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Autore: _Arthur_    08/05/2011    0 recensioni
Nato il primo per creare quanto il secondo per distruggere, si disse poi di loro, e la storia che ne seguì fu per quelle terre un capitolo degno del più fantasioso cantastorie.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non occorre, non voglio. Sono stato tanto più e per più tempo crudele, io. – Rouge stava di fronte a Cal che lo aveva cercato per un giorno intero. Quando l’aveva visto arrivare, inizialmente, temette che volesse riprendere l’attacco; poi, però, lo aveva visto inginocchiarsi, piangere e chiedere perdono. Era stato in quel frangente che gli aveva detto che non occorreva. Lui era stato un uomo peggiore, per tanto tempo, con tante persone. Cal, da parte sua, era tormentato da un profondo senso di colpa. Non aveva mai provato una sensazione così devastante, gli attanagliava le viscere provocandogli vero e proprio dolore. Fu mentre pensava queste cose che nel suo campo visivo comparve una mano. Alzò gli occhi: il rosso, a braccio teso lo stava invitando ad alzarsi, con in viso una faccia serena. Raccolse le forze e, stringendo la mano si alzò.
Per un attimo ripresero i loro occhi a dialogare, parlavano di segreti mai scambiati: di una madre morta da tempo e un padre fuggito, parlavano di un contadino e di alcune Suore, di due ragazzi, della morte e della vendetta, della vita e dell’amore, del coraggio e della paura. Peccato che nessuno dei due potesse comprenderne i significati.
-Cosa farai, ora?- Quello che era stato il Diavolo Distruttore era curioso;
-Cercherò me stesso, poi si vedrà. Tu?- Era ancora strano, per lui, rivolgersi in quel modo al suo interlocutore.
- Io? – strinse le mani a Veronica, che aveva assistito fino a quel momento – ora che so che non mi cercherai, troverò il mio riscatto, lontano, lontano da qui. –
- Perché così lontano? –
- Perché se tanto ho distrutto in questo luogo, nessuno mi darà mai l’opportunità di cambiare me stesso. No… mi hanno già marchiato una volta: sul rogo, anche se permetterei la giustizia, non potrei mai rifarmi neanche di un millesimo di quel male che ho fatto. Non è codardia, questa. Voglio essere migliore; donerò la mia vita… e poi – Accarezzò il viso di Veronica – anche se è strano a dirlo, ho trovato qualcosa per cui vivere -


Fine

Soffierà il vento di Nessuno tra gli alberi. Accarezzerà le querce, i faggi e gli olmi. Ho riposto ora la penna, con la quale ho sancito la memoria :
“Peccato” penso “nessun uomo potrà mai conoscere questa vicenda”
Raccolgo il libro con le zampe ed esco, volando nella notte; “chissà se il Consiglio lo porrà nella Biblioteca, in fondo è stato il vento a portarmi la storia”.


Biblioteca del Consiglio dei Gufi, quarantunesimo giorno, anno terzo della Grande Quercia.

- - - - - -
E qui
, con un capitolo semplice e veloce, si conclude, purtroppo. Per un totale di:

dieci capitoli
nove pagine
centoquindici paragrafi
quattrocentoventisei righe
seimilaquattrocentotrentuno parole
trentasettemilaquattrocentosettantasei caratteri (spazi inclusi)
:D :D

un grande Grazie a tutti, seguiti, ricordati recensiti (pochi in effetti) e lettori silenziosi (ricordando anche di RECENSIRE questo capitolo anche se sarà passato del tempo; fa sempre piacere sapere se è piaciuta la storia!!).
Va bene vi lascio così, con un saluto, rimandandovi alla prossima, se ci sarà, storia!
BuonCiao a tutti!!
_Arthur_
RECENSITEEEEEE
  
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