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Autore: RachelDickinson    07/05/2006    4 recensioni
Ginny non dorme più. Perseguitata nei sogni da demoni, ormai è giunta allo stremo delle forze. Sta crollando.
Draco si nasconde dietro la maschera di mangiamorte freddo e spietato. Eppure la nuova preside, Minerva McGranitt, gli permette di tornare ad Hogwarts, nonostante sia un assassino. Cosa si cela dietro questi misteri?
*SPOILER 6° LIBRO*
Genere: Azione, Mistero, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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3

Un ringraziamento speciale a coloro che hanno recensito il capitolo precedente:

GinGin - Le ultime parole famose, eh? "stai aggiornando velocemente le tue fanfiction" seeee... E' da settembre che non mettevo mando a Demons XD Mea culpa, chiedo venia... ora comunque sono pronta a ricominciare è.é/

Lolly - Beh a quanto pare il problema è risolto... penso tu abbia dormito no? Non voglio credere che è da Settembre che non chiudi occhio XP No, dai, scherzi a parte, scusa l'attesa, spero he il seguito ti piaccia ^.^

Ninphadora - Beh. Geniale non direi! Solo un pizzico di fantasia, magari ^-^ Sono molto contenta che continui a seguirmi con tanto entusiasmo. Ci pensi? Ormai sono più di due anni che leggi le mie fanficton e che mi supporti. Come avrei fatto senza di te? >-<

Un grazie enorme anche a tutti coloro che leggono la mia storia (questa e anche le altre) e che mi seguono con simpatia ^__^

Capitolo 3

"Mi dispiace Ginny..." furono le parole di Hermione, pronunciate in tono mortificato, quanto deluso. Era delusa di se stessa, non era riuscita ad aiutare l'amica. "Ho setacciato tutti i libri della biblioteca, nessuno menziona Demoni dei sogni... e io non li avevo mai sentiti nominare prima, neanche a Cura delle Creature." spiegò chiudendo un libro molto, molto polveroso e ammuffito, che provocò un attacco di tosse agli altri astanti a quel tavolo, Ginny, Luna, Ron ed Harry.

"Non importa... cercheremo altrove... ci dovrà pur essere un... qualcosa..." disse Harry, portandosi una mano al mento con fare meditabondo.

Ron invece guardava Luna accigliato. "Ci siamo fatti troppe false speranze... sarà una delle sue solite invenzioni."

Luna osservò il rosso inclinando un po' la testolina bionda di lato, incuriosita. "Di che invenzioni parli?" chiese col caratteristico tono svagato.

"Semplice. Una delle tue sciocche invenzioni... come... i Nargilli... o..."

Un tonfo sonoro interruppe Ron. Ginny aveva preso il libro che stava sfogliando lei in cerca di qualcosa e lo aveva sbattuto con violenza sul tavolo. "Le invenzioni di Luna non sono sciocche. Lei non inventerebbe nulla in una situazione del genere..." strinse le labbra, quindi si voltò verso Luna. "Vero Luna? Dove hai sentito parlare di questi... demoni...?" chiese speranzosa.

Luna annuì dapprima alle sue parole, poi alla sua domanda abbassò un po' il viso, lo sguardo puntato ora sulle mani raccolte in grembo. "Mia madre. Mia madre era posseduta da questi... queste creature... ma non se ne è mai liberata, non ne ha avuto il tempo... è morta durante uno dei suoi esperimenti... era un esperimento per liberarsi di loro..." il tono non era triste, nè malinconico, nè altro. Sembrava quasi stesse raccontando una favola, come se tutto ciò non la toccasse minimamente.

Ron rimase quasi pietrificato a quelle parole. "Oh... i-io... non lo... non lo sapevo... Scusami Luna..." Era imbarazzato, si poteva intuire dal tono di voce leggermente più stridulo del solito e dal colorito del volto che si confondeva con quello dei capelli.

Luna fece spallucce, quindi gli sorrise. "Non importa. Non potevi saperlo."

Il resto della discussione fu oscuro a Ginny. Si era alzata e ora stava camminando verso l'uscita della biblioteca, lo sguardo vuoto. La madre di Luna era stata una grande strega, questo era risaputo. Eppure, nel tentativo di liberarsi da quelle... quei cosi... era morta. Se non era sopravvissuta una maga così potente, come poteva sperare di sopravvivere lei?

Una volta fuori dalla biblioteca, sentiva ancora l'eco delle voci dei quattro amici che discutevano animatamente su dove poter trovare informazioni sulla faccenda. Ma non capiva ciò che dicevano, era troppo persa tra i suoi pensieri. Però era grata loro di non averla seguita.

Si fermò accanto ad una finestra in fondo a quel corridoio ed alzò lo sguardo sul cielo nuvoloso, il grigio delle nuvole era mescolato alla caratteristica tonalità aranciata del tramonto, così da provocare strani effetti di luce sulle mura del castello. Appoggiò la fronte al vetro freddo della finestra e chiuse gli occhi. Non sapeva più cosa fare. Oltretutto stava letteralmente collassando dal sonno. Forse era il caso di passare in infermeria per chiedere a Madama Chips di raddoppiare la dose della pozione rinvigorente, a cui ormai stava diventando immune.

Si voltò, il capo chino verso il pavimento, fece qualche passo, ma andò  a sbattere contro qualcosa. O meglio, qualcuno.

Alzò lo sguardo ed indietreggiò di qualche passo quando realizzò chi si trovava dinnanzi.

"Malfoy..." sussurrò un po' contrariata.

Il biondo fece un educato cenno del capo, quindi sorrise. "Weasley. Che... SORPRESA!" sottolineò quest'ultima parola, come per farle capire che in realtà la stava cercando.

"Eh già..." ribattè lei, esasperata "Proprio una sorpresa... cosa vuoi?" disse ricominciando a camminare, lo sorpassò e sentì i passi di lui dietro di sè, chiaramente voleva parlarle, o almeno tenerla d'occhio, solitamente non l'avrebbe seguita.

"Oh. Ma io non voglio nulla. Ci siamo incontrati per... PURO CASO..."

"Ah-ahm..." lei annuì, in realtà non credeva a mezza parola di ciò che aveva detto.

"Eri in biblioteca?" chiese lui affrettando un po' il passo e portandosi al fianco della grifondoro.

"Si, no, forse, boh..." rispose vaga, non aveva la minima voglia di spiegargli dov'era, nè cosa ci facesse.

"Risposta molto chiara e concisa. Dovrei dedurne che non hai molta voglia di parlare con me..."

"Dovrei averne?"

"Beh... sai dopo il nostro ultimo incontro in biblioteca... speravo almeno in uno 'Scusami, Malfoy, non avrei mai dovuto rifiutare il tuo invito, sono pentita...'" scimmiottò la sua voce, il risultato fu più che buffo.

Ginny non riuscì a trattenere un sorriso. "Pfff... non sei un grande attore, Malfoy."

Lui si fermò, le prese il polso bloccandola e la fece girare verso di lui, i loro sguardi ora erano a poco più di cinque centimetri di distanza. "Credimi Weasley... " sibilò lui con sguardo glaciale "... so essere davvero un ottimo attore, quando lo voglio." Detto questo la lasciò andare, spintonandola qualche metro più in là nel movimento di lasciarle il polso, quindi fece dietro front e se ne andò, sparendo dietro un corridoio.

Ginny rimase con lo sguardo incollato alle spalle di lui finchè non scomparve dalla sua vista, una mano massaggiava il polso su cui c'era ancora il segno delle sue dita.

***

I giorni a seguire furono piuttosto confusi. Ginny ricordava poco e niente di ciò che era accaduto, da un lato certo era per la mancanza di sonno, d'altra parte continuare a mentire a se stessa era inutile. Pensava continuamente a Malfoy. Alle sue parole. Era diventata un'ossessione. Voleva sapere perché lui si trovasse ad Hogwarts. DOVEVA scoprirlo, se voleva ritrovare almeno un po' di serenità. Non sapeva da cosa scaturisse questa curiosità nei suoi confronti, sapeva solo che ormai trascurava anche lo studio, pur di riuscire a incontrarlo. Costringeva continuamente qualche sua amica a girare per il castello con lei 'per sgranchirsi le gambe'. L'unica ad accettare di buon grado era Luna, anche perché ad Hermione non poteva chiedere una cosa del genere, era troppo furba, avrebbe scoperto subito il suo secondo fine, che di certo non era Un giro turistico al fine di conoscere ogni segreto del castello.

Era un soleggiato pomeriggio di metà ottobre, il castello era semi-deserto per la gita ad Hogsmeade che quest'anno era stata anticipata a due settimane prima di Halloween, per qualche motivo a lei oscuro.

Stava camminando con Luna per un corridoio del pian terreno, pericolosamente vicino alla porta per scendere nei sotterranei di serpeverde.

"Come mai siamo qui?" chiese improvvisamente Luna, che dopo un mese finalmente cominciava a sospettare qualcosa.

Ginny fece spallucce, ma non rispose. Luna stava per ribattere qualcosa, ma Ginny la trascinò dietro l'angolo in fondo al corridoio, allarmata dal cigolio della porta. Videro Pansy "Carlino" Parkinson e Blaise Zabini uscire, discutendo animatamente su qualcosa, o meglio su qualcuno. Facilmente Ginny potè intuire che questo qualcuno fosse Malfoy, e fu grata a Fred e George per aver inventato le orecchie oblunghe, poichè ne aveva posizionata una poco lontano dai due ragazzi, sul davanzale di una finestra di fronte all'entrata dei sotterranei.

Mi chiedo perché non voglia venire...

Lascia perdere, Pansy... lo sai che è strano ultimamente

Si, ma... prima era sempre contento di venire ad Hogsmeade... ora invece è sempre rinchiuso in quella maledetta stanza da prefetto... a fare chissà cosa...

Ricerche, Pansy. Ricerche...

"Ma di cosa stanno parlando?" chiese Luna curiosa.

"Sssstt..." con un dito dinnanzi alle labbra serrate, Ginny le fece segno di non parlare.

Oh. Ricerche! Perché fare ricerche è più importante che stare con me?

Ginny riuscì a cogliere un guizzo divertito negli occhi di Zabini, che probabilmente rideva delle parole di Pansy.

Pansy, andiamo, l'hanno capito anche i muri che Draco non ha nessun interesse in te!

Si, invece. Io sono la sua promessa sposa!

Lo eri... Lo E-R-I... non lo sei più.

Oh, solo perché il padre è ad Azkaban, io...

No. Non solo perché il padre è ad Azkaban. Ma perché lo sai benissimo che Draco non lavora più per tu-sai-chi. Non penso tuo padre acconsentirebbe a fartelo sposare, ora come ora.

Ma io lo amo!

Cavolacci tuoi... fu la risposta secca di Zabini, che alzò i tacchi e si allontanò. La Parkinson rimase immobile, Ginny potè vedere distintamente una lacrima rigarle il viso, che prontamente asciugò con una mano, quindi una volta ripresasi raggiunse il compagno di casa e andarono via, verso la sala grande, dove si stavano radunando gli studenti che dovevano partire.

"Ma tu ci hai capito qualcosa?" chiese Luna, osservando Ginny raggomitolareil filo dell'orecchio oblungo e ficcarlo nella tasca della divisa.

"In verità... Si. Ed ho intenzione di parlare con Malfoy stasera stessa."

Luna si diede una grattatina alla testa, riflettendo. "Per me possiamo anche rimanere appostate qui davanti tutta la notte... ma se lui non uscisse dal dormitorio fino a domani?"

Ginny la guardò un istante, poi sorrise. "Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto." disse quasi in una cantilena.

"Non avrai mica intenzione di entrare nel dormitorio serpeverde, vero???" disse Luna, spalancando di più (se possibile) gli occhi, ed assumendo un'aria ancora più schizzata.

Ginny si limitò a sorriderle, quindi si voltò verso l'entrata del dormitorio Serpeverde. Se entro un'ora Malfoy non fosse uscito, sarebbe entrata lei. Doveva approfittarne, finché i Serpeverde erano tutti alla gita ad Hogsmeade. E per quanto riguardava i bimbi di prima e seconda, sarebbe stato facile raggirarli con qualche scusa.

Se persino Blaise Zabini aveva detto che Malfoy non era più un mangiamorte, allora lei doveva credere a ciò che lui le aveva confidato sul treno, e di conseguenza voleva parlargli SUBITO, innanzitutto per chiedergli scusa di aver continuato a chiamarlo schifoso mangiamorte, secondariamente per trovare una risposta ai suoi dubbi. Possibile che Malfoy fosse ad Hogwarts per tenere lei sotto controllo, sia per conto dell'ordine della fenice, che per conto dei mangiamorte? Dopotutto era una spia, stava facendo il doppio gioco... ora bisognava solo scoprire subito da quale parte stava davvero, per non ripetere lo stesso errore di valutazione che era avvenuto con Piton, e che era costata la vita a Silente.

... continua...

  
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