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Autore: Lollo    30/04/2006    8 recensioni
Una semplice e futile litigata fa rendere conto di tutti i problemi che hanno lui ed Hermione: ha decisamente bisogno di un qualche 'consulente di coppia'...
Ho un'idea molto, molto indicativa di come andrà questa storia, soprattutto verso l'ultimo capitolo... ad ogni modo, è sempre così con ogni mia fanfiction, quindi nulla di che preoccuparsi (spero). Ah, lo so, lo so, devo essere fissata con le famiglie: prima Family Encounter, poi questa! XD
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How I Met Your Mom

Capitolo primo - Vocazioni Spiritistiche

 

23 Aprile, ore 10.21

Ron diede un calcio ad un sasso prima di sedersi pesantemente su di una panchina del parco, accanto ad una signora di mezz'età, curata, dai capelli ricci. Sbuffò, sconsolato; aveva quasi sperato che lei corresse fuori per fermarlo o una cosa del genere, ma non l'aveva fatto: probabilmente era ancora dietro a quello stupido stupido stupido... (eccetera)... stupido libro. Ne aveva scritti almeno un centinaio - vabbè, libro più libro meno, s'intende - non le bastavano?! Certo, era contento che scrivesse... ma ogni volta si scordava come diventava lei in quelle occasioni. Sbuffò di nuovo e si passò una mano sugli occhi, tristemente.

- Non faccia così, caro. Non ne vale la pena, per una ragazza. - La signora seduta accanto a lui gli aveva posato la mano sulla spalla.

Ron la fissò, un po' sconcertato: - Come fa a sapere che sto male per una ragazza? -

La signora non ritrasse la mano, e lo guardò con uno sguardo scettico.

- No, davvero! - ribadì lui, - non è per quello! -

L'altra alzò gli occhi al cielo e ritirò la mano, ritornando al libro che stava leggendo. Ron si fissò le unghie.

- Oh, okay. E' per una ragazza. -

Immediatamente la signora si voltò dalla sua parte, con un enorme sorriso comprensivo stampato in volto.

*

23 Aprile, ore 11.58

- ... e poi, quel modo che ha di fare a volte, sembra che sa... -

- Sappia. - lo corresse velocemente la signora, come se non potesse farne a meno

- ... sappia tutto lei! -

Ron sbuffò e si mise una mano nei capelli. Non riusciva a crederci: davvero aveva così tanti problemi con Hermione? E non se ne era mai reso conto? Sentì la tristezza assalirlo; doveva assolutamente fare qualcosa. Parlarle. Agire. Fare. Qualche. Dannata. Cosa.

L'amava, checcacchio!

Vide improvvisamente che la donna stava fissando l'orologio. Si fece prendere dal panico.

- Deve andare? - chiese, con fare implorante.

- Mi dispiace moltissimo, ma devo andare in studio... sono di turno, oggi. - rispose lei, e sembrava sincera.

- Ma non può! Non ho mai parlato a nessuno così a lungo, sono riuscito a tirare fuori un sacco di cose... come farò a risolverle? - disse, ormai disperato. Sapeva di sembrare un po' ridicolo, ma sentiva che quella donna era la sua salvezza. Non sapeva come mai, ma lo sentiva. Lei lo fissò, pensierosa.

- Vediamo, - disse, frugando nella borsa - Ecco! - aggiunse poi esultante, tirando fuori un cartonicino stampato e porgendolo a Ron - Il mio biglietto da visita... c'è scritto il mio numero di telefono. Ci possiamo organizzare e rincontrare... Io credo che quelli suoi e della sua ragazza non siano grandi problemi, in fondo... credo le basterebbe ogni tanto sfogarsi, parlarne con qualcuno e con lei - che è decisamente quello che dovrà fare appena tornato a casa! - disse, con un'improvvisa espressione severa sul volto.

- Lo giuro! - esclamò solennemente Ron. La donna sorrise e lo salutò con la mano mentre si avviava velocemente per il vialetto.

Lui si fece ricadere pesantemente sulla panchina, guardando il biglietto; c'era scritto l'inidirzzo di uno studio odonto-qualcosa, un numero di telefono e poi il suo nome: Dott.ssa Jane Helen Bulter

Era il suo angelo custode. Lo sapeva. Lo sentiva. Aveva sempre avuto una vocazione spiritistica o come si dice, in fondo, l'aveva sempre sospettato.

*

23 Aprile, ore 12.11

- Ron! -

Neanche aveva varcato la porta di casa, che Hermione gli aveva gettato le braccia al collo.

- Sei qui! Oddio! Scusascusascusa! - lo guardò implorante. - Mi dispiace, davvero! Non ti avrei dovuto trattare in quella maniera. Sono stata davvero stupida... sei stato via così a lungo, oddio! - lo strinse più forte.

Ron si riscosse dalla piacevole sorpresa di ritrovarsi tra le braccia di Hermione che per una volta chiedeva scusa disperata. Parlare, doveva parlare.

- Anche io ho reagito male - ammise lui, - non avrei dovuto inveirti contro per... uhm... del cibo. Comunque, dobbiamo parlare... -

- Parliamo dopo - rispose lei con fare sbrigativo, prima di spingerlo verso il divano e iniziare a slacciargli la camicia prima che se ne rendesse conto.

Vabbè. In fondo, anche se non parlavano adesso, mica moriva qualcuno.

 

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Eccomi quiiiiiiiii oddio, penso che sta storia mi stia sfuggendo di mano già dal secondo capitolo XD ora non ho per nulla tempo, ma ringrazio tutti quelli che hanno commentato! Continuate, che se no mi deprimo, eh! *_*

Baciiii XD

Lollo

  
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