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Autore: __Lily    01/03/2012    2 recensioni
« Tu non lo sai, vero? Che in un luogo affollato, i miei occhi cercheranno sempre te ».
I suoi occhi si intrecciano nei miei, le prendo la mano destra con la sinistra e mi avvicino alle sue labbra. Prima che faccia qualsiasi cosa, mi bacia. E questo va oltre ogni mia previsione.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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…Perché a volte, l’amore non basta

 

Dormitorio maschile dei Grifondoro

 

« Sirius cos’è successo? » domandò James dopo averlo inseguito per tutta Hogwarts. Ora si trovavano nella camera che ormai da sei anni condividevano, Sirius si era buttato sul letto a pancia insotto. James era certo che stesse piangendo, ma doveva avere rispetto del dolore di Sirius, così come Sirius aveva avuto rispetto del suo dolore. In poco tempo anche gli altri Malandrini arrivarono e lui fu costretto ad alzarsi. Si mise a sedere nel letto, mentre le mani gli coprivano il viso rigato dalle lacrime.

« Regulus non vuole ascoltarmi.. ha deciso la sua strada ormai. » disse Sirius, e tutti noi rimanemmo a bocca aperta. Non avevamo un gran rapporto con Regulus, ma era comunque il fratello di uno dei Malandrini.

« Vedrai che Regulus capirà.. ha solo bisogno di tempo » disse Remus, mettendosi a sedere vicino a Sirius.

« Tempo per cosa? Per diventare un assassino, perché è questo che diventerà se continuerà a seguire il Signore Oscuro » rispose Sirius, in preda alla rabbia, « Io sono il maggiore. Avrei dovuto impedire a mia madre di mettergli quelle cose intesta »

« Pad, Regulus ha un cervello.. è lui che non vuole utilizzarlo » rispose James. E infatti era così, era proprio ciò che pensava Sirius ma che temeva di dire.

« Si, James ha ragione » aggiunse Peter, che fino a quel momento era rimasto in disparte.

« Forse hai ragione tu Mooney, forse capirà con il tempo e spero che non debba pentirsi delle sue decisioni » disse Sirius, asciugandosi gli occhi con le mani, « Prongs, torna pure dalla Evans, io sto bene »

« No Pad, Lily sta bene. Sei tu ad aver bisogno di me ». disse James, « Perché non andiamo a Hogsmeade a prenderci delle Burro Birre? » propose lui.

Remus scattò subito in piedi e Peter alzò la mano, come se la cosa dovesse essere messa ai voti. Sirius sembrava un po’ titubante ma alla fine si lasciò convincere e così i quattro Malandrini se ne andarono a bere. Bere fa dimenticare, ma ovviamente James badò a non far ubriacare Sirius.

 

 

Dormitorio Femminile dei Grifondoro

 

« Cosa? Sirius ha litigato con il fratello? » chiese Mary, e per poco non sfondò il timpano a Lily e Alice che erano esattamente ad un centimetro da lei.

« E’ quello che so.. James e gli altri – Sirius incluso – sono andati a Hogsmeade ora » rispose Lily, facendo spallucce.

« Forse dovrei andare da lui, che ne dite ragazze? »

Lily e Alice si lanciarono delle occhiate, e ovviamente entrambe pensavano che Mary non doveva assolutamente andare.

« Mary, Sirius ha bisogno di stare solo.. lasciagli un po’ di spazio e di tempo e vedrai che sarà lui a venire da te » disse Alice, nel modo più gentile possibile. Fece un grande sorriso alle amiche e si riuscirono ad intravedere delle fossette nel suo viso un po’ paffuto, incorniciato da quei meravigliosi capelli neri.

 

 

Entrata dei Grifondoro

 

Erano passate un po’ di ore e Lily stava tornando dalla biblioteca quando notò a terra una persona, una persona troppo familiare.

« Black? » chiese lei timorosa.

Sirius si trovava seduto a terra e con le spalle contro la parete e la testa a ciondoloni, sembrava come morto.

« Black che cos’hai? » chiese di nuovo Lily.

Sirius tirò su la testa, ma era più come se fosse morto e poi posseduto. Lily non lo aveva mai visto in quelle condizioni, forse era il caso di entrare e chiamare James e gli altri, ma qualcosa le impediva di chiamarli, sapevo di poterlo aiutare forse in qualche modo. Così anche lei si mise a sedere a terra, e posò i libri vicino a lei. Posò una mano sulla spalla di Sirius che incurante di lei o di altri stava piangendo – la litigata con Regulus lo aveva distrutto – e lei lo capiva perfettamente, come poteva non capire quello che stava passando se in un certo senso ci era passata anche lei?

« Come riesci a sopportarlo Lily? » domandò lui, e alzò la testa, puntando i suoi occhi su Lily che aveva capito perfettamente a cosa stesse alludendo Sirius.

« Non è semplice, non credere che io non ne soffri » dissi la ragazza e istintivamente si passò la mano sul polso, dove aveva un braccialetto fino, e mezzo rotto.

« Come puoi sopportare il fatto che tua sorella ti odi? »

« Te l’ho detto, non lo riesco a sopportare. Io so che Tunia non mi odia del tutto, che in fondo mi vuole bene, la sua è invidia perché io sono entrata a far parte di questo mondo e lei no »

« Ho visto come ti ha trattata per Natale.. è sempre così? »

« Si.. lei incolpa la magia, perché ci ha divise » tentò di spiegargli Lily.

« Almeno lei non diventerà un assassina » disse Sirius, e sul suo volto comparve un sorriso, ma non di felicità, un sorriso che esprimeva tutta la rabbia che aveva in corpo.

« Io non penso che Regulus ti odi a tal punto Sirius.. e tu non hai colpa di ciò che lui fa.. non ne sei il responsabile »

« Si invece, io l’ho abbandonato quando sono scappato e lui non aveva altri punti di riferimento se non quella squilibrata di mia madre » disse lui.

« Ma non sei responsabile delle sue azioni. Io.. io sono convinta che con il tempo Regulus capirà di essere nel torto »

« E’ ciò che ha detto Remus » rispose Sirius, ripensando alle parole dette dall’amico. Lily si alzò in piedi, prese i libri e aiutò Sirius a rialzarsi. Oltrepassarono il ritratto una volta detta la parola d’ordine e si ritrovarono in una Sala Comune vuota. Lily stava osservando Sirius salire le scale – sicuramente per raggiungere gli altri Malandrini -.

« Black » lo chiamò lei, « Con il tempo fa meno male.. ma non sempre l’amore aggiusta le cose » disse lei, prima di guardare Sirius che saliva le scale e poi se ne andò anche lei, mentre un’altra voragine si era aperta a lei, ed era dolorosa. Il dolore era uguale a quello che provava per la perdita del suo Sev.

 

 

[Angolo Autrice: Chiedo scusa per il ritardo, ma non ho avuto molto tempo per scrivere e non avevo idee, questa mi è venuta così e l’ho scritta.. spero che sia di vostro gradimento gente.. che dire.. buona lettura!

-Lily

  
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