“Come ti chiami?” le chiesi, per la seconda volta da quando ce l'avevo in casa.
“Non ha senso che ti dica il mio nome. Non te lo ricorderesti. Tra una settimana lo dimenticherai, Liam” mi disse, lasciandomi solo in camera. Quella ragazza era più complicata di quanto avessi mai potuto immaginare. E per di più, in continuo conflitto con i fantasmi del suo passato. Quel calore, bruciava sempre di più dentro me. Ardeva. Volevo aiutarla, dovevo aiutarla. E non semplicemente perchè ne avesse un disperato bisogno. Ma perchè volevo essere io a farlo, essere io a vederla sorridere spensieratamente ancora e ancora, essere io a estirpare le sue insane paure. Essere io a pronunciare il suo nome così tante volte, da farle capire che mai l'avrei dimenticato.

Louis non ha nessuna esperienza in quel campo così chiede a Zayn di dargli lezioni.
Di cosa, vi state chiedendo? Di sesso, ovviamente.
E mentre il piccolo Tommo impara, lezione dopo lezione, cos'è e come si fa il sesso, chissà che non nasca anche qualcos'altro.
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“Solo per stavolta non farmi una lezione, non insegnarmi nulla. Fai l’amore con me, fingi se devi, ma non fare come tutte le altre volte.”

[slash; angst; lemon]
[contiene scene di sesso descrittivo]
[zaynxliam; accenni di louisxliam]
[con la partecipazione speciale di Beau e Luke dei Janoskians!]
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Dal testo:
“Da quando aveva cercato di avvicinarsi a Zayn per vedersi poi freddamente respinto – avrebbe dovuto aspettarselo – non era passata una notte che Liam non avesse trascorso riflettendo su quanto fosse stato idiota ed ingenuo a credere che uno come il moro – interessante, affascinante e menefreghista – potesse anche lontanamente invaghirsi di uno come lui – imbranato, patetico e per nulla divertente – decidendo di dargli una possibilità, che non fosse solo quella di farsi scopare per tutta la notte.”

Larry-One Direction-/Justin Bieber. "Tre corpi nudi se ne stanno gedendo ogni trama, inconsciamente, stretti l'uno a l'altro, caldi e ansimanti."

Scosse i suoi ricci e continuò a imprecare verso di me mentre camminavo lungo il corridoio. “Pagherai per questo, oh se pagherai!” Harry urlò gutturale, “porta il tuo culo qui e slegarmi. Cazzo! Non puoi lasciarmi così! Abbie!”. Risi sommessamente “Ciao, tesoro” dissi “sarò a casa tra circa due ore!”.