provava per la donna che gli aveva ridato il sorriso donandogli il suo amore e due bellissime figlie. Susan aveva lasciato le passerelle, faceva qualche servizio fotografico ogni tanto, ma nulla di più. Aveva messo su un'attività tutta sua, il sogno di una vita, ed ora era una stilista di costumi da bagno affermata e apprezzata dai guru del settore. Duff era fiero di lei, la sosteneva in tutto e per tutto, come la donna stessa aveva fatto con lui quando ne aveva avuto bisogno.

Izzy si era dato molto da fare, decisamente. I suoi 8 album erano una parte di sè che da tanto voleva tirar fuori, e anche grazie al sostegno di Amy, sempre al suo fianco, e dei suoi amici, ci era riuscito.

Slash stava mettendo in piedi un sogno che da tempo gli frullava per la testa. Un disco solista che gli avrebbe permesso di collaborare con artisti diversi e con alcuni dei suoi miti di sempre, come Ozzy Osbourne. Nonchè con la bella Fergie, cosa che temeva gli sarebbe costata cara, ma sorprendentemente Perla non aveva battuto ciglio. Si perchè Perla e Slash nonostante qualche alto e basso ormai superato, stavano felicemente insieme, madre e padre orgogliosi di London, e neogenitori del piccolo Cash, nato da pochi mesi.

Steven si crogiolava nella sua casa in campagna al fianco di Carolina e dei loro innumerevoli cani, amici pelosi che forse gli ricordavano il suo passato villoso... perchè Steven nel frattempo aveva avuto la malsana idea di depilarsi, cosa che causò rivolte e petizoni da parte della sua folta schiera di fans. Niente figli per la coppia, il caro Popcorn aveva avuto ancora qualche problema con gli stupfacenti, ed era stata molto dura per lui riuscire ad uscirne di nuovo... ma l'aveva fatto, fosse stato anche solo per lo sguardo limpido e pulito di Evy che ogni volta gli si puntava addosso. Doveva molto a lei.

Axl... Axl era sempre Axl. Qualche chiletto di troppo dovuto alla buona cucina casalinga, quei baffetti che gli davano un'aria da boss e i capelli un po' più corti... ma sempre Axl. Molti giornali lo additavano ancora come dittatore, come testa calda, ma a differenza di quanto avrebbe fatto in passato, quelle cose gli scivolavano addosso, e le cacciava via con un sorriso. Ecco, magari qualche imprecazione, ma giusto qualcuna per rimanere in allenamento. Era passato il tempo in cui rompeva i microfoni e sfasciava le telecamere. Ora riusciva persino a reggere un'intervista per più di due minuti. Senza esagerare però, non ne concedeva mai troppe, e solo a pochi fortunati. Tutte le su paure erano svanite con il passare del tempo. Damien e Sharon erano ormai cresciuti, e gli volevano un bene dell'anima. Gli avevano dato insieme ad Evy tutto l'amore e l'affetto che in passato non aveva mai avuto da nessuno. E lui ora era davvero felice. La madre era morta nel 1997. Era stata molto dura per Axl riuscire a superare quell'infausto evento. Stavano riuscendo a riallacciare un rapporto degno di questo nome, ma un cancro se l'era portata via. Axl aveva pianto lacrime amare. Quella ferita sarebbe stata dura da rimarginare, ma ad affievolire il dolore arrivò un anno dopo Michael Jeff Saul Steven Rose, fanciullo dal nome un po' lungo, ma molto molto significativo. Il fatto è che in casa era scoppiata una vera e propria guerra tra i ragazzi su chi dovesse dare il proprio nome al nuovo arrivato, così Axl preso dalla disperazione, decise di accontentarli tutti. Ma Evy che mai avrebbe dimenticato i sentimenti che aveva scoperto con il biondo bassista, lo chiamava semplicemente Michael. E sarà stato forse per quei nomi che si era accollato, era il più vivace di tutti, una vera peste! Slash diceva che avrebbe potuto essere suo figlio, se solo Evy glie l'avesse concessa almeno una volta.

Insomma tutto filava liscio in casa Guns, anche se liti e discussioni non mancavano di certo. Solitamente i maggiori argomenti di contrasto erano i tour. Tom Zutaut, rimasto loro manager, ovviamente optava per tour lunghi a livello mondiale, come era accaduto per il lunghissimo Use Your Illusion Tour, una sfacchinata di dimensioni bibbliche che Axl si era sempre rifiutato di ripetere. Tutti loro odivano stare lontano dalle loro famiglie per troppo tempo. Ma il Chinese Democracy Word Tour si sarebbe presto fatto, su questo erano tutti daccordo.
Un'altra delle cose che più preoccupava Axl era la predilezione di Damien, ormai sedicenne, per la figlia maggiore di Duff, Grace. I due papà facevano scintille ogni volta che si immaginavano una ipotetica uscita tra i due, bisticciavano come due vecchie comari. Ma per il biondo non era finita lì, perchè anche il piccolo London, il maggiore di Slash e Perla, pareva avere delle mire sulla piccola Mae. Piccoli ma precoci, pareva, come i loro genitori. E anche lì, urla e sceneggiate in quantità per un nonulla che forse nemmeno mai si sarebbe avverato talmente i bambini erano ancora piccoli.
Ma alla fine erano tutti i soliti vecchi amici stronzi di una volta. Se solo pensavano a come sarebbe finita se Evy non fosse per qualche strano caso del destino entrata nelle loro vite... sarebbero stati ancora tutti insieme? Forse qualcuno ci sarebbe rimasto, o forse ognuno se ne sarebbe andato per la sua strada. Chi lo sa. Ma a noi piace vederli così, uniti e complici come dovrebbe essere.

E così eccoli, quella fredda mattina di Natale riuniti tutti insieme attorno alla tavola imbandita di casa Hudson...


"Perla, come fai tu il tacchino non lo fa nessuno!"

"Ah davvero?"

"Susan tesoro, tu sei più brava in altre cose, ma la cucina proprio..."

"Hey! Non è vero!"

"Susy, l'altra sera sono passato a trovare Duff, se ne stava seduto da solo davanti alla TV a bersi una tazza di caffè latte... era deprimente!" disse Slash.

"Non è vero! Duff..." la bionda guardò il marito in attesa di una risposta.

Duff rimase con la forchetta sospesa a mezz'aria sotto lo sguardo ammonitore della moglie "Hem... ecco... in effetti..."

"Duff!!!"

"Bè non avevo voglia di preparare nulla, il frigo era vuoto, le bambini stavano da tua madre, tu non c'eri... e poi mi piace il caffè latte!"

Slash scoppiò a ridere "Secco, ringrinzito e checca!!!"

"Fanculo!"

"La finite?!" li rimporverò Evy "Ci sono i bambini, potreste evitare di usare quel linguaggio?"

Axl rise sommesso... non sarebbero mai cambiati! Voltò lo sguardo verso ognuna delle persone sedute al tavolo, i suoi amici con le loro famiglie, la sua donna e i suoi bellissimi figli. Era orgoglioso di quello che avevano costruito. Ad un certo punto della sua vita era sicuro che avrebbe perso tutto, ora invece poteva dire di aver ottenuto molto più di quanto avesse mai immaginato. Non era certo di meritarselo, ma gli era stato concesso, e se lo sarebbe tenuto per la vita, ad ogni costo. Allungò la mano accarezzando la testa di Michael, il figlio più piccolo. Voleva suonare il basso, come lo zio Duff. L'avrebbe lasciato fare. Sharon era davvero identica a lui, una giovane Axl in versione femminile, bella, con il viso da folletto e lunghi capelli ramati. Fortuna che non era poi così ribelle, l'amore dei genitori aveva fatto molto a proposito. Ma era cocciuta proprio come lui! Voleva fare la ballerina, e aveva pestato i piedi fin quando loro avevano acconsentito ad iscriverla in una delle scuole migliori del paese. E ce l'avrebbe fatta, era troppo testarda per non riuscirci, come lo era lui. Il suo gemello, Damien, era invece l'esatta copia di Evy. Bellissimo, biondo, con due enormi occhi azzurro ghiaccio e il sorriso sempre sulle labbra. Voleva fare il medico e aiutare gli altri. Anche in questo aveva preso da Evy. Axl era fiero di lui, per non parlare di Slash. Se quando era più piccolo lo giudicava fin troppo effemminato, col tempo la bellezza e la prestanza del ragazzo lo avevano convinto che sarebbe stato un Don Giovanni coi fiocchi, tanto che cercava in tutti i modi di insegnarli i suoi migliori trucchi per approcciare con le ragazze, anche se bello com'era non aveva certo bisogno. Duff guardava preoccupato l'amicizia tra lui e Grace. Adorava Damien, ma era pur sempre un padre, e come tale era geloso.

"La finite di guardarvi in quel modo voi due?!"

"Papà! non stiamo facendo niente!" si lamentò Grace.

"Dai zio Duff, facci andare al cinema, ho promesso a Grace di portarla a vedere l'ultimo film di Jhonny Depp!"

"Non se ne parla proprio!"

"Dai papà!!!"

"Non discutere, o non ti accompagno al concerto di Bieber!"

"Ma me l'avevi promesso!"

"E allora non lamentarti... se volete andare al cinema ci andremo tutti insieme!"

"Che palle!" sbottarono in coro i due ragazzi.

Susan allungò una mano sulla gamba del marito "Non ti sembra di esagerare?"

"Per niente... e tu che hai da ridere tanto?!" chiese alla piccola Mae.

"Io voglio sposare London!"

"CHE?!?!?!?!?" quell'uscita per poco non costò un infarto al biondo!

Tutti scoppiarono a ridere, Slash compreso "Ha gusto tua figlia, cazzo se ha gusto!"

"Zitto tu! E tu! Fila in camera tua e rimanici fino a... 50 anni!"

"Ma papino non siamo a casa nostra!" rispose Mae innocentemente sbattendo le lunghe ciglia.

"Bè... allora..."

"Vado in camera di London!"

"NO!!! Sta ferma li! Oddio..."

"Non ti agitare tesoro!"

"Giuro che al loro primo appuntamento semmai ce ne sarà uno, le pedinerò ovunque!"

"Papà non essere imbarazzante!" urlò Grace.

"Oh tesoro, tu non hai nemmeno idea di quanto io possa essere imbarazzante!"

"State buoni! Duff piantala di fare il rompipalle e mangia!" disse Perla versandogli nel piatto delle altre patate arrosto.

"Papino, guarda Buckley che buffo!" rise la piccola Mae indicando il loro cagnolino.

"Buckley! Giù da li! Giù!"

"Hey! Il tuo acaro sta cercando di inchiappettarsi il mio cane!"

"Slash, non che il tuo sia molto più grande eh, e poi non corre pericolo, è castrato, lo fa solo per giocare!"

"Bel gioco del cazzo, mi vuole inculare il cane!"

"Slash!" lo rimproverò Perla prendendo il piccolo Cash tra le braccia per dargli il biberon.

"Ufff non posso dire mai niente! Hey Duff, l'hai castrato davvero?! E' una cosa terribile!"

"Già dovrebbero arrestarti!"

"Non è stata colpa mia ok? Il veterinario ci ha detto di farlo, io l'ho solo accompagnato!"

"Bè, è un po' come accompagnare alla forca un condannato, non ti senti in colpa?!"

"Un po' si in effetti... anche perchè adesso sono l'unico uomo in casa ad avere le palle... è avvilente! Tutte donne e un cane senza palle che nemmeno mi ascolta..."

"Mi dispiace Duff..." Steven gli battè la mano sulla spalla in un buffo gesto solidale.

"Ti trovi così tanto male con sole donne in casa?!"

"Nooo Susan che hai capito?! E' solo che insomma... passo il mio tempo libero con voi a fare shopping, giocare con le Barbie, vedere dei cocnerti per i quali mi prendono tutti per il culo... si chiaro, adoro tutto ciò, ma guarda Slash invece! Basball, Football..."

"Rincorrere le ragazzine..." rise il riccio subito fulminato da un'occhiata truce di Perla "scherzavo!"

"Vedi? Axl invece può addirittura scegliere, loro sono pari, 50 e 50... io invece sono condannato tra pizzi e merletti..." sbuffò. Tutti scoppiarono a ridere.

"Ragazzi" Izzy guardò Amy e poi tornò a puntare gli occhi sugli altri "Visto che ci siamo tutti avremmo una notizia da darvi"

"Non sarai incinta?!" urlò Axl scattando in piedi con la forchetta in mano puntata verso Izzy.

Evy sbuffò tirandolo per un braccio fino a farlo sedere di nuovo "Smettila, non è più una ragazzina, è una donna ormai, fattene una ragione!"

"mmm..." sbuffò poco convinto.

"Calmati Rose, non ho messo incinta la tua sorellina... non ancora almeno... sai, con la vecchiaia stai peggiorando, stai diventato paranoico!"

"Più del solito vorrai dire!"

"Steven..." Axl lo guardò in cagnesco.

"ooooooook... sto zitto!" concluse con un sorrisone di scherno.

"Izzy vai avanti" lo esortò Evy.

"Bè... ho chiesto ad Amy di sposarmi!"

"Ma è una bellissima notizia!!!" urlò Perla.

Susan abbracciò la ragazza al suo fianco "Sono felicissima Amy, vero che possiamo aiutarti con i preparativi?!"

"Si, certo ragazze, solo..."

"Niente di troppo esagerato! Lo sappiamo! Vero Susy?"

"Certo Perla! Ci pensiamo noi, non preoccuparti!"

Evy sorrise, era ora che Izzy prendesse quella decisione! Quando avevano iniziato la loro storia Amy era ancora un ragazzina di vent'anni, ma ormai era una donna a pieno titolo, ed era cresciuta, come lei.

"E lei che ti ha risposto?!" chiese Axl facendo zittire tutti.

Perla alzò gli occhi al cielo "Ma è peggio di Duff! Non vorrei essre nei panni di Sharon!" bisbigliò all'orecchio di Slash.

"Come sarebbe?! Cosa vuoi che mi abbia risposto?!"

"Bè, poteva anche dire di no..."

"Axl..."

"Ok, ok..." sospirò "Sono felice per voi, sul serio... Jeff..."

"Cosa?"

"Stai attento a come ti comporti o..."

"Mi seghi le palle, lo so! Quante volte me l'hai ripetuto in questi anni?!"

"Hem... bè visto che siamo in vena di annunci ne avremmo uno anche noi..." Steven si alzò in piedi scopigliandosi i capelli imbarazzato.

"Cos'è compri un altro cane?"

"No..."

"Ti fai ricrescere i peli!"

"Nooo!!! Ma che avete tutti contro il mio bel petto liscio?!"

Carolina si alzò mettendosi una mano sulla pancia "Sono incinta!"

Un boato si levò dal tavolo, tutti a fare i complimenti ai due, congraturandosi con Steven perchè finalmente 'ce l'aveva fatta'. E ancora una volta la famiglia Guns si sarebbe allargata.

***

"Alex Sei felice di essere rimasto con Duff e la sua famiglia?" domandò Damien che dall'alto osserva tutta la scena attentamente.

"Si... mi spiace di essere stato costretto a lasciare gli altri, ma stavano diventando davvero troppi per me! Ora ci sarà anche la famiglia Adler, e scommetto che Izzy non ci metterà poi molto ad allargare anche la famiglia Stradlin..."

"Già! Un vero casino eh!"

"Si, piuttosto affollato in effettti..."

"Hey ragazzi come va? Uhhhhhhh guarda London come punta Mae!"

"Jimy, stacci attento a quel ragazzo, se è come il padre siamo a posto!"

Jimy era l'angelo subentrato ad accudire tutta la famiglia Hudson. Jimy si... inutile dire di chi si trattasse...

"Sai, se Slash sapesse di avere te per angelo custode collasserebbe!"

"Bè, allora facciamo in modo che non lo sappia" disse lui strizzando l'occhio.

"Alex a chi verranno affidati Steven e Izzy?"

L'angelo alzò le spalle "Ancora non lo so, per il momento se ne sta occupando Michael, ma sta valutando dei possibili candidati"

Michael li raggiunse in quell'istante "Allora, come procede la cena di Natale?"

"Direi una meraviglia! A parte i soliti bisticci..."

"Ancora Duff e Slash?"

"Già!"

"Ah, quei due..." Michael scosse la testa sorridendo "E pensare che non gli davo un anno in più a questi ragazzi, e invece sono ancora tutti insieme"

"Abbiamo fatto un buon lavoro no?"

"Assolutamente" concluse sorridendo compiaciuto.

***

"Guarda papi, nevica!!!" Mae prese per mano Duff tirandolo con tutta la forza che aveva verso la porta.

"Aspetta, fa freddo!" le infilò il cappottino rosso e la prese in braccio uscendo all'esterno e puntando il viso verso l'alto, lasciando che i piccoli fiocchi gli ricadessero sul viso.

Di lì a poco tutti lo seguirono. Los Angeles con la neve aveva un'aria particolare, e quell'anno tutto era ancora più magico. Evy si strinse ad Axl alzando il viso al cielo, e per un attimo le sebrò di vedere tra la fitta coltre di nuvole bianche, tre visi famigliari spuntare sorridenti e farle l'occhiolino. Sorrise. Non li avrebbe mai dimenticati. "Angelo mio" la chiamava di tanto in tanto Axl. E non era forse vero?




- THE END -

Eccoci giunte alla fine di questa avventura. Inutile dirvi quanta tristezza ci fa scrivere la parola fine... ma come diceva qualcuno 'niente dura per sempre...' e noi aggiungiamo 'nemmeno Send me An Angel!'.Giunte a questo punto avremmo un sacco di cose da dirvi... anzitutto ci scusiamo per eventuali errori e scompensi cronologici, abbiamo cercato di essere fedeli alla vera storia, ma per 'esigenze di copione' non ci siamo sempre riuscite. Ma se fosse tutto vero non si chiamerebbero fanfiction no? Ora, i ringraziamenti oltre ad essere doverosi sarebbero tantissimi. Vorremmo davvero scrivere ad uno ad uno tutti i vostri nomi ma oltre ad essere troppi correremmo il rischio di dimenticarcene qualcuno, e sarebbe una vera ingiustizia. Per cui ci limiteremo a dire GRAZIE... si, GRAZIE proprio a te che stai leggendo queste ultime righe in questo momento. A te che hai sempre commentato, a te che hai letto, a te che ci chiedevi sempre di aggiornare. Perchè senza il vostro sostegno questa storia si sarebbe fermata molti capitoli fa. E invece ci avete dato la voglia e l'ispirazione per andare avanti. Un ringraziamento particolare a tutti gli amici e le amiche di GET IN THE RING.

Direi che abbiamo detto abbastanza, speriamo con questa storia di avervi regalato dei bei momenti, e di avervi lasciato qualcosa. Forse Ram e Lau ritorneranno, chi lo sa... per ora rinnoviamo il nostro immenso e sincero GRAZIE a tutti voi.
Un bacio
Ram e Lau

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: Ram_e_Lau