Si sentiva così felice, pieno, riempito, inondato di felicità pura. Era in apnea, era sott’acqua, era lì, proprio nel posto dove aveva baciato per la prima volta Isak, senza bambini molesti nel mezzo.
Riusciva a capire a pieno cosa volesse dire amare, quel voler dare e mai ricevere, quel bisogno impellente che sentiva sotto la pelle, prudeva, di doverlo baciare, di tenerlo stretto tra le sue braccia, di proteggerlo, di dirgli che era follemente innamorato e dimostrarglielo ogni giorno della sua vita.

Labbra contro labbra. Mani che cercano spasmodicamente qualcosa a cui reggersi. Il respiro di Remus era pesante e doloroso, dovuto alla mancanza di ossigeno, ma legato strettamente a quello del ragazzo che stava baciando.
Le loro lingue giovacano col fuoco, in un bacio pieno di passione, bisogno e al contempo immensa tenerezza.
"Apri gli occhi lunastorta". Remus non lo fece "Remus, apri gli occhi!". Il ragazzo li spalancò al pronunciare del suo nome, occhi nocciola persi in un mare grigio in tempesta...
"REMUS CAZZO TI VUOI SVEGLIARE?" Urlò Sirius mentre iniziava a scuotere con ben poco tatto il corpo ancora addormentato del ragazzino.

Raphael Santiago preoccupato per Simon Lewis, il novellino.

Nata da tre prompt diversi, che si aggiravano tutti intorno all'impossibilità di Raphael di zittire Simon.