cassio_pea

Mi ritrovo ad ammettere che sono una persona piuttosto abitudinaria. Di solito trascorrevo i pomeriggi liberi dal lavoro seduto vicino al camino a leggere un buon libro in compagnia di un silenzioso Holmes, che passava le giornate lavorando ai suoi esperimenti.
Ma, quando Holmes seguiva un caso e non voleva rendermene partecipe, rendeva ciò un qualcosa di impossibile: il suo continuo muoversi avanti e indietro, gli scatti improvvisi, l’apatia assoluta e il continuo strimpellio del violino mi rendevano il leggere un’azione molto ardua.
Ma impassibile cercavo di concentrarmi sul testo e di ignorare la curiosità che premeva per conoscere dettagli e sviluppi del caso.
Quando la pazienza giungeva al limite, ed ero lì per lì pronto ad esplodere, Holmes iniziava a suonare le melodie che più prediligo, nell’intento di ripagarmi per la pazienza mostrata.