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Autore: michiyo1age    30/07/2011    3 recensioni
Le seccature per definizione non possono essere che seccanti.
Questo era diventato il pensiero fisso di un povero shinobi che non aveva mai fatta niente di male al mondo. Voleva avere una vita tranquilla, una moglie tranquilla, dei figli tranquilli. Insomma tutto nell’ordinario, trascorrere l'esistenza seguendo il motto “vivi e lascia vivere” e fino a poco tempo prima, tutto era andato liscio come l’olio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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...vielleicht


Il giorno dopo, Shikamaru Nara si risvegliò di estremo malumore. Non aveva finito il lavoro, si trovava nel palazzo dell'Hokage, il foglio si era attaccato alla guancia lasciandogli anche dell'inchiostro sul viso. La seccatura non era nemmeno lì. Era l'alba probabilmente sua madre in quello stesso momento stava sacramentando in turco chiedendosi dove fosse. Si alzò e notò il suo messaggio, borbottò parole insensate raccolse tutto per andare a fare qualcosa di buono a casa sua. Purtroppo dove sbarrare la casella “riposare”, nessuno glielo avrebbe permesso.

La giornata si prospettava libera, quindi quel diavolo in terra l'avrebbe portato in mezzo ad un bosco. Lei e la sua maledetta passione per le piante!

Aveva avuto ragione dopotutto, la sua seccatura era estremamente prevedibile.

-Guarda lì! Quell'olmo ha avuto la vita difficile per crescere- esclamò indicando un piccolo albero il cui tronco si era storto parecchio per arrivare a coprire una chiazza di luce. Ci si poteva sedere sopra come se fosse una grande nodosa panchina. La ragazza vi si accomodò accavallando le gambe con il suo solito sorriso malizioso. Intimamente traboccò di gioia a vedere lo sguardo da pesce lesso di quella povera anima che le stava in fronte.

Dall'altra parte lui era diviso tra il pensiero “Fa che se ne vada presto” e “Rimani qua”. C'era anche la voce che gli gridava “Sei patetico!”, ma quella aveva deciso di non ascoltarla.

La sua scelta l'aveva fatta quando aveva capito di poter vivere bene senza Temari intorno.

Shikamaru rimase giù, guardandola dal basso come se fosse una sottospecie di idolo. Una dea della morte o della distruzione, di odio, tristezza e felicità.

Sapeva che cosa gli stava facendo?

Si, il suo sesto senso diceva di si.

La ragazza sciolse le gambe da quella posa voluttuosa per tirare piccoli, dolci, calci a quel bel addormentato nel bosco.

Queste sevizie erano nulla in confronto che lui entrava in contatto con la liscia, chiara pelle di lei.

-Dai Shika-chan vieni un po' qui, non fare il vecchio barboso-

Lo stava tentando, quella seccatura, lo stava tentando!

Basta, si disse concitato, io smetterò di essere me stesso da questo momento in avanti.

E detto così fece un passo in avanti e fece scivolare Temari da quel maledetto piedistallo sui cui era messa. Una volta a terra la ragazza non ebbe vie di fuga. Shikamaru le passò rapidamente un braccio intorno alla vita e l'altro andò a catturare il suo viso che fu obbligato a far congiungere le labbra, ansiose, smaniose di lui contro quelle attonite di lei.

Sciolse tutta la sua infinita frustrazione in quella semplice unione.

Si staccò e disse: “ No, non succede nulla” per poi dopo andarsene felice.

Ma non fu così, effettivamente un distacco avvenne perché solo dopo pochi attimi la seccatura era riuscita a fargli esaurire tutto l'ossigeno. Il petto si abbassava velocemente, ma non lo stesso fecero i suoi occhi.

Non aspettò una sua risposta perché si incatenò a lei anche con quel braccio che prima era stato solo l'esca per un pesce troppo fiducioso. Il suo odore, il suo sapore, tutto di lei lo faceva vivere e non avrebbe più voluto staccarsi. Ma la lucidità stava tornando e la rabbia si stava sciogliendo come neve al sole. Le catene delle sue braccia diventarono veli e i suoi baci irruenti si fecero sempre meno profondi. Diventarono ad intermittenza, a livello delle labbra, molto lenti. Ogni volta si diceva che quello era l'ultimo. Ma ogni volta si ricordava che avrebbe potuto essere l'ultimo della sua intera vita.

Ancora uno, ancora...

Le sue mani accarezzarono per l'ultima volta quel corpo agognato e si fermarono sul viso di lei.

Temari era scossa, profondamente scossa. Tutte queste emozioni in una volta. Pensava che la loro fosse complicità, amicizia. Non aveva mai immaginato che lui...che lui...potesse fare cose del genere.

Che potesse volere cose del genere.

-Temari, mi sono innamorato di te troppo tempo fa per potermelo ricordare. Non ce la facevo più a sopportati-

Che potesse provare cose del genere.

Dov'era ora tutta la sua sicurezza, La sua spavalderia? Lui aveva amore e lei non aveva niente. Brutto sapere di non avere più il coltello dalla parte del manico. Cercava di farsi domande a cui non sapeva dare risposte. Lei ricambiava il suo sentimento? Se si da quando? La sua non era solo attrazione e compiacimento? Non erano solo amici?

-Io...io non so...non so...non capisco....me- balbettò per la prima volta in vita sua e per il ragazzo lei gli parve più irresistibile della sua voce suadente quando voleva prenderlo in giro.

-Ti insegno un trucco- riprese il suo viso tra le mani.

Che faccia tosta che aveva! Ogni scusa era buona.

Lei fu di nuovo sua in meno di un secondo. Valeva la pena perdere la faccia in caso di un suo rifiuto solo per averla tutta per sé per un momento.

-Dimmi cosa hai provato- la sua voce si era fatta più roca, nascondeva dolore e gioia.

-Non lo so! Mi piace! Mi piaci. Amo passare il tempo con te e amo stare vicino a te- si era infervorata di colpo -Ma non so se ti amo! Non so cosa tu sia ora per me!-

A lui bastò questo. La baciò ancora e ancora.

-Hai tempo seccatura. Ma questa volta voglio sostenere la mia causa-

Ora era lui ad avere capito cosa piaceva a lei. Trionfante, la vide sorridere mentre questa volta si avvicinava lei.

-Non farmi aspettare troppo-Mormorò tra un bacio e l'altro.

-Io faccio quello che voglio- ribatté scaltra come al suo solito.

-Non ti sopporto più, davvero Tem-


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Ed ecco l'ultima parte per le mie care vacanziere, come da promesso.

Spero che vi sia piaciuta  almeno la metà di quanto sia piaciuta a me scriverla XD. La frase finale è quella che preferisco, ma come al solito voglio sentire le vostre opinioni quindi recensite recensite e recensite.

Buon proseguimento delle vacanze!

Ci rivedremo il 23 agosto, il giorno del compleanno di Temari , perchè la Black Parade ha organizzato l'evento per festeggiare la nostra amata kunoichi!

Veniteci a trovare

   
 
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