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Autore: Lully Cullen    05/02/2012    7 recensioni
<< Scusami, ti ho fatto male? >> Afferrai la sua mano e mi alzai; cercando di non essere investita dalle persone che correvano verso l'uscita.
<< No, tranquillo. >> Risposi sorridendo e abbassando lo sguardo. Era Edward Cullen, capitano della squadtra di Football, studente modello, sogno erotico del corpo studentesco femminile, e fidanzato di Tanya Cooper, capo cheerleader.
<< Sicura? Ti sono venuto addosso come se fossi un elefante >> Alzai gli occhi, e vidi sul suo volto comparire un sorriso.
<< Sicurissima. Ora è meglio andare, se ci fosse stato davvero il terremoto saremmo già morti. >> Dissi mentre iniziavo ad incamminarmi verso l'uscita, seguita da lui.
<< E dimmi, esaudiresti l'ultimo desiderio di un povero ragazzo? >> continuò iniziando a camminare all'indietro, con le spalle rivolte all'uscita e il viso rivolto a me.
<< Dipende da quale. >> rallentai il passo in modo da vedere cosa aveva da dirmi.
<< Mi diresti il tuo nome? >> Scossi il capo e mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Isabella, Isabella Swan >>
<< Bene Isabella, credo di essere già in paradiso >> E riservandomi un ultimo sorriso, uscì dall'istituto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buon pomeriggio ragazze, come promesso ecco l’aggiornamento!
Si, è passato tanto tempo da quando dovevo aggiornare, ma ora sono qui e con questo capitolo spero di farmi perdonare.
Vi ricordo che per qualsiasi cosa, potete aggiungermi alla mia pagina face book ( http://www.facebook.com/pages/Lully-Cullen/364455126902230 ) Vi ringrazio come sempre, recensite in tante!! *_* please.
( Va a riscaldare le manine che sono ghiacciate )
Buona lettura, Lully ^^




Capitolo 8


Sembra come se ci sia sempre qualcuno che disapprova:
giudicheranno come se conoscessero me e te.
E il verdetto uscirà da quelli che non hanno nient’altro da fare:
la giuria ha deciso, ma la mia scelta sei tu.

E tu dirai “non preoccupare la tua piccola testolina,
le persone lanciano pietre alle cose che brillano
e la vita fa sembrare l’amore difficile.
Gli ostacoli sono grandi, l’acqua è burrascosa,
ma questo amore è nostro”.
( Taylor Swift – Ours )


<< Smettila >> mormorai seppellendomi sotto le coperte lilla del mio letto matrimoniale,mi rannicchiai su me stessa mentre le mani perfide del mio ragazzo cercavano di trovare i miei punti deboli al solletico.

<< Ti arrendi? >> domandò Edward mettendosi a cavalcioni su di me,cercando di scoprirmi.

<< Te lo scordi, preferisco morire >> mi chiusi a riccio ancora di più, ormai sembravo una palla, ma dovevo assicurarmi che quelle mani birichine non trovassero il mio tallone d’Achille, altrimenti non mi avrebbe lasciato scampo, e avrebbe usato il solletico per ricattarmi, come stava succedendo ora.

 

<< Addirittura morire? E poi chi viene con me al matrimonio? >> mi scoprì e iniziò a far vagare le sue mani sul mio corpo, in attesa di qualche segnale che potesse fargli vincere la battaglia.

<< Vai da solo >> risposi alzandomi e buttandomi addosso ad Edward che mi accolse volentieri tra le sue braccia. Era passato un mese da quando avevamo iniziato la nostra nuova vita, mettendo in chiaro le cose con Jake e Irina.
Jacob mi aveva chiesto spiegazioni ed era andato via con l’orgoglio a terra, Irina invece, aveva deciso che il servizio di porcellana era il miglior proiettile della cucina, infatti, aveva utilizzato tutti i piatti a sua disposizione contro Edward, che aveva visto la morte in faccia. Lo stesso istinto che avevo io ora contro il mio ragazzo, che aveva deciso di presentarmi ai suoi genitori come la sua ragazza al matrimonio di Emmett, cosa che io trovavo affrettata.

 

<< Tanto prima o poi lo verranno a sapere, anticipiamo i tempi, no? Inoltre penso che capiranno qualcosa quando ti vedranno appiccicata a me come una piovra >> mormorò inarcando il suo perfetto sopracciglio ramato.

<< Piovra a chi? Devo ricordarti che Mercoledì sera eri tu quello che mi teneva per mano al ristorante? Hai voluto persino accompagnarmi al bagno, e sei stato fuori a fare il palo! >> ribattei incredula.

<< Quel tubino era troppo attillato, non è colpa mia se tutti in quel ristorante erano arrapati! >> Edward allargò le mani con fare ovvio, mi sorrise e mi baciò.

<< La mia piccola piovra >> gli tirai un pugno sul braccio ed emise un urletto di dolore.

<< Ma che mangi, spinaci? Mi hai fatto male >>

<< Io non sono una piovra, sono uno scricciolo! Sono piccola, tenera , indifesa, carina e coccolosa >> mormorai facendo la voce di una bambina piccola.

<< Okay scricciolo, vai a fare la valigia, domani partiamo per andare a Chicago, al matrimonio del grizzly. >>

**
<< Bella! >> Ad aprire la porta fu Emmett, che mi prese in braccio facendomi roteare in aria.

<< Koda, mollami o ti sbrocco tutto addosso >> mormorai mettendomi una mano sullo stomaco non appena mi fece poggiare i piedi a terra.
Edward sbucò alle mie spalle con le nostre valigie, Emmett sgranò gli occhi e corse ad abbracciarlo.

<< Eddy, che piecere rivederti! Allora.. tu e Bellina siete ritornati insieme a fare boom boom >> iniziò Emmett facendo un movimento di bacino inequivocabile. Una mano femminile si andò a scontrare con la nuca dell’orso.

<< Ahia, Rosellina, non si picchia il tuo futuro marito ! >> Dalle spalle di Emm, comparve la sua futura moglie, una ragazza con i capelli biondi lunghissimi, che arrivavano fino a sotto il seno, e ricadevano in morbide onde, gli occhi azzurro cielo e un fisico da paura.

<< Ti sembra il caso di farli stare fuori? E smettila di fare battutine >> mormorò Rose facendo indietreggiare il marito per far entrare noi.

<< Ma io volevo dire i fuochi d’artificio! >> si discolpò Emmett << non è colpa mia se pensi sempre male, paperotta >> continuò sorridendo.
Rosalie alzò gli occhi al cielo e si venne a presentare, mentre salutò Edward con un caloroso abbraccio.

<< Sarete stanchi, vi dispiace dormire nella stessa camera? Purtroppo Ho altre due camere che vanno ad Alice e a Esme e Carlisle, ma se vi crea problemi Jazz può dormire con Ed, e Alice con Bella >> continuò imbarazzata.

<< Tranquilla Rosalie, una matrimoniale andrà benissimo >> ci dirigemmo verso la nostra camera e Rose si congedò, per permetterci di disfare i bagagli.

<< Al matrimonio ci sarà qualcuno che conosco oltre ai tuoi fratelli? Che so, compagni di scuola.. >> domandai mentre mi sedevo sul letto matrimoniale. Edward mi raggiunse e mi abbracciò.

<< Credo che ci saranno Mike e Jessica, e Angela e Ben.. >> rispose affondando il suo naso nell’incavo del mio collo, sospirai e iniziai ad accarezzargli i capelli.

<< Hai paura? >> Edward si alzò fino a far scontrare i suoi occhi con i miei, per leggere la risposta alla sua domanda.

<< Di cosa ? >>

<< Di quello che potranno dire. Insomma, sappiamo che appena ci vedranno di nuovo insieme, chiameranno tutto il corpo studentesco di allora. >>

<< E’ che … mi irrita che non si facciano gli affari loro >> mormorai avvicinando il mio naso al suo.


<<  Non preoccupare la tua piccola testolina,le persone lanciano pietre alle cose che brillano e la vita fa sembrare l'amore difficile. Gli ostacoli sono grandi, l'acqua è burrascosa, ma questo amore è nostro . >>  rispose sorridendomi e appoggiando le sue labbra sulle mie. Edward aveva ragione, questo amore era nostro, e nessuno lo avrebbe distrutto.

Dopo esserci dedicati a varie effusioni,scendemmo in cucina e trovammo Emmett che ballava " I like to move it " di Madagascar, seguendo alla lettera i passi di Re Julien. Misi una mano davanti alla bocca per evitare di scoppiargli a ridere in faccia,mentre Rosalie usciva dalla cucina sgranando gli occhi e Edward si girava di spalle a ridere a crepa pelle.

<< I like to move it, move it .. >> Emmett accompagnava le sue parole con movimenti ondulatori del bacino, mi appoggiai ad Edward e iniziai a ridere anche io, mentre facevo poggiare la mia fronte al suo braccio. Rosalie andò verso il televisore al plasma e chiuse la canzoncina, Emmett sgranò gli occhi e fece scomparire il sorriso dal suo viso.

<< Ma, ma, ma.. >> iniziò a balbettare indicando il televisore. Edward iniziò a ridere più forte, e gli tirai uno scappellotto per farlo smettere.

<< Emm, non sei cambiato di una virgola. Santa Rose che ti sopporta. Sei sicura di volerlo sposare? >> Disse Edward rivolto alla sua futura cognata.

<< Emm è uno spasso, e io lo sposerei anche se si mettesse fuori in mutande a ballare, perché lo amo >> rispose Rosalie sorridendo al suo futuro marito.

<< Guarda e impara >> mormorai a bassa voce ad Edward.

<< Vuoi che inizi a ballare anche io così? >> Alzai gli occhi al cielo e scesi completamente le scale, sedendomi accanto ad Emmett, mentre Rose andava ad aprire la porta.

<< Fratellone, sei uno spasso >> dissi abbracciandolo, lui ricambiò la stretta e mi sorrise.

<< Quel ballo è un portento per fare Zum Zum >> mi rispose con un movimento di bacino. Edward ci raggiunse e si sedette al mio fianco.

<< AH! Fratellini!Dove siete? Il folletto è arrivato ! >> dall’entrata sbucò una ragazza con i capelli sbarazzini e gli occhietti vispi, che teneva per mano un ragazzo biondo dai capelli leonini : Alice e Jasper. Ora la famiglia è al completo.

 

 

--

E' entrata in scena il folletto. Cosa succederà?

Recensite :)

Alla prossima, Lully.

   
 
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