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Autore: Mimi18    04/01/2012    6 recensioni
#10. Last:
-1. Un altro passo, Kazuya, poi lei ti abbraccerà. (IchiAki)
-2. «Comunque preferivo allenarmi con te, Haruna-chan.» (TachiHaru)
-3. «Smettila di seguirmi». (TsurugiTenma)
-4. «Perché ti amo, no?» (KidoHaru)
(Raccolta di flash!fic, oneshot e drabble su pairing differenti. Rating, generi e avvertimenti variabili!)
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi
: Haruna Otonashi/Kidou Yuuto;
Rating: giallo;
Genere: sentimentale, introspettivo;
Avvertimenti: incest&what if?;
Serie: GO, poco prima della partita contro la Takikou Academy, Haruna segue Kidou e scopre la verità.
Prompt: 44, tears are the words the heart cannot say.

 

My life, you electrify my life

Kidou sorrise trovandosela di fronte con quei capelli scarmigliati, gli occhi leggermente umidi di lacrime ed il fiato grosso per la corsa. Probabilmente, l’aveva seguito fin lì da quando si erano salutati poco prima.
« Non dovresti essere qui,» le disse dandole le spalle, trattenendo l’impulso di correrle incontro ed abbracciarla, per sentire il profumo di Haruna perforargli le narici come sempre, per lasciarsi stringere da quelle braccia all’apparenza esili eppure dalla presa così salda.
« Sei solo un codardo» .
Si bloccò nel mezzo del corridoio, le mani strette a pugno lungo i fianchi. Digrignò i denti, lei sapeva sempre dove colpire. Dove si trovassero i suoi punti deboli, i buchi scoperti della sua guardia.
« Solo perché ho deciso di giocare…»
« Perché ti stai arrendendo senza lottare» .
I suoi occhi blu mandavano lampi d’ira. Kidou poteva, per la prima volta, leggere in quello sguardo tutto il disgusto mischiato ad una profonda delusione, che pareva volergli dire quanto la stesse facendo soffrire.
Stringe i pugni, conficcando le unghie nella carne. Il dolore si fece sentire, ed Haruna si era avvicinata d’un passo.
« Stammi lontana» .
La giovane donna si bloccò, gli occhi leggermente sgranati per la sorpresa. Sentì il cuore palpitare furioso nel petto, l’ardente desiderio di correre incontro al fratello e riempire il petto, che più volte l’aveva tenuta stretta, di pugni; mostrargli le lacrime che aveva causato.
Kidou, tuttavia, fu più lesto. Afferrò le sue spalle esili, agile nell’avvicinarsi come era sempre stato, spingendola contro il muro della Tekikou Academy. Erano passati anni da quando l’aveva stretta in quel corridoio, la felicità che gli invadeva ogni lembo di pelle, ma in quel momento le braccia dell’uomo tremavano.
« Non saresti dovuta venire» .
E Haruna, mentre Kidou la baciava prepotentemente come non faceva da (troppo) tempo, capì. Capì dal tremolio della sua bocca che non era cambiato, lo capì dal modo in cui le sollevò la maglietta per toccarle la pelle, lo capì dal modo in cui i suoi occhi la fissavano, una volta levati gli occhiali.
« Stavi mentendo» , sussurrò in un singulto prima che lui la bloccasse nuovamente, labbra contro labbra, denti che mangiavano la carne in una bramosia peccaminosa.
Percepì sulle mani di Kidou la frustrazione, la debolezza, ogni emozione che nei suoi occhi rossi implodeva e dilaniava. Haruna lo lasciò spingere dentro di sé, lasciò che quel muro le graffiasse la pelle nuda della schiena, permise alle unghie del fratello di conficcarsi nella sua schiena, dolorose.
Strinse le braccia intorno al suo collo, mentre la rabbia di Kidou scemava.
« Sapevo che non potevi…»
« Non dire nulla» .
Sgranò gli occhi nuovamente, sicura di non essersi sbagliata. Fu per questo che sollevò lo sguardo, sulle telecamere. Pensò di arrossire, ma la consapevolezza di quello che stava succedendo la colse in pieno e lo spinse via, con forza.
Piazzò su di sé il miglior sguardo ferito che conoscesse, schiaffeggiandolo in viso.
« Bastardo» .
Kidou le sorrise grato, avrebbe davvero voluto sollevare una mano ed accarezzarle il viso; l’avrebbe voluta amare come si deve, senza preoccuparsi di mentire. Lo desiderava più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma ancora non poteva.
« Vattene» .
Haruna gli diede le spalle, correndo via, la consapevolezza che fino alla fine non avrebbe potuto parlare ma finalmente cosciente che Kidou non era cambiato, era sempre lo stesso.
Ti prego, torna presto.

 

 

In pillole: questa è una raccolta che prende spunto dalle 50lovequotes. Non so se riuscirò a prenderne spunto sempre, non so se le scriverò tutte e cinquanta e non ho in mente molte coppie. XD Sì, gli aggiornamenti saranno lenti.
In ogni caso, ho iniziato con il mio OTP della sezione - che probabilmente sarà MOLTO presente. Amo Kidou falsamente cattivo, quindi ho dovuto scriverci assolutamente. Le lacrime di Haruna, qui, fanno capire a Kidou che deve dirle la verità, perché non può vederla soffrire.
Andiamo, non è amore? *_*

   
 
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