Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: storyteller lover    11/08/2011    3 recensioni
Aveva sempre voluto avere un ragazzo, quel ragazzo giusto, bello, alto e perfetto. Lui, Sasuke Uchiha. Era lui e lui soltanto. O almeno, lo credeva.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kakashi Hatake, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 3

 

Quasi un mese
dopo.

 

Era un tardo pomeriggio autunnale. Il negozio di fiori Yamanaka era deserto.
L’ultimo cliente era uscito almeno da due ore e, a meno che non ci fosse stato un miracolo o qualcosa del genere, nessun altro sarebbe entrato per quella sera.
Ino era seduta dietro il bancone, l’aria annoiata, lo sguardo stanco, il mento all’in giù.
“Mamma, posso chiudere? Non credo che verrà qualcuno ormai. E poi devo ancora finire di studiare:” Urlò Ino, sperando che sua madre riuscisse a sentirla nonostante si trovasse  nel retro del negozio.
“Ma domani non c’è il sorteggio delle nuove squadre? E poi non si fa lezione il giorno del sorteggio.” Le risposero le urla di sua madre.
“Devo recuperare l’impreparato in storia.” Le disse, sempre urlando.
“Non dovevi essere interrogata ieri per quello?” Le rispose sua madre, con una punta di irritazione della voce.
“Cavolo! Volevo dire Geografia!” Disse Ino. Aveva completamente dimenticato di aver raccontato a sua madre di essere stata già interrogata per recuperare quel voto.
“All’Accademia di Konoha non si studia Geografia. Quella si fa solo fino alle elementari.” Le rispose una voce, che certamente non somigliava a per niente a quella di sua madre.
Al contrario, era senza dubbio la voce di un uomo, calma e, cosa sorprendente, sembrava provenire dall’entrata del negozio.
“Chi è là?” Chiese Ino, indecisa se uscire da dietro il bancone o nascondercisi.
“Dovresti imparare a ricordarti delle bugie che racconti. Fossi stata mandata in missione, ti saresti messa da sola nei guai come una alle prime armi.” Rispose la voce.
Ino si sporse appena, appena fuori dal bancone, il giusto per poter intravedere quella che, se gli occhi non la ingannavano, era l’ombra di un giovane. Da quel poco che poteva vedere, doveva essere alto, portava le mani in tasca e quella strana forma che aveva circa all’altezza della fronte doveva essere dovuta a un ciuffo un po’ troppo prorompente.
“In più, avresti messo in un bel guaio i tuoi compagni di squadra, che forse è una conseguenza ancora peggiore.” Continuò.

Chiunque fosse, pensò Ino, cominciava a infastidirla. Non aveva che raccontato una stupidissima bugia a sua madre. Era legittimo, chi non l’aveva mai fatto? Tutte quelle storie erano esagerate.
“Si può sapere chi c’è?” Disse, sforzandosi nel tentativo di non cadere al di là del bancone ma di restare pur sempre in una posizione che le permettesse di mantenere quel poco di visuale che il suo interlocutore le permetteva.
“Questo è mughetto, vero?” Chiese poi, sorprendendo tanto la povera Ino con quel suo cambio di discorso da farle perdere l’equilibrio. Per poco non cadde a terra. Ma sbatté comunque il ginocchio contro lo spigolo del bancone.
Dovette trattenersi per non gridare con tutte le sue forze. Magari questa volta, l’interlocutore misterioso l’avrebbe ripresa per non essere stata abbastanza silenziosa.
“Quello vicino all’entrata è mughetto del Giappone. È quello con i grappoli cobalto.” Disse lei, saltellando appena su una gamba sola. Meno male che non era a scuola. Altrimenti avrebbe fatto una pessima figura davanti a tutti i suoi compagni, peggio ancora davanti a Sasuke.
“Qualcosa la sai, allora.” Si sentì rispondere, per giunta.
“Ma si può sapere che cosa vuoi?” Sbottò adirata. Sentiva la rabbia salirle fino alle tempie, mentre usciva fuori da dietro il bancone e si avvicinava all’entrata del negozio zoppicando.
Svoltò rapidamente verso l’entrata, aspettandosi di trovarvi chi l’aveva così gratuitamente presa in giro senza però vedere nessuno.
La porta era aperta, ma non c’era nessuno. Anzi, un piccolo vaso, proprio di quelli che contenevano il mughetto, era sparito.
“Ma che diavolo…” Disse mentre si precipitava fuori per rincorrere uno sconosciuto, alto, forse con il ciuffo sulla fronte e un vaso di mughetto del Giappone come oggetto del reato.
Per quanto stupida si sentisse, corse comunque fuori in strada. Non c’era nessuno, solo la vecchia signora del panificio lì di fronte che stava chiudendo le inferiate, almeno per quel giorno.
Si sentì una perfetta idiota quando le chiese se avesse visto uscire qualcuno dal negozio, magari con un vaso di mughetto in mano.
L’anziana signora si limitò a sorriderle, dicendole la stessa identica frase che le ripeteva ogni qualvolta la vedeva. “Somigli proprio a tua madre, cara.”
Come sempre, non aveva sentito una parola di quello che le aveva detto. Si maledisse, rientrando scoraggiata nel negozio. Ora avrebbe dovuto spiegare a sua madre il perché di quel vaso.
Stava già pensando a quale scusa propinarle, una scusa credibile, forse avrebbe potuto inscenare un incidente domestico, o qualcosa del genere, pensava, quando vide qualcosa di strano sul pavimento, proprio in prossimità del punto in cui mancava il vaso.
Chinandosi per vedere di cosa si trattasse, capì che si trattava di una banconota da mille yen. Bastava a coprire il prezzo della pianta e avanzava anche un po’ di resto.
“Che cosa strana.” Mormorò Ino, fra sé e sé. Non ci aveva capito niente, ma veramente niente.  
Non poteva trattarsi di un caso.
Il mughetto, la pianta mancante, il denaro… più ci pensava, più si sentiva stupida.
Decise perciò, istintivamente, di abbandonare qualsiasi congettura.
Qualcuno era entrato nel negozio, qualcuno che non aveva visto, ma solo sentito parlare, qualcuno che aveva preso un vaso con del mughetto e le aveva lasciato anche una bella mancia.
“Con chi stavi parlando?”
All’improvviso, sentì la voce non proprio calma di sua madre un po’ troppo vicina all’orecchio e si voltò. Vide quella sembrava una versione di se stessa di circa vent’anni più vecchia guardarla con dubbio e sospetto. Ino le avrebbe anche detto la verità, ma era troppo strano anche da descrivere.
“Con nessuno. Non stavo parlando con nessuno. Ripetevo. Domani devo essere interrogata in geografia. Ripetevo l’ultimo argomento.” Rispose, cercando di sembrare il più naturale possibile.
“Non si studia geografia all’Accademia. L’ultima volta che hai aperto un libro di geografia è stato in quinta elementare. Perché invece di perdere tempo non chiudi i battenti e vieni di là a darmi una mano? Sbrigati, che è già tardi.”
Questa è la bella lavata di capo che sua madre le fece su quanto poco studiasse a scuola e su come invece dovesse cercare di rendersi utile, in tutti i sensi pratici, tecnici, materiali e così via, del termine, fecero capire a Ino che prima o poi avrebbe necessariamente dovuto imparare a raccontare bugie, per lo meno con sua madre.

 

 

 

To be continued…

 

Oh, cielo! Non so neanche che dire. Più di un anno che non toccavo questa storia. Non credevo nemmeno che avrei potuto riprenderla di nuovo.
Chiedo scusa a coloro che avevano recensito, letto e seguito la storia. Mi dispiace, ma comunque eccomi qui. Vedremo come andrà.

 
Hraun: ohilà!!! ^^ perdona il ritardo immenso. Sono contenta che il capitolo di più di un anno fa ti avesse incuriosita. Meno male che Ino ti sembra IC. E’ un po’ pettegolina, ma non so perché ma in lei trovo che la cosa non guasti. Kakashi è entrato in scena, ho chiarito almeno per ora quelli che erano i tuoi dubbi all’epoca.^^ Sono contenta che quel capitolo ti fosse piaciuto. Un bacio, grazie^^

 Aya88: mora, ma ti rendi conto? Guarda con che ritardo aggiorno. Sono imperdonabile, non so che ho combinato. Comunque grazie della recensione, sei sempre così buona, anche troppo. Si, Sasuke è sempre lui. Antipatico e baka, però mi sembra riuscito, cioè se sta antipatico è sicuramente IC ihihihih. Comunque, hai visto che c’è Kakashi qui? *-* fascinoso e scorbutico, direi, ma sempre lui. La recensione andava più che bene ;) un bacio mora.^^

 Vaius: scusa anche a te, non so che ho combinato, ma certe volte si dice meglio tardi che mai. Grazie per la recensione del vecchio capitolo. Comunque posso dirti che i team saranno gli stessi. Non sono un’autrice a cui piace cambiare. Preferisco inserirmi silenziosamente nella storia e dare una leggera variante su un fatto marginale, che possa starci diciamo. Sono contenta che i personaggi ti sembrino IC. È un complimento che apprezzo molto. Oh, “brava a scrivere” :*** mi commuovo. Grazie del sostegno, un bacione.

Sarhita: ed eccomi arrivata a te. Anche te posso solo chiedere scusa per aver abbandonato la storia. Grazie della gentile correzione, che ho apportato. Il capitolo era divertente? Bene, è un’impronta che mi piace dare, se ci riesco. Grazie dei complimenti. Se non sei una lettrice di questo genere, dovrò impegnarmi. Grazie della recensione. Un bacione^^

 

Un grazie a chi segue la storia^^

 

1 - Aya88 
2 - jojina 
3 - Sarhita 

   

Con un estremo ritardo, ci vediamo alla prossima

 

storyteller lover

 

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: storyteller lover