"Lo trovo più desiderabile che mai.
E’ affascinante.
Una maschera che nasconde i suoi veri sentimenti, le sue emozioni.
Ti fa provare una voglia irrefrenabile di conoscerlo, di scoprirlo lentamente gustando ed assaporando ogni singolo movimento perché sei come intrigato dalla sua figura.
Non lo puoi vedere in faccia, ma il suo modo di ballare ti trasmette come è lui realmente.
Ballando Hyuk ti sta raccontando una storia.
La storia della sua vita.
E non c’è modo più bello di scoprirla."

Dal primo capitolo:
"C'erano tre cose che JunHong proprio non sopportava: I suoi capelli di prima mattina. Il suo professore di matematica che gli dava sempre troppi esercizi in più e le ingiustizie. Soprattutto le ingiustizie, sì."
Un incontro strano, quasi assurdo. Poche parole ma tanti, forse troppi sguardi e soprattutto una nuova consapevolezza: Non sarebbe finita lì.
E' una BangLo, con accenni di HimUp e DaeJae, spero che piaccia.

Yoseob lo ama molto ma la consapevolezza di non poterlo avere fa male perchè secondo lui il suo è un amore impossibile che non potrà mai essere ricambiato...
Kiseob

-Sorridi. Ridi.-
Continua a fissarsi in uno specchio –uno splendido specchio rettangolare, grande abbastanza, adornato da una raffinata cornice in color oro e da ricami floreali- seduto sulla moquette giallina della sua stanza: guarda la sua miseria, il suo ironico sorriso che tira ad un lato delle labbra:
-Ecco, così.-
Un sorriso che di naturale non ha nulla, che sembra più un ghigno di sfida rivolto a sé stesso che non un vero sorriso alla vita:
-Mi fai pena.-
Si sputa quelle parole direttamente in faccia, facendole rimbalzare contro lo specchio.
Pensarle non basta, ha bisogno di vedere il suo riflesso ripeterle come fosse qualcun altro a rivolgergliele, ha bisogno di leggere ogni movimento delle labbra in modo da scandire bene ogni parola:
-Guardati. Fai. Davvero. Pena.-
Strige lo specchio tra le mani sollevandolo con più precisione all’altezza del viso ed avvicinandolo a sé; lo afferra maggiormente nel momento in cui avverte il tremolio scuoterlo, quel solito tremolio che da quando è solo non lo abbandona mai, e si fissa occhi negli occhi:
-Mi fai pena, Kim Heechul.-
--HanChul--

Jonkey *-*
Mi accarezzò la mano si alzo, fece per andarsene, prese il mio mento tra le dita e disse "Se ci ripensi questo è il mio numero".
Così dopo dieci giorni esatti decisi di fare un "take a choice" come lo chiamo io, cioè prendi una decisione.
Ricordo che quel giorno guardai il bigliettino che tenevo tra le mani per più di tre ore mi chiesi perchè questo ragazzo era riuscito a prendersi il mio tempo, i miei pensieri.

Mir si ritrova a vivere una situazione difficile e non può fare altro che farsi sostenere dai suoi due migliori amici: Seungho e Thunder. Dovrà combattere contro G.O e dovrà trovare un modo per avvicinarsi al suo più grande amore; Joon.
Una storia ricca d'amore e con un retrogusto di tristezza, ci saranno tante emozioni forti.

la storia parla del persorso della storia d'amore tra Jong e Key tra icomprensioni varie e molti ostacoli.