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Autore: AlexBlack    19/04/2011    3 recensioni
Mentre Harry, Ron e Hermione sono alla ricerca degli Horcrux, cosa succederà nella nostra Hogwarts?
Tra nuove amicizie, amore, dolori, discussioni, sensi di colpa, scherzi e Arti Oscure...Ecco la mia idea, sperando che vi piaccia!
DAL NONO CAPITOLO:
« Sa, io non sono immune dal potere dei Gorgoprizzi, anche se sicuramente sono più abituata di voi. Papà dice sempre che le Radigorde, oltre ad allontanare i Plimpi Ghiottoni, hanno anche una particolare influenza su queste creature affascinanti. Dovrebbe assaggiarle, signore, le farebbero sicuramente bene… »
« LOVEGOOD! Senti, non mi interessa di queste Radiogorghe… »
« Radigorde »
« Sì, dicevo, non mi interessa nulla di questi affari! Dove sono… »
« Paciock e Habbot? »
« SI! » sbottò lui, più infuriato – e confuso - che mai: avevo fatto il mio dovere.
« Da quella parte » dissi tranquilla, indicando un punto infondo al corridoio « Là c’è un passaggio segreto, lo usano spesso »
« Ne è sicura? »
« Certo ».
I due fratelli partirono alla volta del punto da me indicato: un passaggio nascosto dietro una statua argentea che celava una ripida rampa di scalini, che con un semplice colpo della bacchetta si potevano trasformare in uno scivolo « Glisseo! », sotto al quale si poteva porre una gran quantità di Incantesimo Collante.
Era stato più facile del previsto.
Genere: Azione, Guerra, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Neville Paciock, Seamus Finnigan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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9. Gorgosprizzi e persone dimenticate.

 
Saltellavo allegra attraverso i corridoi del settimo piano.
Era una giornata soleggiata, calda e confortevole. Le ombre create dal sole giocavano con le antiche finestre, fino a formare le più buffe ed interessanti forme. In poche parole, era una giornata perfetta per cercare Gorgosprizzi, ed era proprio quello che stavo facendo.
Mi sistemai gli Spettrocoli sul naso e rincominciai la mia interessante ricerca. Sembrava strano, ma  Hogwarts era quasi infestato di quei buffi esemplari.
« Signorina Lovegood? » una voce roca mi giunse alle orecchie.
Mi girai incuriosita, e quello che vidi non poté che farmi felice: « Oh, professore! » proprio dietro l’orecchio del professor Carrow si trovava l’esemplare di Gorgosprizzo più grande che io avessi mai visto. « Professore, si sposti di lì immediatamente! C’è un Gorgosprizzo dietro di lei! »
Il Mangiamorte rimase un attimo interdetto, come molte altre persone persone davanti a questa esclamazione.
« Insisto, professore. Oh, e anche lei professoressa! » aggiunsi, non appena vidi anche la sorella del signor Carrow. Sinceramente non gli apprezzavo molto come professori, ma, dopo aver subito l’attacco del Gorgosprizzo, sarebbero potuti essere anche peggio; lo feci per la salvaguardia della scolaresca.
« Smetti di sparare cavolate e dicci dove si trovano i tuoi grandi amichetti! » sbraitò all’improvviso lei, con un diavolo per capello.
« No, prima si sposti da lì, potrebbe confonderle seriamente la testa un'esemplare così enorme! E, tra l'altro, io non so proprio nulla… di chi poi? »
« Di Paciock e la Abbott, ovvio »
Così, i due fratelli cercavano i miei amici. Un’immagine di una stanza ben conosciuta, si delineò nella mia mente. Sicuramente erano lì, erano nella Stanza-va-e-vieni, che, tra l’altro, si trovava proprio a pochi passi da loro. Ne ero certa.
« La vicinanza con i Gorgosprizzi non fa bene professore, lo sa? » dissi allegra, come se  non mi avessero detto nulla riguardo ai miei compagni.
« Senti ragazzina, non ho tempo da perdere con queste cavolate. Dimmi dove sono i tuoi amici e non ti faremo nulla » ringhiò inviperito Carrow, fissandomi intensamente negli occhi.
Un’idea, però, mi balenò nella mente; seppur a grande vicinanza con i Gorgosprizzi, ero rimasta lucida, a differenza del professore.
« Signore… ha detto Paciock e Abbott? » chiesi fintamente interessata.
« Sì, Lovegood, almeno venti volte l’ho ripetuto! »
« Sa, io non sono immune dal potere dei Gorgoprizzi, anche se sicuramente sono più abituata di voi. Papà dice sempre che le Radigorde, oltre ad allontanare i Plimpi Ghiottoni, hanno anche una particolare influenza su queste creature affascinanti. Dovrebbe assaggiarle, signore, le farebbero sicuramente bene… »
«  LOVEGOOD! Senti, non mi interessa di queste Radiogorghe… »
« Radigorde »
« Sì, dicevo, non mi interessa nulla di questi affari! Dove sono… »
« Paciock e Abbott? »
« SI! » sbottò lui, più infuriato – e confuso - che mai: avevo fatto il mio dovere.
« Da quella parte » dissi tranquilla, indicando un punto infondo al corridoio « Là c’è un passaggio segreto, lo usano spesso »
« Ne è sicura? »
« Certo ».

I due fratelli partirono alla volta del punto da me indicato: un passaggio nascosto dietro una statua argentea che celava una ripida rampa di scalini, che con un semplice colpo della bacchetta si potevano trasformare in uno scivolo « Glisseo! », sotto al quale si poteva porre una gran quantità di Incantesimo Collante.
Era stato più facile del previsto.
Le urla soffocate dei Mangiamorte mi arrivarono tempestose alle orecchie, ma non ci feci caso.Scacciai irritata un Gorgosprizzo a pochi centimetri dal mio orecchio: ora non mi rimaneva altro che informare Neville.
 

***

 
Ero seduto su una comoda poltrona della Stanza delle Necessità; continuavo a rigirarmi in mano la mia bacchetta, aspettando che una qualsiasi idea su come uscire dalla Stanza senza procurarsi una punizione a vita, risplendesse nella mia mente. Erano passate quasi due ore da quando Malfoy se ne era andato, e io e Hannah eravamo rimasti chiusi dentro senza fare nulla.
« Possibile che tu non abbia una sola idea su come uscire da questo maledetto posto? » sbraitò lei per l’ennesima volta, continuando a camminare avanti e in dietro per la Stanza e agitando concitata le braccia.
« Non mi sembra che tu abbia fatto qualcosa, però » dissi aspro, ogni tanto riusciva davvero a innervosirmi. « Non fai altro che misurare la stanza a grandi passi»
« Mi aiuta a pensare! Tu, invece, cosa stai facendo per trovare una buona idea? » ribatté secca, e sicura di sé.
Rimasi zitto a fissarmi le dita che stringevano forte la bacchetta: cosa stavo facendo? Essenzialmente nulla. Forse nemmeno pensare. Ero sicuro che prima o poi l’idea giusta fosse arrivata all’improvviso, ma ancora dopo due ore non avevo prodotto nulla di intelligente.
Ricominciai a rigirarmi la bacchetta in mano, ignaro degli sguardi di fuoco che Hannah mi lanciava. Era stata colpa mia, dopotutto: l’avevo raggiunta io sulla torre, facendo così pensare ai Carrow che stavamo organizzando qualcosa per ribaltarli, da quanto avevo capito. Se fosse rimasta lei in cima alla Torre, da sola, non avrebbero mai temuto un attacco unicamente da lei, un innocua ragazza Tassorosso.
Evidentemente, non sapevano di che cosa è capace.

« Ahi! »
Sentii un urlo strozzato provenire dall’angolo in cui stava camminando Hannah. Mi girai inquieto e vidi che si stava tenendo la pancia, all’altezza della tasca della felpa.
«Tutto bene? » chiesi leggermente intimorito, dopo la sua ennesima sfuriata, ma anche preoccupato.
« Sì! Neville siamo salvi! » si girò verso di me con un sorriso che le spiccava sul volto felice. Mi corse incontro e, presa dall’ignota euforia del momento mi abbracciò con slancio. « Siamo salvi! » ripeté nel mio orecchio, quasi urlando.
Divenni inspiegabilmente tutto rosso, e quando lei si allontanò da me, feci finta di essere molto interessato alle mie scarpe.
« Perché siamo salvi? » chiesi, tenendo ancora la testa bassa.
« Il Galeone, Neville! Luna mi ha appena mandato un messaggio, dice che possiamo uscire senza problemi, i Carrow sono innocui al momento »
« Ne sei sicura? » non sapevo quanto fidarmi del ‘sono momentaneamente innocui’ di Luna, ma d’altronde era una nostra compagna – anche molto in gamba -, nonché una mia cara amica, quindi decisi di assecondare Hannah. Forse avevamo davvero una chance.

Nel frattempo, quest’ultima aveva già raggiunto l’uscita e aveva aperto la porta.
« Oh, finalmente! Ce ne avete messo di tempo »
Una voce allegra e sempre un po’ distaccata dal mondo reale, mi fece apparire un enorme sorriso sulla faccia: non ero mai stato così felice di vedere Luna.
Uscii anche io dalla Stanza e, appena fuori, l'abbracciai forte e lai mi sussurrò all’orecchio una frase che suonava all’incirca come: “lo sapevi che nella Stanza-va-e-vieni è pieno di Gorgosprizzi?”
Gorgosprizzi? Avevo sentito bene?
In ogni caso, costatai che nulla era impossibile quando si parlava di Luna Lovegood, nemmeno scappare dai Carrow. Questo, però, mi fece tornare in mente una cosa, che mi preoccupò molto:
« Luna, dove sono esattamente ora i professori? »
« Sono al sicuro, però dobbiamo trovarli e modificare loro la memoria prima che lo faccia qualcun altro di non gradito » disse molto semplicemente, facendo spallucce. « Ho aspettato voi, perché penso di non essere capace di fare Incantesimi di Memoria, non vorrei creare danni»
« Hai fatto bene » sentenziò Hannah « Se riducessimo i Carrow come il povero Allock, penso che non riusciranno a passare inosservati mai più, e neanche noi » aggiunse con un sorrisetto rilassato.
Luna ci guidò verso il luogo in cui erano bloccati i professori, ci raccontò quello che aveva fatto e aggiunse anche che Amycus Carrow non sapeva cos’era una Radigorda. Io e Hannah ci guardammo stupiti in quel momento, ma non volemmo ribattere; meglio fare scena muta, che dire una grande quantità di cavolate, me lo ripetevo ormai da sei anni.
Arrivati al luogo precedentemente descritto da Luna, facemmo fatica a non scoppiare a ridere: i due Carrow erano stesi a terra, con la pancia e le guance premute sul pavimento che, magicamente, li teneva ben attaccati a sé. Ero sicuro che se fossero riusciti a parlare avrebbero imprecato pesantemente, e io non volevo sentirli lamentarsi.
« Bene, ora c’è qualcuno che sa modificare la memoria? » chiese Luna e dal basso si levarono dei mugugni di protesta. Ovviamente non ci badammo.
« Certo! » annuì Hannah « Ricordo di aver letto molto a riguardo; modificare la memoria, in ogni caso, è più semplice di annullarla del tutto. Dovrei farcela senza problemi »
La mia adorazione nei suoi confronti crebbe, se possibile, ancora di più. Era anche intelligente, oltre che carina, simpatica e un altro milione di qualità.
« Penso che prima dovremmo Schiantarli, però » aggiunse pensierosa « Se si svegliassero dall’Incantesimo di Memoria attaccati ad un pavimento e con noi tre davanti, penso che saremmo più in punizione di quanto non lo siamo ora »
Luna annuì velocemente e io le rivolsi un cenno d’assenso, sfoderai la bacchetta e Schiantai i due Carrow, che finalmente smisero di lamentarsi.
Hannah pronunciò lentamente alcune formule, facendo ondeggiare la bacchetta sopra le loro teste.
Finito l’incantesimo ci guardò soddisfatta e disse: « Ho modificato la loro memoria. Ora pensano che sono accidentalmente caduti dalle scale, perché si stavano dirigendo velocemente a lezione e il loro Signore li ha chiamati. Non ricordano nulla di noi o di Luna»
«Ottimo lavoro! » le dichiarai, ammirato. « Ora dobbiamo solo terminare questi due incantesimi che ha fatto Luna: prego. »
Quest’ultima estrasse la bacchetta dalla veste e sussurrò “Finitem Incantem” sullo scivolo, che presto tornò ad essere una scalinata normale, e ripeté l’incantesimo anche sul pavimento sottostante ai due fratelli, che rilasciò i loro abiti e la loro pelle a contatto con esso con un sonoro ‘blop’.
« Quando si risveglieranno? » domandò curiosa finiti gli incanti.
« Non saprei, non ho fatto un incantesimo molto potente. In ogni caso, muoviamoci! » sentenziai.
 
Ci allontanammo velocemente e, raggiunta la Sala Grande, ci salutammo.
Luna si avviò verso la Torre di Corvonero, lasciando me e Hannah soli.
Lei mi guardò seria e disse, abbastanza secca, ma pentita: « Beh, scusami ».
« E di che cosa? » le sorrisi e la guardai. In ogni momento della giornata non potevo fare  a meno di notare quanto fosse bella. Perché quest'effetto?
«Ti ho risposto male quando eravamo nella Stanza, mi dispiace » disse quasi sussurrando.
« Figurati, anche io ero nervoso » la tranquillizzai.
Lei mi lanciò un’occhiata furtiva, si alzò in punta di piedi e mi scoccò un bacio sulla guancia bisbigliando: « Ci vediamo domani, allora! »
« Sì… a domani… » fu tutto quello che riuscii a rispondere, prima che lei sparisse. Rimasi un attimo a fissare il vuoto, come un ebete: non ci potevo ancora credere.
Hannah mi aveva dato un bacio sulla guancia.
Hannah!





Ehm... Eccomi qua, sì.
Sono in ritardo, troppo T____T
Ma  capitemi, non avevo ispirazione, era come se fossi ad un punto morto della storia. Insomma ero in crisi u.u

Per questo capitolo ho solo qualche precisazione da fare: innanzitutto, per l'incantesimo di memoria non ho scelto di scrivere 'Oblivion', come formula, semplicemente perché non ero sicura che l'incantesimo per MODIFICARE, non cancellare, la memoria sia quello corretto, così ho inventato. ^^'

Poi, voi non avete neanche idea di quanto mi sia divertita a scrivere il POV di Luna. u.u
Penso che ce ne sarranno di simili abbastanza presto. XD

Infine, siamo quasi arrivati alla Hannah/Neville. Li adoro, letteralmente <3

Non mi posso dilungare molto, così ringrazio quelle quattro anime che hanno commentato il capitolo precedente, ma soprattutto ClaireTheSnitch, che, senza le sue GENTILI richieste di aggiornare, forse il capitolo non sarebbe qui. Quindi ringraziate lei. O prendetevela con lei, dipende dai punti di vista. u.u

In sostanza grazie! Anche e chi segue/preferisce/ricorda questa storia. Vi adoro tutti!  :D
Ora rispondo alle recensioni. :D
Al prossimo capitolo - che prometto sarà postato in tempi consoni. u.u

Un abbraccio, Alex.
   
 
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