Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Saku_Chan_    01/11/2011    1 recensioni
Hinata torna a Tokyo dopo tanti anni..trascorerà l' ultimo anno delle superiori con i suoi vecchi amici...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ehilà =3 dopo un mese (e anche più ç_ç) siamo tornate con il quinto capitolo di "The Story of Konoha" yeeeeee =D Io e September19 chiediamo immensamente scusa per il ritardo, ma lei ha avuto un blackout al cervello e non le veniva in mente niente da scrivere xD Oh beh, non ci rimane altro che augurarvi buona lettura :3 
PS: In questo capitolo September si è sbizzarrita a infierire contro l'House. Vogliamo solo dirvi che non vogliamo offendere nessuno anzi. Abbiamo soltanto provato a immedesimarci in Hinata ^^


SAY HI

La musica era troppo alta per lei, troppo alta e di certo non dei suoi gusti. Intorno a Hinata tutti saltavano e urlavano come pazzi, divertendosi a quel ritmo martellante che le faceva scoppiare i timpani.
L’idea di una festa d’inizio anno a casa di Sai le era sembrata straordinaria, era riuscita a convincere suo padre a lasciarla andare promettendo che sarebbe tornata a casa senza un graffio. Ma ora, in mezzo a quella calca, si convinse di aver sbagliato tutto.
Non era abituata alle “feste”, non come le immaginavano i suoi amici. Per loro una festa era vestirsi casual e andare a saltellare a ritmo di musica, per lei una festa era vestirsi eleganti e ballare con il proprio accompagnatore con in sottofondo una musica lenta.
Si sentiva fuori posto, in mezzo a quella massa scomposta di giovani. Aveva paura e non riusciva a capirne il motivo. Forse il sentirsi osservata, forse per l’abito che indossava. Anche Sakura e Ino portavano un abito elegante, ma erano diversi dal suo, sia esteticamente che per ciò che raccontava.
Era di sua madre, quel candido abito ricamato con minuziosa attenzione. Una delle poche cose di lei che Hinata era riuscita a salvare durante i numerosi traslochi. Un ricordo importante, non sapeva nemmeno perché aveva deciso di indossarlo per quella sera. Forse perché si era convinta che Naruto le avrebbe chiesto di ballare. Ma quel desiderio si era frantumato quando era entrata in casa di Sai e aveva visto il tipo di festa che intendevano i compagni.
Sospirò, sedendosi su una poltroncina accanto al buffet, e prese a osservare la casa e la gente intorno a sé. Il suo passatempo preferito.
La festa era tutta concentrata nell’ampio soggiorno della casa di Sai, le cui lampadine erano state appositamente cambiate con alcune di colorate per dare l’impressione di essere davvero in discoteca. Alcune coppiette se ne rimanevano vicino alle pareti a baciarsi, incuranti di tutto il trambusto, mentre altre se ne stavano accoccolate sulle poltrone, come quelle su cui era Hinata, addossate a una rampa di scale che portava ai piani superiori. Alla sinistra della ragazza vi era la postazione da dj, dietro il quale Sai manovrava con fare esperto alcuni cd,  e il tavolo del buffet stracolmo di patatine e alcolici. Alla destra invece vi era solo l’entrata e un tavolino basso di vetro accostato alla parete, probabilmente spostato dal centro del soggiorno per far spazio agli invitati.
La stanza non era molto decorata, a parte qualche palloncino di elio che svolazzava in giro e dei festoni arrotolati attorno alle sbarre della scala, ma non importava, probabilmente di quella festa a scuola si sarebbe parlato fino allo sfinimento.
Hinata cercò con lo sguardo i suoi amici.
Sakura si scatenava in mezzo alla pista da ballo insieme a Ino e Kiba, urlando come dei pazzi e ridendo divertiti. Sasuke osservava come lei la folla, seduto su uno dei gradini della scala. Teneva le mani giunte sotto il mento e le sopracciglia aggrottate, probabilmente stava rimuginando qualcosa. Cercando di non attirare la sua attenzione, Hinata osservò il suo volto con più attenzione. Le pupille degli occhi, per quanto fosse possibile intravederle, sembravano dilatate e concentrate su un preciso punto della stanza. La giovane seguì il suo sguardo e si ritrovò a fissare Sakura. Si lasciò sfuggire un sorriso, tornando poi a osservare il moro. La pelle del viso era tesa, probabilmente nello sforzo di rimuginare per troppo tempo su qualcosa e notò che compiva alcuni scatti quasi impercettibili, sembrava volesse scuotere la testa.
Poi una ragazza le coprì la visuale e Hinata, appena capito di chi si trattava, abbassò subito lo sguardo tornando a osservare la gente intorno a lei. Intanto Karin prese a infastidire Sasuke.
Che ci faceva lei lì? Possibile che Sai l’avesse invitata? E se fossero arrivati anche gli altri tre?
Scrutò spaventata la pista alla ricerca dei giovani che terrorizzavano i suoi amici, non trovandone però traccia.
“Probabilmente si è imbucata all’ultimo minuto e non ha pensato al resto del suo gruppo, vorrà divertirsi come gli altri…” pensò con poca convinzione, mentre la voglia di tornare a casa cresceva ogni minuto di più.
Cominciò a giocherellare con una ciocca di capelli corvini, aspettando il momento buono per ringraziare Sai e allontanarsi il più velocemente possibile da quella spiacevole situazione in cui era stata coinvolta.
« Hinata? ».
Quella voce la riportò alla realtà. Sakura era di fronte a lei, e la osservava come una mamma scruta la propria figlia che ha appena fatto una marachella.
« Mi vuoi spiegare perché cavolo te ne stai qui tutta sola invece di divertirti?! ».
Hinata la fissò sorpresa. Credeva davvero di essere diventata invisibile.
« Beh.. ecco… n-non mi trovo a mio agio con questa musica ». La giovane sentì le guance infiammarsi dall’imbarazzo, accentuato da Sakura che si mise le mani sui fianchi.
« E allora? Neanche a me piace tutto questo tunz tunz, ma sono con i miei amici e mi diverto. Non m’interessa niente se Sai ha dei gusti che lasciano alquanto a desiderare. Mi diverto e basta!» urlò stizzita la rosa, cercando di sovrastare la musica assordante.
Purtroppo, quell’innocente frase giunse anche al dj che, facendo il finto offeso, estrasse di botto il cd house dalla console. I ragazzi ci misero qualche attimo per smettere di saltellare, voltandosi poi con sguardo interrogativo verso Sai, comprese Hinata e Sakura. Anche Sasuke si mise in ascolto.
« Siccome ho ricevuto un paio di lamentele riguardo i miei gusti musicali, credo si cambierà drasticamente genere » annunciò con un sorriso. Sakura scoppiò a ridere, mentre Hinata arrossì, se possibile, ancora di più.
« Allora ragazzi e ragazze, formate delle coppiette e preparatevi ai miei “veri” gusti musicali, influenzati da una certa ragazza dai capelli rosa a cui la farò pagare cara » concluse il ragazzo, rivolgendosi direttamente a Sakura.
«Ma va, senza di me come faresti?! » ribatté lei, ridendo come una bambina.
« Probabilmente ascolterei musica decente » e detto questo, Sai recuperò un cd da una pila di dischi al suo fianco, infilandolo subito dopo nella console.
Dolci accordi di chitarra riempirono la stanza. Hinata la riconobbe subito.
«Oddio! E’ “Say hi”! » esclamò in direzione dell’amica, che le sorrise.
Intanto la melodiosa voce della cantante giapponese si sovrappose alle chitarre.
« Che ti aspettavi? Da piccolina mi hai riempito così tanto la testa delle canzoni di Kokia che ormai son diventata fanatica anche io » rispose la rosa, sollevando le spalle come per dire  « che ci posso fare? ».
Hinata, di getto, abbracciò l’amica. Quella canzone le metteva allegria.
Accanto a loro, un ragazzo si schiarì la voce.
« Vi va un ballo? » chiese Naruto, sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Hinata si fece piccola piccola, diventando rossa come un peperone. Di certo stava chiedendo a Sakura. La mano che aveva offerto loro era leggermente  inclinata verso la rosa. Aveva usato il plurale per non sembrare scortese.
Alle sue spalle però, una figura si avvicinò al gruppo, appoggiando una mano sulla spalla del biondo.
« Mi spiace dobe, ma Sakura balla con me » annunciò Sasuke. Quella frase spiazzò del tutto le due ragazze.
« Ma teme… » piagnucolò Naruto. Volse poi lo sguardo verso Hinata, sfoggiando di nuovo il suo sorriso migliore.
« Allora rimaniamo solo noi due Hinata, ti va un ballo? ».
Intanto Sasuke porse la sua mano a Sakura che, tremante, gliela strinse e si lasciò trascinare verso il centro della sala, dove presero a ondeggiare a ritmo di musica.
“Oddio, stavolta lo sta chiedendo a me! Respira Hinata, respira” pensò la povera ragazza, tentando di darsi un contegno e di non svenire per l’emozione.
Fissò la mano che Naruto le aveva offerto. Doveva stringerla? I muscoli avrebbero risposto? Forse era meglio dire di si prima, così si sarebbe abituata all’idea di ballare con il biondo.
« C-Certo Naruto » riuscì a balbettare, e la delicata mano della ragazza strinse quella forte e vigorosa del ragazzo.
Le sembrava un sogno, un sogno che diventava realtà. Come in una fiaba. Finalmente lei e il suo principe azzurro anzi, in smoking, potevano finalmente stare insieme, abbracciati.
Raggiunta la pista da ballo, Naruto appoggiò gentilmente una mano sul fianco della ragazza avvicinandola a sé. Erano occhi negli occhi, mano nella mano. Intorno a loro ogni cosa scomparve, erano solo loro in quella stanza, in quel paese, in quel pianeta. Da soli, con quella dolce musica, ormai al suo culmine, che fungeva da sottofondo. Da soli a danzare come mai avevano fatto prima d’allora.
La pista da ballo era solo loro, tutti si erano fermati per lasciar loro spazio. Il vestito di Hinata, che prima le era sembrato tanto d’intralcio, ora la faceva sembrare una principessa. Un petalo candido che danzava nell’aria.
Naruto continuava a sorriderle, fissandola negli occhi e stringendola ancora di più. Lei arrossì, sorridendogli di rimando. Kokia, dallo stereo, ormai era arrivata al ritornello finale, ma prima che potesse pronunciare le ultime parole, Naruto coinvolse Hinata in una delicata giravolta, al termine del quale le si avvicinò, sfiorandole il naso con il proprio. Con dolcezza, quando Kokia sfiorò l’ultimo tasto di pianoforte, le baciò la guancia. Lei, impercettibilmente, gli strinse la manica dello smoking.
Intorno a loro, i ragazzi applaudirono, facendo sobbalzare la ragazza. Non si ricordava di essere a una festa, in mezzo a tanta gente che li avevano osservati per tutto quel tempo. Per lo spavento, Hinata si rifugiò tra le braccia del biondo che scoppiò a ridere.
Alcuni minuti dopo, Kokia cantava un’altra dolce melodia. Gli invitati si erano riappropriati della pista da ballo, senza spodestare Hinata e Naruto dalla bolla di tranquillità in cui si erano rinchiusi. La giovane si diede un’occhiata in giro. Voleva vedere se anche Sakura provava quello che provava lei, se anche Sakura, con Sasuke, era riuscita a stargli così vicina. La scorse in mezzo ad altra gente, mentre sorrideva al suo compagno. Questi però non era Sasuke, ma Sai.
Hinata affinò lo sguardo, alla ricerca del moro di ghiaccio.
Intanto, la cantante giapponese aumentò il volume della voce, stando dietro alla sinfonia commovente di “Tenshi”.
La giovane trovò Sasuke a pochi metri da lei, intento a lanciare sguardi di fuoco a Sakura e Sai.
Accadde tutto molto velocemente, Hinata non riuscì a capire cosa fosse successo se non quando un bicchiere di punch non le si versò addosso.
I ragazzi si bloccarono di colpo, puntando su di lei sguardi curiosi.  O almeno, su ciò che lei nascondeva dietro di sé.
Sorpresa, la ragazza si voltò, trovando Karin avvinghiata al collo di Sasuke, anch’esso sorpreso di ciò che era accaduto.
Era della rossa il bicchiere? Perché glielo aveva lanciato addosso?
Gli occhi le si riempirono di lacrime.
Non per quella scena, non le faceva né caldo né freddo. Non per la pelle appiccicosa. Non per i capelli sporchi . Il vestito. Il vestito di sua madre era completamente imbrattato di liquido rossastro. Uno dei suoi più preziosi ricordi di lei era andato perduto.
Tra i singhiozzi, scappò via, fuori dalla casa di Sai.
 
Cos’era successo? Cosa aveva sconvolto così tanto Hinata da farla scoppiare a piangere in quel modo e correre via? Perfino Naruto non era riuscito a trattenerla. Fortuna che il biondo aveva avuto il buon senso di rincorrerla.
Sakura volse lo sguardo verso Sai, come per dirgli “Forse è meglio che stacchi la musica”.
Lui annuì soltanto, staccandosi da lei e dirigendosi a passo svelto verso la postazione da dj. Gli invitati erano un po’ scossi, nemmeno loro avevano capito molto di quello che era avvenuto.
Per dare un senso a quell’episodio, Sakura ripercorse gli avvenimenti della serata. Dopo essersi allontanata da Hinata e Naruto, lei e Sasuke avevano ballato per qualche minuto, sempre a una certa distanza. Poi si erano bloccati per osservare La sua amica e il baka ballare insieme. Sembravano una coppia perfetta quei due. Danzavano come veri professionisti.
Quando “Say Hi” era terminata, Sai le si era avvicinato, chiedendole di poter ballare. Sasuke, senza dirle niente, si era allontanato. Aveva scherzato con il suo amico per un po’ mentre in sottofondo Kokia intonava “Tenshi”.  Poi aveva notato che tutti stavano fermi, e si erano bloccati anche loro.
Non era successo niente di traumatizzante. Hinata si era solo sporcata con del punch. Un passaggio in lavatrice e sarebbe andato via tutto.
Poi li notò. Una chioma rossa e una corvina stavano ancorati l’una all’altra, dove prima si trovavano Naruto e Hinata. Il cuore di Sakura perse un colpo.
“Karin, quella vipera!” pensò con rabbia.
La rossa era ancorata a Sasuke. Si stavano baciando, e non erano quei baci a stampo, ma approfonditi. Lui sembrava ricambiarla.
Sakura distolse lo sguardo. Doveva uscire, aveva bisogno di aria.
Andò velocemente da Sai.
« Scusa Sai, ma non mi sento molto bene. Mi sa che andrò a casa » lo avvertì accennando un sorriso stanco.
Lui la osservò per qualche attimo, poi le sorrise di rimando.
« Certo Sakura, non preoccuparti. Ci si vede lunedì a scuola ».
Sakura annuì soltanto. Passò vicino alla “nuova coppietta” stringendo i pugni. Le sembrò che Sasuke si fosse staccato per guardarla, ma non le interessò più di tanto. Ormai era già fuori, diretta verso casa.
 
A Hinata non era mai piaciuto correre. Non era una ragazza propriamente sportiva anzi, odiava gli sport come il calcio e il basket proprio perché si correva parecchio. Eppure, quando uscì tra le lacrime dalla casa di Sai, aveva cominciato a correre. Dopo qualche metro sentiva già i muscoli bruciare, ma aveva continuato, e mentre correva aveva continuato anche a piangere. Aveva superato un paio di isolati, quando una mano le aveva stretto il polso costringendola a fermarsi e voltarsi.
Naruto, trafelato dalla corsa, era dietro di lei, e la osservava con sguardo interrogativo.
Hinata non riuscì più a trattenersi e gli gettò le braccia al collo, singhiozzando più forte, come una bambina. Il ragazzo la strinse a sé, cercando di calmarla come poteva.
Intorno a loro il traffico della sera andava via via scemando, solo qualche macchina solitaria percorreva le strade deserte. Era una serata calma quella. Calma e fresca. Pure il cielo notturno era sgombro dalle nuvole. Si potevano scorgere perfettamente le stelle e in alto, la luna illuminava gli edifici e i due, stretti in un abbraccio.
Naruto aspettò che si fosse calmata un pochino poi, quando gli sembrò che avesse ripreso a respirare normalmente, cercò spiegazioni.
« Hinata cos’è successo là dentro? ».
Lei, dal canto suo, si staccò dal ragazzo, e lo osservò con gli occhi gonfi.
«E’ stata colpa sua, l’ha fatto apposta » mormorò tirando su con il naso.
« Di chi? Chi è stato Hinata? »
«Karin. Mi ha versato addosso il punch. Ha rovinato tutto » mugugnò in risposta la ragazza, afflitta.
« E’ solo un vestito Hinata, un lavaggio in lavatrice ed è tutto sistemato » disse lui, sorridendole. Karin gliel’avrebbe pagata, molto cara.
« Non è solo un vestito, Naruto! E’ IL vestito! E’ uno dei più preziosi ricordi di mia madre. Teneva addosso ancora il suo profumo. La lavatrice lo cancellerebbe… » rispose, mentre gli occhi le si velavano ancora una volta di lacrime.
Naruto sospirò, avvolgendola di nuovo in un abbraccio.
«Andrà tutto a posto, Hinata » le sussurrò all’orecchio. Che altro poteva dire? Era una frase scema quella. “ Idiota di un baka che non sono altro” si disse.
Hinata, però sembrò approvare. Si staccò di nuovo da lui e lo osservò, abbozzando un sorriso.
« In fondo  è stata una bella serata, no? » esclamò al biondo.
« Certo! Meravigliosa! » concordò l’altro, sincero.
Hinata diede uno sguardo a com’era ridotta.
« Mi sa che ho bisogno di una doccia, non credi?».
« Mi sa di si, Hinata. Ti accompagno » Propose Naruto, sfoggiando un gran sorriso.
Insieme, si diressero verso casa Hyuga.
--------------------------------------------------
Ladyvampire90: Ehiiii ** spero ti sia piaciuto questo capitolo ^^ Abbiamo usato una scrittura più grande e lo abbiamo fatto più lungo. Abbiamo anche sistemato i capitoli precedenti =D Un abbraccione <3 _Saku_Chan_ e September19
8hotaruchan8: Grazie per aver commentato ^^ Eh si, "Smistamento" era un capitolo di transizione, dalla calma alla tempesta pura xDSperiamo che questo capitolo sia stato di tuo gradimento ^^ Saku_Chan_ e September19
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Saku_Chan_