-Sei la cosa peggiore che mi sia mai successa!- le urlava contro come se fosse l'unica cosa che riuscisse a fare.
-Hai ragione, io sono la tua rovina.-
-Lo so.-
-Perchè sei ancora qui se lo sai?-
-Perchè sono innamorato di ciò che so, mi distruggerà.-
-Non puoi amarmi, saresti uno stupido.-
-Allora chiamami stupido.

Ero al centro della pista,ormai mi muovevo senza più sapere quello che stavo facendo.
L'alcool mi faceva questo effetto,non riuscivo mai a sopportarlo bene, ma mi ero sempre ostinata a berlo.
La musica era dappertutto, in ogni angolo della sala, era in me e rimbombava nelle casse ad alto volume.
Non mi era mai importato di cosa pensassero le persone sul mio conto,fino a quando quella sera mi girai e vidi seduto al bancone un ragazzo dai capelli ricci e mori che stava bevendo una birra e mi guardava con un sorriso spiaccicato sulle labbra.