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Autore: Vattelapesca    20/03/2012    2 recensioni
A chi interessano i personaggi secondari? A me, per esempio. Quindi ecco a voi Rita Skeeter come non l'avete mai vista. Dagli anni ad Hogwarts alla Seconda Guerra Magica, tutto quello che avreste (e non avreste) voluto sapere a proposito di Rita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bellatrix Lestrange, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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2. Hogwarts
 
Fuori dal finestrino, il paesaggio scorreva sempre più velocemente, confondendosi in un'unica macchia grigia. Presto avrebbero abbandonato la città, inoltrandosi nel verde della campagna. Rita non vedeva l'ora. Seduta accanto a lei, una ragazzina si tormentava le mani, le sopracciglia aggrottate per la concentrazione. Continuava a mormorare qualcosa sotto voce, contando con le dita.
Si può sapere cosa stai facendo?”
Oh, Rita!” Si lamentò lei. “Ho dimenticato qualcosa a casa! Ne sono sicura!”
Stai tranquilla, hai controllato il baule almeno quattro volte. E poi tua madre può sempre mandarti un gufo con quello che ti serve.”
Hai ragione.” Convenne lei, abbandonandosi improvvisamente sullo schienale. “Dovrei solo rilassarmi.”
Rita stava per concordare quando la porta dello scompartimento si spalancò, rivelando la figura snella di una ragazza.
Vogliate scusarmi, ma non riesco a trovare nessuno scompartimento libero ed il Prefetto mi ha detto che non posso stare in piedi nel corridoio.” Disse la sconosciuta mentre si faceva spazio per sistemare il bagaglio sulla rastrelliera.
Non c'è problema.” Rispose Rita, dopotutto il loro scompartimento era praticamente vuoto.
Intanto, la ragazza sembrava star lottando con il baule. Continuava a tentare di sollevarlo per sistemarlo nel portabagagli, ma ogni volta lo lasciava andare sbuffando. Al terzo tentativo si girò repentinamente verso le altre due, l'espressione scocciata.
Vi dispiacerebbe aiutarmi?”
Pochi secondi dopo il bagaglio era stato sistemato senza troppo sforzo. In realtà, l'aiuto richiesto da quella ragazza si era rivelato piuttosto assoluto, dal momento che lei si era limitata a sedersi al suo posto, lasciando fare il tutto lavoro a loro.
Prego.” Le disse schiettamente Rita, sedendosi a sua volta davanti a lei. Ma l'unico ringraziamento che ricevette dalla ragazza fu uno sguardo incomprensibile. Aveva occhi neri e profondi incorniciati da una vera e propria foresta di ciglia. La pelle bianca si tendeva sui suoi zigomi alti, per poi ammorbidirsi vicino alle labbra fini. I capelli, scuri e lucenti, erano raccolti ordinatamente, così che scoprivano il suo pallido e lungo collo. Tutto, in lei, sembrava essere superiore. Forse era il modo in cui teneva il mento leggermente sollevato, o forse era il suo bel vestito di velluto con i polsini bianchi come la neve. Anche Rita aveva un vestito così, sua madre gliel'aveva fatto fare su misura da Madama McClan. Era il vestito delle feste, quello che poteva essere indossato solo nelle occasioni speciali. Di sicuro, non era il vestito che lei avrebbe potuto mettere sul treno per Hogwarts.
Comunque, io sono Rita Skeeter.” Disse tendendo la mano alla sconosciuta, visto che lei non aveva dato alcun segno di socializzazione. La ragazza la scrutò per qualche secondo prima di scambiare con lei una breve stretta.
E lei è Amanda Moffat. Ci conosciamo da quando siamo piccole, le nostre madri sono amiche dai tempi della scuola.”
Amanda scoprì i denti bianchi in un sorriso, annuendo.
Io sono Bellatrix Black.” Disse alla fine la ragazza con tono annoiato, quasi fosse stata costretta.
Sei anche tu al primo anno, vero?” Chiese Amanda.
Sì, ma so già tutto di Hogwarts. Sono anni che mia madre e mio padre me ne parlano.”
Be', sì, anche per noi è così. Ma ci sono cose che non possiamo comunque sapere, come la Casa dove andremo, ad esempio...” Notò Rita.
Io lo so. Sarò Serpeverde, proprio come tutta la mia famiglia.”
Mio nonno era Serpeverde.” Fece subito Rita. Bellatrix Black le scoccò un'occhiata di approvazione e, dentro di sé, lei non poté fare a meno di esultare. Aveva finalmente catturato l'attenzione di quella strana ragazza.
Non mi dispiacerebbe venire smistata là. Si dice sia la casa per chi è furbo e ambizioso.”
Lo è, ed è la migliore.” Rispose lei con un sorriso soddisfatto. “E tu, invece, dove vorresti essere smistata?” Chiese poi rivolta ad Amanda.
Lei abbassò lo sguardo e prese a rigirarsi una ciocca di capelli castani tra le dita. “Oh, non so. Mio padre era Grifondoro, ma io credo che finirò a Tassorosso, come mia madre...”
Tassorosso.” Sghignazzò Bellatrix. “Be', sempre meglio che Grifondoro.”
Ancora una volta, la porta dello scompartimento si spalancò. Ad aprirla era stato un ragazzo pallido e magro, probabilmente del terzo o quarto anno.
Ho un messaggio per la signorina Bellatrix Black. Il professor Lumacorno richiede la tua presenza nel suo scompartimento.”
Ho fatto qualcosa di sbagliato?” Chiese lei alzando le sopracciglia scure.
No, no. Sei solo invitata a pranzo da lui. Ci sono anche altri studenti, vedrai che ti piacerà. E' un onore essere invitati a partecipare al Lumaclub. Puoi lasciare i tuoi bagagli qui, li riprenderai all'arrivo.”
In questo caso...” Ormai era già in piedi. “Allora, spero di vederti a Serpeverde, Rita.”
Poi, uscì dallo scompartimento senza guardarsi indietro.
 
Ancora una volta, Rita alzò lo sguardo sulle migliaia e migliaia di candele che fluttuavano sospese sopra la sua testa. Semplicemente, era troppo meraviglioso. Hogwarts era troppo meravigliosa. La prima volta che aveva visto il castello, mentre attraversava il lago scuro su una barca, il fiato le era mancato in gola. In quel momento non le era più importato della nebbia gelida che penetrava i suoi vestiti come fossero carta velina, facendola rabbrividire. In quel momento le era importato solo di quelle torri e torrette, di quelle guglie acuminate e di tutte quelle calde luci invitanti. Quando, poi, quel grasso professore dai grandi baffi li aveva condotti nella grande sala dal soffitto incantato, nessuno, nemmeno Bellatrix Black, aveva potuto fare a meno di spalancare la bocca di fronte a quella meraviglia.
Adesso che si erano fermati e gli occhi della sala erano tutti puntati su di loro, Rita sentiva lo stomaco in subbuglio. Accanto a lei, Amanda tremava leggermente. Non sapere cosa l'attendeva la irritava. Poi il Professor Lumacorno, colui che li aveva accolti illustrando loro le Case, posò un vecchio cappello da mago su un piccolo sgabello a tre gambe. Prima che la bambina potesse farsi qualunque domanda, uno strappo vicino al suo bordo si aprì, e il copricapo cominciò a cantare:
 
Di Hogwarts e dei fondatori
io ho sempre cantato gli onori,
ed anche quest'anno, miei cari studenti
occorre che faccia alcuni chiarimenti
dovete sapere che son qui per spiegare
delle quattro case in cui dovrete andare
senza timore, mettetemi in testa
conoscervi sarà per me una gran festa
i vostri pensieri mi han sempre guidato
e credetemi, mai mi sono sbagliato
che Grifondoro sia la vostra Casa?
Su coraggio e cavalleria essa tutto basa.
O forse la vostra strada è Corvonero,
tra i sapienti e gli arguti di pensiero,
Ma ancora di Tassorosso devo parlare
dove la lealtà è virtù basilare,
O sarà Serpeverde la vostra abitazione
qui niente supera l'ambizione
Quindi venite all'istante,
fidatevi del Cappello Parlante!
 
 
La sala scoppiò in un boato di applausi ed il Cappello, prima di tornare immobile, rivolse un inchino ad ogni tavolo. Rita era più nervosa che mai. Quel vecchio copricapo le avrebbe letto nel pensiero.
Bene. Adesso chiamerò i vostri nomi. Voi vi sederete e indosserete il Cappello.” Urlò il grasso professore appena la sala fu silenziosa.
Black, Bellatrix!”
La ragazza raggiunse velocemente lo sgabello e vi si sistemò compostamente. Il Cappello aveva appena sfiorato la sua testa quando gridò: “SERPEVERDE!” Lei sorrise soddisfatta e si affrettò ad unirsi ai suoi nuovi compagni, che, seduti nel tavolo all'estrema destra, si stavano profondendo in applausi.
Dopo di lei, fu il turno di Edgar Bones, che fu smistato a Tassorosso. Dopodiché, altri due studenti finirono a Serpeverde, e una ragazzina con le trecce bionde che rispondeva al nome di Irma Foster fu la prima ed essere smistata a Corvonero. Il primo Grifondoro non arrivò molto dopo, e la tavolata esplose in un vero e proprio boato di approvazione. Accanto a lei, Amanda aveva preso a mangiarsi le unghie, non mancava molto al suo turno. Infatti, dopo che un certo Norman Longwill fu smistato in Corvonero, il professor Lumacorno chiamò: “Moffat, Amanda!”
Rita si girò per rivolgerle un sorriso d'incoraggiamento, ma la ragazza non dava segno di volersi muovere. Allora lei le tirò una piccola spinta, mormorando: “Vai!”
Tesa come una corda di violino, la ragazzina raggiunse lo sgabello e si lasciò cadere il cappello sulla testa. Dopo qualche secondo interminabile la sua voce declamò, forte e chiara: “TASSOROSSO!”
Dopodiché, Rita non sentì più niente. I suoi pensieri facevano troppo rumore perché lei potesse ascoltare altro. Alla fine, Amanda aveva avuto ragione: Tassorosso era la sua Casa. E lei, invece? Dove l'avrebbe messa il Cappello Parlante? La ragazza continuava a lanciare sguardi al tavolo dei Serpeverde, non le sarebbe affatto dispiaciuto finire là. Però, anche Corvonero non sarebbe stata poi così male, dopotutto...
Alla fine fu quasi una liberazione sentire chiamare: “Skeeter, Rita!”
La ragazzina prese un gran respiro, facendosi coraggio mentalmente. Poi raggiunse velocemente lo sgabello e vi sedette, cercando di apparire tranquilla e sicura di sé. Si mise il Cappello in testa e subito quello calò sulla sua fronte, nascondendole la visuale della sala.
Improvvisamente, una vocina le riempì le orecchie, facendola quasi sobbalzare sulla sedia. Il cappello stava parlando.
Ahhhh, mi ricordo di tua madre. Ragazza ambiziosa! E tu non sei da meno, lo devo dire. Vedo anche una grande intelligenza, e di furbizia ce n'è da vendere. Ti potresti trovare bene tra i Serpeverde, troveresti degni compagni, eppure c'è qualcosa... mhhh, forse Serpeverde sarebbe la scelta sbagliata. Ricorda: la tua ambizione, se controllata, ti porterà lontano. E per insegnarti a controllarla niente è meglio di... CORVONERO!”


Ps: ecco qui il secondo capitolo. Sì, Rita e Bellatrix sono nate nello stesso anno, quindi mi è sembrato interessante inserirla. Riguardo alla Casa di Rita, informazioni non se ne trovano e io la vedo Corvonero. Ma sono tutte mie congetture, eh. Ringrazio chiunque abbia letto, commentato e seguito. ^^
 
 
 
  
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