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Autore: lorian    04/10/2011    5 recensioni
Un concorso di bellezza e un premio che può sembrare una punizione sono gli ingredienti di questa storia che unirà Hermione e Draco in un amore del tutto inaspettato.
"No, no, no e poi no! come diavolo te lo devo dire che non accetterò mai quell'incarico; dannata Mezzosangue ti facevo più intelligente".
Gli occhi di Draco Malfoy ardevano di puro odio e di bieco disprezzo mentre si posavano sul volto di Hermione Granger che sfoggiava un sorriso ironico che lo faceva imbestialire ancora di più.
Spero di avervi incuriosito appellandomi alla vostra clemenza perchè questa è la mia prima storia.
Ovviamente preciso che i personaggi sono di esclusiva proprietà della Rowling e la mia storia è scritta solo per divertimento e non a scopo di lucro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 2 - Scontri e cattiverie

 

Il giovedì successivo, Draco arrivò nella saletta dei capiscuola ed entrando, notò che questa era stata ingrandita da un incantesimo in modo da farci entrare un grosso tavolo attorniato da 22 sedie, un comodo divano e una grossa lavagna dove erano appesi diversi bigliettini.

Mentre era intento a leggere questi biglietti, la porta alle sue spalle si aprì ed entrò Hermione con in mano diversi fogli ed alcuni fascicoli colorati.

Draco, non appena la vide ghignò pericolosamente e si avvicinò con l'intento di stuzzicarla ma rimase basito, quando la ragazza lo ignorò come se fosse uno dei fantasmi del castello.

Brontolando d'insoddisfazione, il ragazzo le disse: " Hei mezzosangue, cos'è non mi hai visto?" e la ragazza alzando gli occhi gli disse: " Oh scusa Malferret ma io di solito non perdo tempo a guardare le cose che non m'interessano!".

Draco era scioccato e non sapeva se lo era di più per il fatto di essere stato definito una cosa o per il fatto che lei avesse detto che non gli interessava.

" Caspita, vedo che abbiamo fatto colazione con dei limoni eh? Stamattina sei più acida del solito!" le disse brusco lui e prima che lei potesse ribattere, la porta si aprì e tutti gli altri componenti del consiglio fecero il loro ingresso.

Quando tutti si furono seduti, Hermione prese la parola e disse: " Buongiorno a tutti, come vedete l'ultima novità riguarda la presenza qui del signor Malfoy, al quale è stato chiesto dalla preside in persona di fare da capo giudice del concorso.

Ovviamente ora illustreremo al signor Malfoy, come si svolgerà tutta la manifestazione.

Daphne vuoi occupartene tu?".

Draco era ancora più furioso, dato che per ben due volte in pochi secondi Hermione l'aveva chiamato signor Malfoy solo per sottolineare, come gli aveva d'altronde predetto Blaise, che non era affatto intenzionata a chiamarlo per nome come faceva con gli altri.

Daphne sorridendo si alzò e disse: " Benvenuto Draco, allora devi sapere che la manifestazione si svolgerà il 31 ottobre dopo il tramonto.

Saremo noi, organizzatori della festa, ad aprire le danze nella Sala Grande alle sette di sera poi dalle otto fino alle nove ci sarà il concorso di bellezza che servirà ad eleggere Miss Hogwarts di seguito poi fino a mezzanotte ci sarà la sfilata di moda; infine dei fuochi di artificio magici, offerti da Zonko e dalla ditta dei Tiri vispi Weasley, daranno il via ai balli con musica da discoteca suonata dalle sorelle Stravagarie e questi si concluderanno all'alba."

Illustrato il suo discorso, Daphne si risedette ed Hermione riprese la parola: " Pansy vuoi essere così gentile da passare al signor Malfoy questi depliant, che gli spiegheranno tutti i nostri interventi in modo da farsi un quadro preciso della situazione."

La mora Serpeverde si alzò dal suo posto e si diresse verso Draco, dandogli il materiale indicato da Hermione poi con un sorriso languido se ne tornò al suo posto.

Hermione, con voce incolore disse: " Bene, se non ci sono altri aggiornamenti direi che per oggi possiamo anche chiudere qui".

Quindi dopo essersi salutati, ad uno ad uno uscirono dalla stanza lasciando Hermione lì seduta a ricontrollare tutti gli appunti.

La ragazza non si era però accorta che nella stanza era rimasto anche Draco, che continuava a guardarla stringendo forte i pugni.

Il ragazzo cercava di dominare i suoi impulsi: avrebbe voluto umiliarla ma non sapeva come fare.

Poi ghignando pericolosamente si avvicinò in silenzio, afferrando uno dei suoi boccoli ed attorcigliandoselo intorno al dito.

Hermione sussultò a trovarselo accanto e con quel movimento avvicinò involontariamente i suoi capelli al naso di Draco, che fu investito da un dolcissimo profumo al cocco.

" Che diavolo stai facendo Malferret? " gli chiese agitata la ragazza e lui, rimasto basito da quel profumo non gli rispose, continuando come se fosse ipnotizzato, a toccare quel morbido boccolo.

Quando però si rese conto di essere osservato, si allontanò con il cuore che gli batteva veloce nel petto.

Indispettito dal modo in cui si sentiva, cattivo replicò: " Stavo solo controllando la merce!".

Hermione spalancò gli occhi e disse: " Ma di che diavolo di merce parli? T'informo che io non sono in vendita!" ma il ragazzo ghignando odiosamente le rispose: " Oh sta tranquilla, io non sprecherei neppure uno zellino del mio immenso patrimonio per una sporca mezzosangue! Se però tu vuoi offrirti gratis, io sono sempre disponibile per la beneficienza!".

" Oh, senti dannato di un furetto, segui attentamente ciò che ti dico: evapora, svanisci, dissolviti!" urlò lei.

Draco scoppiò a ridere fragorosamente poi disse: " Uh, uh, uh Granger siamo nervosette eh? Cos'è Lenticchia non ti soddisfa tra le lenzuola o sei in piena sindrome premestruale?".

Hermione arrossì dalla rabbia, fino alla cima dei capelli poi quasi fuori controllo, urlò come una banshee impazzita : " COME CAZZO TI PERMETTI MALFERRET?" e Draco, sempre ghignando disse:

" Calma, calma, mezzosangue! Non pensavo che una puritana, frigida come te potesse avere un linguaggio così scurrile; e poi credi davvero che seguirei i tuoi consigli riguardo al fatto di sparire?".

La grifoncina con un sorrisetto ironico, puntò i suoi occhi sul volto del principe di Serpeverde poi disse: " Oh ma Malfoy, credo che tu abbia frainteso: quando ti ho detto di sparire non volevo darti un consiglio.                          

Il mio non lo era affatto; tutt'al più era un imperativo categorico: levati dai piedi!".

" Granger " disse sornione Draco " devo forse ricordarti le parole della preside? Lei mi ha detto che dobbiamo lavorare insieme, che dobbiamo collaborare per dare ancora più lustro a questa manifestazione ed io sono qui per questo".

Hermione sentì di essere sul punto di esplodere e alzatasi di scatto disse: " Draco Lucius Malfoy, principe dei miei stivali, capo di una ridda di folli marchiata Serpeverde, figlio di un fottuto Mangiamorte con quella faccia di bronzo puoi prendere in giro la preside e rigirartela come un calzino bucato ma a me non mi freghi.

So perfettamente che di questo concorso non te ne frega un beneamato cavolo; tu hai accettato questo incarico solo per rompere le uova nel paniere a me ma sappi che io non te lo permetterò.

Se vuoi la guerra, io ti darò la guerra e credimi quando avrò finito con te maledirai il giorno in cui hai messo piede ad Hogwarts per la tua prima dannatissima volta.

I tuoi cari ed "innocenti" genitori avrebbero fatto meglio ad iscriverti a Durmstrang; almeno lì non c'erano le ragazze che tanto hanno fottuto il tuo cervellino e i tuoi ormoni.

Forse un pò di astinenza e meno ginnastica lombare, ti avrebbe dato più possibilità di diventare una sorta di essere umano!".

" No mia piccola mezzosangue, non credo che sarebbe stata una buona idea andare a Durmstrang; basta guardare gli elementi che vi appartengono!" celiò il biondo.

Hermione, con uno sguardo interrogativo chiese: " Ma di che cavolo parli?" e Draco preparandosi a dare alla ragazza la sua stoccata finale. con tranquillità le rispose: " Oh, basta guardare Victor Krum!

Doveva essere proprio arrivato alle cozze se ha volto il suo ambito sguardo di scimmione a una scorfana come te; d'altronde tra reietti ci s'intende!".

La mano di Hermione, schizzò potente e si andò ad abbattere sulla guancia nivea del principe delle Serpi, lasciandogli il segno delle cinque dita poi con voce irata disse: " Sei proprio un verme! E' tipico dei Malfoy attaccare chi non né presente e non può difendersi; sei un vigliacco della peggior specie.

Vedo che non ti è bastato il pugno che ti ho dato al terzo anno! Ti do un consiglio Malferret non incrociare più il mio cammino, perchè la prossima volta non sarò così clemente" quindi dette quelle parole, marciò fuori dalla stanza dei capiscuola lasciando un Draco ferito e furioso.

Hermione entrò nella sua stanza in lacrime, delusa fortemente dal ragazzo che amava alla follia.

Dopo pochi secondi, Ginny arrivò al suo fianco e dovette sudare un bel pò di camicie per farsi raccontare dalla sua amica che cosa fosse successo.

Quando lo seppe, la piccola Weasley furiosa con il principe delle Serpi, attese che la povera Hermione si addormentasse stremata dalle lacrime ed uscì con un diavolo per capello, dalla torre del Grifondoro diretta nei sotterranei delle Serpi dove poco dopo s'imbatte in Blaise.

" Zabini, dov'è quella serpe velenosa?" disse furiosa e il ragazzo ghignando le rispose: " Beh, qui Weasley, siamo tutti delle serpi velenose ma credo che, vedendo il tuo viso alterato tu ti stia riferendo a Draco no? Che ha fatto adesso?" concluse nervoso.

La ragazza gli raccontò l'accaduto, così come le era stato riferito dalla disperata caposcuola e Blaise strinse i pugni, disgustato dal comportamento del suo amico.

E dire che lo aveva anche avvertito ma ora basta! Non era più disposto ad accettare inutili intolleranze da parte sua.

Era giunta l'ora che il principino Malfoy, si desse una regolata e se non voleva farlo di testa sua lo avrebbe costretto lui; parola di Blaise Zabini.

" Sta tranquilla Weasley, ci penso io a Draco; fidati di me, tu torna pure da Hermione che a sistemare sua maestà, ci penso io.

Mi ero tanto raccomandato che non facesse cazzate ma evidentemente il ragazzo deve essere un pò duro di comprendonio e credo che sia il caso che me ne occupi io, in modo da dargli una bella svegliata.

Ti prometto che domani, Draco Lucius Malfoy farà le sue scuse ad Hermione! Ti fidi di me?".

La ragazza rimase un pò lì a pensarci poi annuì in silenzio e girando sui tacch si diresse alla torre non prima però, di aver ringraziato il ragazzo.

Blaise aspettò che la ragazza scomparisse nel corridoio poi stringendo i pugni disse: " E ora a noi due, caro Draco!".

Quasi correndo rientrò nella Sala comune e chiese a Theo dove fosse il biondo e lui gli disse che era in camera sua.

Quindi salendo i gradini a due a due, arrivò davanti alla sua porta che spalancò con un calcio ben assestato.

Entrato nella stanza, trovò Draco disteso a letto intento a ripassarsi Pansy Parkinson.

Accecato dalla rabbia e dall'ira, Blaise prese per un braccio la ragazza e la gettò malamente fuori dalla camera, ignorando le sue urla di protesta poi chiuse la porta, la sigillò ed imperturbò la camera.

Draco intanto, si era alzato dal letto furioso per l'assurdo comportamento del suo amico e fuori di sé urlò: " BLAISE MA CHE CAZZO TI PRENDE? COME DIAVOLO TI SEI PERM...." ma non poté terminare la frase, che un pugno potente del moro lo fece atterrare dall'altro lato del letto.

Draco si rialzò a fatica, pulendosi il sangue che fuoriusciva dal labbro inferiore, con il dorso della mano e guardando il suo amico negli occhi furiosi gli chiese: " Ma si può sapere che hai?" e lui per tutta risposta, grugnì d'insoddisfazione poi esplose: " Draco, per Merlino ti avevo chiesto esplicitamente di non fare cazzate con Hermione e tu che fai la offendi in quel modo? Sei proprio un bastardo!".

Capito di cosa stesse parlando Blaise, il biondo scoppiò in una fragorosa risata poi disse, velenoso: " Ma guarda, madamigella Granger non ha perso tempo a correre dal suo cavalier servente, per reclamare giustizia vero?".

Blaise sputando sul pavimento, scosse la testa e disse: " Per quanto ti farebbe piacere vederla così, sappi che non è stata lei a venire da me ma sono stato io a scoprire tutto.

Poco fa, ho incontrato la piccola Weasley e vedendola furiosa, ho usato la legilimanzia scoprendo cosa avevi fatto ad Hermione".

Il moro si disse che era meglio non coinvolgere la Weasley in quel macello e decise di condire il tutto con dei grossi sensi di colpa: " Mi fai schifo Draco! La fine della guerra non ti ha proprio insegnato niente vero? I morti e i feriti non ti hanno insegnato niente? La glacialità e la bastardaggine di tuo padre non ti hanno insegnato niente?".

Draco lo fissava imperterrito, cercando di capire dove volesse andare a parare.

E Blaise continuò: " Sai a differenza tua, a me bruciano ancora le decine di cadaveri che ho visto stesi per strada; questa dannata guerra non ha fatto nessuna distinzione caro il mio Draco, tra Purosangue e Mezzosangue.

Molti hanno lottato fianco a fianco, perchè alla fine anche noi maghi perfetti ci eravamo resi conto della follia di Voldemort, che era rimasto solo attorniato da tuo padre, dalla tua pazza zietta Bellatrix col marito al seguito e dal padre di Nott.

Era solo, così come avrebbe dovuto essere fin dall'inizio; ho visto con i miei occhi, Ian Nott uccidere a sangue freddo Matthew Greengrass, solo per aver osato dire che tutto quello sembrava una follia.

Eppure Theo, non si sente responsabile delle azioni del padre e non è stato colpevolizzato da Daphne e Astoria.

Solo tu, ti comporti come se fossi d'accordo con i pensieri dei Mangiamorte, continuando a odiare i Mezzosangue.

Proprio tu, che dovresti odiare più di chiunque altro il pensiero dei Purosangue come tuo padre, specie dopo quello che ha fatto a te che sei suo figlio.

Non dirmi che hai dimenticato tutto, perché saresti davvero una grossissima delusione!"

Draco fissava il pavimento, consapevole di non riuscire ad alzare gli occhi sul suo amico, che gli stava gettando in faccia il fallimento della sua vita.

Blaise riprese: " Hai dimenticato tutte le Cruciatus che tu e tua madre vi siete beccati da tuo padre? Mi fai pena Draco, mi fai veramente pena.

Nonostante tu gli abbia detto in faccia che lo odiavi, per la freddezza con la quale ti aveva cresciuto, stai ancora utilizzando il suo metro di misura per giudicare i Mezzosangue e tutti quelli che reputi inferiori a te ma mettiti in testa che loro sono fatti come noi, amico.

Nelle loro vene scorre lo stesso sangue, rosso e denso come il nostro, il loro corpo è formato da carne, ossa e muscoli come il nostro.

Non sono diversi da noi e tu lo sai ma nonostante tutto continui a comportarti come una bestia e mi dispiace, perché io lo so che non sei così altrimenti non ti saresti opposto a lui per non diventare un Mangiamorte e non dirmi che lo hai fatto solo per egoismo, perchè sai bene che sarebbe una grande baggianata.

Certo è più facile e soddisfacente per te godere del dolore che infliggi alle persone no? Ti piace far soffrire gli altri, in particolare Hermione ma un conto è la battuta sarcastica mentre un altra cosa è utilizzare rabbia, cattiveria e odiose parole.

Mi spieghi cosa volevi dire con " volevo controllare la merce?" o con il fatto di non spendere uno zellino per una Sanguesporco?".

Draco a quelle parole trasalì, sentendosi per la prima volta assalire dai sensi di colpa.

Blaise, con un espressione sprezzante e con una voce odiosa, gli disse: " Beh sai che c'è Draco, io non credo che spenderò più uno zellino sulla nostra amicizia! Stai attento, perchè nonostante io ti conosca da quindici anni, sono pronto a voltarti le spalle.

Io non riesco a concepire neppure l'idea di poter essere amico di una persona, che è capace di deludermi nel giro di pochi giorni, dopo avermi promesso che si sarebbe comportato bene.

Non sono disposto a tornare sull'argomento, finché tu non andrai da Hermione a presentargli le tue formali scuse per il tuo ignobile comportamento.

Dimostrami che non mi sono sbagliato a darti fiducia, amico! Dimostramelo ed io tornerò a rispettarti ma fino ad allora, non considerarmi neanche e se m'incontri fai finta di non conoscermi!".

Detto questo, Blaise tolse l'incanto alla stanza e in silenzio uscì dalla porta, lasciandosi alle spalle Draco che si sentiva completamente un verme per averlo deluso.

Il biondo si gettò sul letto e per la prima volta in vita sua, pianse lacrime di vergogna.

 

  
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