Il dolore è sempre lì, come se ti avessero conficcato qualcosa dentro, proprio al centro, con tanta forza che, per quanto tu possa contorcerti, non riesci a liberartene.
A volte si calma per poco, giusto il tempo di farti prendere un respiro, poi ricomincia più forte, tanto da farti desiderare di morire. Invece quando smette hai una gran voglia di vivere ancora e ogni istante, ogni respiro si fanno più dolci. Lo sai però che dura poco. Che ricomincerà.
A volte pensi “voglio morire” ma sai che non è vero. Non vuoi morire, non vuoi perché il mondo ti piace. Ti piacciono gli alberi e l’erba, e le margherite ricordi? E ti piacciono le farfalle e le nuvole, ti piacciono le rose e le api. Persino i serpenti ti piacciono. Ma che te ne fai delle api e delle nuvole e dei serpenti quando il mondo ti picchia addosso la sua bacchetta come un maestro d’altri tempi, perché non devi distrarti?
Ragno nel ragnaio, mosca nel moscaio… Un altro giro di giostra signore e signori, prendete la coda e vincete un altro giro… e se la giostra ti fa girare la testa non è mica colpa sua, sei tu che decidi di continuare a girare con lei, magari solo perché hai paura del vuoto che sta sotto. Allora chiudi gli occhi e senti il vento, e aspetti: prima o poi, succederà di sicuro, la giostra si fermerà e ti farà scendere, anche se avresti voglia di fare un altro giro.