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Autore: SheWolf95    03/02/2012    3 recensioni
Ginny Weasley, due anni dopo la guerra magica, abita in un appartamento a Londra con la sua migliore amica, Hermione Granger.
E' già da un po' che comincia ad accusare di strani sintomi, nausea, pianto facile, lunaticità..
Cosa le sta succedendo?
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter | Coppie: Ginny/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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The ring you gave to her will lose its shine

“Spiegati” disse Ron, guardando in cagnesco sia Harry che Ginny.

La Rossa rivolse una rapida occhiata al suo ragazzo, poi parlò.

“Non devo dare spiegazioni a te, Ron. Hai rovistato nel mio cassetto, nella mia camera. Sei tu che dovresti dare a me una spiegazione, non credi?”
”I-io non devo dare spiegazioni a nessuno! Spiegami cos’è sta roba!” insistette lui sventolando la busta.

“Oh, avanti, non fare l’idiota, fai lavorare quel criceto che hai al posto del cervello! È un’ecografia, non credo ci sia molto da spiegare… ma vuoi dirmi cosa ci facevi con le mani nelle mie cose?”

“Miseriaccia, aspetti un bambino! Quando avevi intenzione di dirmelo?” continuò ignorando la domanda della sorella. “Sei ancora così piccola! E la mamma, cosa dirà? E papà? E tu!” puntò iò dito accusatore contro Harry, che lo fissava combattuto tra la voglio di ridere e quella di gridargli addosso. “Ti rendi conto di cosa le hai fatto?”

“Ok, Ron, basta, direi che ti sei reso abbastanza ridicolo” lo interruppe la Rossa, decisamente infuriata, alzandosi e spingendo via Harry che aveva tentato di fermarla.

“Ri-ridicolo? Io? Miseriaccia Gin non ti rendi conto che…”

“Si, mi rendo conto! È un bambino! Gesù, a volte sai essere così stupido che mi chiedo come sia possibile che nelle nostre vene scorra lo stesso sangue!”
”Amore…“ la avvertì Harry. Le orecchie di Ron erano rosse, più rosse, se possibile, dei suoi capelli. Tutti sapevano che non era un buon segnale. Ginny lo ignorò, in preda alla collera.

“Ah si? Un bambino? Alla tua età? Tutti penseranno che sei una…”

Echeggiò il rumore di uno schiaffo. Dopo un ultimo sguardo carico di rabbia, la Rossa strappò di mano l’ecografia al fratello e andò in camera sua, sbattendo la porta. Harry guardò male l’amico e seguì la sua ragazza.

Ron sapeva di aver esagerato, ma l’orgoglio non gli dava scampo: non poteva ammetter di aver ammesso un errore.

“Spero tu sia soddisfatto, Ronald” disse una voce femminile dall’altro lato della stanza.

“Zero tatto, come sempre. Eri arrabbiato con me, non c’era bisogno di prendertela anche con lei” Hermione era davvero sconvolta e arrabbiata per quello che aveva fatto il Rosso, ma d’altronde sapeva che faceva parte del suo carattere e inoltre sapeva di aver sperato invano che cambiasse.

“Herm… è troppo piccola per avere un bambino!”

“È sicuramente più responsabile di te! E poi parli tu… l’uomo vissuto, non è vero?” le parole tagliavano e frustavano l’aria, facevano male perché erano cariche di verità.

“Ti comporti come se avesse compiuto un crimine! È solo un bambino! È una benedizione, una fortuna… e ti la tratti così! In un momento così delicato… come reagiresti se fossi io ad aspettare un figlio? Di questo passo non credo ne avremmo mai uno…”

Ron ascoltava, cercando di reagire, ma riusciva solo a boccheggiare stupidamente.

Un bambino, sua sorella… e Hermione aveva introdotto un nuovo discorso su cui non si era mai soffermato: un figlio.

Immaginava vagamente quali potessero essere i sentimenti della sorella.

Ricordò quando qualche anno prima Hermione gli aveva detto che aveva “la varietà di emozioni di un cucchiaino”… gli veniva quasi da ridere, ma con uno sbuffo si disse dentro di sé che era vero.

“…e comunque se continui così non vedo che futuro ci sia per noi due. Se tratti così Ginny ora, non oso immaginare cosa farai quando succederà a me. Mi pare chiaro che non vuoi un figlio” concluse la ragazza.

Ron sentì quelle ultime parole e si chiese come erano arrivati a parlare di un figlio partendo dalla gravidanza di sua sorella. Ancora non ci credeva. Ginny, incinta.

Non poteva ovviamente dare solo la colpa al suo migliore amico, anche se non poteva negare di provare una sorta di rancore anche verso di lui.

“Per l’amor del cielo, rispondimi!” urlò Hermione, esasperata.

“C-cosa?”

“Non mi hai sentita? Ti ho chiesto se vuoi realmente sposarmi! Non ti sei pentito della proposta vero?” era possibile percepire ansia e paura in quella domanda. La ragazza continuava a tormentarsi l’anello che portava al dito, donatole dal Rosso due mesi prima.

“N-no! Certo che no! Ma mia sorella… ha sempre voluto fare la ribelle! E guardala ora!”

“Non è malata Ron. Non ha ucciso nessuno, anzi, sta dando la vita a qualcuno che magari diventerà il nuovo Ministro della Magia! Oppure un famoso Auror…

Ora vado a dormire. Rifletti su tutto, chiedi scusa a Ginny, non si merita tutto quello che le hai detto”.

Hermione si congedò con quelle utime parole, lasciando Ron sommerso tra mille pensieri confusi e turbinosi.

***
Angolo della scrittrice: E' un capitolo breve, che serve a spiegare ciò che prova Ron. E' molto confuso e irritato per ciò che è successo a sua sorella, poichè lui non è molto preparato in materia, come non lo sarebbe neanche a 30 anni o a 27. Secondo me fa parte del carattere di Ron l'esagerazione, che alla fine sa trasformare in simpatia e coraggio, come abbiamo visto nei libri di zia Jo. Alla prossima!

SheWolf.

  
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