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Autore: Nyappy    29/04/2011    3 recensioni
[Storia temporaneamente sospesa]
Il mondo è precipitato nel caos. Dopo la sua quasi distruzione avvenuta anni fa, quasi tutti gli scienziati si sono rinchiusi nelle loro roccaforti tecnologiche, vivendo in gran segreto.
Sulla terraferma si è regrediti, e la gente è tornata ad abitare in villaggi, sfuggendo le grandi città inquinate e oppresse da una cappa di nubi scure.
Il mare è terra di nessuno: puntellato da isolotti formati da spazzatura e solcato da loro, le cavie fuggite.
Merisol è la piratessa a capo della Daffodil: scostumata e maleducata, odia i vecchi, è una feticista degli ombelichi ed ha gli occhi selvaggi della Belle Dame.
E quando incontra Kim... beh, sono scintille, anche se lei ancora non lo sa.
Perchè Merisol e la sua ciurma non si oppongono al mondo, devono semplicemente sopravvivere.
[Tentativo di new weird / linguaggio volgare / tentacoli ed altre amenità / cowboy pacchiani]
Genere: Avventura, Fantasy, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lista prezzi NON SI FANNO SCONTI!
viso: 10.000 bizzaf       e non fare quella faccia!
braccia: 5.000   sono generoso
gambe: 4.500
altro: 2.000# bizzaf    ogni tre pollici di lavoro. Contrattabile.

*
Era bello vedere come Vermillion fosse sempre il solito. Ok, i suoi lavori erano davvero buoni, ma per sistemare Kim avrebbe dovuto spendere metà del compenso che avevano pattuito quelli di Sehnsucht, e non le pareva una buona idea.
Erano sbarcati su Bonheur da appena due minuti e già venivano importunati dagli allievi di quel tirchio.
-Costa davvero poco!-, un ragazzetto minuscolo piazzò proprio sotto il naso di Merisol l'ennesimo foglio con i prezzi. Come se gli altri tre mocciosi non l'avessero già fatto.
Lei ringhiò stringendo gli occhi, giusto per vederlo arretrare spaventato. Era splendidamente terribile.
-Cumb, cowboy! Andiamo!-, richiamò i due lenti compagni ancora sul pontile e quando iniziò ad incamminarsi verso la Maison Vermillion -che nome presuntuoso!- notò solo Cumb, alla sua destra.
Si voltò per vedere la solita faccia apatica di Kim vagamente diversa dal solito, come se quegli occhi sempre a mezz'asta fossero davvero aperti.
Oh, giusto. Quel biondo non aveva mai visto la casa di Vermillion.
Svettava dalla foresta di Bonheur come un intricato ammasso di variopinti tubi a proteggere la struttura centrale -labirintica. Senza contare le bandiere variopinte ed il gambero scarlatto che troneggiava sul tutto, la migliore statua di Vermillion.
Simile agli sposini su una torta nuziale. Sciolta. E tubolare. O almeno, lei la pensava così.
-Sbrigati!-, lo incitò alzando la voce.

Vermillion era davvero lo stesso: solite treccine, soliti occhi strabici sbarrati e le mani nervose impegnate a giocherellare con una pallina di gomma.
Quando furono scortati all'interno della villa dai nani pedanti di prima -che li avevano seguiti per tutta la foresta, ridicolo- ed entrarono nella sua stanza preferita lui si alzò di scatto. Deliziato.
-Cumb!-, lanciò indietro la pallina e si fiondò sull'uomo, che Merisol aveva fatto entrare appositamente per primo. Sapeva che gli incontri tra vecchi compagni erano qualcosa che venivano particolarmente apprezzati.
Anche se uno di loro aveva un senso estetico molto discutibile -quella stanza a puntini era oscena.
-Vecchio mio.-, Cumb sorrise scambiando con l'altro quello che era stato il tradizionale saluto della Daffodil per anni, prima che lei lo abolisse -non era mai riuscita ad intrecciare le dita in quel modo strano.
-E c'è anche Meri, cherie!-, e quando si voltò verso di lei Merisol imitò il saluto militare -Vermillion lo adorava.

-Ma questo non è Jacques!-, Vermillion se ne era accorto dopo soli dieci minuti, e si chinò a terra per esaminare dal basso Kim, che non si scompose. Ah, doveva farlo. Quando lui faceva così c'era qualcosa sotto.
-Infatti, è il mio nuovo mozzo.-
-Caaapisco.-, Vermillion si rialzò lentamente, fissando con occhi allineati la profonda cicatrice che percorreva il torso nudo di Kim. Doveva passargli un'altra camicia, quella era davvero pacchiana. E poi, i pizzi! Tamarria portami via.
-E lo vuoi aggiustare.-, l'uomo iniziò a premere con l'indice la pelle più scura. Dannato, non così vicino all'ombelico!
-Esattamente.-
Merisol lanciò un'occhiata al viso di Mr Vitalità: totalmente inespressivo.
-Aggiustare?-, chiese però inarcando appena un sopracciglio, non rivolto a lei ma a Cumb, che si limitò ad annuire. Chi era il capitano lì?
-Se delizioso, ciliegina, ma hai una spaventosa quantità di carne infetta.-, Kim si era salvato dai raggi di Sehnsucht solo perché l'interno della nave era schermato, ma in seguito non sarebbe stato così fortunato.
-Se la rimuoviamo corri meno rischi e lavori di più, ecco.-, terminò con fare pratico poggiando una mano sul fianco.
Vermillion ridacchiò e si avvicinò alla parete spoglia, appoggiandoci appena il palmo.. Sotto la sua pressione un'asse scivolò di lato, rivelando un'apertura scura.
-Hai già visto il prezzo, vero?-, si voltò ondeggiando le treccine.
.Sì, ed è troppo.-
-Quarantamila bizzaf non sono troppi.-
Aveva calcolato male. Quarantamila! Esattamente il compenso di Sehnsucht, dannazione.
-Ventimila.-
-Non tutto è contrattabile.-, lui chiuse gli occhi, annuendo tra sé.
-Me lo devi.-
Potevano andare avanti così per ore, Merisol non aveva intenzione di mollare. Le serviva un membro attivo, non un altro mostro peloso.
-Ventimila. Ma me lo dovrò tenere per un po' di giorni.-, terminò con una smorfia stralunata Vermillion prima di salutarli con la mano e scendere le scale che portavano al laboratorio.
-Quindi?-, chiese Kim emergendo dall'angolo, -Quindi adesso scendi e ti fai sistemare, e quando torneremo a prenderti pagheremo metà della ricompensa solo per te, non ti senti importante?-, snocciolò Merisol indicandogli la porta, ma lui non si mosse.
-Non mi fido.-
-E fai bene. Però guarda.-, lei sporse i fianchi per mostrargli la pelle perfettamente idratata della pancia, -Non c'è nulla, non vedi nulla. Vermillion è un mago nel sistemare le persone.-
Un po' meno nell'arredare gli interni.
-Posso rimanere io con lui.-, propose Cumb, ma la risposta di Merisol fu un sonoro sbuffo.
-Fai il bravo, ciliegina!-, raccomandò a Kim prima di fare cenno a Cumb di andare.
*
In realtà Kim si aspettava di sbarcare direttamente a Sehnsucht, non in quella piccola isola con un gambero sopra uno strano castello, ecco.
E non si aspettava nemmeno di dover rimanere lì per farsi aggiustare.
C'era una cosa che aveva sottovalutato: l'attitudine di quella donna a non ascoltare gli altri. Aveva capito subito che lui si era ritrovato quelle cicatrici una volta risvegliato, altro che. Ma non aveva alcun'intenzione di toglierle, si stava affezionando a loro.
Scese la scale buie con cautela, lasciando che gli occhi si abituassero alla luce, e si ritrovò in una stanza circolare illuminata da luci verdi e soffuse.
-Finalmente.-
Contando che dopo quella sottospecie di presentazione di prima non conoscevano nemmeno i rispettivi nomi, era incoraggiante tutta quella confidenza.
-Non voglio.-, Kim rimase vicino all'entrata, senza avvicinarsi e fissando quello strano ammasso di treccine che spuntava dall'anta di un armadio.
la testa dell'uomo spuntò per intero con una smorfia strana, quasi inquietante.
-Non vuoi cosa?-
-Non voglio toglierle, le cicatrici.-
Erano parte di lui. Non che gl'importasse particolarmente, ma non lo allettava la prospettiva di quell'uomo con quegli occhi strabici a trafficare con il suo corpo.
E una persona normale -e quello, per quanto bizzarro, doveva essere un medico- avrebbe parlato. Risposto. Fatto qualsiasi cosa tranne sparargli con una cerbottana un proiettile soporifero.
Le ultime cose che Kim intravide infatti furono il piccolo balzo che lo strambo compì, il suo portare alla bocca una cannuccia sottile e il pavimento.
-Ciliegina, devo farlo. Sei un pericolo così, sai?-, riusciva ancora a sentire la sua voce, però, -E sei estremamente interessante, m'ispiri un mucchio...-
*
-Lasciare Kim a Bonheur è stata una bella idea.-
Merisol aveva davanti sette ore di viaggio no-stop fino a Sehnsucht. Pepper era sparito di sopra, Nuage si era chiuso in camera sua, Cumb sistemava foto nuove in corridoio.
E Sode aveva nel suo studio dieci schermi piatti ed il collegamento satellitare.
-Ovvio, è stata una mia idea.-, replicò soddisfatta pescando un biscotto senza grassi dal sacchetto sul tavolo.
Una poltrona comoda ed un sacchetto di snack ipocalorici facevano la sua felicità durante quelle pause forzate.
Doveva farne una scritta per magliette. No, canotte.
-Metti su quel canale che fa sempre vecchi film. Post guerra però, quelli solo in 3D sono troppo vecchi.-
E dopo il terzo classico della maratona all night long si addormentò.

Una delle cose che più non sopportava di Sehnsucht erano gli abiti.
Non quelli maschili, che assomigliavano vagamente ad uniformi, con tutte quelle lunghe fila di bottoni, ma pizzi, crinoline e merletti. Pizzicavano.
E si rifiutava d'indossare un corsetto, era già splendida così. E togliersi un corsetto per infiltrarsi furtivamente a spegnere i due tiranni non era esattamente il top.
Gli stivaletti invece erano splendidi, anche se i tacchi erano veramente rumorosi.
Così si era data agli esperimenti, coprendosi più del solito con la sua tuta da yoga -Sei ancora mezza nuda!, le aveva detto Sode sistemandosi gli occhiali- ed indossando sopra uno di quegli abiti facilmente strappabili.
Li avrebbe fregati, altro che.
Tutte le procedure per superare il confine furono sbrigate da Sode prima che lei mettesse piede sul ponte, con quell'orripilante abito pseudo-vittoriano. Più vintage del vintage, inguardabile.
-Dov'è che dobbiamo andare?-, chiese ad un Sode vestito di cobalto, sotto lo sguardo divertito degli agenti.
-Al primo di Hyazintestraße.-, e tirò fuori un minuscolo palmare.
Ecco perché adorava Sode: sapeva sempre cosa fare.

Avete già incontrato Vermillion nello scorso capitolo, citato di sfuggita. E' un nome troppo bello per non ricamarci su un po', no? Rileggendo, è un po' ambiguo. Naa, non temete, non ambiguo-strano, ambiguo-buono. Il gambero è più
un vezzo che una vera citazione. Ora le strade di Merisol e Kim si dividono: bisogna spegnere i misteriosi tiranni e... sottoporsi ad un'operazione. Ho già un bel po' di idee.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Ringrazio aki_penn e KumaCla per aver commentato lo scorso capitolo, mi piacerebbe sapere che ne pensate anche di questo :) e tu, lettore ignoto... fatti sentire, non mordo, sai? <3
Nyappy
   
 
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