"In principio ci furono le fiamme."
Londra, 1882. Amelie von Kleemt è una giovane di buona famiglia, ed ha tutto ciò che una ragazza della sua età possa desiderare: un nome altisonante, una casa lussuosa, innumerevoli vestiti, gioielli e... un fidanzato che non ha nemmeno mai visto in volto. Accade però che durante la festa di fidanzamento, la ragazza viene a conoscenza della più orrenda delle verità. Chi sono le creature che popolano i suoi incubi? Cosa vogliono da lei... ma soprattutto, sono reali? Ma è proprio quando tutte le sue speranze crollarono in mille pezzi, che Amelie viene salvata da un misterioso ragazzo, il quale, subito dopo…

Una ragazza. Una misteriosa creatura. In una casa da sogno in mezzo al bosco e alla natura, riuscirà Rachel, giovane diciassettenne, a trovare la misteriosa creatura che si aggira nel bosco?

Londra, Regno Unito. Cecilia, quasi medico, soprannominata Voldemort, a causa del suo gatto Draco e dei suoi comportamenti a volte aggressivi e psicotici, sopravvive grazie alla scorta di gelato nel suo freezer, alle serie Tv che le fanno trascorrere notti insonni e ai suoi amici, tutti più sciroccati di lei. C'è Noel, suo coinquilino gay, isterico e vanesio, batterista chiassoso e commercialista da strapazzo che tiene sotto controllo le spese di tutti tranne le sue, la sua amica Sienna, logorroica e fashion victim senza speranza di guarigione, i fratelli Adam, egocentrico e mono neuronico, dotato però di una voce stupenda, e Hannah, ecologista, vegetariana, animalista, femminista e qualsiasi cosa finisca con -ista e implichi cortei di protesta, incatenamenti ai cancelli del parlamento, scioperi della fame o incursioni notturne per liberare le foche dello zoo, Sebastian, cugino altolocato e insopportabilmente saccente e poi c'è Ezra che non somiglia per nulla a Derek Shepherd, Jon Snow o Matthew Crawley eppure fa ballare lo stesso il flamenco agli ormoni di Cece con le sue fossette e i suoi accordi di chitarra.
Di che cosa parla veramente questa canzone? Di tutto ciò e di niente di tutto ciò.

Dal quando suo padre fu dichiarato disperso, Mathilde Astier, detta Maude, ha assistito impotente alla dilapidazione del patrimonio di famiglia: declassata a sguattera, costretta a destreggiarsi fra creditori e usurai, maltrattata da una madre e una sorella ostinate a condurre una vita ben al di sopra delle loro risorse, la sua unica consolazione è il pensiero che suo padre sia ancora in vita e che presto tornerà per rimediare ai torti subiti. Fino al giorno in cui non viene fatta una proposta alla sua Signora Madre, la Marchesa di Valnesse: i debiti saldati, una ricca dote per la figlia prediletta e un'esistenza negli agi e nel lusso in cambio di Maude.
Decisa a sfruttare al massimo i tre anni che le restano e con la complicità di Abel Rosen, un eccentrico strozzino, Maude parte per la capitale per lavorare come cameriera attirata da un'offerta di lavoro troppo bella per essere vera.
(...) il Principe Ludovic non ti caccia su due piedi, oh no... La sera, ti chiama nelle sue stanze con una scusa di attizzare e poi..." La lavandaia abbassò ancor di più la voce. "... nessuno sa che fine fai."

Enchaîné: incatenata.
Hassna ha 18 anni, due occhi leggermente a mandorla, castani con qualche pagliuzza dorata qua e là, le labbra a forma di cuore, carnose, il naso piccolo e dritto, come quello della sua defunta madre, la pelle scura, di una ragazza che cammina per chilometri nel deserto, alla ricerca di acqua, di verde, alla ricerca, anche se non lo ammetterà mai, della morte.
I piedi della ragazza sono nudi, non ci sono soldi per le scarpe, i capelli lunghi e neri, neri come la pece, sono raccolti in una spessa treccia, nascosta sotto al velo rosso, che lascia scoperti solo gli occhi, da quando aveva dodici anni.
Venduta ai suoi aguzzini per pochi soldi, trascinata dalla sua tenda, dalla baracca dove ha sempre vissuto, in un mondo moderno, sfarzoso e troppo distante da Samra, la sua città natale.
Viene catapultata in un circolo vizioso formato da sesso, regole e schiavitù, riuscirà a scappare, o si lascerà morire, dimenticata dal resto del mondo?

Irene è una neolaureata la cui vita sta andando a rotoli: non trova un lavoro fisso degno di essere chiamato tale, e ha da poco perso la mamma, Elena, che era malata di cancro. La depressione rischia di farla crollare, ma la madre, non volendo lasciare la figlia completamente sola dopo la sua morte, si è messa in contatto con il padre di Irene, che lei non ha mai conosciuto, un americano che deve la sua ricchezza a dubbie attività imprenditoriali. L'uomo, Benjamin Reed, credendo inizialmente che Elena sia una delle solite ex fiamme in cerca di soldi facili, manda il proprio collaboratore, CJ, a spiare Irene; accertatosi che quest'ultima è effettivamente sua figlia, accetta di ospitarla nella sua villa di Miami, dove la ragazza cercherà di ritrovare se stessa, la serenità, l'affetto di un padre mai conosciuto e forse anche l'amore...
***
Dal cap. 4: «Quello che hai fatto è disgustoso» sentenziò tirando leggermente su con il naso.
Il ragazzo fissò per un attimo la propria tazza, poi alzò di nuovo lo sguardo su di lei e si strinse nelle spalle.
«Non posso farci niente. Sono americano».