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Autore: Franky93    25/12/2011    4 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.40:
Il risveglio della misteriosa ragazza! Il suo nome è…

Accucciatosi comodamente vicino al letto, Umbreon continuava a fissare pensieroso la sua Allenatrice, che per tutto il tempo era ancora rimasta incosciente, sebbene grazie al calore fornito dalla stanza ora la sua temperatura doveva essere tornata normale. Il volpino di tipo Buio rimaneva però preoccupato per le sue condizioni, e sperava con tutto sé stesso che si risvegliasse. Ma anche se erano passati circa due giorni da quando era stata curata, la ragazza non aveva ancora dato alcun segno di vita, fino a quando…

-Mmmh…- mormorò lei,  girando la testa dall’altro lato.

-Umbre?- esclamò il Pokémon, rizzando le orecchie per ascoltare meglio.

-Mmmh…- continuò la ragazza, alzando il busto e iniziando a stiracchiarsi -Che dormita…- disse con la voce ancora impastata dal sonno, salvo ritrovarsi davanti Umbreon che, felice per il suo risveglio, le stava facendo le feste e le si accoccolava addosso -Dai, su… Calmati, Hoshi. Non c’è bisogno che mi dedichi tutte queste attenzioni, sto bene!- aggiunse rivolta al Pokémon, per poi lasciarsi andare ad una risata divertita e notare solo pochi secondi dopo di avere addosso solo un camicione e di essere in una camera d’ospedale -…Ok, come ci sono finita qui?-

Dopo un breve silenzio senza apparente risposta alla sua domanda, la ragazza si alzò dal letto e poi guardò ancora un po’ in giro, notando che su una sedia vicino alle finestra vi erano i suoi vestiti, piegati e in ordine, mentre su un comodino erano appoggiati i suoi effetti personali, tra cui spiccavano la Scheda Allenatore e sei Poké Ball, alcune delle quali molto diverse fra loro. Tirando un sospiro di sollievo nel vedere che c’era tutto, la ragazza andò poi a prendere i suoi abiti e iniziò a cambiarsi.

***

-“Gara Pigliamosche”?- domandò Dylan, leggendo il volantino che le aveva appena dato Amy, rabbrividendo leggermente nel notare che esso raffigurava alcuni Pokémon Coleottero.

-“Pokéathlon”?- aggiunse Fran, anche lei con in mano un volantino, che però aveva come immagine le figure di tre Pokémon diversi, un Poliwrath, un Scyther e un Dragonite in piedi su un podio a tre posti. 

-Sono due competizioni che si tengono vicino a Fiordoropoli. La prima è una sorta di gara dove vince chi cattura il tipo Coleottero più forte, mentre la seconda è costituita da una serie di sfide dove l’Allenatore mette alla prova le qualità atletiche di tre suoi Pokémon a scelta- spiegò la rossa, per poi riprendere i volantini e rimetterli nella sua borsa -Certo, è un po’ tardi per parlarne proprio ora, però pensavo che magari potevate farci un pensierino non appena Alex avrà concluso il suo viaggio-

-Non vedo perché no…- replicò l’albino -Anche se non so se me la sentirei molto di partecipare ad una competizione dove dovrò trovarmi faccia a faccia con… uh… gli insetti…-

-Pensala da un lato più positivo, su- gli disse Matt, battendogli una mano sulla spalla -Puoi vederla come un nuovo modo per poter affrontare e forse superare questa tua paura-

-Non lo so, Matt... e se non ci riuscissi?-

-Ci riuscirai di sicuro- rispose per lui Fran, scoccandogli un’occhiata determinata -Voglio dire, se non ti sei tirato indietro quando hai affrontato Milas al Pozzo Slowpoke, vuol dire che non lo farai nemmeno quando andrai a quella gara, ne sono certa-

-Già, è vero… ma per quanto riguarda te? Anche se volessi partecipare, al momento hai solo due Pokémon nella tua squadra, e per prendere parte alla competizione te ne servono tre, dico bene?-

-Lo so, però puoi stare tranquillo che se tutto va bene riuscirò a catturarne uno nuovo per tempo-

-Speriamo bene, allora- concluse Alex, in quel momento intento a dare da mangiare a Togepi -Ma a proposito di sperare in bene, secondo voi quella ragazza si riprenderà?-

-Immagino di sì…- suppose Dylan -Certo, pur ammettendo che riesca a riprendere i sensi e a muoversi, è un po' difficile sapere se potrebbe avere qualche ricaduta dovuta al freddo a cui è stata esposta…-

-Rio, Rio…- gli diede ragione il piccolo Riolu, muovendo la testa come in cenno di assenso.

-Ma in ogni caso, che facciamo?- riprese il discorso il chitarrista -Andiamo a vedere come sta oppure aspettiamo che l’infermiera ci porti la buona notizia?-

-Naaah, troppo noioso- ribatté Fran –Perché invece non andiamo a farci un giro per la città? Non per dire, ma sono un po’ stufa di stare chiusa in camera a guardare la tv. Insomma, tanto prima o poi si dovrà pur riprendere, non credete?-

-Beh, certo, però sarebbe scortese andarsene senza averla neanche salutata- rifletté Amy.

-Già, ma non possiamo nemmeno prendere e dirle “Ciao, siamo quelli che ti hanno salvata da una morte certa per assideramento. Ti va se diventiamo amici?”-

-Sarebbe troppo forzata come cosa, dato che non la conosciamo nemmeno- commentò Matt.

E mentre pian piano la discussione iniziava a farsi interessante, Riolu, annoiatosi dopo un po’, decise di andare a farsi un giro per il resto dei tavoli che vi erano nel Centro Pokémon, notando con curiosità quasi infantile quanta gente e quanti Pokémon c’erano oltre a lui e a quelli appartenenti agli amici del suo  Allenatore e “padre”, se così si poteva chiamare. Tuttavia, essendo così concentrato nel vedere ciò, il piccolo Pokémon Emanazione commise l’errore di urtare inavvertitamente un altro Pokémon, che in quel momento stava pranzando insieme al suo Allenatore, un uomo dai capelli castani pettinati a cresta e vestito da motociclista, con tanto di giubbotto in pelle e jeans quasi consumati. Questi, non appena vide Riolu, lo squadrò con un’espressione seccata, e il suo Pokémon, che era una sorta di dobermann dal manto nero con delle curiose fasce bianche intorno a zampe, schiena e una specie di “maschera” d’osso sulla fronte, fece altrettanto ringhiandogli contro.

-Ma bene… sembra che qualcuno sia a caccia di guai- esordì l’uomo, alzandosi dal tavolo e afferrando Riolu per la collottola -Non so che razza di Pokémon tu sia, ma hai circa 5 secondi per scusarti prima che ti dia in pasto al mio Houndour-

-Douuur…- latrò l’interpellato, mostrando i denti al Baby Pokémon.

-Ehi, tu! Metti subito giù il mio Pokémon!- intervenne Dylan, additando l’individuo davanti a tutti i presenti, che sentendo odore di guai nell’aria, si allontanarono il più possibile.

-Cavoli… certo che quel piccoletto ha talento per mettersi nei guai- disse Matt, finendo col ricevere un pugno nello stomaco da parte di Fran per quanto aveva detto.

-Cosa ha combinato?- disse invece la castana, rivolgendosi all’Allenatore con l’Houndour.

-Non è ovvio? Ha urtato il mio segugio, e siccome non tollero che venga toccato da nessuno che non sia il sottoscritto, se questo… coso blu non si scusa subito gli farò patire una bella punizione a base di Braciere-

-Tutto qui?- domandò Alex -E vorresti punirlo solo perché ha colpito, magari senza volerlo, il tuo cane?-

-Esatto, e ora conterò fino a 5… e se non sentirò questo esserino emettere almeno un verso impaurito che chiede pietà, può già considerarsi fritto. 1…-

-Che aspetti, Dylan? Chiedigli di liberarsi e di bloccare l’attacco con Codacciaio- sussurrò Amy all’albino.

-Sto ancora aspettando. 2…- continuò il motociclista

-Ma a che scopo? Houndour è comunque in vantaggio su Riolu per quanto riguarda il tipo… e anche se volesse, al momento il piccoletto non conosce ancora nessuna mossa di tipo Lotta che possa avvantaggiarlo sulla metà di tipo Buio dell’avversario- ribatté Matt.

-Faresti meglio a scusarti subito, sottospecie di botolo blu. 3…-

 -Quilava, vai e usa Lanciafiamme!- esordì invece Alex, facendo uscire il suo Starter dalla Poké Ball, il quale senza pensarci due volte attaccò il dobermann con la sua mossa più usata… salvo poi scoprire che non aveva fatto alcun danno -Eh?!-

-Bel tentativo, ma avresti dovuto sapere che l’Abilità Fuocardore assorbe gli attacchi di tipo Fuoco e li converte in energia per quelli del Pokémon che la possiede, aumentandone la potenza. 4…-

-Rioooo…-

-5! Tempo scaduto… Houndour, usa Braciere!-

-Dannazione!- disse l’albino, per poi tirare fuori una Poké Ball e osservarla pensieroso “In tal caso, dato che Growlithe mi sembra inutile per affrontarlo, vorrà dire che userò “lui”…”

Ma prima che l’albino potesse fare qualcosa, il bellimbusto lanciò in aria il Baby Pokémon, per poi fare cenno al suo “cane” di eseguire il Braciere verso il suo obiettivo, pronto a centrarlo tra lo sgomento dei vari presenti. Forse per la prima volta terrorizzato in vita sua, Riolu si coprì istintivamente gli occhi, sperando di poter resistere a quell’attacco. All’improvviso, un Umbreon si fece largo tra la gente, e dopo aver compiuto un agile balzo e spinto via il Pokémon Emanazione, lanciò dalla bocca una sorta di “raggio oscuro” composto da cerchi viola e neri in direzione delle fiamme, annullandole del tutto. Nel mentre il tipo Buio faceva ciò, Dylan intuì che quella era l’occasione buona per fare anche la sua parte.

-Bene… ora è il momento…- sentenziò l’albino -Bulbasaur, adesso! Usa subito Frustata… e salva Riolu!- aggiunse, mentre dalla sfera fuoriusciva una sorta di piccolo dinosauro verde con un grosso bulbo sul dorso.

-Bulba!- annuì il Pokèmon, facendo fuoriuscire da sotto il bulbo un paio di liane con le quali intercettò e acchiappò prontamente Riolu, riportandolo poi tra le braccia di Fran.

-Oh, Riolu…- disse la ragazza, abbracciando il Baby Pokémon -Per fortuna stai bene-

-Rio…- rispose semplicemente l’interpellato, rimanendo tra le braccia della “madre”.

-Uh? Ma che Pokèmon è quello?- esclamò Matt, indicando il “salvatore” di Riolu.

-E’ una lunga storia…- rispose semplicemente l’albino, richiamando il Pokémon nella sfera.

-A parte questo, ragazzi… mi sa che con quel montato non è ancora finita- disse invece Alex, notando infatti che l’Houndour del motociclista stava latrando ferocemente verso l’Umbreon, il quale però sembrava fissarlo in modo indifferente.

-Tu… sottospecie di volpe… come ti sei permesso di intrometterti?- protestò il proprietario del tipo Fuoco, irritato -Mi hai rovinato quello che poteva essere divertimento puro-

-Taci vigliacco! Prendertela in questo modo con un Pokémon per te sarebbe “divertimento puro”? E tu hai il coraggio di definirti un Allenatore?- disse una voce femminile tra la folla, la quale si fece da parte per lasciare passare la proprietaria di tale voce. Era una ragazza né troppo alta né troppo bassa e con un'espressione seria sul volto incorniciato dai capelli castani scuri, aspetto che sorprese parecchio Alex e gli altri non appena la videro.

-Tsk… non so cosa tu voglia, ragazzina, ma sappi che non ho intenzione di farmi dire da gente come te cosa posso o non possono fare con i Pokémon, perciò… Houndour, incenerisci quell’Umbreon usando Braciere!-

-Douuuuur…- ringhiò il dobermann, pronto ad attaccare.

“Una mossa come quella non è molto forte, e Hoshi potrebbe anche evitarla, ma sarebbe meglio non correre troppi rischi…” rifletté la ragazza, per poi scambiarsi uno sguardo d’intesa col suo Pokémon, che attendeva istruzioni, le quali arrivarono subito -Hoshi, è il tuo momento! Usa Taglio!-

-Umbreon!- annuì il Pokémon Lucelunare, correndo rapido verso Houndour e colpendolo al muso con un’artigliata decisa, abbastanza forte da impedirgli di attaccare.

-Cavoli, non è niente male in fatto di velocità- notò Matt.

-Già, per non parlare della mossa Taglio che ha appena eseguito…- aggiunse Dylan.

-Potete rimandare le analisi a dopo, voi due? Voglio vedere che altro sa fare- li zittì Fran, rimanendo a osservare il tipo Buio, il cui sguardo sembrava passato dall’indifferente al battagliero in pochi secondi.

-Non ti arrendere, mio fido- replicò l’uomo con la cresta -Attacca con Morso!-

-Hoshi, evitalo e usa di nuovo Taglio!-

E per la seconda volta, il volpino nero diede sfoggio della sua agilità evitando l’attacco Houndour e colpendolo di nuovo con Taglio, facendolo indietreggiare. L’avversario però non sembrava molto interessato ad arrendersi, così come non lo era il suo Allenatore, che digrignava i denti irritato.

-Ora mi stai davvero scocciando! Houndour usa Lanciafiamme e facciamola finita-

-Houuund… Douuuur!- ringhiò il Pokémon Buio, scagliando dalla bocca la potente mossa di Fuoco.

-Non credo proprio! Hoshi, intercettalo con Neropulsar!- ribatté prontamente la ragazza, vedendo poi il suo Pokémon emettere dalla bocca lo stesso raggio viola e nero usato qualche momento prima, raggio che non appena entrò in contatto col Lanciafiamme lo annullò come se nulla fosse e colpì in pieno l’avversario, sbalzandolo via fino ai piedi del motociclista -Lo so, non è la mossa migliore da usare contro i tipi Buio, ma almeno ho evitato che il tuo cane potesse causare altri problemi-

-Tanto non è ancora finita… Houndour, giochiamoci il tutto e per tutto con Morso-

-Uff… cielo, quanto sei insistente… Hoshi, usa Taglio un’ultima volta, per favore-

-Umbreon!- eseguì il tipo Buio, atterrando duramente il dobermann con la sua mossa.

-Douuuur…- guaì l’altro, per poi finire K.O. e obbligare il suo Allenatore a richiamarlo.

-Ehm… mi dichiaro sconfitto…- fu l’unica cosa che ebbe da dire il motociclista -Ma non contarci perché la prossima volta…- provò ad aggiungere, per poi ammutolirsi di colpo non appena vide la ragazza avvicinarsi a lui con uno sguardo così serio da essere inquietante.

-“La prossima volta”… cosa?- domando lei.

-Ci penserò due volte prima di attaccare briga con qualcuno…- rispose lui, abbassando il capo.

-Ecco, bravo…-

E detto questo, la ragazza fece cenno all’uomo di andarsene, cosa che fece senza fiatare mentre il resto della gente che era rimasta a guardare provvedeva a fare un piccolo applauso a lei e al suo Umbreon. Non dando però molto conto ai quei festeggiamenti, la ragazza si avvicinò poi al gruppo di Alex, osservando poi il piccolo Riolu, rimasto ancora tra le braccia di Fran.

-Va tutto bene, piccolo?- disse rivolta al Baby Pokémon.

-Rio…- annuì lui, rivolgendole poi un sorriso.

-Buon per te, allora- continuò lei, per poi portare lo sguardo verso Fran -Mi raccomando, la prossima volta fai più attenzione a non perderlo, se non vuoi che si cacci di nuovo in situazioni come quella di poco fa-

-Beh, questo è ovvio…- ribatté la ragazza, portando poi il Baby Pokémon davanti a sé –Cavoli, certo che a volte sei proprio incredibile… alla Via Gelata hai fatto l’eroe e ci hai portati tutti in salvo, e ora, per ironia della sorte, ti fai salvare da questa brava Allenatrice…-

-La Via Gelata?- ripeté la ragazza, interrompendola.

-Oh, eccoti qui!- esordì l’infermiera Joy, raggiungendo il gruppetto e rivolgendo un’occhiata quasi severa alla ragazza con l’Umbreon -Che ci fai fuori dalla tua camera?-

-Eh? Ah, mi scusi... è che mi sentivo meglio e volevo uscire a fare una passeggiata...-

-Lo vedo anch’io, ma anche se ora ti senti meglio ciò non vuol dire che sei guarita del tutto. Anzi, prima di questo dovrai come minimo stare in convalescenza per un bel po’-

-Convalescenza!? E per quanto tempo?-

-Beh, penso che tre giorni dovrebbero bastare-

-Tre giorni in un letto d'ospedale? Ma morirò di noia!-

-Lo so, ma è comunque nella prassi medica- disse l’infermiera.

-Uff… e va bene…- rispose la ragazza, sospirando un po’ rassegnata -Posso almeno tenermi i miei vestiti? Sa, con quel camicione addosso non mi sento molto a mio agio…-

-Certo, se a te va bene così, non posso di certo obiettare-

E fu così che, seppur a malincuore, la ragazza dovette passare ancora tre giorni chiusa nella sua camera, giorni che furono tutt’altro che noiosi, specie se a farle compagnia c’era il suo Umbreon e ogni tanto Alex e gli altri venivano a farle visita per sapere come stava. In questo frangente, grazie proprio alle visite, i nostri ebbero occasione di spiegarle un po’ meglio cosa era successo durante il loro cammino per la Via Gelata, di come avevano incontrato lei e il suo Pokémon e di come si erano impegnati nell’aiutarla a uscire via da quella labirintica quanto insidiosa grotta.

-Capisco… quindi è per questo che ora sono finita qui…- disse la ragazza dopo aver finito di ascoltare.

-Beh, se non fosse stato per noi a quest’ora saresti finita in Paradiso, ih ih ih- ci scherzò sopra Matt, finendo però col ricevere un’occhiataccia da Fran -Ok, ok, questa era pessima…-

-In ogni caso, dato che noi ti abbiamo aiutata e poi tu hai avuto modo di aiutare noi per la faccenda di Riolu, direi che possiamo definirci “pari”, non è vero?- disse invece Alex, sorridendole.

-In un certo senso… sì, credo di sì. Ah, che sbadata, non mi sono ancora presentata ufficialmente. Il mio nome è Reika , ho 16 anni e sono un'allenatrice di Borgo Foglianova. Piacere di conoscervi-

-Borgo Foglianova? Che combinazione, anch'io vengo da lì. Ah, se mi è consentito saperlo, che Starter hai scelto per il tuo viaggio?-

-Un Chikorita... perché, tu chi hai scelto?-

-Cyndaquil, e che tu ci creda o no, non mi sono mai pentito di tale scelta, eh eh-

-Un Cyndaquil, eh?- disse in tono pacato la ragazza -Capisco… comunque non vedo quale sia il problema. Non so come sia andata per te, ma da parte mia è stato come una vera illuminazione- aggiunse, dopo qualche minuto di silenzio e con un sorriso sulle labbra.

-Davvero? E come puoi dirlo con così tanta certezza?- domandò Matt

-Come posso spiegarlo... appena il Prof. Elm mi ha mostrato Haru per la prima volta e ho incrociato il suo sguardo, è stato come se si accendesse qualcosa in me… è stato istintivo, come se qualcuno mi stesse gridando nella mente "Eureka!"-

-"Haru"? E' così che si chiama?- la interruppe Amy -Che bel nome per un tipo Erba-

-Già. Sapete, appena uscito dalla sfera aveva riempito il laboratorio di un fresco profumo di fiori che mi è parso naturale chiamarlo "Haru", che ovviamente vuol dire "Primavera"- disse Reika un po' imbarazzata.

-Immagino... il profumo dei fiori è sempre qualcosa di favoloso- le diede ragione Fran.

-Se vuoi appena trovo il tempo te ne regalo un mazzo...- le propose Dylan.

-Davvero? Grazie, sarebbe un bel pensierino- ribatté la ragazza.

-Tornando a noi, però…- riprese il discorso Matt -Al, non credi che sia arrivata l’ora di andare a sfidare la Palestra di Ebanopoli e conquistare la tua ultima Medaglia?-

-Ora che mi ci fai pensare… è vero! Me ne ero totalmente scordato!- esclamò il quindicenne, per poi voltarsi verso Reika -Scusaci se ti lasciamo nuovamente da sola, ma sai, ho una Medaglia che mi aspetta-

-Immagino… però non sarebbe meglio se prima ti documentassi su i tipi di Pokémon che dovrai affrontare?-

-In effetti…-

-Se vuoi posso darti una mano...-

-Sul serio? E come?-

-Tu prepara il campo e al resto penserò io-

-Ma... con la tua salute come la mettiamo?-

-Ah, non ti preoccupare! Sono stata in questo letto fin troppo tempo-

-Beata te- le disse Matt -Se potessi dormirei tutti giorni in un letto comodo come quello-

-Beh, ma se me ne stessi tutto il giorno a riposare non potrei aiutare Alex nelle sue ricerche sul campo… e poi, consideratelo il mio modo di ringraziarvi per avermi fatto compagnia in questi giorni-

E detto questo, i nostri e Reika ebbero modo di dirigersi fuori dal Centro Pokémon, più precisamente in un piccolo sentiero montano composto principalmente da terra battuta, alcuni massi e qualche filo d'erba disposto qua e là. Inspirando l'aria a pieni polmoni, Alex si sentì come rinato, il che era comprensibile dato che era da parecchi giorni che sia lui che i suoi amici erano rimasti al chiuso.

-Allora, Reika- disse Alex -Qual è il piano?-

-Il piano è molto semplice- disse in tono pacato la ragazza prima di tirare fuori una Poké ball -Combattere!-

-Combattere? Cioè, mi stai lanciando una sfida?-

-Perché, ti pare che quella che ha in mano sia una tazza di tè?- gli disse Fran, sarcastica.

-Se vuoi metterla così... io la considererei più una sessione di allenamento, ma questo sta a te deciderlo...-

 -Ah, ok. Posso solo sapere che Pokémon intendi usare?-

-Usa un po' la fantasia- disse Reika facendo l'occhiolino.

 -Io scommetto che userà il suo Umbreon...- ipotizzò Dylan.

-Allora siamo in due- si aggiunse Matt.

-Tre, prego...- si intromise anche Amy.

-Un po' di fantasia, eh?- rifletté il moro -Allora scommetto che sarà un Pokémon che non ho mai visto!-

-No, non ci siamo. Credete che Hoshi sia l'unico Pokémon che ho allenato finora? Ma non importa, giudicherete voi stessi- disse la ragazza poggiando la sfera sulla fronte -Conto su di te... vai, Tenryu!- aggiunse prima di rilasciare il Pokémon, che si rivelò essere una sorta di grosso drago arancione, ovvero…

-Un Dragonite? Forte!- esclamò il ragazzo di Borgo Foglianova.

-Già- disse lei -Come certamente saprete, Ebanopoli è famosa per gli allenatori di Pokémon Drago, e penso sia inutile dire che anche la Capopalestra li utilizza in battaglia… e quale modo migliore per allenarsi se non affrontarne uno dal vivo?- aggiunse mostrando sul suo viso un bel sorriso raggiante -E comunque devo correggerti: sebbene il suo nome significhi “Drago del cielo”, Tenryu non è un Dragonite, ma UNA Dragonite. E ora... a te la scelta!-

Fine Cap.40

   
 
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