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Autore: buffy46    18/03/2012    11 recensioni
“ Amicizia significa essere stupidi insieme ”
Questo è il motto di due ragazze : Cathy e Sierra. Sognano Londra, sognano una vita diversa. Due attori - Joseph Morgan e Ian Somerhalder- , un volo sbagliato, uno scontro fortuito, cambieranno la loro vita senza che le due protagoniste se ne accorgano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Beautiful mistake

 

Sierra Marie era in ritardo come al solito; aveva appena messo il carica batterie del cellulare nella borsa, gli occhiali erano sul naso ... ma mancava ancora qualcosa.

 

Quel giorno, per lei e la sua migliore amica, sarebbe stato un giorno memorabile o almeno sarebbe potuto esserlo se lei evitava di far perdere il volo all'amica.

 

A ventitré anni e una laurea appena presa, le due ragazze avevano avuto un'offerta di lavoro super allettante: Lavorare per un'azienda come traduttrici.

 

Erano laureate in lingue e i loro voti sono sempre stati quelli più alti dell'istituto.

 

Certo, l'azienda in cui dovevano lavorare era quella del padre di Cathy, ma quello era solo un dettaglio: Loro meritavano quel posto.

 

Avevano deciso che tra le varie sedi, avrebbero lavorato a Londra.

 

Londra era il loro sogno sin da piccole.

 

Sierra amava l'atmosfera di libertà di quel posto magico, i ragazzi inglesi e il loro accento sexy.

Cathy invece era affascinata dalla cultura e i modi gentili degli anglosassoni.

 

Anche in questo si differenziavano.

 

Come detto in precedenza, Sierra Marie era in ritardo e quando lei lo era diventata, ancora più psicopatica di quello che era normalmente e il cellulare che squillava da dieci minuti - senza sosta -, non aiutava per niente l'equilibrio mentale della ragazza.

 

Rispose alla chiamata, era esasperata.

 

« Dove. cazzo. sei? » “ vive la finesse ” pensò la ragazza dai capelli dello stesso colore di Edward Cullen - non fateglielo presente, vi ucciderebbe .

« Ciao amica mia, io sto bene e tu? Comunque sono a due minuti dall'aeroporto. » Mentì, cercando di infilare all'interno della valigia rosa, l'ennesimo paia di Marc Jacobs.

 

« E secondo te, perché non ti credo? » sibilò inferocita Cathy dall'altra parte del telefono

 

« Perché ovviamente, sei una donna di poca fede. » Disse con fare ovvio e disinvolto Sierra.

 

« No! Perché ti conosco. Io lo sapevo, lo sapevo, perderemo il volo, perderemo Londra, e »

« Cathy cazzo CALMATI PER L'AMOR DI ZANETTI! »

 

Ah sì, cosa fondamentale da sapere su Sierra Marie, è che la ragazza è tifosa di calcio.

Tifa Inter e non indossa mai qualcosa di Rosso e nero insieme.

 

« Sì giusto » disse Cathy, che dal canto suo era già bella che pronta.

 

Era arrivata due ore fa al terminal 2 e aspettava solo l'arrivo della sua migliore amica.

 

Lei al contrario di Sierra, aveva preparato tutto da giorni perché voleva che questo viaggio fosse perfetto.

La loro nuova vita sarebbe stata perfetta.

 

Katherine - quello era il suo nome intero -, era seduta su una sedia di plastica dell'aeroporto di Venezia, sfogliava distrattamente le pagine di un libro che aveva comprato per il viaggio.

La protagonista si paragonava ad un personaggio di qualche libro di Emily Bronté; gli venne in mente sua madre.

 

Infatti Cathy deve il suo nome proprio alla protagonista del più celebre libro della Bronte: ' Cime Tempestose '.

 

Cathy odia quel libro, ma sua madre sin da quando scoprì di essere incinta, ogni sera glielo leggeva - lettura poco consigliata ad un feto -, convinta che alla sua bambina facesse piacere.

 

Ovviamente era il contrario.

 

“ E se invece di aspettare una femmina, mamma avessi avuto un bimbo? ” ... sicuramente sua madre avrebbe marchiato a vita quella povera creatura chiamandolo ' Heathcliff '.

 

Rabbrividì all'idea.

 

Scosse la testa e chiuse gli occhi cercando di far sparire quei pensieri, sperando magari che quando li avrebbe riaperti, Sierra sarebbe apparsa lì davanti a lei e avrebbero preso quel volo tanto desiderato.

Ma quando lo fece, della sua compagna di banco/di vita/di culla/di merenda, neanche l'ombra; allora prese il cellulare e la chiamò ancora una volta.

 

Uno squillo.

Due squilli.

Al terzo squillo l'avrebbe ammazzata.

 

« Cathy cara! »

« Dove sei? » Non si fece imbambolare dal tono di voce supplichevole di Sierra.

« Sono imbottigliata nel traffico » disse la ragazza sbuffando.

« Cazzo Siè, mancano venti minuti! »

« Lo so... senti, facciamo così tu ora ti imbarchi e poi ti raggiungo io.. ok? »

 

Cathy sorrise teneramente, infondo la sua amica non era come voleva apparire.

Sierra era dolce, e non fredda come la descrivevano.

 

« No. Ricordi? Salti tu, salto io » Sentì la sua interlocutrice sorridere

« Perdo il volo io, perdi il volto tu » continuò Sierra Marie.

« Esatto. Ma vediamo di non perderli questi voli, ok? »

« Arrivo, ROGER! »

 

Cathy staccò la chiamata sentendosi meno vuota e triste, alla fine avrebbero solo perso il volo... niente di che. Avrebbero preso il prossimo.

 

Sospirò quando due minuti dopo la fine del tempo utile per fare il check in, arrivò Sierra ansante e dolorante.

 

« Dimmi che siamo in tempo » chiese la ragazza tenendosi il fianco che le doleva per aver corso troppo.

« No. » Precisa e sconsolata.

« Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo » Mentre Sierra imprecava, la mente di Cathy cominciò a meditare qualcosa ...

« Andiamo a fare un altro biglietto »

 

Sierra annuì seria - stava pensando -, e quando stavano per avvicinarsi alla biglietteria, prese per un braccio l'amica e la trascinò verso l'uscita.

 

« Ma che fai? »

« Ti ricordi Gianni? »

La ragazza mora - Cathy - annuì ma non capiva cosa stesse dicendo.

« Bene. Lui aveva una cotta per me e»

« Devo fargli le condoglianze? » Sierra non ebbe il tempo per offendersi - era permalosa, molto permalosa - e continuò il suo discorso.

« Gianni, colui che aveva una cotta per me, lavora qui » Disse sperando che l'amica capisse

« E quindi? » “ Niente, è ottusa ” pensò Sierra.

« Cathy, hai presente cosa possono fare un paio di moine e due occhietti dolci? »

 

Cathy capì, e riprese a seguire - stavolta con convinzione - l'amica.

« Sei un genio » le disse.

« Lo so, ma ora andiamo ».

 

Le nostre due eroine vagarono per l'aeroporto per i dieci minuti seguenti a quella conversazione, fino a quando trovarono il loro unico appiglio di salvezza.

 

« GIANNI! » Tuonò la rossa - Sierra si definiva rossa, ma in realtà non lo era poi così tanto.- , buttando le braccia al collo del ragazzo.

 

« Sie- Sierra » balbettò emozionato Gianni. « Che ci fai qui? » continuò il ragazzo con più convinzione credendo di aver detto una cosa intelligente;  Sierra invece si trattenne nel dirgli che quella era la domanda più idiota che le avessero rivolto visto il luogo in cui si trovavano, e le valigie che si portavano appresso.

Ma evitò di farglielo presente.

 

« Beh, vedi siamo - anzi eravamo - in partenza per Londra... ma sai abbiamo perso il volo » disse dispiaciuta e con tono civettuolo.

 

Il ragazzo deglutì quando alla sua voce svenevole, Sierra incluse uno sfioramento di mani.

 

« Potevi evitare di sbattere le ciglia, Sierra. » Cathy ammonì l'amica con divertimento.

 

« Oh, mi spiace »

« Senti Gianni non è che.. si  insomma, non è che potresti aiutarci a farci prendere quel volo? »

 

Il ragazzo guardò prima Sierra e poi Cathy, prese il biglietto che la prima aveva in mano, e poi sorrise compiaciuto.

 

« Venite con me. »

 

 

Un quarto d'ora dopo, si erano sedute nelle poltrone comode dell'aereo tirando un sospiro di sollievo. Il loro nuovo salvatore gli aveva promesso che si sarebbe occupato lui dei bagagli.

 

« Ricordati di costruire una statua al tuo amico »  Disse Cathy che ora era decisamente più tranquilla, anche se erano appena decollati e lei odiava quel momento di volo.

 

« Mh mh, sicuro » In realtà Sierra era già quasi nel regno dei sogni visto che aveva messo le cuffiette ed ascoltava Jared Leto che le sussurrava nelle orecchie : “ No warning sign, no alibi, we faded  faster than speed of light ” .

 

E così, le due ragazze non seppero precisamente quando, ma si addormentarono cullate dal dondolio piacevole che si prova quando si vola.

 

Si risvegliarono solo quando dovettero allacciarsi le cinture.

 

Scesero dall'aereo ancora intontite; se c'è una cosa che dovete sapere di loro due è che quando si svegliavano non capivano nulla.

 

Lente percorsero il tunnel che le avrebbe portate all'inizio della loro nuova vita.

 

Non sapevano ancora che erano appena andate incontro ad un destino ancora più grande.

 

« Cathy? » Sierra si guardava attorno spaesata, non capiva ...

« Sì? » L'amica invece era ancora confusa dal sonno che le era sembrato durare ore ed ore.

« Cathy, cazzo questo non è l'aeroporto di Londra »

Disse le ultime parole urlandole quasi, dov'erano finite? E come avevano fatto ad arrivare fin lì senza che nessuno se ne accorgesse? E i bagagli? Londra?

Anche Cathy si accorse che qualcosa non andava.

« Ok, calma. Magari siamo a ... no, non siamo a Londra. Cazzo. »

Le ragazze deglutirono ancora.

 

Sierra cominciò a camminare, Cathy si ricordò che Gianni le aveva detto di stare tranquille con i bagagli.. anche quelli magari erano arrivati insieme a loro?

 

Andò a vedere e fortunatamente erano lì.

 

Ma Sierra era isterica.

 

“ Dove sono? ” Pensò.

Così decise di esplorare l'ambiente. Dopo poco trovò una targa  che diceva : “ Benvenuti all'aeroporto internazionale di Atlanta. ”

 

Sierra sbiancò.

Cathy non parlò.

 

« Oh cazzo. »

 

 

Continua ....

 

 

 

 

Ciao a tutte rieccomi con una nuova storia però questa volta ci sarà un’altra ragazza insieme a me lei è douglas spunk speriamo che questo prologo vi abbia invogliato a seguirci anche in questa nuova avventura!!!!! Non vedo l’ora di leggere le vostre recensioni!!!! XDXDXD al prossimo capitolo spero!!!! XDXDXD

   
 
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