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Autore: Klaineinlove    02/02/2012    26 recensioni
Kurt deve ritornare in Ohio dopo aver festeggiato le vacanze per il diploma. L'auto va fuori uso e rimedia un passaggio da un certo Blaine.
Entrambi si avventureranno sulla strada verso casa.
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Blaine era convinto di essere caduto in un sonno profondo e di sognare. Aveva conosciuto un’altra parte di Kurt e diamine amava tutto di quel ragazzo. Era stato un momento davvero intimo ed entrambi si erano sentiti sereni, spensierati, uniti.
Blaine sentiva un leggero venticello provenire da dietro al suo collo. Aveva immaginato, ancora immerso in un sonno più leggero, che il vento provenisse da una leggera brezza causata dalla finestra aperta e sentiva le mani di Kurt stringere i suoi fianchi.
Poi una voce.
Una strana voce.
Una voce bassa e roca
“Blaaaaineeee. Sono l’anima di tua nonnaaaaa”
Ovviamente era Kurt. Blaine grugnì infastidito e cercò di portarsi le coperte sopra il capo.
“Figliolo e lo spirito di tua nonna che ti parla”
“Kurt mia nonna è viva” ruggì Blaine infilando la testa sotto al cuscino.
“Nonno?” chiese Kurt
“vivo”
“zii?Cane, canarino, pesciolino….andiamo Blaine ci deve essere l’anima di qualcuno che ti parli”
“La tua” fece Blaine “se non la smetti subito”
Kurt sbruffò sonoramente “Beh sbrigati che dobbiamo partire ed io sto avendo una crisi di nervi perché stasera parlerò con mio padre e devo spiegargli tutto e devo sfogarmi con te”
Blaine aprì subito gli occhi “sfogarti…sessualmente?”
Kurt alzò un sopracciglio “scordatelo! E non provare a menzionare quello che è successo ieri sera perché sono in imbarazzo anche per quello”
Blaine decise di accettare le condizioni e dopo un’ora stava già sistemando le loro cose in auto mentre Kurt continuava a camminare avanti e indietro mordendosi le unghia in preda ad una crisi isterica.
“Donna con il ciclo ti vuoi calmare?” sbottò Blaine sistemando l’ultimo zaino nel cofano dell’auto.
“Guarda che ho una corda qui dietro e non ho paura di legarti sul sedile fino a riportarti a Lima”
Fece con tono serio Blaine mostrando la corda. Kurt sgranò gli occhi.
“Non lo faresti”
“Invece si”
“Invece no”
Invece…..
 
“Ti prego liberami”
“E’ inutile”
“Farò il buono promesso”
“No”
“Queste corde fanno male liberami”
“Ho detto di no, piantala sei fastidioso e non riesco a concentrarmi sulla strada”
“Ti prego…Kurt….liberami”
Si, perché le cose andarono nettamente in modo diverso da come le aveva immaginate Blaine.
Dopo una lunga battaglia a vincere fu Kurt che dopo aver morso un orecchio a Blaine lo aveva legato sul sedile mentre l’altro chiedeva pietà. Anche perché Nemo continuava a fargli le fusa addosso e Blaine proprio non ce la faceva più.
Si fermarono ad un semaforo, mancava poco al ritorno a casa e Blaine aveva smesso di lamentarsi.
“Hey perché quel tizio è legato?” domandò un uomo in un auto accanto a loro che aspettava il verde per partire. Kurt si voltò sorridendo.
“Oh ci piace fare strani giochi erotici. Io gli dico le cosacce e lui non si può toccare, divertente no?”
Blaine vide l’uomo sgranare gli occhi per poi mettere la marcia e correre via. Kurt ridacchiò.
“Ma…ma ti sei fumato i peli di Nemo, Kurt?” domandò Blaine. “Insomma ieri sera eri tutt’altra persona.”
“sono un po’ come dottor jekyll e mister hyde”
“Ed io sono stupido ad essermi innamorato di te” borbottò Blaine sottovoce, ma Kurt lo aveva sentito.
“I-Innamorato di me?” fece un po’ incredulo.
“NO NON E’ VERO!” provò a fargli credere Blaine ma Kurt aveva già un sorrisino ebete sul volto.
“Blaine è innamorato di Kuuuuurt, Blaine è innamorato di Kuuuuurt” cominciò a canticchiare prendendolo in giro e Blaine dovette starlo a guardare mentre andava avanti con quella stupida canzoncina.
 Poi Kurt frenò e slegò Blaine.
“Guida tu, siamo in Ohio”
Blaine cambiò posizione e si sistemò al posto di guida ma rimase immobile.
“Blaine, vuoi guidare?” fece Kurt seccato. Era chiaro che entrambi erano nervosi perché a breve avrebbero rivisto le loro famiglie.
“Kurt posso chiederti una cosa?
“Sesso in auto no Blaine: è sporco e scomodo in più ci sono troppe borse e ho paura che Nemo abbia un altro trauma. Guardalo da ieri sera ad oggi è dimagrito, forse perché ci ha visto…sai..fare quelle cose”
E quando Blaine pensava di non poter sentire di peggio, doveva ancora una volta ricredersi.
Sospirò “No Kurt. Volevo solo chiederti se ti andava di venire a Westerville con me, sai il tempo che incontro i miei genitori. Non voglio essere solo”
Kurt rimase incredulo a quelle parole. Per la prima volta notò come Blaine fosse realmente preoccupato e capì che gli interessava conoscere qualcosa in più di Blaine. Voleva sapere tutto.
“Non preoccuparti Blaine, ti farò compagnia io, non lascerò che i tuoi genitori credano che tu sia diventato più basso di quello che eri prima di fuggire via.” Disse con tono fermo e sincero lasciando ancora una volta Blaine con la bocca spalancata.
 
Arrivarono a Westerville e Kurt ricordò di esserci stato già qualche volta, quindi dopo non avrebbe avuto problemi ad arrivare a Lima da solo.
Frenarono di fronte ad una villetta e questa volta fu Kurt a spalancare gli occhi dalla sorpresa.
“Tu vivi qui?” domandò a Blaine che annuì
“sempre che mi vogliono ancora” sbruffò “maledizione che gli dico?”
Kurt ci pensò un momento “dai la colpa alle tue sopracciglia. Digli che erano troppo folte e ti vergognavi. Oppure puoi dire che non eri alla loro altezza
Blaine lo guardò torvo e Kurt capì
“Okay questa era cattiva. Scusami. Ma Blaine sono i tuoi genitori, ti amano sicuramente. Vai tranquillo.”
Kurt allungò la mano e afferrò forte quella di Blaine “sono con te”
Blaine annuì e scese dall’auto fino ad arrivare alla porta di casa sua e poi bussò.
Pochi minuti dopo una donna aprì la porta.
“Oddio..” disse tremando alla vista di Blaine. Kurt automaticamente fece qualche passo indietro per lasciare spazio tra di loro.
La madre senza pensarci troppo si buttò tra le braccia del figlio piangendo e chiamando suo marito.
“Richard, corri!E’ Blaine, è tornato”
Kurt notò come anche Blaine stesse piangendo e anche lui tirò su con il naso, visibilmente commosso nel vederli tutti insieme. Quando il padre arrivò lo strinse forse a se continuando a dirgli “non farlo mai più. Noi ti amiamo”
Lo abbracciarono ancora un po’ per poi notare anche la presenza di Kurt.
Blaine sorrise e allungò un braccio facendo avvicinare Kurt a loro.
“Papà, Mamma, lui è un mio amico di viaggio Kurt”
Kurt sorrise e scambiò la stretta di mano. Parlarono qualche minuto poi Kurt decise che era il momento di tornare alla sua di casa.
“E’ meglio che vada” disse cercando di allontanarsi. Blaine comunicò ai suoi genitori di avviarsi dentro che poi li avrebbe raggiunti.
“Grazie Kurt, di tutto”
“sono io che devo ringraziare te Blaine”
Si abbracciarono per un istante poi si fissarono negli occhi.
“Blaine, quando hai detto di essere innamorato di me, eri serio?” domandò Kurt con un pizzico di speranza.
“tu mi ricambieresti?” domandò Blaine cominciando ad azzerare la distanza tra di loro. Kurt non rispose ma lo baciò sulle labbra salate delle sue lacrime. Blaine sorrise e ricambiò il bacio.
“Ho una condizione però Kurt!” fece Blaine mentre lo teneva stretto a se.
“sentiamo”
“Niente più prese in giro.”
Kurt alzò un sopracciglio e lasciò che Blaine continuasse.
“Basta prendermi in giro per la mia altezza, i piedi lunghi, i capelli e soprattutto le mie sopracciglia”
“Ma-ma Blaine è dov’è il divertimento?” domandò Kurt sconfortato.
L’altro lo guardò con uno sguardo di ammonizione.
“Okay ci sto. Farò il bravo promesso. Domani ti riporto l’auto okay?”
Blaine annuì e poi tornò a baciarlo.
“Mi mancherai questa notte.”
“Anche io e Nemo sentiremo la tua mancanza”
Si sorrisero e poi Blaine tornò in casa. Kurt sospirò felice avviandosi nell’auto per poi cercare di metterla in moto, ma non partiva.
Ci riprovò ma niente. Il motore sembrava fuso.
Scese dall’auto e riempì i suoi polmoni d’aria. Poi urlò
“Adorabile hobbit dalle sopracciglia geometriche e i piedi simile a l’uomo delle nevi…l’auto non parte!”
Kurt sentì una sola frase, un grugnire rumoroso provenire dalla casa.
“KURT ME LO AVEVI PROMESSO!”
Kurt sorrise tra se e se.
“Ma ho detto….adorabile!”
Fine.
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Note: Questa storia è iniziata in modo anormale e doveva finire altrettanto. Inutile dirvi quanto sia felice per le vostre recensioni e le vostre
letture. Vi ringrazio infinitamente.
La domanda ora è: tornerò?
Forse si, forse no....Ah certo che si! Non so quando ma tornerò! Grazie a tutti

   
 
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