Harry innocente, puro. Niall oscuro. Cosa farà Harry? Rimarrà, litigherà, imparerà ad amare? Cosa farà Niall per proteggere la sua promessa? Userà la paura, il suo fascino, l’amore?

"non un altro passo, dolcezza"
"i-io d-devo andare"
"non credo proprio, bimba" si avvicinò a passo svelto verso di me
"lasciami andare, Harry"
"non ti lascerò mai" disse in un sussurro .
I suoi occhi erano scuri, paurosi e c'era una sola cosa che poteva calmarlo e allo stesso tempo salvare me dalla sua furia.
Dovevo baciarlo.
Non esitai, portai le mie mani sul suo collo e poggiai le mie labbra tremanti sulle sue. Inizialmente rimase sorpreso ma poi subito reagì spingendo sempre di più il suo corpo vicino al mio e mise le sue affusolate mani sui miei fianchi.
Le nostre labbra si muovevano benissimo insieme, quasi fossero state create per stare insieme.
Dopo un pò mi staccai, non ne potevo più, quel ragazzo mi disgustava.
"sei davvero ingenua se pensi di avermi calmato con questo bacio" mi disse poggiando la sua fronte sulla mia.
"però mentirei se dicessi che non mi è piaciuto"
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"perchè lei quando puoi avere chi vuoi?"
"perchè è l'unica che non posso avere"
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"sei mia, mi appartieni" sussurrò e mi baciò la guancia delicatamente.
"no-n so-sono tua"
"vorrà dire che lo diventerai molto presto"

Dicembre era indubbiamente il mese preferito di Sam.
Dicembre era il mese della neve, delle cioccolate calde, di Natale, delle vacanze in famiglia.
......
Sentì un grosso sospiro pieno di scuse e di pentimento.
Strinse le palpebre chiudendo gli occhi per impedire alle lacrime di uscire insieme alla sua debolezza.
Era lì, impalata, con il viso basso, con le braccia lungo i fianchi e con i pugni chiusi.
Era lì in piedi, ferma al freddo, distante pochi centimetri dalla persona che più aveva ritenuto importante.

«Lou... sei sicuro di aver visto morire Jordan in quell'incendio?» balbettò Niall, sbiancando improvvisamente.
«S-Sì... cosa vorresti dire?» Niall si sedette accanto a me, impallidendo ulteriormente.
«Ho visto il fascicolo scolastico di Charlie. Il suo vero nome è Jordan Davis. Lo ha cambiato all'età di 5 anni, esattamente quando c'è stato l'incendio. Jordan non è mai morta, Louis»
***
Louis credeva che Jordan, la sua migliore amica d'infanzia, fosse morta in quell'incendio.
E lui non aveva potuto fare nulla per salvarla.
Ma i suoi incubi, ben presto, si riveleranno essere fin troppo reali.
Non solo frutto di quei sensi di colpa che credeva di avere.
Jordan è tornata nel suo paese natale 11 anni dopo, dopo essere miracolosamente sopravvissuta.
E dovrà scoprire i segreti più oscuri della sua famiglia.
Per salvare se stessa e per salvare Louis.