Siamo nel 1775, rispetto alla storia originale Rosalie manca (manca?), il conte di Fersen è ancora in Svezia e le giornate scorrono monotone in quel di Versailles tra un brutto tiro e l’altro della Polignac e i capricci di Maria Antonietta.
E se Oscar avesse avuto un’amica?
Questo, signori, è il folle tentativo di innestare un po’ di frivolezza nella stoica esistenza di madamigella Oscar.
Ad aiutarmi nell’impresa ci sarà una tizia bizzarra inventata di sana pianta, naturalmente André, un viaggio nella profumata Provenza, delle illustrazioni ad acquerello e probabilmente degli scivoloni fuori personaggio perché questa sarà una storia (insostenibilmente) leggera.
Forse.

La rivoluzione francese è alle porte. Il popolo è pronto a combattere e il momento tanto temuto della rivolta che scuoterà il corso della storia sta per arrivare. Troviamo Oscar vivere con tristezza il corso della propria vita priva di amore. Riluttante con se stessa di aver scoperto troppo tardi di amare irrimediabilmente André, ma a causa del proprio ingombrante orgoglio, di averlo perso per sempre rifiutando con risolutezza il suo amore. Benché il corso degli eventi siano decisamente diversi da quelli che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare, sia attraverso il fumetto che l'anime in tv, e la storia sia stata lievemente distorta, avendo io fatto un uso spropositato di licenze "poetiche” arrivando quasi a smantellarla, voglio provare a sperimentare se, malgrado Oscar e André presentino tratti O.O.C., riusciranno comunque a volgere il destino a favore del loro prorompente amore.
per chi vorrà vi auguro una buona lettura.

Esiste un amore talmente grande, talmente elevato, che non può essere rivelato.
Oscar... una donna, un rimorso, una decisione.
André... il cuore, il sogno, il coraggio.
Si parte dal giugno del 1788...
"Ti lascio andare. Ti lascio strappare metà della mia anima. Per salvare la tua."
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Storia momentaneamente in pausa ♡