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Autore: Acquamarine_    21/12/2011    1 recensioni
Il matrimonio di due Grifondoro visto dagli occhi dei due sposi.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Respiri profondamente.

Devi stare calmo, tutto andrà bene.

Guardi nello specchio e stenti a riconoscerti.

Sei cresciuto così tanto senza nemmeno accorgertene, Ron.

Ed ora stai per sposare l'unica donna che tu abbia mai amato.

Forse è la prima cosa di cui sei assolutamente certo: tu ami Hermione e vuoi che lei sia tua moglie.

Non sai quando hai cominciato ad amarla, forse quando al primo anno ti ha zittito, o quando al secondo è stata pietrificata, o quando al terzo ti ha stretto la mano.

É stato forse quando morivi di gelosia per Krum, quando lei era gelosa di Lavanda o quando li hai abbandonati in quel bosco.

Non sai quando sia cominciata, ma sai che non finirà tanto presto.

Cerchi di sistemarti la cravatta, ma non ne sei capace.

Non si può evitare?

Qualcuno bussa alla porta.

-Si?- chiedi.

Una voce che tu ami tanto ti chiede di entrare e tu acconsenti.

-Oh tesoro! Sono così felice! Ma.. ma vieni qui, Ronnie, la mamma ti aiuta con la cravatta. Avevi dimenticato di metterla, tesoro?- ti chiede premurosa tua madre.

Sai che non vuole fare la mamma chioccia, ma non è capace di fare altro.

La adori.

-Si, mamma, è così. Sono un po' confuso!- menti.

Sai che quando è agitata, perché lo è, non va contraddetta.

Sei confuso, agitato, nervoso, hai paura, ma sei anche felice come non mai.

Lasci sistemare la giacca, la cravatta, il fiore nel taschino e il gilet a tua madre, sebbene sai benissimo che erano perfetti così com'erano.

-Vado a vedere se Hermione ha bisogno di aiuto- annuncia con un sorriso.

Ti concedi un' ultima occhiata allo specchio e poi tuo padre compare sulla porta.

-Dai Ronald, forza. Andrà tutto bene!- ti incoraggia.

-Andiamo?- chiedi insicuro, desiderando ardentemente che il momento sia giunto e che non arrivi mai.

Lui ti sorride e ripete -Andiamo- con tono ben diverso dal tuo.

Mentre esci dalla porta ti rendi conto che le attenzioni di tua madre, gli incoraggiamenti di tuo padre e la tua vecchia vita ti mancheranno tantissimo, ma capisci anche che sei pronto.

Pronto per vivere la tua nuova vita assieme ad Hermione.

 

Cerchi di respirare profondamente e calmarti, ma ti risulta molto difficile.

Ginny è nell'altra stanza a litigare con la borsa dei trucchi, Luna legge un giornale babbano con aria sognante – e al contrario - e la tua nipotina, Janet, non riesce a stare ferma.

Avendo dovuto invitare anche la tua famiglia – che non sa nulla dei tuoi poteri -, al matrimonio sarà assolutamente vietata la magia.

Per te non sarà molto difficile, per undici anni hai vissuto senza, per altri sette sei tornata nel mondo Babbano, ma per i maghi Purosangue e quelli che sono cresciuti nel Mondo Magico sarà più difficile.

Alcuni, come Luna, l'hanno trovato divertente ed educativo, altri, come Ginny, si dichiaravano preoccupati di combinare qualche disastro.

Andrà tutto bene, te lo senti.

-Allora, Hermione, secondo te dovrei truccarmi sui toni chiari o del colore del vestito?- chiede Ginny.

-Lo sai che non sono brava in queste cose, non ne ho la minima idea- rispondi sinceramente.

Tra te e lei formate una compagnia ben informata in cose di trucco e vestiti.

-Che ne dici di un bel giallo canarino?- chiede Luna con voce allegra.

-Ma il mio abito è turchese- le fa notare cautamente Ginny.

Sei d'accordo anche tu.

Non ne capirete niente di trucco e abbinamenti, ma di certo sapete anche voi che un abito turchese e un ombretto giallo non vanno d'accordo.

-Ma è un colore così allegro!- dice lei con la sua solita aria sognante.

Le sorridente teneramente, quella ragazza è capace di far dimenticare le preoccupazioni per qualche momento.

Ginny corre davanti allo specchio a truccarsi e Luna torna a leggere il giornale.

Janet è impegnata a contare tutte le perline del suo abito e sembra molto concentrata nella sua attività.

Non appena la scenette finisce, però, l'ansia torna ad invaderti.

Hai bisogno di un' altra dose di Luna-anti-nervosismo, immediatamente.

Dì qualcosa, maledizione!

Mentre cerchi un argomento da proporre alle altre per non sederti - potrebbe rovinarsi il vestito -, andare in panico - potresti scappare via – o diventare impaziente – potresti correre da Ron e obbligarlo a muoversi -, qualcuno bussa alla porta.

Fa che sia lui, ti prego, fa che sia lui.

Fa che non sia lui, per favore, fa che non sia lui.

-Hermione, tesoro, possiamo entrare?- chiede qualcuno dal corridoio.

-Mamma!- gridi camminando verso la porta e cercando di non cadere.

Quando la spalanchi lei entra seguita da tuo padre.

Ginny è pronta ed esce con Janet dicendo che avrebbe aspettato fuori, Luna le segue dopo aver riposto il giornale accanto agli altri.

-Mamma, papà, non sapete nemmeno come mi sento! Sono talmente nervosa!- cominci agitandoti.

Le ti posa una mano sul braccio e ti sorride.

-Sei bellissima, amore mio- ti sussurra tuo padre.

-Non è vero. Ora vado di la e lui mi dice che non mi vuole più sposare- continui.

Lasci spazio all'ansia la quale esplode come un ordigno poiché l'avevi repressa fino a questo momento.

Tua madre ti zittisce posandoti il dito indice sulle labbra.

-Non succederà nulla di tutto questo. Andrai di là, lui sarà felice, tu sorriderai, vi sposerete e sarete felici- dice incoraggiandoti.

-E se decidesse di non sposarti se la vedrà con me- dice con nonchalance tuo padre.

-Papà!- lo riprendi.

-Dicevo per dire- dice lui con uno strano sorriso.

-Sei pronta, tesoro? Hai tutto?- chiede tua madre.

Guardi come sei vestita e la formula della tradizione compare nella tua mente.

Qualcosa di nuovo.

L'abito.

Qualcosa di vecchio.

Gli orecchini del tuo diciottesimo compleanno, il primo dopo la guerra.

Qualcosa di prestato.

La giarrettiera di Ginny.

E ...

-Non ho nulla di blu!- dici ad alta voce.

Non sei mai stata molto per le tradizioni, ma stavolta hai voluto seguirle per tenere con te le tue origini.

Saranno origini non magiche, ma tu ne vai fiera.

I tuoi genitori ti sorridono.

-É per questo che siamo qui- ti dicono.

Non capisci cosa intendano fin quando non ti ritrovi tra le mani una custodia di velluto.

-Questo cosa sarebbe?- chiedi confusa.

-Aprilo- ti incoraggia tua madre.

Giri l'oggetto tra le mani tremanti e fatichi un po' ad aprirlo, ma poi ci riesci.

Gli occhi ti si riempiono di lacrime, ma tua madre ti ordina di non piangere.

Quante volte hai guardato questa tiara e hai sognato di indossarla?

Mai ti saresti aspettata di poterlo fare davvero un giorno.

Soprattutto perché credevi che tua madre non se ne sarebbe mai separata.

-Ma mamma, questa è la tua..- cominci.

-Ora è tua- conclude l'altra donna con voce sicura.

-No, non posso. Te l'aveva regalata la nonna.. no, no- dici sicura.

-Ora noi la regaliamo a te- insiste.

-No, no- ripeti tu.

-Hermione su, non fare la bambina, voglio che tu la abbia perché per me non c'è nulla più importante di te. Quella è solo una tiara, tu sei mia figlia. É la cosa materiale più preziosa che ho e voglio donarla alla persona più importante della mia vita. Tuo padre è d'accordo con me, quindi abbiamo deciso di regalarti questa affinché non ti dimentichi di noi. Quando la guarderai penserai alla tua mamma e al tuo papà anche se saranno lontani- dice con voce emozionata.

-Mamma..- continui.

-Shh..basta. Su, vieni qui, così ti aiuto ad indossarla- conclude.

-Mamma.. vi voglio bene- dici abbracciandoli.

-Su, ti si sbava il trucco!- dice tua madre. Lo sai, non vuole piangere.

Guardi la tiara di tua nonna e sorridi.

É un gioiello cui tua madre tiene molto poiché le fu donato da sua madre il giorno del matrimonio con suo padre.

É uno degli ultimi regali di tua nonna prima di morire.

Tua madre ti aiuta ad indossarla e ti sistema il velo, poi esce dalla stanza con la scusa di andare a controllare che tutto sia pronto.

Tua padre ti sorride e ti si avvicina.

Ti getti tra le sue braccia e vorresti piangere, ma qualcosa te lo impedisce.

Forse la voce di tua madre che grida -Ti si sbava il trucco!

-Mi mancherai tantissimo!- confessi.

Ti bacia i capelli e sorride ancora.

-Non me ne vado mica, Hermione- dice.

-Sappiamo tutti e due che non sarà più la stessa cosa- ribatti.

-Ci sarò sempre, amore mio. Sempre- ti assicura.

Lo guardi negli occhi - i tuoi stessi occhi - e ti senti meglio e peggio allo stesso tempo.

-Ti voglio bene- dite insieme, poi scoppiate a ridere.

Vi voltate verso la porta e vedete tua madre e Molly guardarvi come ipnotizzate.

Arrossisci immediatamente.

Le due donne notano il tuo disagio e si affrettano a dire – É tutto pronto, cara -.

Ti senti più agitata di prima mentre le due donne si incamminano verso la cerimonia.

Tuo padre ti porge il braccio e ti chiede -Sei pronta?-.

-No- rispondi sinceramente tu, afferrandolo.

-Ma dovrò farlo prima o poi, no?- continui decisa.

-Non sei costretta- dice.

É forse rimpianto, quello che senti? Sapevi che non avrebbe rinunciato facilmente alla sua bambina, la sua unica bambina, sebbene lui avesse cercato di nascondere i suoi sentimenti.

Gli sorridi e gli dici che sei sicura, che Ron ti ama, che vuoi andare di là e sposarlo.

Non sei mai stata così sicura in vita tua ed anche se sei agitata non devi lasciarti andare.

Mentre attraversi la porta sostenendoti al suo braccio ti rendi conto di aver lasciato in quella stanza la tua vecchia vita che non tornerà mai più.

-Ci sono io con te, Hermione, non ti lascerò cadere-.

 

 

Mentre avanzi a passi lenti il cuore comincia a batterti forte.

Ti fermi davanti al lungo corridoio e aspetti che Janet e Philip facciano la loro entrata.

Mentre il bambino porta il cuscino con gli anelli - donati da Ginny ed Harry -, la bambina lascia dietro di sé una scia di petali colorati.

La marcia nuziale comincia e il tuo cuore perde un battito.

Tuo padre ti stringe il braccio per incoraggiarti e cominciate a camminare.

Un passo, respiro, un altro passo, respiro..

Cerchi di non cadere, non piangere, non stringere troppo il braccio di tuo padre e sorridere a tutti, ma non sei sicura di reggere ancora per molto.

Alzi lo sguardo verso l'altare ed incontri due occhi azzurro cielo che ti guardano ammirati.

La vista di Ron ti calma un pochino.

Sorridi, mentre ti concedi un' occhiata al tuo sposo.

Ha lasciato i capelli liberi, evitando stupide gelatine.

Indossa un abito classico, scuro. La giacca blu copre un gilet ed una camicia bianchi, accompagnati da una cravatta anch'essa scura.

I pantaloni sono blu e le scarpe sono nere e lucide.

Un bel fiore bianco, un fiore d'arancio, fa capolino dal taschino sulla giacca.

Non vedi l'ora di essere tanto vicina da poterne sentire il profumo.

 

La guardi avanzare verso di te e non vedi l'ora di averla vicina. Non riesci a vederle il viso, è coperto da un velo leggero, ma sai già che sarà bellissima.

Il tuo sguardo scende verso l'abito e ti rendi conto che nessun vestito sarebbe stato più adatto a lei.

Il corsetto stretto decorato da perline ha un taglio a cuore. All'altezza dei fianchi parte una lunga gonna arricciata sul davanti e fermata da una rosa bianca. Lo strascico è breve, sai che Hermione ama stare comoda.

Il velo è fermato da una piccola tiara impreziosita da pietre blu a forma di goccia e arriva all'altezza delle spalle.

Il braccio destro è stretto da tuo suocero, che le sorride, mentre il sinistro tiene stretto il bouquet: un mazzo di fiori d'arancio -di tradizione, aveva spiegato, simboleggiavano la verginità e le nozze - con qualche fiore di camomilla – a rappresentare le avversità che avrebbero superato, insieme – e due gigli – rappresentanti degli spiriti puri e non corrotti -.

Arriva accanto a te e tutto intorno sembra sparire.

Il signor Granger poggia la mano di sua figlia sulla tua, le sfila il velo e le bacia la fronte, affidandola a te per il resto della vita.

 

I tuoi occhi si incontrano con quelli di Ron e il cuore comincia a batterti all'impazzata.

Il parroco comincia a parlare, ma non sai se riuscirai a rispondere alle domande che ti rivolgerà.

Quasi non senti la prima parte del discorso, tanto sei impegnata a guardare lui e non scoppiare in lacrime.

Poi il parroco passa il microfono a Ron. Sorridi, forse perché credi non sappia usarlo.

Harry deve avergli spiegato tutto, però.

Sorride, poi comincia il suo discorso.

-Tanti anni fa non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione, ovvero quasi sposato con te. Eri insopportabile. Perfettina, altezzosa, permalosa. Tutto. Non so precisamente quando sei cambiata, o se sono stato io a cambiare, so solo che ora siamo qui e io voglio sposarti. Non so come riesco a dirti tutte queste cose senza scoppiare a ridere, o piangere, come stai facendo tu - gli rivolgi una linguaccia -, ma sento il bisogno di dirtelo. Non posso dirti che sarò il marito perfetto, il padre perfetto o l'uomo perfetto, perché so che non lo sarò, ma posso assicurarti che ti amerò e ti rispetterò sempre, perché io voglio stare con te e non c'è niente e nessuno che riuscirà ed impedirmelo- conclude con voce bassa, ma tutti sono riusciti a sentirlo a giudicare dagli applausi e i commenti positivi che si sentono.

Ti passa il microfono e le gambe ti diventano molli.

Balbetti qualcosa di incomprensibile e senti qualcosa toccarti il braccio.

Incontri gli occhi castani di Ginny e il suo sorriso rassicurante.

-Sta calma- mima con le labbra.

Ti volti verso Ron e dietro di lui Harry ti incoraggia con un sorriso.

Non ha bisogno di parole.

Chiudi gli occhi e respiri.

-Sinceramente non so cosa dire. É come se la mia mente si fosse svuotata. Lo vedi cosa mi combini? L'avresti mai detto che saresti riuscito a farmi rimanere senza parole? Nemmeno mia madre c'è mai riuscita. Dovresti esserne fiero. Rifacendomi al tuo discorso.. te l'ho mai detto che anch' io non ti sopportavo?

Eri.. rude, maleducato e snervante. Non ti piacevo e tu non piacevi a me. E se dovessi dirti quando ho deciso che eri cambiato abbastanza per starmi vicino, a differenza tua saprei dirtelo. Ma non te lo dirò, perché sapere una cosa non vuol dire saperla spiegare. Posso dirti un' altra cosa però. Posso giurarti che ti amerò anche quando mi farai arrabbiare, e lo farai spesso; posso dirti che ti amerò anche quando dimenticherai le cose, quando lascerai le tue cose in giro, quando dirai che non so cucinare e che leggo troppo. Ti giuro che cercherò di non prendermela troppo con te, di non farti arrabbiare e di non arrabbiarmi. Ti giuro che ti sarò sempre fedele, perché ti amo. Ecco, lo sapevo, mi ero ripromessa di non parlare troppo e invece lo sto facendo- concludi sotto gli occhi divertiti di Ronald.

-Nei poteri conferitimi dalla Legge, vi dichiaro marito e moglie- recita il parroco, un omino basso e quasi completamente calvo dal viso rassicurante.

-Può baciare la sposa- aggiunge rivolto a tuo marito -suona bene, vero Hermione?-.

Ron prende il tuo viso tra le mani e poggia dolcemente le labbra sulle tue, tra gli applausi e la gioia degli invitati.

Finalmente riesci a sentirlo, il suo profumo di primavera.

 

Ti siedi ai piedi dell'arco floreale sotto cui sei diventata la Signora Weasley e ti sfili finalmente le scarpe.

Gli invitati sono tutti andati via, Ron è rimasto nel locale per salutare i signori Weasley prima che si smaterializzassero. Tu li hai già abbracciati precedentemente, sono stati davvero carinissimi per te.

Molly si è persino scusata per quella volta al Quarto Anno quando ti ha mandato un uovo di Pasqua minuscolo. Ti è venuto da ridere, ma temevi si offendesse, così l'hai abbracciata forte ringraziandola di tutto ciò che ha fatto per te.

Mentre il vento ti accarezza le spalle nude vedi comparire il tuo sposo sullo stesso corridoio adorno di fiori bianchi che hai percorso quella stessa mattina e lo vedi avvicinarsi.

Ti sorride e si inchina, porgendoti la mano.

-Mi concede questo ballo, Signora Weasley?- ti chiede galante.

-Con estremo piacere, Signor Weasley- rispondi sorridendo.

Cominciate a ballare un ballo strano, forse un valzer. Non ballate molto bene, ma vi sentite al sicuro una tra le braccia dell'altro.

Poggi la testa sul suo petto e lo senti battere forte, proprio come il tuo.

Alla fine del ballo lo vedi prendere la bacchetta e afferri il suo braccio.

-Devo mostrarti il mio regalo- ti sussurra all'orecchio.

Annuisci incuriosita, ma non commenti.

-Tieni gli occhi chiusi- si raccomanda.

Obbedisci, come ipnotizzata.

Vi smaterializzate e senti la familiare stretta allo stomaco quando arrivate a destinazione.

-Posso aprire gli occhi?- chiedi in un sussurro.

-Non ancora, aspetta- ti dice mettendoti una mano sul fianco.

Improvvisamente gridi e ti spaventi, poi capisci che ti ha preso in braccio.

Nonostante lo spavento continui a tenere gli occhi chiusi, sebbene la curiosità ti divori.

Dopo circa due minuti i tuoi piedi tornano a terra e lui ti dice di attendere ancora un attimo.

Si allontana, probabilmente, poiché senti dei passi.

-Incendio- sussurra.

-Puoi aprire gli occhi, amore- dice a voce più alta.

Quando apri gli occhi ti ritrovi in un luogo che non conosci.

Ci sono un lungo divano rosso e un cuscino che conosci bene.

Era il tuo preferito quando eravate a scuola, ha una piccola toppa dorata che lo rende diverso - e speciale - rispetto agli altri.

Una finestra si trova sulla parete opposta alla tua posizione e a circa cinquanta centimetri c'è un grande camino – acceso - su cui sono posizionate alcune foto di te, Ron e voi due insieme.

Sulla parete destra della stanza, invece, si trova un grande libreria stracolma di libri tra cui riconosci alcuni dei tuoi libri preferiti – Storia di Hogwarts, Orgoglio e Pregiudizio, Cime Tempestose, Le fiabe di Beda il Bardo – e una piccola scrivania.

Alla tua sinistra si trova un grande specchio e poi parte un corridoio che purtroppo non è illuminato.

-Dove siamo?- sussurri un po' stupidamente, forse, poiché una foto di te e Ron che vi baciate scattata poche ore prima troneggia nel tavolino alla tua destra.

Lui si avvicina di nuovo a te e ti abbraccia da dietro, poi poggia la testa sulla tua spalla.

-Benvenuta a casa, Signora Weasley-.

***
Angolo Autrice:
Ed eccoci giunti all'ultimo capitolo di questa mini-long :D Mi auguro vi sia piaciuta e non vi abbia fatto troppo schifo! :D Mi sono soffermata soprattutto su Hermione perché.. mi veniva più semplice, perché di solito si parla di più delle spose e perché . .non ci sono altri perché :D Ringrazio tutti coloro che hanno letto/leggeranno ed hanno recensito. Se qualcosa non vi è piaciuto, vi prego di farmelo notare! 
p.s. So che il discorso inserito tra i trattini va staccato da essi, appena ho un po' di tempo lo modifico!
Baci e grazie!

   
 
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