[Ship principale: Ereri/Riren
Ship di supporto: JeanMarco, Reibert, YumiHisu, MikexErwin]
1940.
"Levi spostò qualche ciuffo color cioccolato dal suo viso, desideroso di vedere quegli occhi che l'avevano conquistato.
I suoi occhi erano rossi per le lacrime e l'iride più lucido del solito. Levi pensò che se avesse allungato la mano quegli occhi l'avrebbero inghiottito, tanto erano profondi, fino a fargli toccare la sua anima."
Tratto dal cap.09
La guerra contro Marley ha portato Paradis allo stremo. Il tasso di disoccupazione crebbe alle stelle facendo crescere il malcontento del popolo che iniziava a dubitare della forza del suo regno.
Nella periferia di Shiganshina nasce un nuovo movimento, la Wings of Freedom, che rema contro il partito restaurazionistico di Zeke Jeager.
Levi ed Eren si ritrovano ad avere lo stesso ideale: riportare Paradis al suo vecchio splendore togliendola dalle grinfie di Marley.
Sarà proprio quell'ideale ad unire sempre più Eren e Levi.
Storia boyxboy con scene esplicite e linguaggio non adatti ai minori.

Gli studenti della Yuuei partecipano ad una festa di compleanno, peccato che Bakugo non riesca proprio a rilassarsi.
Tra Todoroki e Midoriya sta succedendo qualcosa.
Qualcosa che non gli piace per niente.
E uno stupido gioco - condito da un'ancora più stupida proposta da parte di Denki Kaminari- sta per far precipitare la situazione in modo irrimediabile.
[BAKUDEKU]

ProHero: Raggiungere la perfezione può non voler portare a desiderare più nulla. Eppure il destino a volte è beffardo e Katsuku Bakugo lo scoprirà molto presto…
BakuDeku (Mpreg) e altre piccole Ship

[Eren/Levi] [Supernatural!AU] [Vampire!Levi] [Servant!Eren]
“Lord Ackerman, i vostri ospiti sono arrivati.”
In piedi, contro la finestra, c’è una figura: è intenta ad osservare la notte e le stelle che illuminano la volta celeste oltre il vetro. Deglutisco nel momento in cui mi rendo conto che si tratta davvero di lui, della ragione di questa nostra visita così lontano dal posto in cui sono cresciuto. Il motivo per cui stasera io non tornerò a casa con mio padre.
L’uomo è di bassa statura e indossa un completo blu di quella che sembra una stoffa incredibilmente pregiata accompagnato da un fazzoletto bianco al collo. Ha capelli neri brillanti che assomigliano alle piume di un corvo, i lineamenti duri e spigolosi e due occhi chiari e penetranti.
Sembra un uomo normale, uno come tanti: un commerciante, un banchiere, qualcuno come me. Compio l’errore di incrociare quelle iridi glaciali e mi rendo conto all’istante dell’immensa autorità celata dietro quel volto. Abbasso lo sguardo con mortificazione, scacciando via quelle stupide illusioni e riportando a galla tutto l’odio e la rabbia che custodisco nel petto da sempre.
“Ben arrivati,” mormora il Lord. "Vi stavo aspettando."