Un piccolo saggio in onore del piccolo cilindro di tabacco che ha cambiato la vita a noi fumatori.
Dedicato ai miei fumatori preferiti: Margi e Ire, le mie Winston Blue Fan accanite, vi avevo promesso una storia ed eccola, per quanto demenziale; Jaki, che mi ha fatto provare il primo tiro di Camel Light; Tia, l'amore della mia vita che si gusta fino in fondo ogni tiro di Lucky Strike.
Attenzione: Non è da intendersi come un'istigazione al fumo. E' semplicemente una piccola storia a sè stante, senza secondi fini, su un argomento che personalmente mi riguarda.

"Stanca, sembri solo stanca nella notte bianca d’indifferenza che
parla, mentre guida parla,
seguitando parla, fa il grande ed offre lui… e il giorno non c’è più.
Radio, voci tra i rumori, pausa idrocarburi
e cessi luridi, e bere
fondi di piacere in polvere e partire… è in vena ed offre lui.
Giorni a perdere per notti a far finta che sai vivere, sciogliere scorie nel vuoto che c'è senza guardare mai sotto di te.
Luci, gente indifferente vortica nel niente, puoi sempre ridere; e stare, non ci vuoi più stare, forse vomitare che in fondo è facile… che è sempre facile.
Mani, chiede le tue mani, i tuoi discorsi strani non gli interessano; mani, tra le gambe mani, forse è già domani... o è un altro attimo.
Fuori, scappi ed esci fuori, fuori dai rumori; è notte limpida
di stelle, tra le insegne stelle, di bambina stelle indifferenti... e scoppi a piangere."

La fame fa male. Fic su Cassie.

"Infilo la mano nella tasca e sento il contatto con qualcosa di lungo perlomeno quanto il mio dito medio. Dieci? No, forse un po' meno. Credo che siano otto centimetri."