Ecco
a voi il tanto atteso capitolo! Buona lettura ragazzi!!!
Bella
P.O.V.
<< E dai Alice almeno un messaggio… >>, la imploro.
<< No, Bella, inutile che insisti con me. Edward ti deve desiderare e la lontananza lo aiuterà a schiarirsi parecchio le idee… >>.
La lontananza… erano cinque giorni che non ci vedevamo, e lo aveva spedito a miglia di distanza da me.
Come fosse riuscita a convincere Emmett e Jasper, rimaneva un mistero… anche se avevo un’idea ben precisa di come avessero fatto quelle due arpie che mi ritrovavo come amiche.
<< Inutile che pensi di mandarglielo di nascosto. Sappi che la mia vista è onnisciente, aveva già previsto tutto. Edward non ha il telefono con sé >>, mi sorride maligna.
Potevo odiarla?
Sì!
Ma ripensai che era solo grazie a lei se ero riuscita a baciare Edward Cullen fuori dai miei sogni più realistici.
Era successo davvero, e per ben tre volte.
<< Non puoi almeno dirmi cosa sta facendo? Dai Aly, almeno questo… >>, la prego con i miei occhi da cerbiatta.
So di avere poche chance ma devo pur provare!
<< Ehm, niente di che… danno la caccia agli orsi e… chiacchierano >>, sorride.
<< Eh no, non così in fretta. Non me la dai a bere. Dicci davvero cosa stanno facendo >>.
Il potere di Rosalie è davvero molto utile, alle volte… mica sempre.
Ci sediamo tutte e tre sul letto mentre Alice inizia a concentrarsi.
<< E bada bene a guardare anche Emmett, altrimenti… puoi immaginare >>, le sorride perfida.
Se avesse potuto sbiancare lo avrebbe fatto. Immagino che Rosalie le abbia fatto vedere il futuro dei suoi amati vestiti in fiamme, o la sua auto rigata… peggio per lei!
<< Stanno parlando di noi, Rose… >>.
<< E io? >>, domando.
<< Shhhh… >>, contemporaneamente, sia Rose che Aly, mi zittiscono.
<< A quanto pare Edward sta distribuendo consigli gratuiti per evitare che le donne possano mettere i piedi in testa agli uomini… “come abbiamo fatto noi”, sta spiegando… >>.
<< Quando hai detto che torneranno? Glieli faccio vedere io i piedi in testa… anzi, pensavo al tacco 15 delle mie Jimmy Choo! >>.
Vedo la bocca di Alice formare una perfetta O inorridita mentre cerco di trattenere le risate.
<< Ma Rose, tesoro, non puoi profanare un dono simile, ci sono ben altri modi… >>, ammicca verso di lei alzando e abbassando velocemente le sopracciglia.
Quelle due mi spaventano.
<< Tipo? >>. Lo sguardo malizioso che si scambiano la dice lunga.
<< Bhè, pensavo che noi, avendo poco potere su di lui, potremmo “limitarci” a dare qualche consiglio a Bella… >>.
<< Spara! >>.
Il loro entusiasmo mi rende impossibile bloccarle, non hanno più freni.
<< Hai presente l’ultimo piano che sto architettando? Ora come ora, potrebbe prevedere una variante… o semplicemente un’aggiunta >>.
<< Nooo… >>, il tono sorpreso, chissà perché, mi disturba e spaventa al contempo.
<< In che modo? >>
Parlano così velocemente che le uniche due parole che riesco a sentire sono “Victoria” e “obbligo”.
Rose ci pensa un po’ su, per poi acconsentire dicendo che il suo piano è perfetto.
Ma di che diavolerie
stanno parlando?!
Quattro ore prima dell’appuntamento…
<< … e dopo che tenterà di avvicinarsi tu cosa
dovrai fare? >>
<< Devo allontanarmi con disinvoltura, come se
non me ne accorgessi… >>, ripeto cantilenante
prossima ad un esaurimento nervoso.
Non sopporto più nessuna delle mie due amiche.
Rose, perché ha già iniziato con la mia preparazione,
e Alice perché non la smette più di interrogarmi.
Dopo che la guardo con uno sguardo assassino, e
immagino di cercare una tanica di benzina, mi promette che è l’ultima domanda a
cui mi sottoporrà.
<< Ok, questa è difficile. >>, sbuffo
sonoramente << Quando, terminata la cena, lui ti porterà qui a casa mia,
come gli ho ordinato, come dovrai comportarti? >>.
La mia faccia diventa più rossa di un pomodoro.
Appeso all’armadio, accanto al vestito blu che Alice
ha comprato per me, Rose ha messo in bella mostra un super sexy completino
intimo.
E il piano folle di Alice riguarda proprio codesto
indumento.
<< Allora? >>, mi incalza.
Mi rifiuto categoricamente di sottostare alle sue idee
folli, non posso! Oltretutto non ci riuscirei mai, mi manca la materia prima,
ovvero “la seduzione”.
<< Ok, fai come vuoi, ma ricorda ciò che ti ho
detto >>.
<< Cioè cosa? La parte che riguarda il ricatto?
>>, sbotto senza ritegno.
Aly e Rose si guardano in faccia per un
secondo per poi scoppiare a ridere.
Bene! Non
riesco neanche a rispondere a tono alle mie amiche, come può minimamente
pensare che riesca a fare una cosa simile?!
Come faccio a non darle retta però? Il suo piano non
fa una piega… e dovrò per forza sottostare a questo
sporco, stupido…
<< Tesoro, sai che non è un ricatto. È per il
tuo bene, no? >>.
Ma quale “bene”!
Mi ucciderà prima o poi, me lo sento.
Se non
sarò prima io ad ingaggiare qualcuno per ucciderla, mica mi sporcherei le mani!
Ghigno sadicamente al mio pensiero guadagnandomi un’occhiataccia
dalla mia amica veggente.
<< Ops… >>.
Mi sento una sfigata.
Tutta agghindata, perfettamente truccata e pettinata,
con Dio solo sa quale intimo, da sola al tavolino del Midnight
Sun. Il locale più rinomato ed elegante dello stato.
Non
pensarci, Bella, passerà in fretta.
Se un giorno potrò mai vendicarmi di Alice, le
restituirò tutto, con ogni tipo di interesse.
Inizio a tamburellare il piede fasciato da un mega
tacco, considerando l’idea di prenotare già un letto in ospedale,
nell’eventualità quasi certa che io inciampi.
Ma quando
arriverà Edward?
Sono ormai dieci interminabili minuti che il mio
sguardo, come se avessi un tic nervoso, continua a spostarsi dall’ingresso
all’orologio da polso.
Oddio,
eccolo!
Mi ripeto mentalmente gli ordini che mi ha dato Alice:
“Non guardarlo se non è estremamente necessario”, “Fingi stupore o indifferenza
al suo arrivo”, “buttala sullo scherzo, mai essere troppo serie”.
Non mi andava per niente di seguire i suoi piani… ma sempre meglio di balbettare o sembrare ebete in
sua presenza.
Ma perché
ci mette un’eternità a raggiungere il tavolo?
Mi concentro sul menù degli aperitivi, ma quando si
avvicina non posso fare a meno di alzare lo sguardo.
Gli sorrido, non riesco proprio a resistere, e mi
alzo.
Cosa
diceva Alice? Buttala sullo scherzo…
<< Abbiamo un appuntamento? >>.
Ironica e simpatica al punto giusto.
<< Direi di sì >>, mi risponde prendendo
la mia mano e baciandola.
Si è accorto di sicuro che il mio cuore ha cominciato
a battere molto più del normale, ma è impossibile controllarlo, anche perché
non mi aspettavo un gesto simile… tanto antico quanto
romantico.
Ci fissiamo per due minuti buoni, senza sederci né
mollare la presa l’uno dall’altra.
Sembra piacevolmente sorpreso nel vedermi. Da quello
che mi aveva spiegato Alice, pensava di dover condividere la serata con
un’altra ochetta di turno.
Probabilmente ci aveva ripensato dopo aver visto la
mia reazione se fosse successo di nuovo.
Non me ne sarei stata calma…
non dopo aver saggiato le sue labbra.
Le fissai senza pudore, l’oggetto del mio desiderio
era lì, ma non potevo prenderlo.
Quel pensiero mi bastò a farmi rendere conto del tempo
trascorso a fissarci.
Risolutezza,
Bella!
Le parole di Alice mi rimbombavano nella testa, come
se mi perseguitasse anche lontana da me.
<< In realtà avevo il timore che Alice mi avesse
appioppato un’altra ochetta della scuola… meditavo su
come fargliela pagare >>, ghigna sadicamente.
Cerco di non guardare quel suo sguardo sexy, e neanche
la giacca all’ultima moda, o la camicia slacciata leggermente sul collo che
lascia intravedere i suoi pettorali…
In un momento, flash poco casti mi riempiono la mente
facendomi arrossire.
Meno male che non può leggermi il pensiero…
E meno male che a distrarmi ci pensa il cameriere!
Salve a tutti!!! Quanti secoli sono che
non aggiorno? Domanda da un milione di dollari XD spero non vi dispiaccia :)
cosa accadrà nel prossimo capitolo? Se ci sono volontari per stabilirlo si
facciano avanti! Sono proprio curiosa!
Vi salutooo!!!
Vado al leggere altre due shot dell’estate :) baci a tuttiiiiiii
Barbara