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Autore: Ce_    15/02/2012    4 recensioni
Dopo la guerra i sopravvissuti devono rifarsi una vita anche se può sembrare molto difficile.
Qui troverete un Ron e una Hermione molto innamorati e un Harry ed una Ginny che, distrutti dalle numerose morti, cercano di ricominciare con l'aiuto di amici e familiarei.
E' la mia prima Fanfiction, quindi, vichiedo di essere clementi e di recensire.
Grazie, Ce_
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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21 Ottobre
Ronald Weasley
È una piovosa mattinata di ottobre,  l'autunno ha definitivamente messo piede in città, buttando giù litri e litri di pioggia... È una settimana che c'è questo tempo, se continuiamo così va a finire che saremo sommersi.
Comunque, io sto andando alla Tana,  devo passare a prendere dei libri per portarli a Ginny e aiutarla a metterli apposto, non posso credere che ancora non finisce con quel maledetto trasloco... Sono 3 mesi che si dedicano interamente a quella casa.
Entro in cucina e mi accoglie mia madre
<< 'Giorno Ron, che ci fai qui? Vi è venuta nostalgia della vostra vecchia casa oggi? È passato Bill, poi Percy, George ancora si aggira per le stanze di sopra e ora anche tu? >> 
<< Che c'è, non sei felice di vedermi, mamma? >> le rispondo io facendo il sostenuto
<< Ma cosa dici! >> 
<< Comunque, sono passato a prendere alcuni libri per Ginny e poi vado subito da lei.. >> le dico dirigendomi al piano di sopra
 
Entro in camera di mia sorella e prendo i libri che lei mi ha indicato... Quando esco dalla stanza incontro George che gironzola per il corridoio
<< Ehi, cosa ci fai tu qui? >> 
<< Buongiorno fratello, potrei farti la stessa domanda, sai? >>
<< Io sono venuto a prendere una cosa per il mio futuro figlioccio. Sai che Harry e Ginny mi hanno nominato padrino? >> fa lui tutto entusiasta
<< È fantastico George! >> cerco di fingermi sorpreso, ma in realtà già sapevo della scelta della coppia... Devo dire che non me lo aspettavo, peró,  quando mi hanno spiegato il motivo non ho replicato, sono felice della loro decisione..
<< Veramente non sei arrabbiato? >> 
<< Perché dovrei esserlo?  Ti hanno scelto per dei buonissimi motivi e poi tu sarai sicuramente piú capace di me, anche se trasformerai quel piccolo in una peste >>
<< Oh, è grandioso Ron, sono affezionato a quel bambino come se fosse mio figlio, e ancora non nasce, è incredibile! >>
<< Sono felice per te... Ora vado, altrimenti nostra sorella mi affattura! >> lo saluto e mi smaterializzo alla nuova casa Potter.
 
Busso alla porta d'ingresso, ma non ricevo nessuna risposta
Riprovo, nulla
Un altra volta, ancora nulla... 
Comincio a preoccuparmi, so che Ginny è in casa, ma perché non risponde? Così mi materializzo dall'altra parte della porta, il corridoio è buio e vuoto, finchè un suono strano, come dei singhiozzi, non cattura la mia attenzione, abbasso lo sguardo verso la fonte del rumore... 
In fondo al corridoio, seduta per terra, con la schiena appoggiata al muro e la testa sulle ginocchia, per quanto glielo permetta il suo pancione, c'è mia sorella, scossa dal pianto. 
<< Ginny! >> il suo nome esce da solo dalle mie labbra, corro verso di lei e l'abbraccio, lei si abbandona a me e continua a piangere
<< Calmati, calmati! >> le dico accarezzandole i capelli.
Dopo parecchi minuti allontana il viso dalla mia spalla e mi guarda con il volto inondato di lacrime e parla anche se è ancora scossa dal pianto.
<< Sono un idiota, anzi, lo siamo entrambi... Abbiamo rovinato tutto! >>
<< Ehi, io cosa ho fatto? >> cerco di sdrammatizzare, ma dalla sua faccia credo che lei non abbia gradito il mio tentativo
<< Stavo scherzando, dai,  andiamo di la e raccontami cos'è successo con Harry >>
La faccio alzare e con calma andiamo nell'altra stanza, lei si siede sul divano e continua a piangere silenziosamente, io mi siedo di fronte a lei e la incoraggio.
<< Allora, forza! Raccontami come mai stai così, altrimenti mi fai preoccupare sul serio >> non l'ho mai vista così disperata, sembra che sia pronta a parlare.
<< Questa mattina io e Harry abbiamo litigato, di brutto! >>
 
INIZIO FLASHBACK 
 
<< GINNY MA PROPRIO NON RIESCI A CAPIRE QUANTO TU SIA IMPORTANTE PER ME? TI È COSÌ DIFFICILE CAPIRLO? SEI INFANTILE, CONTINUI AD INSISTERE SU QUESTA STORIA DEL MATRIMONIO COME SE FOSSE DI VITALE IMPORTANZA >> urló Harry fuori di se
<< PER ME LO È, È L'ENNESIMA PROVA CHE CI AMIAMO O ALMENO, CHE  IO TI AMO... >> sputó fuori la rossa
<< E PENSI CHE IO NON TI AMI CON TUTTO ME STESSO? TI AVREI MAI PERDONATA DOPO TUTTO QUELLO CHE MI HAI FATTO SE COSÍ NON FOSSE STATO? >> 
<< Io mi sono comportata solamente allo stesso modo tuo: MI HAI MOLLATA PER ANDARE A FARE I TUOI COMODI E SALVARE IL MONDO MAGICO,  SEI TORNATO COME SE NIENTE FOSSE E ORA CHE SIAMO DI NUOVO INSIEME TI PREOCCUPI SOLO DEL LAVORO, LE POCHE VOLTE CHE SEI A CASA MI TRATTI COME SE FOSSI UNA MALATA, MA CREDO CHE TU LO FACCIA SOLO PER SENSO DI RESPONSABILITÀ, LA VERITA È CHE A TE DI QUESTO BAMBINO NON TE NE IMPORTA NULLA, AGISCI COSÌ SOLO PERCHÉ LA TUA COSCIENZA TI IMPEDISCE DI FARE ALTRO! >> Ginny buttó fuori tutta la rabbia che aveva in se
<< QUESTO E QUELLO CHE PENSI? >>
<< Si, questo è ciò che penso! >>
<< Bene, allora io e te non abbiamo piú nulla da dirci! >> detto ciò il moro si diresse verso l'ingresso e usci, sbattendo la porta... 
 
FINE FLASHBACK
 
<< Sono stata un idiota, come mi sono venute in mente certe cose? Non posso credere di averle dette sul serio! >> continua a piangere e io non so come fermarla
 << Gin, sta tranquilla... Vedrai che tornerà... >> 
<< No Ron, ha detto che non ci vedremo per un bel po' e sai che quando dice una cosa è quella, sai quanto è testardo! >> si, in realtà lo so e, infatti, neanche io credo che tornerà tanto presto
<< Beh, ma vuoi passare il resto della vita stesa su questo divano a compiangerti? Io direi che non è il caso, quindi, calmati, lavati la faccia e poi penseremo a qualcosa da fare, ok? >> cerco di dirle con un tono tranquillo...
<< Grazie di tutto, Ron! >> segue il mio consiglio e sale al piano di sopra, io l'aspetto sul divano.
 
Dopo una mezz'oretta si affaccia dalle scale con un aspetto decisamente migliore, ma con il viso spento e gli occhi privi di quella luce e forza che la contraddistinguono.
<< Beh, che dici? Iniziamo a cucinare? >> propongo
<< Ron, io sto meglio... Se vuoi puoi andare.. >> mi dice lei, ignorando la mia  proposta
<< Ti vuoi liberare di me? Beh, non ci riuscirai, non a ora di pranzo! >> vedo nascere un sorriso timido sul suo volto, non voglio lasciarla sola, non in questo stato.
 Ci avviamo verso la cucina e cominciamo a preparare il pranzo insieme, io cerco di sembrare esperto in questo campo e lei ripara i miei disastri culinari, così, riesco anche a strapparle piú volte un piccolo sorriso che, peró, scompare subito dal suo viso triste.
 
Mangiamo in silenzio, non ha molta voglia di parlare, la capisco e non la forzo, le devo dare i suoi tempi; mettiamo in ordine la cucina e ci avviamo verso il salotto.
<< George è così euforico di fare il padrino del piccolo, questa mattina stava talmente su di giri che non riusciva a parlare! >> inizio io per rompere il ghiaccio
<< Si, ha detto che non vede l'ora di vedere il suo figlioccio e di insegnargli tutte le sue diavolerie come sta facendo con il povero Fred jr... >>
<< Poverini, non sanno proprio cosa li aspetta.. >>
<< Già... Credo di aver fatto la scelta giusta.. >> dice rattristandosi e io non posso non notare l'uso del singolare.. Avevano detto che era stata una scelta comune...
<< Tu fai sempre la scelta giusta >>
<< Non credo.. Guarda cosa ho combinato sta mattina.... Giuro che io non le penso quelle cose, sono uscite da sole  >> mi risponde con amarezza
<< So cosa vuoi dire, credimi... Peró so anche che si sistemerà tutto; tu e Harry siete fatti per stare insieme, non potete mandare tutto all'aria così >> so veramente cosa vuole dire, è successa la stessa cosa a me  durante la ricerca degli Horcrux.. 
Lei annuisce 
<< Come va con Herm? >> mi chiede all'improvviso
<< Oh, tutto alla grande! >> non è vero,non va per niente bene... Forse ha ragione Harry, forse il matrimonio peggiora solo i rapporti...
<< Tu, con il lavoro? >> cerco di deviare la conversazione su un altro argomento... Non voglio che si preoccupi anche per me e Hermione..
<< Tutto bene,  sto scrivendo un articolo e Seamus è molto entusiasta! >> vedo per la priva volta un ombra di gioia e soddisfazione nel suo sguardo.
<< Sai >> continua << Lui e Lee si sono presi un paio di giorni per stare  insieme, credo che vogliano consolidare il loro rapporto dopo quel che sta succedendo con George, torneranno dopodomani... >>
<< Si, anche George ci sta male per questa storia, ma deve capire che ha esagerato ad avere quella reazione, peró cavolo, è il suo migliore amico, poteva anche dirglielo... >> ci dispiace davvero molto per la litigata tra i due, era la prima volta che li vediamo così distaccati per così tanto tempo e....
Lo squillo del telefono interrompe i miei pensieri, frugo nella tasca del giaccone e rispondo
<< Pronto?  >>
<< Ciao Ron, sono Harry.. >> Harry, oh miseriaccia
<< Oh, ehm... ciao Harry, cosa volevi dirmi >> il volto di Ginny diventa pallido appena sente il nome del mio migliore amico e con le labbra mi sussurra una cosa tipo: "tu non sei qui"
<< Dove sei Ron? >> 
<< Ehm... Sto tornando a casa... >> gli dico per stare al gioco di Ginny, spero solo che non abbia parlato con Hermione
<< Bene, io ti ho chiamato solo per dirti di non preoccuparti.. >>
<< Di cosa dovrei preoccuparmi? >> 
<< Ecco... io e Ginny abbiamo litigato e non credo che tornerò a casa.. >> 
<< Cosa? Cosa è successo?  >> allora fa sul serio, non vuole tornare davvero..
<< Si.... Andró in un albergo nella Londra babbana... Ginny mi ha detto delle cose che non doveva dirmi, tutto qua.. >>
<< Ma dai Harry, forse non le pensa davvero.. >> cerco di difendere mia sorella
<< No, Ron, le pensa davvero e questa è la cosa che fa piú male... Comunque, per ora voglio stare da solo, magari ci sentiamo domani... Ciao, non 
preoccuparti.. >> chiude la telefonata...cavolo, sembrava davvero con il morale a terra.
<< Cosa ti ha detto? Tornerà? >> mia sorella mi assale
<< Ehmm... Non lo so, forse deve stare un pochino da solo.. >> cerco di minimizzare
<< Lo sapevo, sono un idiota! >> Ginny cade di nuovo sul divano, affranta,  il suo volto è triste, ma adesso le lacrime non rigano piú le sue guance, i pianti di prima l'hanno davvero prosciugata 
<< Sta tranquilla, tornerà >>
<< No, non lo farà >> nella sua voce c'è una strana sfumatura di rassegnazione e questo non mi piace per niente, deve farsi forte
<< Ok, dai.. Sistemiamo questi dannati libri che ti ho portato >> faccio io per cambiare argomento
<< Si, ok... Bisogna metterli su quello scaffale.. Vai a prendere la scala.. Devo sistemarli bene, serve un metodo alla babbana... >> mi dice lei decisa..
 
Vado verso il ripostiglio degli attrezzi, dove Harry tiene tutte le cose babbane che potrebbero servire..
<< Ok, dai.. Passameli >> torno in cucina, allungo una mano per prendere i libri mentre mi arrampico sulla scala 
<< No no no.... Ci penso io, so ancora reggermi su una scala , e non guardarmi così,  come se fossi affetta da chissà quale grave malattia... Sono solo incinta, cavolo. Volete capirlo? >> Mi prende la scala  dalle mani...
La guardo salire alcuni scalini, sembra farcela senza problemi. Quindi, mi volto per prendere i libri sul tavolino,ma all'improvviso sento un fragore assordante dietro di me, mi volto...
 
Un attimo e tutto il mondo mi crolla addosso! 
Ginny deve aver messo un piede in fallo, ora è per terra, priva di sensi (o almeno spero sia solo questo) e una delle aste della scala è proprio sulla sua pancia... Corro verso di lei
<< Ginny, Ginny, ti prego.. Gin.. Guardami..... Ti prego! >> il mio urlo è straziante, ma dall'altra parte non ricevo nessuna risposta, solo silenzio... Tolgo la scala da sopra di lei e cerco di farla rinvenire mettendole le gambe piú in alto, ma niente, lei non si muove...
 
PANICO!  Non so cosa fare! Ok, sta calmo... Prendo il mio telefono...
<< Pronto? >> mia moglie mi risponde dall'altro capo del telefono
<< Herm, vieni subito a casa di Harry è urgente, all'istante! >> forse lei ha sentito la preoccupazione nella mia voce, perché appena chiudo la comunicazione sento un "Crac", segno che qualcuno si è appena materializzato... Lei entra nella stanza e nei suoi occhi vedo prima preoccupazione, poi curiosità e infine, quando vede la scena in basso rimane scioccata..
<< Ron, che è successo? >> urla lei
<< Non lo so, bisogna portarla al San Mungo! >> la prendiamo e ci smaterializziamo insieme all'ospedale magico, chiediamo subito l'aiuto di un medimago che porta la rossa in una stanza e ci fa rimanere fuori mentre la sottopongono ad alcuni esami...
<< Come è successo? >> mi chiede Hermione tra le lacrime, appoggiata sul mio braccio
<< Ti spiego dopo, devo chiamare Harry.. >> prendo di nuovo quell'aggeggio babbano e compongo il numero del mio migliore amico
<< Ron, ho detto di voler stare un po' da solo >> sbotta Harry appena mi risponde
<< Harry devi venire subito al San Mungo, Ginny ha avuto un incidente! >> 
<< COSA? QUANDO? >> 
<< Non importa, ora vieni! >> 
 
Dopo circa 10 minuti  arriva il moro tutto trafelato e corre verso di noi con il viso davvero molto pallido.
<< CHE È SUCCESSO? >> urla... Hermione lo prega di abbassare la voce, ma lui la ignora
<< Stavamo sistemando alcuni libri a casa tua, Ginny è voluta salire sulla scale, io mi sono voltato e non lo so... Forse ha messo un piede in fallo... È caduta e la scala sopra di lei >> racconto tutto d'un fiato
<< Che ci facevi tu li? >> domanda legittima... 
Così, mi butto a capofitto nel racconto della mia giornata e del motivo per cui gli ho mentito
<< Devo vederla! >> sbotta lui alla fine, entra di corsa nella stanza con me e Hermione dietro, Ginny è sul lettino, una grossa macchia violacea sulla pancia e una ancora piú grande su tutta la schiena.
Appena l'infermiera ci vede ci spinge fuori, Harry continua ad urlare come un pazzo mentre io e Hermione cerchiamo di calmarlo...
 
Sono le 20:00 quando una squadra di medimaghi esce dalla stanza portando una barella con Ginny sopra, il moro si precipita da loro
<< Chi è lei? >> gli chiede il guaritore con fare professionale
<< Il suo compagno... Cosa le state facendo? >>
<< La sua compagna ha subito un grosso trauma, ha 2 ematomi interni, uno sulla pancia e uno sulla schiena e pensiamo che si sia rotta anche una gamba... Ha bisogno di essere operata urgentemente >> 
<< E il bambino? >> già, il bambino... Me ne ero quasi dimenticato
<< Per noi la priorità è proteggere la mamma.. >>
<< NO! >> l'urlo di Harry è straziante, colmo di disperazione..
<< Mi dispiace! >> si scusa l'uomo
<< No, lei mi deve dire che farete tutto il possibile per salvare il bambino! >>
<< D'accordo, faremo il possibile.. >> aggiunge il medimago poco convinto e si avvia verso la sala operatoria...
È qui che mi accorgo che le parole di Ginny sono completamente infondate, se prima potevo avere un minimo sospetto ora questo è stato cancellato...
Harry ama davvero suo figlio e la sua compagna e non vuole perderli! 
 
Ci sediamo tutti in sala d'aspetto, nessuno dei tre ha volta di parlare... Io chiamo la mia famiglia, lo devono sapere... 
Dopo 15 minuti sono tutti qui, anche Charlie... Racconto loro tutta la storia e ci sediamo tutti in silenzio.
 
Alle 20:30 esce dalla sala una donna alta, in divisa, che si avvicina;
Harry le piomba subito addosso
<< Che succede? >> 
<< L'operazione è iniziata, vi consiglio di andare a casa, durerà parecchio.. >> fa lei con un tono rassicurante, ma nessuno di noi si muove di mezzo millimetro, io mi avvicino ad Harry, lui è quello che ha piú bisogno di aiuto in questo momento
<< Ehi, vedrai che andrà tutto bene... >>
<< No, è tutta colpa mia! Non me lo perdoneró mai >> tipico suo, si addossa tutte le colpe
<< Non è vero, quando capirai che il mondo non gira intorno a te? >>
<< Già... Ma perché devono capitare tutte a me? Non posso vivere in pace, non lo merito, forse? >> mi dice con un tono affranto e io mi limito a dargli  un paio di pacche sulle spalle per rassicurarlo...
L'attesa è decisamente lunga, snervante e tesa... 
Harry è seduto per terra, con la schiena appoggiata al muro e il viso tra le ginocchia... 
Mamma e papà sono seduti vicini.. 
George e Angelina anche, mentre Bill, Fleur, Charlie, Percy e Audrey cercano di farsi forza stando insieme... 
Io sono seduto su una di queste odiose sedie blu, con il volto di Hermione affondato nell'incavo della mia spalla..
Tutti attendiamo un segno da dentro, segno che non arriva...
 
23:00 
Ancora nulla... Ora siamo davvero preoccupati, mamma sta delirando, qualcuno cerca di dirle qualche parole di conforto ma non riesce a convincere neanche se stesso, Harry è quello piú silenzioso, è nella stessa posizione da quando è uscita quella donna e non vuole che nessuno si avvicini..
 
23:30
Mi guardo in giro e nei volti dei miei familiari vedo ritratto il mio stesso pensiero: ci siamo da poco abituati alla mancanza di uno di noi, ora cominciamo a valutare seriamente l'ipotesi che dovremmo abituarci all'assenza di un'altra componente della nostra famiglie e, per me, il solo pensiero di perdere Ginny è straziante.
 
23:59 
Finalmente il segnale che tutti aspettavamo arriva, la donna di prima esce dalla sala, noi andiamo da lei.. Tutti tranne Harry, che rimane li e alza solo il volto ancora del tutto asciutto
<< L'operazione è finita >> ci dice
<< Come stanno? >> è Harry
<< La signora sta dormendo.. >> la donna evita una delle domande del mio migliore amico che, peró, non si fa attendere
<< E il bambino? >> 
Il silenzio della donna parla per lei, non promette nulla di buono
<< Dovrebbe entrare, signor Potter.. >> dice lei
<< IL BAMBINO?!? >> Harry è veramente incavolato, anche se nella sua voce c'e anche una bella sfumatura di terrore.. terrore per l'ipotesi che si sta insinuando nelle nostre menti
<< Venga! >> 
 
00:00
Harry entra in sala insieme all'infermiera, noi rimaniamo tutti fuori, come pietrificati... 
I nostri presentimenti non sono per niente buoni..
Beh, ma questo è un altro giorno...
 
 
NDA 
Salve a tutti, 
Ecco il colpo di scena... Ve lo aspettavate? 
È stato strano scrivere una litigata tra Harry e Ginny, ma non poteva andare tutto bene, i fantasmi del passato dovevano ricomparire... Perciò,  si ricordano a vicenda le colpe del passato e questo è causa del trambusto del giorno.
Ho deciso di scrivere il flashback della lite al passato e in terza persona perché sembrava che rendesse meglio l'idea.
Inoltre, in questo capitolo affiora anche il rapporto tra Ron e sua sorella che, secondo me, sono inseparabili...
Cosa succederà al bambino? E alla rossa? Lo vedremo nel prossimo capitolo.
Grazie mille per aver letto fin qua e per aver recensito.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi un vostro parere, mi raccomando! 
Un bacio, 
Ce_
 
   
 
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