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Autore: Eldur    28/05/2011    6 recensioni
James Potter era un bel ragazzo alto, per di più Cercatore di Grifondoro. Ma Lily sapeva anche che era soprattutto un irresponsabile, un prepotente. Se ne andava in giro per il castello tronfio e pieno di sé, avendo la cura di non rispettare le regole di Hogwarts.
Nessuno sarebbe mai riuscita a convincerla. Mai. James Potter non avrebbe conquistato il suo cuore.

STORIA REVISIONATA E CONCLUSA.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Mary MacDonald, Nuovo personaggio, Regulus Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Capitolo 1: Anche lui è Caposcuola


L’Espresso per Hogwarts aspettava sulle rotaie, mentre tutti gli studenti si affrettavano per trovare gli amici e uno scompartimento dove passare il viaggio. C’erano solo due ragazze ferme che litigavano a una grande distanza dal treno. “Forse hai bisogno di una nuova sorella. Che ne dici, strega?” disse Petunia sprezzante.
“Sì, hai ragione! Ho bisogno di una sorella che non dica che sono un mostro!” ribatté Lily.
“Allora basta che tu faccia qualche incantesimo e vedrai che cambierò atteggiamento!” aggiunse Petunia urlando. “E’ facile per te, vero? Basta solo che tu muova quello stupido bastoncino!”.
Lily guardò la sorella, irritata. Sarebbe stata l’ultima volta che avrebbero litigato davanti a quel treno.
“Sei sicura di non essere tu il mostro?”, disse allontanandosi.
Con la testa bassa e le lacrime agli occhi raggiunse il treno e cominciò a cercare uno scompartimento vuoto. Il suo settimo anno cominciava come tutti gli altri: aveva litigato di nuovo con Petunia. Voleva bene alla sorella maggiore, ma non avevano più lo stesso rapporto confidenziale da tempo ormai. L’ultima volta che avevano parlato senza urlarsi addosso era stato sei anni prima, quando Lily aveva dieci anni.
Mancavano solo dieci minuti alle undici e Lily non aveva ancora trovato Mary Mcdonald e Kate Everett. Le erano mancate durante l’estate, aveva bisogno di rivederle e di passare un ultimo anno ad Hogwarts con loro. Sorrise al pensiero.
Lily guardò negli scompartimenti della prima carrozza. Non trovando posto, sospirò, e si diresse verso la seconda carrozza.
Mentre guardava nel sesto scompartimento, si accorse che era occupato da Avery e Severus Piton. Non ci pensò due volte: si allontanò in fretta e furia per evitare che Severus la vedesse. Avrebbe cominciato di nuovo a scusarsi. Lily sapeva che non c’era più niente da fare perché avevano perso la loro amicizia e niente li avrebbe più ricongiunti. Sarebbe stato quindi inutile dar modo al ragazzo di Serpeverde di parlarle.
Si guardò intorno cercando anche le sue amiche, ma di Mary e Kate nessuna traccia.
Stava per sbirciare in un altro scompartimento quando la porta si aprì all’improvviso è dall’apertura sbucarono un paio di occhiali e dei capelli ribelli. James Potter.
Non ora!, pensò Lily esasperata.
James Potter era un bel ragazzo alto, per di più Cercatore di Grifondoro. Ma Lily sapeva anche che era soprattutto un irresponsabile, un prepotente. Se ne andava in giro per il castello tronfio e pieno di sé, avendo la cura di non rispettare le regole di Hogwarts. Finiva quasi sempre in punizione, accompagnato dal suo migliore amico Sirius Black. I due facevano parte del gruppo dei Malandrini, come a loro piaceva farsi chiamare. Erano in quattro: Potter, Black, Remus Lupin e Peter Minus.
L’unico con cui Lily si trovava bene era Remus. Era un ragazzo gentile, disponibile e studioso, un prefetto che rispettava i suoi doveri anche se esitava nel punire i suoi migliori amici quando ce n’era bisogno. Per la maggior parte del tempo li guardava malamente e non agiva. Lily sapeva che aveva provato alcune volte ad ammonirli, ma non era riuscito a fargli cambiare atteggiamento e quindi ci aveva rinunciato.
“Ehi, Evans, stai bene?”, chiese soddisfatto James, con un sorriso quasi sfacciato.
“Potter…” pronunciò lei seccata, “Mai stata meglio, grazie”.
“Stai cercando la Mcdonald e la Everett?”.
“Sì. Le hai viste?”.
James sorrise e la invitò ad entrare nello scompartimento, mentre si scompigliava i capelli neri.
“Potter, non ho intenzione di mettere piede lì dentro. Lo sai questo, vero?”, disse Lily, infastidita.
“Niente Mcdonald e Everett, allora”, dichiarò James fingendosi dispiaciuto, “E anche niente scompartimento, a quanto pare…”. Lily osservò la carrozza e vide che erano ormai tutti seduti. Probabilmente non c’era più posto.
Maledizione, ci mancava solo questa, si disse disperata, mentre il treno cominciava a muoversi.
James, compiaciuto per averla incastrata, si spostò ancora per lasciarla entrare nel suo scompartimento.
Mary era seduta e stava parlando con Remus e Peter. Appena vide Lily sorrise e si alzò.
“Lily… ti abbiamo cercato per tantissimo tempo!”, disse abbracciandola.
“Anche io vi ho cercate”, rivelò Lily all’amica. Poi aggiunse preoccupata, “Ma dov’è Kate?”.
James intanto aveva sorriso maliziosamente a Sirius, che aveva risposto con un cenno compiaciuto e orgoglioso che rivolgeva solo al suo migliore amico.
“Allora andiamo, Mary. Potter, Black, Peter, Remus… tanti saluti”, disse Lily, andando verso la porta dello scompartimento.
Stava per uscire quando James le bloccò la via d’uscita.
“Potter, fammi passare. Subito”, lo avvertì Lily con gli occhi infuocati d’odio.
“Dove vuoi andare, Evans? Non c’è altro posto dove sedersi”, rispose risoluto James, senza preoccuparsi minimamente della minaccia della ragazza.
“Kate è nell’ultimo scompartimento di questa carrozza. Io e Mary andiamo lì... ma perché diamine devo dare spiegazioni a te?!”, disse Lily mentre aggiungeva sprezzante un “Addio Potter” carico di rancore.
Ma James non si spostava dalla porta. Lily sbuffò e cercò di smuoverlo dalla sua posizione.
“Potter, fammi passare o ti schianto”, minacciò spietatamente poi, cominciando a sfilare dalla tasca dei jeans la bacchetta.
James sorrise all’avvertimento e la afferrò dolcemente per la vita.
“Lily Evans, ti va di uscire con me?”, sussurrò nel suo orecchio.
Lily rabbrividì al contatto delle sue mani e delle labbra contro la pelle. Si chiese se non potevano rimanere in quella posizione per tutto il viaggio, ma poi si riscosse e tornò alla realtà. Non doveva certo cedere così.
“Smettila di chiedermi se voglio uscire. La risposta è no e non cambierò idea”, ribatté allontanandosi di scatto.
James la lasciò andare sorridendo malizioso e sussurrando “Certo che cambierai idea, Lily Evans”, in modo che solo Sirius lo sentisse. Il ragazzo ridacchiò divertito.
Lily lanciò uno sguardo di fuoco a James e, accompagnata da Mary, uscì dallo scompartimento.
James, seguendo con lo sguardo la ragazza dai capelli rossi, dietro al vetro della porta, tornò a sedersi vicino a Sirius che scoppiò a ridere. Peter sorrise e Remus scosse la testo arreso, a metà tra il divertito e il dispiaciuto.
“Tra un po’ l’avrai ai tuoi piedi, Ramoso”, disse Sirius sghignazzando. James sorrise.
“Non ho mai dubitato di questa possibilità”, confessò orgoglioso.

*



Lily voleva farlo a pezzi. C’erano ragazze che avrebbero dato la bacchetta per essere nella sua situazione: essere corteggiata da James Potter… Eppure lei non lo sopportava. Era arrogante, prepotente e presuntuoso. Erano quasi cinque anni che Potter le chiedeva di uscire e lei non aveva mai ceduto. Questa volta però… era come se lei volesse stare al suo gioco…
No, è solo un’impressione, si disse, scuotendo la testa per scacciare quei pensieri molesti.
Era seduta nello scompartimento con Mary e Kate e guardava fuori dal finestrino mentre loro parlavano. Non vedeva l’ora di cominciare le lezioni. Poi si ricordò che era al settimo anno e che avrebbe dovuto conseguire i M.A.G.O. (Magie Avanzate Grado Ottimale), gli ultimi esami prima di entrare nella realtà del mondo magico, e cominciò a preoccuparsi.
Ma cosa aveva Potter di così speciale? Era solo un arrogante!
E adesso perché pensava a Potter invece che agli esami?
“Lily!”, la chiamò Kate all’improvviso a voce alta. Lily si girò di scatto.
“E’ da un po’ che ti sto chiamando. Stai bene?”, chiese Kate, preoccupata.
“Sì, sto bene”, rispose Lily. Si era quasi dimenticata che era in compagnia delle sue migliori amiche.
“Non hai parlato per tutto il viaggio. Forse Potter ti ha turbata?”, chiese poi l’amica, maliziosamente.
Lily la fulminò con un’occhiataccia.
“Sono circa cinque anni che è innamorato di te e ti chiede di uscire… per una volta non puoi accettare?”, chiese Mary.
“Non ho bisogno di uscire con Potter per capire che è un antipatico arrogante e prepotente”.
Mary fece spallucce a Kate che guardò Lily fintamente dispiaciuta. Non sarebbe mai riuscita a convincerla. Mai. James Potter non avrebbe conquistato il suo cuore.
“Ehi Lily, Potter mi ha detto che ora sei Caposcuola!”, esclamò Mary felice. Kate la guardò fiera: “Brava! Sapevo che ce l’avresti fatta!”.
Lily sorrise ai complimenti delle due amiche, ma poi le sorse un dubbio.
“Come faceva Potter a sapere che sono Caposcuola?”, chiese nervosa.
Mary la guardò dispiaciuta e torcendosi le mani, dichiarò: “Ehm, Lily… anche lui è Caposcuola”.
   
 
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