Il cielo d'estate
Il cielo d’estate era uguale a quello d’inverno, a Forks. Un’infinita distesa grigia che gli metteva tristezza. Solo la frequenza dei giorni di sole era diversa: in estate una volta a settimana la luce riusciva a bucare quella barriera impenetrabile che gli impediva di scaldare la terra della penisola olimpica e faceva rimpiangere ai poveri cittadini i giorni grigi. L’umidità che si sollevava dal terreno rendeva l’aria irrespirabile e tutti cercavano conforto sulla spiaggia – grigia come il cielo – di La Push.
Morale della favola, ogni volta che usciva il sole gli era impossibile scendere a divertirsi con i suoi amici, perché la spiaggia era invasa dai visi pallidi.
Jacob era fuggito, dopo aver ricevuto la notizia del matrimonio di Bella. Sperava che tornasse presto, gli mancava davvero il suo migliore amico, così come gli mancava l’altro suo migliore amico, portato via dall’imprinting su una mocciosa di tre anni.
«Seth non ha tutte le rotelle a posto, l’abbiamo
sempre
saputo. E comunque anche Billy e Sue sono stati invitati.»
«Billy ci va solo per Charlie. Sai che se potesse lo
salterebbe!»
«Sei passato a trovarlo?»
«Sì. Tu hai Claire e io passo un sacco di tempo da
solo…
perciò ho pensato che forse avesse bisogno di un
po’ di compagnia. La prima
settimana da quando Jake se ne è andato sono passato tutti i
giorni. Poi è
tornata Rachel, e Paul ha avuto l’imprinting con lei. Non ha
più bisogno della
mia compagnia.»
«Ma tu hai Claire.»
«Sì, e ho bisogno di te per sentirmi normale. Hai
idea di
quanto mi sento stupido a stare vicino a una bambina di tre anni e
preoccuparmi
per lei come se fossi suo padre? Sam e Jared la fanno facile. Hanno
avuto
l’imprinting con delle coetanee. E Paul con una di quattro
anni più grande! È
normale per loro sentirsi fighi… io ho la testa piena di
pannolini, pappette,
para-angoli, copritermosifoni in gommapiuma e copri-prese elettriche.
Ho
bisogno di te per sentirmi un sedicenne cazzone! Sono diventato padre
senza
nemmeno essermi goduto una sana scopata!»
Ecco, forse era proprio per l’assenza di Jake che si
sentiva imbarazzato.
Jake che buttava tutto sul ridere, Jake che gli impediva
di ragionare troppo sulle parole di Quil. Jake che gli mancava davvero,
perché
forse solo lui aveva capito come si sentiva nei confronti
dell’imprinting di
Quil.
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Ringrazio: Kukiness, che mi ha fatto venire voglia di scrivere una Embry/Quil, Dragana che pensa che sia un pairing quasi canon, e Abraxas che come al solito fa da lettore di prova e da beta.
Un grazie enorme a tutti e tre per la compagnia in questi caldi giorni estivi ;)
E ovviamente ringrazio tutti voi che state leggendo
queste parole, perché ci siete.