((AU EruRi - Heer!Erwin/Jude!Levi))
E' il 1939, le notti di Berlino vengono illuminate dalle fiamme dei roghi, degli incendi e dalla luna che si mostra impietosa verso questa capitale instancabile e potente.
Ma la domenica ci si riposa. Si va in chiesa. Si prega per i soldati caduti, si prega per la sopravvivenza dei propri cari, si incrociano gli sguardi con gli altri fedeli in segno di solidarietà e compassione.
Così Erwin Smith si reca il dieci dicembre 1939 in chiesa, con la sua vita perfetta, la sua moglie perfetta e la sua divisa perfetta.
E così si reca Levi Ackerman il dieci dicembre 1939 in chiesa, con la sua vita stravolta, la sua famiglia distrutta, la sua fede nascosta.

[Eruri Week] Day 1: Past/Memories
Levi fissa l'abisso senza battere ciglio. Non è quel nero profondo e sconfinato a spaventarlo, ma la luce dell'unica torcia appesa alla parete di fronte a lui. Lentamente riporta lo sguardo dal corridoio buio da cui è arrivato all'uomo accasciato contro la parete illuminata, fissandolo con occhi gelidi.
È di lui che ha paura.

[storia sospesa]
John Watson è un medico militare a cui il destino ha giocato molti scherzi. L'ultimo, quello che l'ha convinto a mollare tutto e tornare a Londra, è stato il matrimonio fallito con Mary.
Per tentare di ricostruire quello che resta della sua vita, decide di andare a lavorare al Bart's, un ospedale psichiatrico, in cui la sua attenzione verrà presto attratta da uno dei pazienti. Un ragazzo apparentemente violento e sociopatico, eppure, spaventosamente intelligente.
[...]
" Porca troia...! " si lasciò sfuggire, mettendosi le mani sui fianchi.
" Come, scusa? "
" John! Holmes ti ha parlato. Ha parlato. Ha parlato, cazzo, l'ha fatto davvero...! "
" Non ti seguo... "
" È da quasi un anno che è qui, e ti posso assicurare che non ha mai aperto bocca, se non per mangiare. E anche quello, non è che lo faccia tanto spesso. "

"Fu così che un giovane uomo lo trovò a fine tempesta, o per meglio dire: fu così che il giovane uomo lo trovò, passata l'impetuosa pioggia.
Un ragazzo di una bellezza divina, simile ad un Dio sceso in terra, l'amore eterno di Venere che gli aveva donato tutti i suoi poteri pur di compiacerlo, tra cui la bellezza accecante e l'aura ammaliante.
Eppure, eppure sembrava anche, in maniera preoccupante, il figlio di Ares, Dio della guerra, con quella suo aspetto quasi animalesco, felino, raffinato, come un gatto che sta per prendere il topo, giocando con la preda.
Però, in quell'attimo, quell'attimo in cui vide il piccolo bambino dai capelli neri come le ali di corvo, rannicchiato per il freddo, mentre stringeva con la mano al petto una rosa nera dalle mille sfumature, mentre delle gocce di sangue facevano contrasto con la pelle lunare, non poté fare a meno di far nascere un sorriso sincero su quel viso sempre segnato da una furia accecante."
E se Tom fosse andato da Harry quando era piccolo?
Harry e Tom.
Così simili e così diversi.