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Autore: Your guardian Angel    18/06/2011    5 recensioni
Clow aveva cinque allievi, morti durante la Grande Guerra. Yuuko conosce la profezia secondo cui gli Elements torneranno e il Buio sconfigeranno composta dallo stesso Clow Reed in punto di morte: e capendo che i destini dei cinque si mischiano inesorabilmente con quelli di Sakura&co. riesce a scovarne le reincarnazioni.
Forse non sempre piove.
Perchè prima o poi il sole deve uscire.
Genere: Azione, Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo IV

La figlia dell'acqua

Castello

 

 

Svegliati svegliati figlia dell'acqua.
Svegliati e compi il tuo destino.

 

Beatrice aprì gli occhi di scatto e alzò la testa, sentendo la bocca impastata di sabbia.
Si trovava sulle rive del mare, a quel che vedeva, ed era distesa a pancia in giù: si alzò spolverandosi i vestiti dalla sabbia appiccicosa e si specchiò nel mare.
Indossava un paio di jeans - ricordò distrattamente che erano uguali a un paio che le avevano regalato, dei pinocchietto blu con paiettes più scure a decorarne in bordi- e una maglietta dal colletto ricamato, azzurro anche quello, con un paio di sandali.
Almeno quelli erano bianchi.
Una volta toltasi la sabbia dalla bocca di guardò in giro, scorgendo un castello costruito sulla roccia, proprio accanto al mare: mosse un passo per raggiungerlo ma proprio allora qualcosa attirò la sua attenzione.
Era una ragazza che più o meno...Beh, era la sua copia a vent'anni, con l'unica differenza di un bel paio di occhi verdi al posto del suo castano: Beatrice inaricò un sopracciglio e, curiosa come era sempre stata, raggiunse la ragazza per chiederle informazioni.
« Oi...Ahem, scusa, non è che potresti...»
Nulla, quella sembrava non vederla nemmeno.
Un pò scocciata Beatrice si mise davanti alla ragazza, decisa ad avere le informazioni che cercava, ma l'altra - evidentemente non la vide- la oltrepassò senza problemi...Passandole attraverso, come se fosse fatta di pura aria.
Bea si portò una mano al ventre, boccheggiando.
Ma cosa...
« Non può vederti perchè questo è un tuo ricordo.» disse una voce alle sue spalle.
La ragazza si voltò verso la provenienza della voce, scorgendo...Beh, scorgendo un grande drago azzurro, dagli occhi bianchi come perle che la fissava tranquillo, guardandosi di tanto in tanto le zanne.
« Oh..» le riuscì di dire.
Oh.
Ma che razza di risposta era? Vabbè che incontrare un drago alto quanto un palazzo di dieci piani non era una cosa certamente comune ( e non lo è tutt'ora) ma restare lì impalata a fissarlo a bocca aperta...Beh, date tutte le cose che le erano successe non avrebbe dovuto stupirsi più di tanto.
« Sei un ricordo anche tu?» chiese, dopo qualche attimo di silenzio.
Il drago rise, o almeno a Beatrice sembrò che quel verso indecifrabile fosse una risata divertita, e scosse il testone.
« No, io sono un protettore..Tutti i bambini ne hanno uno: in ogni vita, quando rinascete, noi siamo lì a proteggervi dalle cose brutte. E se non ci riusciamo è solo perchè qualche protettore, forse più forte di noi, ci ha sconfitti. Ma in ogni vita c'è qualcosa che protegge...E beh, noi proteggiamo voi, invisibili e silenziosi, incorporei come l'aria stessa.
Siete voi che da bambini parlate con noi, ci vedete: ma da grandi perdete questa capacità.»
« E perchè?»
« Beh, dimenticate di sognare: arrivano mille e mille preoccupazioni che non vi permettono di continuare a sognare come una volta. E' per questo che Yuuko-san ti ha mandato qui: devi recuperare i ricordi del tuo passato e cercare di allenarti a non perdere quella capacità di sognare che ti porti dietro da bambina.»
La ragazza annuì, restando in silenzio qualche minuto ad osservare il mare infrangersi in bianca schiuma contro la spiaggia.
« Cosa devo fare?» chiese alla fine, lo sguardo fattosi improvvisamente serio: effetto delle parole del drago o qualche giuzzo di memoria che si affacciava timidamente alla sua mente? Miei cari lettori, non saprei proprio dirlo perchè Beatrice non me lo disse mai.
Ma se volete la mia modesta opinione ritengo un mix delle due cose.
« Devi seguire quella ragazza, Kimberly di Giada, attraverso il suo più doloroso ricordo: la morte della sua migliore amica. Solo allora, alla fine, capirai chi sei, saprai quale strada è giusto percorrere: e sarà allora che io ti tirerò fuori da qui.»
Fidandosi delle parole del drago Beatrice corse via, seguendo Kimberly su per la strada che portava al castello.
Verso quella che sarebbe stata la prima, grande prova da affrontare.
Rivivere il dolore della morte di qualcuno di caro non sarebbe stato facile nemmeno per l'anima più forte del mondo, il Grande Drago ne era perfettamente a conoscenza: non impazzire, non urlare contro il cielo il proprio dolore è davvero difficile.
Ma bisogna andare avanti.
Bisogna capire che alle volte una morte può essere la spinta ideale per combattere la più grande delle battaglie.
La vita.
Devi capire chi sei, figlia dell'acqua, prima di sapere cosa devi fare.



 

Grazie della cortese attenzione!
Con mio grande rammarico non posso ringraziarvi come si deve...E l'immagine non si vede: almeno nel mio computer.
Alla prossima!

The next;
Quando il mondo ti crolla addosso.

 

 

« La storia potrebbe ripetersi, vero?»
«  Si, esiste una possibilità.»
 
 

 


 

  
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