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Autore: NiallsUnicorn    04/03/2012    8 recensioni
Emma sentì il cuore battere veloce, gli occhi azzurri del ragazzo erano fissi nel verde dei suoi. Niall le si avvicinò lentamente e la ragazza chiuse gli occhi. Qualcuno sulla soglia della porta tossì facendoli voltare.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12. I love you, Harold.

Una luce chiarissima inondò la stanza, facendo bruciare le palpebre ad Emma.
La ragazza si rigirò nel letto, portandosi le coperte sopra la testa. Si concentrò su tutti i piccoli rumori che riusciva a sentire, per poi eliminarli tutti e rimettersi a dormire.
Il ticchettio di un orologio.
Il suo respiro.
Delle voci soffuse provenienti da dietro la porta.
Emma si portò le mani alle orecchie, sperando di non sentire niente. Riusciva quasi a capire cosa si dicessero le due persone lì fuori. Qualcuno sarebbe stato sbranato dai cani e incenerito se... Oh, che conversazione idiota.
Dopo qualche minuto Emma si arrese all'evidenza e capì che non sarebbe riuscita ad addormentarsi. Si stiracchiò, facendo scivolare per terra la coperta.
Merda, dove sono? Si guardò intorno per qualche secondo, prima che riaffiorassero i ricordi della serata precedente. Sentì la voce di Shelby rimbombare nella sua mente e grugnì, sedendosi sul letto. Guardò di fronte a se, certa che avrebbe trovato Niall sdraiato nel suo letto, a dormire profondamente.
Niente. Il letto era vuoto, a malapena disfatto. Si alzò barcollando, reduce dallo stordimento post-notte. La ragazza si stiracchiò, guardandosi attorno. La porta era socchiusa, forse Niall era fuori...
Posò una mano sulla maniglia e fece per tirare, ma qualcuno aprì la porta dall'esterno.
La ragazza sorrise, vedendo dei rassicuranti occhi blu.
-Ciao Niall- disse sbadigliando
Il ragazzo entrò in camera e si chiuse la porta alle spalle. -come mai già sveglia?-
-potrei farti la stessa domanda- disse Emma sedendosi sul letto di Harry
Niall si grattò la nuca, imbarazzato. -Ho fatto una passeggiata-
Che scusa di merda pensò il ragazzo nel momento in cui pronunciò le parole.
Emma sbadigiò assonnata, senza approfondire la questione.
-Ma che ore sono?- disse strofinandosi gli occhi
Niall guardò l'orologio, fingendo di non sapere l'ora. -Le sei e mezza-
Emma sbarrò gli occhi -mi prendi in giro? È praticamente l'alba!- disse tornando a sdraiarsi e ri-sotterrandosi sotto le coperte.
Il ragazzo ridacchiò e si buttò sul suo letto. Presto poté sentire il respiro regolare, sempre più lento, di Emma.
Si voltò verso di lei, appoggiando la testa su un braccio. Sorrise vedendola storcere il naso nel sonno, era veramente comica.
Piantala di fissare le persone che dormono. Si disse voltandosi verso il muro.
Il fatto che morisse dalla voglia di sdraiarsi accanto a lei non era un buon segno, Harry non poteva avere ragione.


Emma aprì gli occhi per la seconda volta. Questa volta una luce calda filtrava dalle persiane, e dal cortile provenivano delle voci di ragazzi che giocavano. La ragazza si rigirò nel letto e si voltò verso Niall. Il ragazzo dormiva beato, era supino e un braccio pendeva dal letto. Emma sorrise e gli si avvicinò, facendo meno rumore possibile.
Dorme sempre, pensò la ragazza sfiorandogli il braccio. La ragazza si sedette in ginocchio sul pavimento, affianco al suo letto. Riusciva a vedere le sue bellissime guance rosse, i capelli disordinati e le labbra dischiuse. Emma si avvicinò al suo viso, respirando velocemente.
Ma cosa diavolo sto facendo? La ragazza si bloccò a metà strada, stupendosi di ciò che voleva fare. Rimase immobile, pensierosa, a fissare il muro alle spalle del ragazzo, che continuava a dormire.
Improvvisamente gli occhi azzurri di Niall si aprirono e si posarono su di lei, sorpresi.
Emma scattò all'indietro goffamente, andando a sbattere contro una sedia.
Merda.
-Ciao Emma- disse il ragazzo mettendosi a sedere sul letto.
la ragazza arrossì e si guardò intorno, per non incrociare il suo sguardo.
-Tutto a posto? Cosa ci fai a terra?- Niall le allungò una mano, aiutandola a rialzarsi.
-Io hem... Ecco... Cercavo la mia mollettina- Emma sospirò, rendendosi conto dell'assurdità che aveva detto.
-Avevi una mollettina?- il ragazzo le fece segno di sedersi accando a lui.
Emma indugiò guardandosi le punte dei piedi, ma poi si avvicinò al letto e si sedette.
-No, forse no... Non me lo ricordo-
Razza di idiota. Emma avrebbe sbattuto la testa contro il muro, ma sapeva che non avrebbe rimediato alla figuraccia appena fatta sfondando una parete a craniate.
Niall sorrise e le prese la mano, facendola sussultare.
-Andiamo a fare colazione?- disse alzandosi e trascinandola con sé.
La ragazza annuì vigorosamente. -Andiamo-

-Ok, non servono più la colazione dopo le undici- sospirò Emma
-È un ingiustizia!- si lagnò Niall -moriremo di fame, me lo sento!-
La ragazza sorrise. -Non hai una scorta di cibo in camera?-
Il biondino sollevò la testa raggiante. -Sei un genio!- Niall le stampò un bacio sulla guancia.
Ad Emma sembrò che fosse divampato un incendio sulla sua faccia. Abbassò lo sguardo e finse di aver visto qualcosa di molto interessante sul pavimento, evitando accuratamente di guardare il ragazzo.
Niall le afferrò la mano, pronto a dividere la sua gigantesca torta confezionata con lei.
-Aspetta!-
-Cosa c'è? La torta ci aspetta!- disse il ragazzo entusiasta
Emma gli sorrise timida. -Devo tornare in camera mia, ho bisogno di una doccia, e magari riesco a chiarire con Shelby...-
Il sorriso di Niall si spense. -Oh, certo... Allora ci vediamo presto, va bene?-
-Certo- la ragazza si liberò delicatamente dalla stretta della sua mano e gli accarezzò una guancia.
Niall appoggiò la sua mano su quella di Emma, guardandola negli occhi.
La ragazza arrossì, ritraendosi.
-Hem... Io devo andare- disse salutandolo con la mano.
Il ragazzo la guardò andare via, sospirando dispiaciuto.
-Ciao Niall- qualcuno gli toccò la spalla, facendolo sobbalzare.
Niall si voltò di scatto, incrociando lo sguardo di Liam.
-Tutto a posto?-
Il biondino annuì, sorridendo all'amico.
-Dove vai?-
-Volevo passare a trovare Emma, Harry mi ha detto che ha una nuova compagna di stanza...-
Stupido Harry. Chissà come lo è venuto a sapere... Niall sospirò nuovamente, immaginandosi nell'atto di tappare la bocca al riccio.
-Meglio di no, mi ha detto che aveva da fare...-
Liam guardò l'amico deluso.
-Oh, vorrà dire che passerò un'altra volta... Pazienza- disse scrollando le spalle per mascherare la delusione.
-Ti va un po' di torta?- domandò Niall per tirarlo su di morale.
Liam ridacchiò -E me lo domandi?-

Emma si avviò verso la sua stanza, sospirando. Tra poco avrebbe rivisto Shelby, e la sua voglia di rincontrarla era sotto zero. Guardò la porta della sua camera, desiderando di trovarsi ancora nella sua casa di Milano, oppure nella stanza di Niall...
Non essere sciocca. Si disse appoggiando la mano sulla maniglia e aprendo cautamente la porta. Infilò la testa nella sua stanza, guardandosi attorno.
Non fare l'idiota, sembri uno struzzo. Emma scosse la testa ed entrò facendosi coraggio.
Vuota. Di Shelby neanche l'ombra. La ragazza tirò un sospiro di sollievo, andando a sedersi sul letto del quale Shelby si era appropriata.
A pochi passi dal suo obbiettivo inciampò in uno stivaletto nero, pieno di borchie.
Fanculo. Emma si rialzò da terra a fatica, facendosi strada tra le cose che la sua nuova compagna di stanza aveva abbandonato sul pavimento.
Bene, se non altro non è qui.
La ragazza si alzò in piedi, raccogliendo dei vestiti e buttandoli sul letto.
Fantastico, vivo con un maiale. Questa stanza diventerà un porcile. Emma gemette rinchiudendosi in bagno, sollevata del fatto che Shelby non lo avesse ancora "personalizzato".

Harry bussò alla porta di Emma, impaziente.
-Emma, ci sei?- il ragazzo si abbassò, portando il viso a toccare terra per sbirciare dalla fessura sotto la porta.
-Arrivo!- Emma si infilò una maglia gigantesca che le copriva metà coscia, per evitare di aprire la porta in mutande, e avvolse i capelli lungi in un asciugamano.
-Harry, cosa diavolo ci fai per terra?- la ragazza aprì la porta e lo fissò, mentre il ragazzo si alzava senza ombra di imbarazzo.
-Niente, ascoltavo il battito della terra...- disse il ragazzo imitando la voce del professore di scienze.
Emma ridacchiò, facendosi da parte mentre Harry entrava.
-Ti va di uscire?- domandò il ragazzo sedendosi sul letto.
La ragazza sbarrò gli occhi -È un appuntamento?-
Harry agitò una mano con noncuranza. -Non essere sciocca, non esco con la sorella del mio migliore amico nonchè mia cara e fidata amichetta del cuore-
Emma gli sorrise e lo abbracciò -Sei il mio migliore amico. Ti voglio bene, Harry-
Il ragazzo le diede una pacca sulla spalla, ricambiando l'abbraccio.
-Anche io, ma questo... Cosa c'entra?-
La ragazza affondò il viso nei suoi ricci. -Non lo so, ma ti voglio bene Harold-
Harry fece una smorfia, sentendosi chiamare con il suo vero nome, ma poi sorrise contento. Il ragazzo le diede un bacio sulla guancia, sciogliendo l'abbraccio.
-Tutto bene? Problemi con la fatina?- domandò il riccio sorridente.
Emma lo guardò confusa -La fatina?-
Harry annuì sorridendo -Certo, chi altro é più basso di te ed ha i capelli biondi con le meshes verdi?-
La ragazza ridacchiò sedendosi sul letto -Sorvoliamo- disse sospirando -A proposito, dov'è che dovremmo andare insieme?-
Il ragazzo si sedette accanto a lei aggiustandosi i ricci e sorrise.


Ok, buoncciorno c:
Alla fine ce l'ho fatta ad aggiornare :DDD (?)
Si, sono un danno, lo so :'} mi perdonate? *passa una balla di fieno* (?)
Allora, passiamo alle cose serie... (?)
Spero che questo capitolo vi piaccia, anche se è un po' struppio :')
Ma comunque, a parte questo...
UDITE UDITE, STO SCRIVENDO UNA NUOVA FF!
*qualcuno sviene, qualcuno protesta* (??)
Anyway, si intitola "You need me but I don't need you" si, come la canzone di Ed :D (?)
se volete dare un'occhiata, questo è il link :3 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=977445&i=1 non fatemi sentire troppo forever alone, ok? çwç (?)
Ok, a pvesto!
Basci, medusa c: 
   
 
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