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Autore: Narcissus in chains    14/11/2011    5 recensioni
Ginny sta per sposarsi, e chi sceglierà come damigella d' onore e testimoni? Ovviamente i suoi adorati fratelli e la sua migliore amica. Riusciranno i tre ad organizzare il matrimonio alla cara Ginny ? Hermione, Fred e George coinvolti in un perverso triangolo amoroso in galeotto fu il matrimonio!
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Hermione, Granger
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Rieccomi!! Mi scuso per l' immenso e schifosissimo ritardo ç_ç purtroppo non ho avuto un periodo molto roseo, tra università, tirocinio e rottura con il ragazzo, ho avuto la mente altrove uff ç_ç Però, rieccomi con più grinta di prima! Pronta a rimettermi in pari e chi lo sa, ad esorcizzare la mia rabbia tramite la scrittura..meglio che prendere a pugni qualcuno no?.
 
 
 
Qualcosa di prestato
 
Hermione  prima di rivedere i gemelli.



 
 
Mi alzo svogliata stamani, non è mattinata. Avete presente quelle mattine in cui fuori è bellissimo,il sole splende, gli uccellini cantano e  dentro di voi c'è solo il gelo della siberia?. Ecco è una di quelle mattine. 
 
Mi alzo e mi catapulto in cucina, vorrei farlo con un sorriso da donna felice invece  fissandomi allo specchio noto con rammarico che la mia espressione è molto più simile a quella di uno zombie che di una donna felice.
 
Guardo disperata il caffè che sale, come se fosse la mia unica ancora di salvezza su un isola deserta e me ne verso un abbondante quantità in una tazza . 
 
Mi siedo e fissando il  fumo del caffè che sale verso il cielo mi guardo attorno. Tutto è strano, stanotte ho avuto una nottataccia. 
Avete presente quelle notti in cui ti tormentano gli incubi?. In cui in quegli incubi appare la creatura più mostruosa del mondo?  L' ex. 
 
Avevo sognato quel pesce lesso di Ron per tutta la notte, era stato terribile, primo perchè non solo non tentava di uccidermi o strangolarmi o simili, ma era dolce e premuroso, mi stringeva tra le sue forti braccia e mi cullava dolcemente sussurrandomi parole che non odo più da un pezzo. 
 
Sbuffo, perchè dopo tanto mi tornano in mente certi pensieri?. Certi ricordi che sembrano talmente nitidi da essere quasi palpabili. 
 
 Come lessi da qualche parte, non è l' addio che uccide ma i flashback che lo seguono. Quanta ragione in così poche parole.
 
Sapevo che non sarebbe stato facile, lo avevo sempre saputo, ma non immaginavo di scontarne la pena anche dopo l' addio.
 
Anche in momenti inpensabili, quando il mio spirito era più debole, si insinuava in me il pensiero del passato, come un virus mi infettava, subdolo e silenzioso. 
 
Bevo un sorso di caffè, l' amaro mi solletica la lingua, ecco il sapore di oggi, giornata al sapor di amarezza!
 
Perchè devo farmi del male così? Gratuitamente. Perchè non riesco ancora a dimenticarlo?.  Eppure l' ho lasciato io. 
 
L' ho lasciato per un brivido, e adesso mi ritrovo a rimpuangere la noia. Quanto sarò stupida?. 
 Voglio dire, ricordo bene il giorno in cui tra me e lui misi la parola fine. 
 
Eravamo soli, lui appoggiato ad un albero. tremava, aveva capito ed io piangevo come una vite tagliata.  I lacrimoni mi offuscavano la vista e vedevo solo i suoi capelli rossicci splendere al sole. Anche quel giorno era una bellissima giornata di sole. 
" Io non voglio più essere la tua ragazza" gli gridai con voce ferma a dispetto del pianto. Ferma e ferrea, d' acciaio.  Mentre dentro ero liquida, tutta di lacrime. 
 Pianse anche lui allora, mi chiese perchè, ed io provai a spiegarmi, ma era difficile. Come fai a spiegare ad una persona che lui ha tutto. ma che quel tutto non  è abbastanza?. Come fai a spiegargli che tu vuoi altro? Vuoi brividi, emozioni, vuoi sentire la vita che ti scorre addosso, vuoi la libertà?. 
 
Come spiegargli tutto questo in poche parole?. Rimasi inerme di fronte alla sua sofferenza, mi avvicinai per porgergli una carezza, il carnefice che consola la vittima, ma lui scansò la mia mano, iroso. 
 
Allora mi allontanai.col capo chino sotto il peso dei sensi di colpa. 
 
Il mio cuore, calpestato. Il suo anche. Solo che io gliel' avevo prestato e poi ero riuscita a riprendermelo, strappandoglielo dalle mani, il suo lo aveva lasciato a me, stupido, stupido ragazzo. 
 
Il prestito era scaduto , ma il suo era stato un dono ed io lo avevo gettato. Ancora mi odiavo pensando a quel giorno, era come se rivedessi nei suoi occhi tutti i miei difetti, le mie mancanze. Quegli occhi dicevano : Sei una donna insensibile Hermione, fredda e menefreghista, e io piangevo, perchè avevano ragione. 
 
 
L' ora di andare è vicina.
Finisco il caffè, ingoio l' amarezza tutta d' un fiato .  Alla faccia dei sogni che turbano la mia quiete.  
 
Mi affaccio alla finestra, saluto il sole, forse è ora di smetterla di pensare al passato, ma non è facile.  Vorrei che il pensiero di lui svanisse, vorrei prestare il mio cuore a qualcun' altro, vorrei sentire di nuovo il brivido dell' amore, sono pronta a ributtarmi.  E stavolta niente restituzioni, voglio prestare il mio cuore, per sempre. 
   
 
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