“Ikkunaprinsessa”. La Principessa alla Finestra.
C’era lei, Lou, in quel ritratto. C’era lei in ogni suo respiro, in ogni cellula o pensiero.
La sua anima, il suo cuore, le sue speranze mai esposte, il suo amore e la sua fiducia in esso in ogni piccola e accurata pennellata di colore vivido.
C’era lei come il suo caro Sig. Korhonen la vedeva.
Al di là della maschera inutile che si era costruita negli anni.
I capelli rossi e lunghi che diventavano un tutt’uno con il cielo stellato.
L’espressione del suo viso, mentre guardava la neve cadere attraverso la finestra, sognante, sorridente.
Lei fiduciosa e serena. Col vestito blu di Nur e la collana con il ciondolo che un tempo era stata di Maili.
Lui aveva mantenuto la sua promessa: le aveva fatto un ritratto, attingendo a ricordi lontani.
L’aveva ritratta anche senza di lei presente in carne e ossa. Meglio di quanto potesse immaginare.
Cogliendo la sua vera essenza.

"Che colore può avere una bugia? Nera come la pece...bianca come una perla...o grigia come una tempesta? Una piccola bugia può aiutarti è vero...ma fino a quando?"
Dal Capitolo 6: -“dai…vieni qui piccola…”- mi prende un polso tirandomi giù verso di lui e facendomi sdraiare con la testa sulle sue gambe coperte dai pantaloni di una tuta.
Questi suoi cambiamenti di umore mi confondono.
-“J-Jared ma che…”- cerco di dire. Lui però mi interrompe.
-“sssh…tranquilla…rilassati e cerca di riposarti. Devi essere piuttosto stanca”- mi dice con un filo di voce.

Nata come OS, sono disposta a proseguirla se risulta di gradimento Dietro le mie spalle sentì:
- Aspetti qualcuno?-
Una voce molto sexy, roca e sinuosa mi parlò. Io mi girai per rispondere e per poco non mi strozzai col drink.
- Si, aspettavo te!- dissi, cercando di controllarmi, lo riconobbi subito. Ero molto sicura di me, molto autocontrollata. Ero una donna in grado di saper tenere a bada le emozioni e solo questo mi aiutò nel non fare una brutta figura. Riconobbi subito Shannon Leto. Io naturalmente feci finta di non conoscerlo, mentre dentro di me, un subbuglio di emozioni lottavano per venire fuori. Io le gestivo benissimo e le rimettevo dentro un cassetto, buttando via la chiave..